mercoledì 30 gennaio 2008

Chiesto il rinvio a giudizio del capo Gabinetto di Carmine Nigro

il procuratore Repubblica, Giuseppe Chieco, ha chiesto al gip, Rosa Bia, il rinvio a giudizio Tra gli altri del capo gabinetto del Presidente della Provincia Carmine Nigro.Giuseppe Filippo all'ora assessore della Provincia. Sotto inchiesta i concorsi per l’assunzione dei dirigenti del settore finanziario, Francesco Menzella, e del settore tecnico-viabilità, Domenico Pietrocola. Quest’u l t i m o, come è noto, è indagato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito del procedimento che ha coinvolto anche l’ex ministro della giustizia e leader dell’Udeur, Clemente Mastella. Le dieci persone per cui il pm Chieco ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio continuato in concorso sono: l’ex presidente Giovanni Carelli, attuale consigliere regionale passato dalla Margherita all’Italia dei valori; gli ex ed attuali assessori Francesco Bitondo e Francesco Labriola; gli ex assessori Leonardo Calciano, Rosa Maria Benevento, Paolo Emilio Stasi, Giuseppe Filippo, e Nicola Tauro; il responsabile del personale Rosina D’Onofrio ed il segretario generale Filippo Fortunato anche come presidente della commissione giudicatrice. «Pubblici ufficiali che si legge nella richiesta di rinvio a giudizio - nella consapevolezza di favorire l’assunzione del dott. Menzella e dell’ing. Pietrocola, in violazione dell’obbligo di approvazione del programma triennale assunzioni, dell’obbligo di individuazione piante organiche e pianificazione assunzioni con accertamento delle competenze informatiche e di lingua straniera, dell’obbligo di deliberazione annuale della Giunta per l’avvio di procedure concorsuali, dell’obbligo di comunicazione alla Funzione pubblica per l’assegnazione di personale in mobilità, indicevano i citati concorsi». Seguivano, le delibere «riguardanti la nomina delle commissioni giudicatrici anch ’esse in violazione di legge in quanto nominato presidente Filippo Fortunato sebbene ricoprisse la carica di consigliere comunale (Margherita, ndr) di Matera culminando l’iter concorsuale con la nomina dei vincitori e la loro assunzione con palese violazione della Legge finanziaria 2003 (Patto di stabilità interno) e dell’obbligo di rideterminazione della dotazione organica per le assunzioni a tempo indeterminato». Per il procuratore si tratta di «una reiterata e sistematica violazione di leggi e regolamenti, determinando un ingiusto vantaggio patrimoniale in favore dei dirigenti assunti con correlativo danno ingiusto arrecato ad altri candidati». E proprio due degli “altri candidati”, Giuseppe Giordano e Franco Aiello, sporsero la denuncia che diede l’avvio all’inchiesta. Giordano e Aiello sono parte offesa nel procedimento, assieme al presidente pro-tempore dell'ente, con un piccolo particolare che tra gli indagati c'è il suo capo gabinetto.

Policoro, ridimensionati gli allarmi al Liceo


Policoro, ridimensionati gli allarmi al Liceo scientifico «Enrico Fermi» Adesso sono attesi i prelievi da parte degli esperti dell’Arpab
FILIPPO MELE- P O L I C O R O. Parola d’ordine “tranquillizzare ”al Liceo “Enrico Fermi” dopo il sopralluogo dei tecnici della Provincia, proprietaria della struttura. Struttura al centro delle preoccupazioni di genitori, studenti, docenti, associazioni come Cittadinanzattiva, della preside, Anna Maria Fumarola, in merito alle morti per tumore, ritenute da più parti, troppe e, forse, dipendenti dalla presenza di amianto o di altri inquinanti nell’edificio. L’ing. Francesco Aiello, responsabile del settore edilizia scolastica dell’ente intermedio, dopo il sopralluogo ai pannelli rotti da cui fuoriesce “lana di vetro”, rattoppati alla meglio con cartone e nastro adesivo, ha escluso la presenza di amianto. Si attende, però, l’arrivo dei tecnici dell’A(l'Agenzia regionale per la protezione ambientale) per effettuare prelievi e dare le dovute risposte “definitive ” ai timori. Lo stesso vale per la polvere nera che fuoriesce, a detta di docenti e studenti, così copiosa dalle bocchette di aerazione da depositarsi sui banchi. Ed anche i ragazzi, dopo la assicurazioni dei tecnici, hanno ridimensionato gli allarmi e dedicato pochi minuti dell’assemblea dei rappresentanti di classe alla “questione tumori” puntando alla necessità che la Provincia risolva le carenze dell’edificio. Edificio costruito agli inizi degli anni 90 per una popolazione scolastica molto più ridotta rispetto a quella di 900 alunni e 150 tra professori e personale Ata che la frequenta quotidianamente. Anche la preside Fumarola è sembrata più rilassata rispetto ai giorni precedenti. Anzi, adombra qualche sospetto in merito alla diffusione di voci allarmistiche: «Escono sempre quando si effettuano le preiscrizioni. Non vorrei si tratti di qualcuno che vuol male al Liceo di Policoro». Ma la morte di due professoresse in pochi giorni e la malattia di un altro professore? «Qui ci sono 1000 persone al giorno. Quasi un paese. Possono succedere eventi simili». Insomma, la vicenda pare ridimensionarsi pur se sono attesi i tecnici dell’Arpab. «Spero - ha concluso la dirigente scolastica che quanto accaduto possa servire ad avere, finalmente, una parola chiara su queste voci e sull'assenza di materiali nocivi nel plesso scolastico»
( Gazz. del Mezzogiorno)

martedì 29 gennaio 2008

Liceo Fermi di Policoro: stop agli allarmismi

Parla il rappresentante degli studenti, e la Dirigente Scolastica durante una Intervista di F.Mele

Anonimo:"Tu che sei per la legalità perchè mi hai censurato"

Risposta
Mi scrive un visitatore del Blog cui io ho censurato un commento su fatti che onestamente non conosco, lamentandosi devo dire in modo garbato di tale censura.Avete notato che in questo blog prima di fare delle affermazioni io pubblico gli atti giudiziari, e in ogni modo quello che affermo non è anonimo, ma se ne conosce la fonte Voglio ricordare che sto subendo un processo per diffamazione per un volantino fatto due anni fa contro l’appalto della spazzatura (quella puzza sempre).Ero allora convinto di quelle considerazioni e ne sono convinto oggi con tutte le conseguenze che potranno derivare. Affermazioni gravi vanno fatte non in forma anonima, e se non si ha il coraggio per varie ragioni di esporsi, basta mandare alla nostra E-mail o farci recapitare la documentazione, non avrò timore di pubblicarlo una volta verificato la veridicità .Ritengo la questione morale oggi, non sia una questione giudiziaria, ma una emergenza politica, e se avrete la bontà di seguire questo blog di storie è fatti ne racconterò, consapevole che alcune verità certamente non mi creeranno né facili consensi ma certamente mi troverò con potenti nemici che cercheranno di screditarmi. Questo non per fare del giustizialismo o il tribunale del popolo o del Blog, ma come diceva Borsellino alcuni fatti giudiziari pur non avendo rilevanza penale possono avere rilevanza politica.Infine voglio ricordare prima a me stesso e a quest’amico che come scrive un elettore del PD valgo quattro voti è non sono un giornalista.Questo blog non ha nessuna pretesa se non quello di informare, informare e ancora informare con la parzialità di uno che è politicamente schierato, che cerca disperatamente di essere imparziale. Tutti questi limiti comunque non hanno impedito ad oltre 9000 persone di visitare oltre 11.000 pagine, ed oltre 4000 videoblog, e che il più grande quotidiano del web (quotidiano net) ed il Resto del Carlino pubblicassero in prima pagina un video prodotto da me sul precariato, e tutto questo in appena tre mesi. Grazie

Intervista ad A. Di Sanza: Vincere non per vincere ma per governare

Se io fossi candidato Sindaco il PD autosufficiente

lunedì 28 gennaio 2008

Risultati del PD Comunale- Il gruppo del PD che sosteneva l'amministrazione di Serafino di Sanza Vince

Una vera e propria disfatta per Di Sanza Antonio e gli Ex DS (Marrese-Di Matteo) alleati di ieri per far cadere la giunta di centrosinistra oggi nel sostenere l'asse con Felice D'amato per la candidatura a Sindaco di Antonio Di Sanza.Insieme racimolano solo il 35 per cento dei voti.Tra i Primi eletti l'ex Consigliere Buongiorno e F. Montesano ( gruppo Margherita 39%), tra i più strenui sostenitori di Serafino, ottimo anche il Risultato del gruppo di Labriola e N. Montesano che insieme raggiungono il 26,20%. 1060 Votanti su 2300 del 14 Ottobre.Forse ha inciso l'astensione di Nuovi Orizzonti ,tante vero che De Santis senza il loro sostegno prende solo 14 Voti. Sono donne le prime tre più suffragate . Questi I Risultati:
Buccolo Rosita 118----Cacciatore Teresa 100----Maineri Teresa 91----Montesano Fabiano 89----Buongiorno Nicola 87----Silvestri Salvatore 85---- Galeazzo Gerardo 84----Montano Elena 80----Dragonetti Rosa Maria 68----Marrese Gianluca 68----Labriola Antonio 63---Montesano Nicola 61----Magno Maria Grazia 61----Di Matteo Rocco 60----Vallinoto Felice 59----Malvasi Vittoria 57----Fortunato Francesco 56---D'Addurno Anna 55----Carretta Teresa 51----Rocco Fabiano 44----De Capua Michele 41----Danuzzo Rosa 32----Casolaro Salvatrice 31----Pascale Vito 30----Laguardia Annarita 29---- Anna D'urso 27----La Pergola Vincenzo 26----De Cono Raffaella 25----Razzante Alessandro 22----Satriano Antonio 19----De Santis Antonio 14---- Crucinio Anna 11---Rossetti Pietro 5

sabato 26 gennaio 2008

Sono troppi quei morti

Preoccupazione nel liceo Fermi per i casi di tumore
P O L I C O R O. «Sì, sono preoccupata. Non si può assistere senza preoccupazione alla morte in 15 giorni di una nostra docente. Poche settimane fa sono decedute due professoresse. Un altro professore non sta bene. Non vogliamo creare allarmismo ma vogliamo risposte certe e celeri dalla Provincia, proprietaria dello stabile, sull'eventuale presenza di amianto e sulla natura della polvere nera che esce dalle bocchette dell’impianto del riscaldamento». Sono parole della preside del Liceo scientifico “Enrico Fermi”, Anna Maria Fumarola. Parole tese ad avere risposte alle apprensioni, espresse con telefonate, richieste sottovoce, da qualche tempo più “p re s s a n t i ”, di corpo docente, lavoratori, studenti, famiglie. La stessa preoccupazione che esprime il presidente del Consiglio di istituto, M i ch e l e Picerno: «Occorre tranquillizzare chi ha a che fare con una scuola con circa 1000 alunni. No agli allarmismi ma siamo preoccupati. La Provincia si deve assumere e sue responsabilità risolvendo le carenze strutturali del Liceo tra cui quelle di pannelli contenenti una sostanza tipo “lana di vetro”. Pannelli rotti da tempo e di cui abbiamo chiesto, invano, la rimozione. Serve un incontro urgente con Provincia e Regione. Docenti, lavoratori, alunni, genitori, vanno tranquillizzati. Se ci fosse una relazione tra struttura, ambiente, malattie, morti, sarebbe un fatto di una gravità estrema. L’istituzione deve darci una risposta chiara». Sospetti, tra l’altro, sono stati espressi anche sul materiale plastico del pavimento. Materiale “sca gionato” dal - la preside Fumarola che ricorda come alcuni campioni siano stati analizzati da laboratori specializzati a carico della Asl 5 escludendo la presenza di amianto: «Nei pannelli, io non sono un tecnico, forse c'è della “lana di vetro”. Ce n'è uno rotto che serve a coibentare i tubi, in un corridoio. Questo problema l’abbiamo posto più volte alla Provincia. Abbiamo rimediato facendo attaccare sulle parti distrutte del cartone (che è stato strappato e lacerato, ndr). Provincia che mi ha addebitato 162 mila euro di danni per vandalismo. Adesso me ne addebiteranno altrettanti? Forse, il problema è nell’impianto di riscaldamento. Da esso esce una polverina nera che si deposita anche sui banchi. Non so se possa causare danni alla salute. Abbiamo chiesto di verificare. Sono venuti i tecnici ed hanno fatto una relazione di sopralluogo scrivendo della necessità di bonificare le condotte dell’impianto. Ma non ci sono stati atti consequenziali. Non capisco perché a Matera città la Provincia fa i lavori e qui no. Noi vogliamo sapere cosa succede. Amianto non ce n'è. Però lo vogliamo messo per iscritto. Così come vogliamo sapere della polvere nera. Debbo dire la verità? Sono preoccupata».

Lettera al presidente della Provincia

Le preoccupazioni per la salute di chi vive per studio o per lavoro nell’edificio del Liceo scientifico “Enrico Fermi” di Policoro sono al centro di iniziative politiche. Ottavio Frammartino, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, una carica elettiva da parte di personale ausiliario e di segreteria, corpo docente, alunni, prende carta e penna e scrive a Carmine Nigro, presidente della Giunta provinciale, che governa l’ente proprietario e responsabile dello stabile, « al dirigente scolastico Anna Maria Fumarola. Nella lettera chiede “di far effettuare una indagine sui materiali (pavimento, muri, impianto di riscaldamento) presenti in questa scuola per escludere qualsiasi presenza di inquinanti che possano danneggiare la salute dei lavoratori
». [fi.me.] Gazzetta del Mezz.

martedì 22 gennaio 2008

Camilleri:" Noi prendiamo a Matera e tu prendi qua"

Ordinanza sull'appalto della Provincia di Matera
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Pubblichiamo il testo dell'ordinanza della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Dott. Francesco Chiaramonte, relativa alla indagine sul sistema di potere de l'Udeur in Campania. Vorremmo che la lettura di questo documento servisse a 'spostare' l'attenzione dai personaggi coinvolti nella vicenda, nella fattispecie i coniungi Mastella, alla essenza della vicenda stessa, storia di occupazione politico-feudale di un territorio ad opera di un partito politico. Fino a quando ci faremo intrigare dall'impostazione tra la soap e il romanzo d'appendice (con tanto di funzionari grigi e persecutori) che Mastella da alla vicenda, personalizzandola fino alle lacrime e oltre; fino a quando ci lasceremo influenzare dalla 'impresentabiltà nota' del personaggio , o intimidire dal ricordo di una 'mani pulite' finita con la vittoria del meno pulito di tutti...fino ad allora rischieremo di non dare giusta considerazione a cosa potrebbe mettere in luce l'inchiesta campana, una cosa che tutti sappiamo e molti vivono sulla loro pelle, la gestione che la politica fa del territorio, delle risorse, dei pubblici uffici, cariche e denari. Cose che tutti sappiamo, lasciamo che qualcuno - guarda caso coloro che vi sono preposti- trovino le prove. (Roberta Anguillesi)

Testo integrale dell'ordinanza di custodia cautelare .
Il Giudice per le Indagini Preliminari dott.Francesco CHIAROMONTE Visti gli atti del procedimento indicato in epigrafe nei confronti di:
CAMILLERI Carlo - SCOCCA Antonello - ZACCARO Francesco- PIETROCOLA Domenico - PEPE Fausto33) per il delitto p. e p. dall'art.11O - 353 comma secondo c.p. perché, in concorso tra di loro, il Pietrocola in qualitd di Dirigente del Settore Viabilità ed Infrastrutture della Provincia di Matera, lo Zaccaro, il Camilleri: lo Scocca ed il Pepe in qualità di soci in affari per la progettazione delle opere pubbliche, nonché componenti dell'ATP partecipante, e quindi di istigatori: turbavano lo regolarità della gara per l'aggiudicazione dell'incarico di progettazione per "lavori di costruzione della strada Canonica con importo a base d’asta euro 14.620.000 predeterminando l'aggiudicazione concordata alla predetta A TP attraverso ripetuti incontri tenutisi tra loro anche fuori territorio di Matera "per non essere guardati e visti”.In Matera, 1'11.4.2007CAMILLERI Carlo - SCOCCA Antonello - ZACCARO Francesco - PIETROCOLA Domenico- PEPE Fausto34) per il delitto p. e p. dall'art.81 cpv, 110, 479 perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, commesse anche in tempi diversi: nelle spiegate qualità, redigendo il Pietrocola la determina di aggiudicazione nr. l082 del 24.4.07 relativa alla gara per la progettazione dei lavori di costruzione della strada Canonica, attestavano falsamente ed indirettamente la regolarità della predetta aggiudicazione, essendo in realtà la stessa stata predeterminata fra gli aggiudicatari e lo stesso Pietrocola. In Matera, il 24 4.2007.
CAMILLERI Carlo - SCOCCA Antonello - PIANESE Domenico - BUDETTA Paolo - LUCARIELLO Vincenzo1) del delitto p.e p. dall'art. 416 c.p. (associazione a delinquere, ndr) per aver promosso e organizzato il Camilleri: preso parte (unitamente ad altri soggetti allo stato non identIficati o non colpiti da gravi indizi di colpevolezza), lo Scocca, il Pianese, il Budetta, ed il Lucariello, rafforzato con concorso esterno il Mastella (Clemente, ndr) ad una associazione per delinquere, operante prevalentemente nell'ambito territoriale della Regione Campania, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti (in particolare contro la P.A.) e, soprattutto, all'acquisizione del controllo delle attività pubbliche di concorso e gare pubbliche bandite dagli Enti territoriali campani attraverso la realizzazione di reati di falsità ideologica, turbata libertà degli incanti (turbativa d’asta, ndr); corruzioni e rivelazioni del segreto di ufficio.In tali Enti pubblici, in particolare, gli indagati talvolta prestavano direttamente la propria attività pubblica, talaltra vi entravano grazie ad un più vasto sistema clientelare poggiante anche sulla forza derivante al sodalizio dal solido legame con i vertici del partito politico UDEUR, ed in particolare del suo segretario nazionale, sen. Clemente Mastella, e ciò anche mediante condizionamento dell'attività della P.A.: il tutto allo scopo di procurare - agli associati ed a terzi - ingiusti profitti e in generale ingiusti vantaggi e comunque l'asservimento della funzione pubblica agli interessi del gruppo.Ruoli rivestiti nel sodalizio:CAMILLERI CARLO: promotore ed organizzatore, con ampi poteri di definizione delle linee strategiche, di comando sull'attuazione di tali linee, di raccordo con esponenti della politica nazionale ed in particolare di Clemente Mastella, Segretario nazionale UDEUR e consuocero del Camilleri, e di gestione diretta e clientelare del sodalizio;SCOCCA ANTONELLO: partecipe dell'associazione e del relativo programma, è socio e factotum del Cami1leri con il quale lavora nell'ambito della società di ingegneria “Generai Engineering” è emissario del Camilleri ed esecutore diretto delle disposizioni dello stessoPIANESE DOMENICO - BUDETTA PAOLO: sono uomini di fiducia del Camilleri, docenti universitar: forniscono sistematicamente la loro opera nelle commissioni di gara e di concorso pubblico nonché direttamente nelle A TI cui prendono parte per diretta investitura e designazione del Camilleri: assicurano sempre il loro contributo tanto da essere nominati ancora prima di una manifestata disponibilità all'incarico e per la sola designazione del Camilleri partecipano direttamente agli utili del gruppo ricevendone analoghe utIlità consentendo il concreto realizzarsi dei profitti attraverso l'istruttoria dei concorsi e gare pubbliche.LUCARIELLO VINCENZO: ex segretario generale del TAR Campania, è uomo di fiducia dell'UDEUR; assicura ripetuti e costanti interventi presso le Autorità giudiziarie amministrative solo per interessi riconducibili direttamente e/o indirettamente agli esponenti politici del partito politico UDEUR; di fatto è il necessario anello terminale che consente al sodalizio di portare a compimento gli utili della propria attività illecita neutralizzando le iniziative giudiziarie degli oppositori e tenendo contatti privilegiati con vari magistrati amministrativi dai quali ottiene indicazioni e notizie sui procedimenti di interesse del sodalizio o di uomini ad esso riconducibili. Nelle Province di Caserta, Benevento, Salerno, Avellino e Napoli, con condotta attualmente permanenteMASTELLA Clemente2) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 416 c.p. (concorso esterno in associazione a delinquere, ndr), perché, in qualità di Segretario nazionale del partito politico UDEUR, senza aver preso parte all'associazione di cui al capo che precede, esercitando un potere di controllo sulle attività degli Enti pubblici e locali ricadenti nel territorio della Campania e, comunque, su quelli in cui figurava lo presenza di esponenti politici del suo partito, offriva un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario alle finalità dell'associazione.In particolare, consapevole delle iniziative intraprese dal Camilleri e dai suoi complici nella realizzazione degli illeciti associativi, indicando prevalentemente al Camilleri ovvero ad altri suoi fidati collaboratori e compagni di partito le persone a cui rivolgersi a suo nome per ottenere la facilitazione della realizzazione di tali illeciti nonché nel fornire il proprio ''nulla osta” all'inizio dell'azione criminosa dell'associazione e nel prefigurare agli associati le strategie comuni da adottare per consolidare sul territorio il potere del partito politico UDEUR, consentiva alla associazione per delinquere in questione di rafforzarsi e di conservare il suo potere di intervento sulle pubbliche amministrazio: con ciò fornendo un apporto diretto alla realizzazione - anche parziale - delle finalità della associazione. Nelle Province di Caserta, Benevento, Salerno, Avellino e Napoli: con condotta attualmente permanenteBOVE Domenico - CAMILLERI Carlo - TREVISO Luigi3) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 490 comma primo c.p. in relazione all'art. 476 cpv c.p., perché, agendo in concorso tra di loro, il Treviso in qualità di esecutore materiale in quanto vigile urbano del Comune di Alvignano, responsabIle del procedimento per l'esazione delle contravvenzioni elevate per violazione alle norme del Codice della Strada, i1 Bove in qualità di Sindaco di AIvignano e di istigatore, il Cami1leri di istigatore, distruggevano l'atto pubblico di "relata di notifica” effettuata dall'agente accertatore della Polizia Municipale di Alvignano e riferita al processo verbale (inviato per la notifica con raccomandata n. 09042694382) di applicazione di sanzione amministrativa per violazione al codice della strada, elevato dalla Polizia Municipale di Alvignano a carico del Camilleri con riferimento alla autovettura Mini Cooper targata B W469DK. Fatto del quale l'atto distrutto era destinato a provare la verità. Con l'aggravante di aver commesso il fatto su di un atto facente fede fino a querela di falso, ricadendo la relazione di notjficazione sotto la diretta percezione del pubblico ufficiale notificante. In Alvignano, in epoca anteriore e prossima al gennaio 2006FERRARA Ugo - FEVOLA Cristiana - PIANESE Domenico - CAMILLERI Carlo4) del delitto p. e p. dall'art. 8/ cpv, 110 479 comma II c.p. perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, commesse anche in tempi diversi: in concorso tra di loro, FERRARA Ugo e FEVOLA Cristiana, in qualità di responsabili della TEAM CONSULTING srl, [societd incaricata dalI'ARPAC delle operazioni di preselezione dei candidati al "concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 5 posti di collaboratore amministrativo. Codice DS01” e quindi di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, il PIANESE ed Il CAMILLERI in qualità di istigatori: redigendo, i primi due, i verbali di approvazione della graduatoria relativa alla preselezione dei candidati: attestavano: A) falsamente ed implicitamente la regolarità delle operazioni di preselezione dei candidatI;• B) l'idoneità ed il giudizio di merito espresso sui candidati D'ALTERIO Carla e SACCO Laura, risultando di contro in atti che gli stessi erano stati giudicati idonei per effetto delle segnalazioni - anche basate sulla appartenenza politica dei candidati: comune a quella del CAMILLERI - operate sul Ferrara dal CAMILLERI sia direttamente (per quanto attiene alla posizione della Sacco) sia nell'interesse del PIANESE (per quanto concerne la posizione della D'Alterio).Fatti dei quali gli atti sono destinati a provare lo verità, discendendo da tale atto l'assunzione dei vincitori presso l'ARPAC di Napoli. Con l'aggravante della falsità delle dichiarazioni relative ad atti che fanno fede fino a querela di falso, concernendo fatti caduti sotto la diretta percezione dei pubblici ufficiali.In CastelVolturno, il 512.2007.5) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 640 cpv n. 1 cp, perché,. in concorso tra di loro e nella qualità indicate nel capo che precede, con artifici e raggiri (consistiti nella condotta. di falsificazione descritta al capo che precede), inducendo in errore i legali rappresentanti dell'Ente circa la regolarità della selezione per l’assunzione dei dipendenti dell'ARPAC nonché circa !'idoneità dei vincitori a ricoprire il ruolo messo a concorso, procuravano un ingiusto profitto patrimoniale a D’ALTERIO Carla e SACCO Laura, (consistito nell'attrIbuzione della idoneità alla assunzione con le relative retribuzioni) con pari danno per l'Ente, consistito nella ripetizione delle operazioni di preselezione, nella selezione di personale inidoneo, nonché per gli altri concorrenti ingiustamente pretermessi. In Castel Volturno fino al 5.12.2006FERRARA Ugo - FEVOLA Cristiana - CAMILLERI Carlo6) del delitto p. e p. dall'art.. 319 c.p. perché- in concorso tra loro, il Ferrara e la Fevola in qualità di amministratori della Team Consulting srl, società incaricata dall'ARPAC delle preselezioni dei candidati al concorso pubblico di cui al capo 4 - e quindi di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni - per compiere atti contrari ai doveri di ufficio (consistiti nel formare i falsi verbali per le operazioni di concorso descritte al capo 4, favorendo nelle prove i candidati segnalati dal Camilleri) ricevevano utilità, consistite nella designazione e nella successiva aggiudicazione in favore della società TEAM CONSUL TING SRL dell'incarico di gestire la preselezione delle domande nell'ambito del concorso per un posto di Direttore dei Parchi della Campania, bandito dalla Regione Campania. In Napoli, l'8.2.2007CAMILLERI Carlo7) del delitto p. e p. da/tart. 321 c.p. in relazione all’art. 319 c.p. per aver dato - o comunque promesso - a Ferrara Ugo ed a Fevola Cristiana le utilità descritte nel capo che precede, segnalando, in qualità di componente di rilievo del partito politico UDEUR, la Team Consulting srl all’ Assessore Regionale Luigi Nocera - assessore appartenente allo stesso partito politico - affinché questi incaricasse la predetta società della preselezione relativa al bando di concorso per l’a assunzione di 11 direttori dei parchi della Campania. Segnalazione puntualmente recepita dal predetto assessore, con conseguente affidamento del relativo incarico. In Napoli: 18.2.2007FERRARA Ugo - FEVOLA Cristiana - CAMILLERI Carlo NOCERA Luigi8) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 353, 61 n. 2 comma II c.p., perché, al fine di conseguire il profitto dei reati sub 6 e 7, in concorso tra loro, il Ferrara e la Fevola in qualità di amministratori della Team Consulting srl, il Camilleri ed il Nocera realizzando le condotte di istigazione in qualità rispettivamente di esponente di rilievo del partito politico UDEUR e di Assessore Regionale all'Ambiente, turbavano la gara di appalto relativa al riconoscimento dell'incarico per le preselezione nel concorso di Direttore dei parchi bandito dalla Regione Campania Assessorato all'Ambiente - facendo affidare in maniera preordinata alla Team Consulting srl la relativa gara.9) del delitto p. e p. dalI'art. 110, 479, 61 n. 2 c.p. perché, in concorso come sopra, al fine di realizzare il delitto di cui al capo che precede, nelle spiegate qualità, attestavano falsamente nel decreto dirigenziale n. 7 dell'8.2.2007, emesso materialmente dal dirigente dell'assessorato all'Ambiente della Regione Campania e nei verbali di gara ivi richiamati la valutazione dei titoli e l'attribuzione dei punteggi alle ditte partecipanti: con conseguente aggiudicazione all’ATI RSO SpA - Team Consulting srl. In Napoli l' 8.2.07CAMILLERI Carlo - NOCERA Luigi - SORVINO Stefano PIANESE Domenico10) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 353 co II c.p., perché, in concorso tra loro, il Camilleri in qualità di socio di fatto della VAMS Ingegneria srl, istigatore, il secondo di assessore regionale in quota UDEUR partecipante indiretto all'ATI riconducIbile alla VAMS, il terzo in qualità di Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Destra Sele, ente appaltante, il quarto di componente la commissione di gara, tutti reciprocamente a conoscenza delle rispettive qualità, previo accordo tra loro, turbavano la gara di appalto relativa al "Progetto piano stralcio per la tutela della costa” per complessivi euro 1.200.000,00, aggiudicando in maniera preordinata la gara in questione alla VAMS ingegneria srl.11) del delitto p. e p. dall'art. 110, 479, 61 n. 2 c.p. perché, al fine di realizzare il delitto di cui al capo che precede, nelle spiegate qualità, attestavano falsamente, nei verbali di gara relativi alle operazioni di aggiudicazione della gara indicata nel capo che precede, la valutazione dei titoli dei partecipanti aggiudicando la gara alla ditta VAMS Ingegneria srl in realtà già designata per l'aggiudicazione. In Salerno, il 31 maggio 2007CAMILLERI Carlo - PIANESE Domenico- BUDETI A Paolo - LIGUORI Vincenzo - BANCO Carlo - PADOVANO Angelo12) del delitto p. e p. dall’art. 110, 479 comma II c.p. perché, in concorso e previo accordo tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in qualità di componenti lo commissione esaminatrice per il concorso pubblico bandito dall'Autorità di Bacino sinistra Sele per il -Conferimento di incarichi professionali individuali a mezzo di contratti di collaborazione per :”12 ingegneri civili, 04 architetti, 06 geologi, 08 geometri” agendo il Camilleri quale segretario dell'Ente banditore, attestavano falsamente nei verbali di concorso e nel provvedimento finale di assegnazione dei posti e della graduatoria, l'idoneità ed il superamento del concorso dei seguenti candidati:BARRICELLA Francesco - geometra:MINARDI F. Saverio- ingegnere,'FRANZESE Sabato- architetto:CALLIGARO Angelo - ingegnere:MONTANO Carminei ngegnere;SOLLA Viviana - architetto:MOTTOLA ERMINIA - architetto;CUOMO Antonio - geologoMASSARO Angelo - geologo:DI SANTO Pasquale geologo,'LO RUSSO Elio -:GAGLIARDI Valeria - geologo:PARENTE Katia:NAPPI Michele - geologo:CATALDO Giuseppe - geometra:RAGO Camillo- geometra,tutti candidati in realtà già designati dal Camilleri come necessari vincitori del predetto concorso,Con l'aggravante della falsità delle dichiarazioni relative ad atti che fanno fede fino a querela di falso, concernendo fatti caduti sotto la diretta percezione dei pubblici ufficiali.13) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 640 cpv n.l cp, perché in concorso come sopra, con artifici e raggiri (consistiti nel tenere lo condotta descritta al capo che precede) inducendo in errore l'Ente pubblico banditore del concorso (Autorità di Bacino Sinistra Sele) circa la regolarità dello stesso, procuravano intenzionalmente un vantaggio patrimoniale (consistito nell'attribuzione della idoneità alla assunzione con le relative retribuzioni) ai soggetti vincitori del concorso come indicati al capo che precede, con pari danno per l'Ente (consistito nella ripetizione delle operazioni di preselezione e nella selezione di personale inidoneo), nonché per gli altri concorrenti ingiustamente pretermessi. In Salerno, il 18.12.2006CAMILLERI Carlo - LIGUORI Vincenzo14) del delitto p. e p. dall'art. 319 c.p. perché il Liguori in qualità di segretario della commissione di concorso di cui al capo 12), - e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni - per compiere gli atti contrari ai suoi doveri di ufficio (consistiti nelle condotte descritte nel capi 12 e 13), accettava la promessa di utilità manifestatagli dal Camilleri e consistita in una "raccomandazione” - poi effettivamente resa - da spendere per il fratello Liguori Salvatore presso un non meglio Identificato Assessorato Regionale. In Napoli il 12. 1.2007CAMILLERI Carlo - PIANESE Domenico15) del delitto p. e p. dall'art. 319 c.p. perché, agendo il Pianese in qualità di componente della commissione per il concorso bandito dall'Autorità di Bando Sinistra Sele per il "Conferimento di incarichi professionali individuali a mezzo di contratti di collaborazione per: 12 ingegneri civili, 04 architett, 06 Geologi, 08 geometri, e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni: per porre in essere gli atti contrari ai suoi doveri di ufficio, così come descritti al capo 12 e 13, riceveva dal Camilleri una utilità, consistita nell'ottenere una pronuncia di Idoneità (emessa nell'ambito della preselezione per il “concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 5 posti di collaboratore amministrativo. Codice DS01”, indetto dall’ARPAC e meglio descritto al capo 4 della rubrica) per lo candidata D'Alterio Carla, da lui stesso segnalata al Camilleri affinché ne disponesse la idoneità per il buon esito del concorso e dallo stesso Camilleri “raccomandata" presso i componenti della società Team Consulting srl, incaricata di effettuarne la preselezione. In Salerno, il 18.12.2006BUDETTA Paolo - CAMILLERI Carlo - SCOCCA Antonello - CARDONE Francesco - LOMBARDI Nino16) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 353 co II c.p., perché, in concorso tra loro, il BUDETTA in qualità di componente di commissione, il CAMILLERI di istigatore, lo SCOCCA quale socio in affari del Camilleri: il CARDONE in qualità di componente della commissione nonché di Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Benevento, il LOMBARDI in qualità di Presidente della Comunità Montana del Titerno, ente appaltante, tutti reciprocamente a conoscenza delle rispettive qualità, previo accordo tra loro, turbavano la gara di appalto relativa al ""Miglioramento delle caratteristiche di stabilità e sicurezza dei dissesti afferenti il Centro Abitato di Cerreto Sannita” predeterminandone l'aggiudicazione alla ATI Parente.17) del delitto p. e p. dall'art. 110, 479, 61 n. 2 c.p. perché, al fine di realizzare il delitto di cui al capo che precede, nelle spiegate qualità, attestavano falsamente nei verbali di gara relativi al '''Miglioramento delle caratteristiche di stabilità e sicurezza dei dissesti offerenti il Centro Abitato di Cerreto Sannita” il giudizio sulla attribuzione del punteggio da assegnare alle singole offerte presentate dai concorrentI: attribuendo alla ATI Parente un punteggio complessivamente superiore alle altre ditte partecipanti: così da determinarne l'aggiudicazione in suo favore non legata al giudizio sulla qualità e sulla convenienza complessiva dell'offerta, bensì alla sola esigenza di favorire la ditta in questione. In Cerreto Sannita, il 7.12.2006FLORENZANO Erminia - BARBIERI Antonio - CAMILLERI Carlo - BANCO Carlo18) per il delitto p. e p. dall'art. 81 cpv , 110, 479 c.P., perché- con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, commesse anche in tempi diversi: in concorso tra di loro, la Florenzano ed il Barbieri come istigato, il Banco come geologo incaricato dall'Autorità di Bacino Sinistra Sele di relazionare in sede di Comitato Istituzionale presso la suddetta Autorità di Bacino, il Camilleri come Segretario Generale della Autorità di Bacino Sinistra Se/e, concorrendo ad esprimere con• delibera n.9/2007 del Comitato Tecnico dell'Autorita di Bacino sinistra Sele parere favorevole sul "progetto per la realizzazione di un complesso turistico-ricettivo in località Penosa nel Comune di Sapri in variante allo strumento urbanistico ai sensi dell'art. 5 del DPOR 447/98 modificato dal DPR 440/2000 nonché ad esprimere con delibera n.16/2007 del Comitato Istituzionale della suddetta autorità di Bacino parere favorevole alla compatibilità dell'intervento del suddetto progetto rispetto agli atti di pianificazione dell'autorità di Bacino: attestavano falsamente la compatibiliità tecnica del progetto in questione con gli strumenti urbanistici vigenti su/l'area interessata all'intervento, nonché con le condizionigeologico-ambientali di tale territorio. In Napoli fino al 29 marzo 2007MASTELLA Clemente - CAMILLERI Carlo - NOCERA Luigi - ABBAMONTE Andrea19) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv, 317 c.p., perché in concorso e previo accordo fra loro, con azioni esecutive del medesimo disegno criminoso poste in essere in tempi diversi: agendo il Mastella in qualità di segretario nazionale del partito politico UDEUR, il Camilleri in qualità di esponente di rilievo in territorio campano del partito politico UDEUR nonché di materiale esecutore delle indicazioni e delle volontà del Mastella, il Nocera e l'Abbamonte in qualità di autori materiali della condotta, svolta quali Assessori Regionali appartenenti al partito politico UDEUR - e quindi di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni - costringevano Bassolino Antonio, Governatore della Campania, a dare loro un'utilità, consistita nell'assicurare loro la nomina a Commissario dell'Area Sviluppo Industriale (A.S.I) di Benevento di una persona liberamente designata dal Mastella. In particolare, avendo deciso di compensare la mancata attribuzione al suo gruppo politico della carica di Presidente dello IACP di Benevento [carica ritenuta a lui dovuta, ma assegnata dalla maggioranza politica della Regione Campania al partito politico dei Democratici della Sinistra (il provvedimento del Gip contiene un piccolo errore, in quanto Del Basso è della Margherita, ndr) nella persona di Del Basso De Caro Umberto] con l'accaparramento di altro ente pubblico e di altra "postazione H da lui indicata nell'ambito del/a sanità o dei trasporti: il Mastella decideva di iniziare una strategia di pressione politica ed amministrativa sul Governatore della Campania, sia fornendo precise direttive al Camilleri: suo consuocero, ed agli assessori regionali "in quota UDEUR” - Nocera Luigi ed Abbamonte Andrea affinché dessero attuazione concreta alla suddetta strategia nei confronti del Governatore della Regione Campania [consistita nella loro assenza nelle riunioni formali di Giunta Regionale e nel mancato apporto ai provvedimenti di interesse del Governatore] tale da far ritenere imminente Il venire meno della maggioranza politica regionale, sia attraverso una campagna di stampa nella quale il Mastella strumentalmente attaccava il Governatore in relazione alla gestione dei rifiuti, cosl da indurre quest'ultimo a far designare nella carica di Commissario dell'ASI di Benevento una persona di diretta ed esclusiva indicazione del Mastella, Abbate Luigi (attualmente segretario provinciale di Benevento dell’Udeur, ndr) nominata previo strumentale commissariamento del predetto Ente, in tal modo peraltro assicurandosi il controllo sulle scelte ed attività dell'Ente indicato. In Napoli fino al 22.12.2006LONARDO Alessandrina - MASTELLA Clemente FERRARO Nicola - ABBAMONTE Andrea20) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 56, 81 cpv, 317 c.p., perché, in concorso e previo accordo tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso poste in essere in tempi diversi, in qualità la Lonardo di Presidente del Consiglio Regionale della Campania, il Mastella di Segretario nazionale dell'UDEUR, il Ferraro di Consigliere Regionale della Campania, l'Abbamonte di Assessore Regionale alle Risorse Umane della Campania, ponevano in essere atti idonei (consistiti nella proposizione di una interpellanza al Consiglio Regionale - sottoscritta da numerosi consiglieri regionali in quota UDEUR fra cui Ferraro Nicola e materialmente redatta dall'Abbamonte - strumentalmente diretta alla verifica della idoneità al ruolo dell'Annunziata, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Sant'Anna e Sebastiano di Caserta, nonché ad una generale condizione di isolamento politico dell'Annunziata, attestata dalla espressione della Lonardo secondo cui l'Annunziata era da considerarsi per lei e per il marito "un uomo morto”; nonché ancora di denigrazione della sua figura dirigenziale, compiuta direttamente dal Ferrara a mezzo della stampa) diretti in modo non equivoco a costringere Annunziata Luigi [direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Sebastiano di Caserta, nominato in tale sua funzione su indicazione del partito politico UDEUR) a conferire loro un'utilità, consistita nel determinarlo a dirigere le sue funzioni in favore degli appartenenti al partito politico UDEUR, le cui indicazioni aveva egli deciso di non recepire, tanto da: 1) operare alcune nomine di primari ospedalieri non gradite alla Lonardo ed al Mastella, fra cui quella in favore di tale Sergio Izzo, fratello di Mino Izzo, parlamentare del partito politico Forza Italia (ex assessore regionale e consigliere regionale dei diversi partiti di Mastella prima di transitare in Fi dopo che Mastella lo aveva messo da parte alla Regione, ndr); 2) non designare i primari dei reparti di cardiologia e di neurochirurgia dell'Azienda Ospedaliera San Sebastiano di Caserta secondo le indicazioni della Lo nardo; 3) non designare come primario ospedaliero un medico neurologo - non meglio identificato - segnalatogli dal Ferraro in quanto medico di fiducia di suo padre; 4) non designare come capo Ufficio Tecnico della azienda Ospedaliera di Caserta tale Ing. Napoletano (segretario cittadino dell’Udeur, vicesegretario provinciale a Caserta, nd), segnalatogli dal Ferraro; 5) non designare come componente del Nucleo di Valutazione della Azienda Ospedaliera di Caserta tale Fabio Sgueglia, persona a lui segnalata dal Ferraro. Evento non verificafosi a causa della fermezza opposta dall'Annunziata il quale non accettava di sottostare alle direttive ricevute. In Caserta, fino al maggio 2007LUCARIELLO Vincenzo - D'ALESSANDRO Carlo21) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 326 comma I c.p., perché- in concorso tra di loro, il Lucariello in qualità di Istigatore, il D'Alessandro di Presidente della II sezione del TAR Campania Napoli, e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, violando i doveri inerenti la sua funzione di giudice amministrativo, rivelava al Lucariello, il contenuto e fa svolgimento della camera di consiglio, destinati a rimanere segreti, relativa ad un procedimento non meglio identificato avente ad oggetto un ricorso amministrativo in materia di “guardie giurate" pendente innanzi alla sua sezione. In Napoli il 2 maggio 2007LUCARIELLO Vincenzo - GUERRIERO FrancescoCAMILLERI Carlo - PASSARELLI Antonio22) del delitto p. e p. dall'art. 110, 326 comma I c.p., perché, in concorso tra di loro, agendo, il Lucariello, Camilleri ed il Passarelli come istigatori, il Guerriero in qualità di Presidente della VII sezione del TAR Campania - Napoli e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni violando il dovere del segreto inerente la sua funzione, rivelava il contenuto della Camera di Consiglio relativa alla sentenza nr. 6238/07, facendo conoscere al Lucariello l'esito del giudizio prima del deposito della sentenza di merito. In Napoli in epoca successiva e prossima al 23.5.07MASTELLA Clemente - TRUSIO Francesco - LUCARIELLO Vincenzo - DE MAIO Ugo23) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 56, 323 c.p., perché in concorso tra loro, il De Maio in qualità di Presidente della III sez. del TAR Campania- Napoli: e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, il Mastella, Trusio ed il Lucariello in qualità di istigatori: omettendo il De Maio di astenersi dalla partecipazione al giudizio assegnato alla sua sezione relativo al ricorso presentato da persona non meglio identificata e comunque riconducibile agli interessi di tale Nicola Damiano, dopo aver ricevuto dal Lucariello indicazioni circa il suddetto ricorso ed avergli assicurato il suo personale interessamento sul buon esito dello stesso, così facendo proprie, durante lo svolgimento della camera di consiglio, le ragioni del ricorrente, poneva in essere atti idonei diretti in modo non equivoco ad arrecare intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale al ricorrente, non verificandosi l'evento a causa della diversa posizione assunta dagli altri due componenti del Collegio che, disattendendo le contrarie indicazioni del De Maio, ritenevano infondate le ragioni del ricorso concorrendo a pronunciarne sentenza di rigetto. In Napoli il 10.5.07.24) del delitto p. e p. dall'art. 110 326 comma I c.p., perché, in concorso tra di loro, agendo nelle qualità specificate al capo che precede, e quindi il De Maio in qualità di Presidente della III Sez. del TAR Campania violando il dovere inerente lo sua funzione, rivelava il contenuto della Camera di Consiglio relativa alla sentenza sul ricorso presentato da persona non meglio identificata e comunque riconducibile agli interessi di tale Nicola Damiano, facendo conoscere al Lucariello lo svolgimento della camera di consiglio con la relativa discussione - destinati a rimanere segreti - nonché l'esito del giudizio prima del deposito della sentenza di merito. In Napoli il 12.5.07MASTELLA Clemente - LUCARIELLO Vincenzo - PRINCIPE Umberto - CAMILLERI Carlo - ABBAMONTE Andrea25) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 479 co. I c.p. perché, in concorso tra di loro, agendo il Mastella in qualità di Segretario Nazionale del partito politico UDEUR e di istigatore, il Principe in qualità di determinatore, il Lucariello ed il Camilleri in qualità di istigatori: l'Abbamonte in qualità di autore della condotta in quanto materiale estensore, facendo redigere un parere della Giunta Regionale della Campania [Area Generale di Coordinamento - Avvocatura relativo al Quesito prospettato dal Presidente della Comunità Montana del Taburno sulla disciplina della rappresentatività dei Comuni membri nella predetta Comunità Montana, falsamente attestavano come applicabile a detta Comunità la disciplina della autonomia statutaria dell'Ente, in contrasto con il parere n.666 della Prima Sezione del Consiglio di Stato del 10 luglio 2000, in realtà disatteso per favorire gli interessi diretti del Principe così come patrocinati dagli altri concorrenti. In Napoli il 16.3.2007MASTELLA Clemente- LUCARIELLO Vincenzo- PRINCIPç Umberto- CAMILLERI Carlo- URBANO26) del delitto p. e p. dall'art 110, 479 comma primo c.p. perché, in concorso tra di loro, agendo ti Mastella in qualità di Segretario Nazionale del partito politico UDEUR e di istigatore, il Principe in qualità di determinatore, il Lucariello ed il Camilleri in qualità di istigatori, l'Urbano in qualità di Prefetto di Benevento - e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni - redigendo l'l parere prot.13610/EE.LL., indirizzato al Presidente della Comunità Montana del Taburno, con cui modificava il precedente ripetuto orientamento prefettizio circa la natura ordinaria della seduta di Consiglio della predetta Comunità Montana, falsamente attestava la natura straordinaria di tale seduta motivandola con la necessità di dover adeguare il suo parere “a quanto stabilito in sede giurisdizionale” essendo in realtà tale diverso orientamento determinato unicamente dalla richiesta di pronunciarsi in tal senso cosi come formulatagli dal Principe e dagli altri concorrenti. In Benevento, il 4 giugno 2007SALVATORE Paolo - LUCARIELLO Vincenzo - RUSSO Vincenzo27) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 319 ter c.p., perché in concorso tra di loro, agendo il Salvatore in qualità di Presidente della IV sezione del Consiglio di Stato, e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle funzioni, il Lucariello ed il Russo di istiga tori, per favorire il Russo nell’ambito del procedimento di impugnazione proposta da Colangelo Giovanni avverso la sentenza del TAR Lazio che rigettava il ricorso presentato dallo stesso nei confronti del CSM e del Russo Vincenzo in ordine al Concorso per il conferimento dell'ufficio di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, riceveva diverse regalie in natura consegnategli materialmente dal Lucariello per conto del Russo, con ciò compiendo atti contrari ai suoi doveri di ufficio, assicurando il suo positivo interessamento tranquillizzante.In Grottaferrata il 3 aprile 200728) del delitto p. e p. dagli artt. 110, 326 co. III c.P. perché, in concorso tra di loro, agendo il Salvatore in qualità di Presidente della IV sezione del Consiglio di Stato, e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle funzioni, il Lucariello ed il Russo di istigatori per procurare a sè e ad altri un vantaggio patrimoniale, consistiti per il Salvatore in diverse regalie in natura, e per il Lucariello nella promessa del Russo di intercedere, in qualità di Procuratore della Repubblica di Foggia, presso il Rettore della locale Università, per il superamento del concorso di specializzazione in ginecologia a favore della nipote del Lucariello, tale Raimondo Mariangela, si avvaleva illecitamente di notizie di ufficio violando il dovere del segreto inerente lo sua funzione, rivelando il contenuto della Camera di Consiglio relativa alla decisione nr. 3299/07 concernente l'impugnazione proposta da Colangelo Giovanni avverso la sentenza del Tar Lazio che rigettava il ricorso presentato dallo stesso nei confronti del CSM e del Russo Vincenzo in ordine al Concorso per il conferimento dell’ufficio di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia facendo conoscere al Lucariello l'esito del giudizio prima del deposito della citata decisione. In Aversa in data successiva e prossima al 17.4.2007 ex art. 9 c.p.p.CAMILLERI Carlo - MASTELLA Clemente - ERRICO Ferdinando29) del delitto p. e p. dagli artt. 110~ 317 c.P. perché, in concorso tra loro, Errico in qualità di consigliere regionale nonché di capogruppo del partito politico UDEUR, (e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni), il Mastella in qualità di Segretario nazionale dell'UDEUR, istigatore, il Camilleri in qualità di esponente di rilievo in territorio campano del partito politico UDEUR nonché di materiale esecutore delle indicazioni e delle volontà del Mastella, costringevano Barbieri Antonio, Sindaco del Comune di Cerreto Sannita, a dare loro utilità, consistita nella nomina di Melotta Ciro (vicesindaco di Cerreto, ndr), esponente politico appartenente al partito UDEUR, ad assessore ai lavori pubblici del predetto Comune. In particolare, avendo deciso di entrare a far parte della Giunta Comunale di Cerreto Sannita [retta da una amministrazione comunale presieduta dal Barbieri: esponente del partito politico "Forza Italia" (precisamente coordinatore provinciale di Fi a Benevento, ndr)] e di occupare tassativamente il relativo assessorato ai lavori pubblici: il Mastella decideva di iniziare una strategia di pressione politica ed amministrativa sul Sindaco di Cerreto Sannita, fornendo precise direttive al Camilleri ed al consigliere e capogruppo regionale "in quota UDEUR" - Errico Ferdinando - affinché operassero fattivamente il "congelamento” dei finanziamenti regionali destinati alla realizzazione del Piano di Insediamento Produttivo di Cerreto Sannita, così da• prospettare al Barbieri il mancato ottenimento•del finanziamento da lui in precedenza richiesto in caso di mancata nomina ad assessore comunale con delega ai lavori pubblici di un esponente politico”in quota” UDEUR, nella specie indicato nella persona di Melotta Ciro. In Cerreto Sannita 17.5.07CAMILLERI CARLO -SCOCCA ANTONELLO30) artt. 110, 629 c.p. perché, in concorso tra di loro, in qualità entrambi di soci in affari e lo Scocca di formale partecipante in quanto socio del Raggruppamento Temporaneo di Professionisti General Engineering srl, mediante minaccia (consistita nel far valere le sue capacità di incidenza politica sul Comune di Cerreto Sannita, tanto da poter favorire "la caduta dell'amministrazione” nonché nel prospettare al Sindaco la revoca del finanziamento sull'area PIP di Cerreto Sannita in caso di revoca del conferimento dell'incarico da lui preteso), costringeva Barbieri Antonio, Sindaco di Cerreto Sannita, ad attivarsi sui competenti uffici comunali perché aggiudicassero illecitamente l'incarico per la progettazione dell'area industriale di Cerreto Sannita al predetto RTP - aggiudicazione poi effettivamente disposta con determina dirigenziale n.397 del 24 aprile 2007 - con ciò procurandosi un ingiusto profitto, con pari danno per gli altri concorrenti pretermessi nella selezione. In Cerreto Sannita, il 24 aprile 2007CAMILLERI Carlo - SCOCCA Antonello - NAPOLETANO Letizia - FLORENZANO Erminia - BARBIERI Antonio31) art. 110, 353 comma II c.p. perché, in concorso tra di loro, il Napoletano in qualità di presidente, la Florenzano in qualità di componente esperto della commissione relativa alla aggiudicazione della progettazione per l'area PIP di Cerreto Sannita (e quindi di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni), il Camilleri e lo Scocca nelle qualità esposte al capo che precede, il Barbieri in qualità di Sindaco di Cerreto Sannita e di istigatore, turbavano lo regolarità della gara relativa alla predetta aggiudicazione, predeterminandone l'aggiudicazione alla citata RTP GeneraI Engineering srl, raggruppamento temporaneo di professionisti direttamente riconducibile agli interessi del Camilleri e di cui lo Scocca risultava formale partecipante. In Cerreto Sannita, i/24 aprile 200732) per il delitto p. e p. dall’art. .81 cpv, 110, 479 c.p. perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, commesse anche in tempi diversi, nelle spiegate qualità, redigendo il Napoletano e lo Florenzano i cinque verbali relativi alle operazioni di gara per l'affidamento dell'incarico per lo progettazione dell'area PIP di Cerreto Sannita nonché la determina di aggiudicazione n. 397/2007 - tutti atti pubblici facenti fede fino a querela di falso - attestavano falsamente ed implicitamente la regolarità della aggiudicazione della selezione al RTP GeneraI Engineering srl, per l'importo complessivo di euro 197.603,78, essendo in realtà tale aggiudicazione già prede terminata. In Cerreto Sannita, fino al 24 aprile 2007

lunedì 21 gennaio 2008

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Come hanno Ammastelato la campania 1° Parte


Carlo Camilleri non è solo il consuocero di Clemente Mastella. Non è solo l'uomo di raccordo per tutte le nomine campane dell'Udeur. È anche segretario generale dell'Autorità di bacino del fiume Sele. L'autorità della riva sinistra, perché ce ne è anche una per la riva destra. Sarebbe toccato a lui e ai suoi tecnici dare il parere decisivo per la costruzione di un villaggio turistico a Sapri che stava a cuore ai mastelliani locali. Tutti danno parere negativo. I suoi tecnici avvertono: «Se lo chiede, è negativo!». Lui guarda il progetto. Dice «Ma sono dei pazzi, lì mi scoppia il tubo sotto il centro abitato e salta tutto il paese». Sono dei pazzi, ma il villaggio si deve fare. Basta non fare la domanda, dare un parere generico (...) L'intercettazione, contenuta nella maxi-ordinanza sul caso Mastella, risale all'estate scorsa. Camilleri è al telefono con un certo Antonio Barbieri, interessato al progetto di villaggio turistico. Sentendosi ringraziare risponde: “... ci mancherebbe. A disposizione... E' un dovere da parte mia. Ma deve ringraziare il cielo che ci stai tu. Perché poi... vedi... il tecnico mi ha confermato quello che mi hanno detto i miei. Perché là... sai che cazzo hanno fatto per passare... sono dei pazzi! (...) camminano sul vecchio programma di fabbricazione e poi concedono a tutti queste cose come variante alla... Questo intervento sta a monte dell'abitato. Che cosa hanno fatto? Hanno pensato bene poi... nel centro del paese- perché attraversa tutto il paese il vallone... di intubarlo, Per cui io non solo non mi ritrovo con le sezioni aperte che- bene o male- se sondo non faccio grandi danni e può darsi che allago solamente senza fare niente... no. Ma essendo incubato... dice... quello mi scoppia il tubo...». Può saltare in aria un paese, ma pazienza. E' stato sufficiente dare un ok più generico, che non affrontava il fatto. E il favore al potente mastelliano locale è stato fatto. Ci sono anche fatti di questo tipo nelle centinaia di pagine dell'inchiesta della procura della Repubblica di Santa Maria Capua a Vetere. Fatti gravi, non di solo costume campano. Perché sono altrettanto preoccupanti le decine di pagine che raccontano i concorsi per l'assunzione o per le consulenze all'Autorità di bacino del Sele, riva destra o riva sinistra non importa. Ingegneri, geometri, geologi, tecnici che dovrebbero essere superqualificati perché si occupano della sicurezza di un intero territorio, di decine di migliaia di cittadini. Viene lottizzata la commissione di esame, ma qualche esterno qualificato bisogna pur inserirlo. Servono 6 ingegneri, 8 geometri, altrettanti geologi. Tutti gli esami si riducono a una farsa. Perché i candidati sono accompagnati da auguste sponsorizzazioni: il sindaco di quel paesino, l'assessore di quell'altra città, il dirigente Udeur, l'assessore regionale. Un ingegnere super-raccomandato si presenta e fa scena muta. Dramma, ci sono anche esterni, non è stato in grado di rispondere alle domande più elementari della selezione. Se ne rende conto anche lui, rassegnandosi alla sconfitta. Camilleri però non demorde: insiste con i commissari di esame, prova ogni strada possibile, giunge perfino a minacciare velatamente il presidente della commissione. Alla fine il candidato che non dice una parola esce fra gli ammessi. Con una furbata: non può essere fra i 6 ingegneri, perché anche esterni hanno assistito all'esame imbarazzante e non sarebbe stato motivato. Finisce però quarto fra i geometri e il posto così è ottenuto. Purtroppo fra i candidati ce ne era anche uno bravo, bravissimo. Esame straordinario. Perfino un buon cognome: Iervolino. Parente? Macchè. Raccomandato da qualcuno? Niente, nemmeno da un segretario di una comunità montana. Al concorso si è presentato con le sue gambe. Irritazione di Camilleri: “ma come ha fatto, nemmeno uno sponsor?”. Già, come è possibile in Campania, in un concorso pubblico? Soluzione di un esaminatore: “peccato, così bravo. Credo proprio che sarà fra i primi esclusi...”. Secondo escluso. Così non si correva proprio il rischio che entrasse. CI sarebbe da ridere, come c'è da sorridere per molti altri episodi contenuti in quella inchiesta. A dire il vero per quasi tutti i fatti imputati direttamente ai coniugi Mastella. Ma gestire così un'Autorità di Bacino è ben altra cosa. E non fa ridere: quando una frana si abbatte su Sarno, quando un'alluvione sommerge interi paesi, quando parti intere dell'Italia vivono in continua emergenza ambientale rischiando tragedie, è anche perché un ingegnere che ci sapeva fare si trova senza lavoro e uno che non sa rispondere alle domande- ma è raccomandato- trova alla fine almeno un posto da geometra. In un'inchiesta in più parti zoppicante (lo riconosce anche il gip che ha cassato molte richieste dei pm), dove si scambia la barzelletta per un reato, ci sono fatti gravi che la giustificano. Uno spaccato tutt'altro che minore del cancro che divora questo paese e lo ha messo in ginocchio...

Da Italia Oggi

sabato 19 gennaio 2008

L'A.N.M. di Napoli sull'attacco alla magistratura :

Se vogliono , si assumano responsabilità di una legge che escluda dalle indagini politici e pubblici amministratori.
ll dibattito alla Camera del 16 gennaio lascia sgomenti i magistrati del distretto della Corte di Appello di Napoli e motiva l'espressione di una convinta solidarietà nei confronti dei colleghi di Santa Maria Capua Vetere, la cui autonomia e integrità mai è stata messa in discussione e che sono stati attaccati nell'esercizio delle funzioni che l'ordinamento loro assegna.Le suddette dichiarazioni, che alla fine hanno riguardato l'intera magistratura, tradiscono in tutta la loro gravità l'atteggiamento che ha gran parte della classe politica nei confronti del potere giudiziario, come pure l'aspirazione ad un controllo di legalità condizionato e parziale, non sottoposto solo alla legge, come invece recita la Costituzione.Nel giro di pochissimi giorni abbiamo assistito a inaccettabili attacchi provenienti dal mondo politico: prima lamentando l'immobilismo investigativo in Campania sulla questione dei rifiuti e poi accusando di pregiudizio e malafede l'azione giudiziaria nei confronti di amministratori della cosa pubblica.Siamo stati così delegittimati due volte con interventi di segno contrario!Si è persino gridato all'emergenza democratica laddove la vera emergenza è nella delegittimazione di un Potere dello Stato, quello giudiziario, da parte di un altro Potere.I magistrati sono soggetti soltanto alla legge.Che la Politica si assuma la responsabilità di una legge che escluda dalle indagini politici e pubblici amministratori. I magistrati la rispetteranno.La Giunta dell'A.N.M. auspica che il C.S.M. adotti tempestivamente gli interventi necessari per la tutela dei colleghi interessati e della magistratura tutta"

De Magistris:"Mi cacciano perchè indago


Che cosa sta accadendo dott.De Magistris
Il dato è quello dell'impossibilità materiale di svolgere il proprio ruolo, ci avviamo al crollo dello stato di diritto. E un altro punto nevralgico è quello dell'articolo 3 della Costituzione che qui si sta mettendo in gioco: i cittadini italiani sono tutti uguali davanti alla legge?"
Tutti i cittadini italiani sono uguali davanti alla legge?
"Se uno arresta chi fa la tratta di esseri umani o i trafficanti di droga gli arrivano i telegrammi e gli applausi, gli dicono che è il magistrato più bravo d'Italia. Ma poi viene cacciato quando indaga sulla pubblica amministrazione. Cosa significa allora? A questo punto la partita non può essere più - visto che il tema è così alto - trasferite o non trasferite De Magistris. Io pongo un altro problema: un magistrato così può rimanere in magistratura. E io, così lo so fare il magistrato, anche se mi mandano a Bolzano o a Novara o a Cagliari. Questo è il tema che è in gioco nel Paese: se un magistrato può continuare a indagare su tutti i cittadino o no".
Ci spieghi meglio.. "
"Il segnale che hanno lanciato è molto chiaro: la magistratura non può più indagare in alcune direzioni. Questo è evidente. Poi è anche la conferma di come una parte del potere giudiziario sta dentro il sistema. Una parte della magistratura è funzionale a certi sistemi oggetto di investigazioni, è fondamentale capire questo. Ecco perché si pone in discussione l'agibilità democratica all'interno della magistratura. Da un lato c'è un ritorno alla magistratura degli Anni Trenta, con segni sintomatici di quel periodo del prefascismo e del fascismo. E cioè la possibilità del ministro di trasferire in via cautelare dei magistrati. Si ritorna al periodo in cui il potentino del paese, il signorotto che chiede l'allontanamento del pretore che magari dava fastidio e poi arrivavano gli ispettori e in una settimana quel pretore lo cacciavano via. Si torna alla magistratura ipergerarchizzata, l'avocazione senza alcuna giustificazione, la magistratura in una posizione di avvilimento totale. Immaginate il messaggio che sta passando in questo momento nei confronti di tutti i colleghi".
Si rimprovera qualcosa nel suo lavoro?
"Io ho un rispetto assoluto delle forme, io ritengo che un magistrato per raggiungere risultati deve innanzitutto rispettare la procedura penale. Detto questo, è ovvio e scontato che chi lavora in queste condizioni possa fare errori. Io non mi rimprovero nulla. Ma sono consapevole di aver potuto fare errori, di aver potuto sbagliare. E' umano, ovvio. Che poi abbia fatto errori è tutto da vedere. Voglio dire un'altra cosa sul messaggio che stanno mandando. Se io dovessi essere trasferito il magistrato che mi verrà a sostituire cosa farà, come si comporterà? Sa già che, se dovesse seguire le mie orme, andrebbe incontro a un provvedimento disciplinare. Cosa altro deve pensare? O mi fermo o mi tolgono l'indagine. Ecco perché parlo di fine di autonomia e dell'indipendenza della magistratura. E lo dico a ragion veduta.
Lei è diventato, suo malgrado, anche punto di riferimento per un Sud che vuole liberarsi da certi poteri poco trasparenti. Ha qualcosa da dire a quei ragazzi che manifestano per non farla cacciare? Cosa vorrebbe dire a quei giovani calabresi e a tutti gli altri che credono nell'autonomia della magistratura?
"Io innanzitutto credo che questa mobilitazione sia sui diritti e sulla giustizia e non su un giustizialismo o provocata dalla voglia di un tintinnio di manette, di monetine tirate. Questa è una differenza importante con il 1992. Bisogna capire quale è la posta in gioco, questa non è più una questione solo di Luigi De Magistris. Sono convinto che c'è una consapevolezza dei propri diritti, che oggi c'è una grande maturità democratica. Ho ammirazione per quei ragazzi".
Come si sente davvero, cosa prova dentro nel momento che deve lasciare le sue inchieste?
In una regione che ha decine e decine di magistrati che si trovano in una situazione di opacità assoluta, si va a colpire con tutti i mezzi chi sta cercando di fare un po' di chiarezza sul fiume di finanziamenti pubblici che sono arrivati... ".Tratto da un intervista di repubblica del 21/10/07 di Bolzoni

giovedì 17 gennaio 2008

Ammastellata anche la Provincia di Matera

La realizzazione della Cavonica appaltata per 19 milioni di euro, doveva essere il fiore all’occhiello dell’amministrazione Provinciale di Matera. Un opera attesa da anni dalle comunità locali, che vedevano in questa arteria la possibilità di uno sviluppo industriale, visto lo sbocco che avrebbe dato alle comunità montane del Materano nella Valle del Basento e sulla Basentana.
Ma secondo la procura di S. Maria Capua a Vetere che ha ordinato gli arresti domiciliari dell’ Ing. Domenico Pietrocola con le accuse di aver pilotato l’appalto in favore del consorzio (ATP), in favore di interessi professionali e economici della lobby dell’UDEUR.
In attesa dei processi, che sono l’unica sede dove si accertano le verità, non possiamo non rilevare “ le strane coincidenze” di un appalto vinto dai un consorzio di cui faceva parte anche il consuocero di Mastella e il sindaco di Benevento anche lui esponente di spicco dell’ UDEUR guarda caso lo stesso partito del Presidente della Provincia di Matera. Consapevoli per civiltà giuridica che i processi e la storia non si fanno con le coincidenze, ma questi possono servire a dare un giudizio politico.
Ammastelliamoli.

Hanno arrestato UDEUR!


siamo tutti costernati e affranti per quanto sta accadendo al cosiddetto ministro della Giustizia Clemente Mastella e alla sua numerosa famiglia, nonché al suo partito, che poi è la stessa cosa. Costernati, affranti, ma soprattutto increduli per la terribile sorte che sta toccando a tante brave persone. Infatti, oltre alla signora Sandra, presidente del Consiglio regionale della Campania, sono finiti agli arresti il consuocero Carlo Camilleri, già segretario provinciale Udeur; gli assessori regionali campani dell’Udeur Luigi Nocera (Ambiente) e Andrea Abbamonte (Personale); il sindaco di Benevento dell’Udeur, Fausto Pepe, e il capogruppo Udeur alla Regione, Fernando Errico, e il consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro e altri venti amministratori dell’Udeur. In pratica, hanno arrestato l’Udeur (un mese fa era finito ai domiciliari l’unico sottosegretario dell’Udeur, Marco Verzaschi, per lo scandalo delle Asl a Roma, mentre un altro consigliere regionale campano, Angelo Brancaccio, era finito in galera prima dell’estate quando era ancora nei Ds, ma appena uscito di galera era entrato nell’Udeur per meriti penali). Mastella, ancora a piede libero, è indagato a Catanzaro nell’inchiesta "Why Not" avviata da Luigi De Magistris e avocata dal procuratore generale non appena aveva raggiunto Mastella, che intanto non solo non si era dimesso, ma aveva chiesto al Csm di levargli dai piedi De Magistris. S’è dimesso invece oggi, Mastella, ma per qualche minuto appena: poi Prodi gli ha respinto le dimissioni, lasciandolo al suo posto che – pare incredibile – ma è sempre quello di MINISTRO DELLA GIUSTIZIA. La sua signora, invece, non s’è dimessa (a Napoli, di questi tempi, c’è perfino il rischio che le dimissioni di un politico vengano accolte): dunque, par di capire, dirigerà il Consiglio regionale dai domiciliari, cioè dal salotto della villa di Ceppaloni.
Al momento nessuno sa nulla delle accuse che vengono mosse a lei e agli altri 29 arrestati. Ma l’intero Parlamento – con l’eccezione, mi pare, di Di Pietro e dei Comunisti – s’è stretto intorno al suo uomo più rappresentativo, tributandogli applausi scroscianti e standing ovation mentre insultava i giudici con parole eversive, che sarebbero parse eccessive anche a Craxi, ma non a Berlusconi: insomma la casta (sempre più simile a una cosca) ha già deciso che le accuse - che nessuno conosce - sono infondate e gli arrestati sono tutti innocenti. A prescindere. Un golpetto bianco, anzi nero, nerissimo, in diretta tv.
Nessuno, tranne Alfredo Mantovano di An, s’è domandato come facesse il ministro della Giustizia a sapere che sua moglie sarebbe stata arrestata e a presentarsi a metà mattina alla Camera con un bel discorso scritto, con tanto di citazioni di Fedro: insomma, com’è che gli arresti vengono annunciati ore prima di essere eseguiti? E perché gli arrestandi non sono stati prelevati all’alba, per evitare il rischio che qualcuno si desse alla fuga? Anche stavolta, la fuga di notizie è servita agli indagati, non ai magistrati. E, naturalmente, al cosiddetto ministro.
Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, anziché aprire una pratica a tutela dei giudici aggrediti dal ministro, ha subito assicurato "solidarietà umana" al ministro e ai suoi cari (dobbiamo prepararci al trasferimento dei procuratori e del gip di Santa Maria Capua Vetere, sulla scia di quanto sta accadendo per De Magistris e Forleo?). Il senatore ambidestro Lamberto Dini ha colto l’occasione per denunciare un "fatto sconvolgente: i magistrati se la prendono con le nostre mogli" (la sua, Donatella, avendo fatto fallimento con certe sue società, è stata addirittura condannata a 2 anni e mezzo per bancarotta fraudolenta, pena interamente indultata grazie anche a Mastella). Insomma, è l’ennesimo attacco ai valori della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio: dopo l'immunità parlamentare, occorre una bella immunità parentale. Come fa osservare la signora Sandra Lonardo in Mastella dai domiciliari, "questo è l’amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo". Che aspettano a invitarli a parlare alla Sapienza?." di Marco Travaglio

mercoledì 16 gennaio 2008

Venerdì il CSM decidera’ su De Magistris?


Chiesti dall’accusa l’acquisizioni delle indagine di Salerno. La difesa di De Magistris si oppone, il CSM respinge la richiesta.


Nessun rinvio della decisione e nessuna sospensione in attesadegli sviluppi delle indagini penali avviate dalla Procura della Repubblica di Salerno. Il Consiglio superiore della magistratura chiuderà entro questa settimana il “Caso De Magistris”, stabilendo se lo stesso ha violato i suoi doveri e per questo va raggiunto da provvedimenti disciplinari e trasferito ad altra sede. Dopo che sono stati sentiti il procuratore capo Mariano Lombardi, l’aggiunto Salvatore Murone ed il capitano dei carabinieri Pasquale Zacheo. Terminate le audizioni, il procuratore generale dell Cassazione, Vito D’Ambrosio, ha ribadito la necessità di interrogare anche lo stesso De Magistris, precisando che per tale interrogatorio prevede tempi lunghi. De Magistris ha già fatto sapere che renderà il r ichiesto interrogatorio pur potendosi rifiutare di farlo, ma ha anche precisato che dovrà rispettare il segreto investigativo per cui a molte domande potrebbe anche non poter rispondere. Da qui la decisione di aggiornare l’udienza a venerdì prossimo Particolare attenzione merita la schermaglia procedurale avutasi in apertura d’udienza. Preliminarmente, infatti, il procuratore generale dellaCassazione ha preso la parola per chiedere che la sezione disciplinare disponesse lo stralcio dagli atti dei verbali contenenti dichiarazioni rese dai pubblici ministeri di Salerno davanti alla Prima commissione dello stesso Csm, quella che deve decidere sulla incompatibilità ambientale di De Magistris con gli uffici giudiziari di Catanzaro. Nel motivare la sua richiesta, il procuratore generale D’Ambrosio, preliminarmente faceva notare, in polemica indiretta con le rivelazioni di alcuni quotidiani lette come “interferenze” sulle decisioni del Csm, che «i pubblici ministeri di Salerno che indagano sui magistrati di Catanzaro hanno sui tavoli una mole di lavoro enorme, posto che sono quasi 70 i procedimenti penali pendenti e riguardanti magistrati in servizio nel distretto di Catanzaro». Nel merito, invece, il rappresentante dell’accusa ha sostenuto che l’acquisizione di quei verbali era illegittima perchè espressamente vietata dalle norme attuali. Da qui si spingeva a definire quel verbale come «un documento inutilizzabile perchè coperto da segreto istruttorio, e proprio per questo frutto di un atto di acquisizione illegittimo perchè compiuto dalla Commissione in violazioni della legge». Tali argomentazioni non sono state però con divise dalla sezione disciplinare che ha deciso di non accogliere la richiesta di stralcio avanzata dal procuratore generale il quale, dal canto suo, si è riservato di impugnare La decisione.

De Magistris: Vacca lascia il ruolo di relatrice


Non è più Letizia Vacca la relatrice del caso De Magistris alla Prima Commissione del Csm. Dopo essere stata querelata per diffamazione dal pm di Catanzaro per averlo indicato tra i “cattivi magistrati”, la laica del Pdci ha chiesto di essere sostituita nel suo ruolo dal presidente Antonio Patrono per ragioni di opportunità. Una richiesta che è stata approvata dalla Commissione. Qualche anno fa il Consiglio di Stato si era occupato di un caso simile; e con una sentenza aveva stabilito che la denuncia può costituire motivo di astensione dal ruolo di relatore, ma non da quello di componente della Commissione. Un mese fa la Commissione si era divisa sulla proposta di Vacca di aprire la procedura di trasferimento d’ufficio nei confronti di De Magistris con la motivazione con le sue dichiarazioni alla stampa sull’esistenza di complotti per fermare le sue indagini e di collusioni tra politica, affari e magistratura il pm avesse suscitato allarme nell’opinione pubblica e gettato discredito sui magistrati di Catanzaro. E domani dovrebbe riprendere in mano la questione, anche se è possibile un rinvio, tenuto conto che all’indomani potrebbe arrivare la sentenza della sezione disciplinare che deve pronunciarsi sulla richiesta di trasferimento d’ufficio d’urgenza di De Magistris avanzata dal ministro Mastella.

lunedì 14 gennaio 2008

In esclusiva la Lettera dell'ex Procuratore di Potenza Galante al CSM


Galante: è stata messo in atto una vera attività di delegittimazione contro De Magistris e Montemurro.


Io sottoscritto dott.Giuseppe Galante, già procuratore della Repubblica di Potenza, elettivimante domiciliato ad ogni effetto presso lo studio del mio difensore Vincenzo Montagna in Policoro(MT) alla via resia 3, rappresento alla S.V. quanto segue.
In data 16 aprile 2007 ho lasciato l’ordine giudiziario, nel quale ero entrato l’ormai 15 gennaio 1970 e nel quale ho svolto la mia funzione sino all’ultimo giorno con dignità e onesta.
Tale traumatica determinazione ho assunto pur nella consapevolezza della mia totale estraneità ai molteplici addebiti che sono stati elevati a mio carico dinnanzi all’organo di autogoverno della Magistratura sulla scorta di relazioni degli ispettori ministeriali, tutte firmate dal dr. Gianfranco Mantelli, fondate su decine e decine di note e denunzie mosse contro di me dal Procuratore Generale di Potenza dr. Tufano - destinatario, per questo e per altro di due circostanziate querele da me formalizzate ed attualmente pendenti nelle sedi giudiziari di Monza e Catanzaro – nonché ancor più strumentalmente ed infondatamente, da altri magistrati del mio ufficio e da altre autorità istituzionali, tutte apoditticamente e sbrigativamente condivise dai suddetti ispettori, in particolare dal dr .Montelli, i quali non hanno ritenuto doveroso svolgere il benché minimo accertamento al fine di verificare quanto contro di me veniva detto, malgrado che in tempi non sospetti io sia stato sentito per mia richiesta (luglio 2006) dalla prima Commissione del Consiglio Superiore , ove ho avuto modo di rappresentare e documentare a carico del dr. Tufano di altri , numerosi episodi di innegabile gravità.
Apprendo dalla stampa odierna ( La Nuova Basilicata – pag2; il quotidiano della Basilicata pag.5) che sarebbe in corso presso la procura della repubblica di Salerno indagine a Carico (anche) del dr. Mantelli per l’attività ispettiva da lui svolta a carico del sostituto della Procura di Catanzaro dr. De Magistris. Io ho ritenuto di adottare una linea di assoluto riserbo e di completa fiducia nell’operato del dr De Magistris, in attesa che il predetto magistrato faccia giustizia delle “ accuse”contro di me anche in sede penale.
Non posso non considerare, però , come l’attività di delegittimazione che si dice sia stata realizzata contro il dr. De magistris abbia evidenti punti di contatto con un’analoga attività, addirittura assurta, secondo la mia convinzione, a vera persecuzione, realizzata contro di me e contro il dr Montemurro, sino ad indurmi a lasciare l’Ordine Giudiziario.
Per parte mia sto preparando le mie rivendicazioni nelle sedi giudiziarie competenti.E'però mio intento rappresentare alla S.V.come sia ineludibile, oggi, consentire che le indagini in corso di svolgimento presso la procura di Salerno giungano a conclusione prima che il Consiglio Superiore della Magistratura adotti in piena indipendenza e conoscenza le decisioni del caso. Nutro invero fiducia che quelle indagini faranno luce su quando è avvenuto a carico del dr de Magistris e del dr. Montemurro, già mio Sostituto a Potenza., con conseguenti riflessi sulla situazione concretizzatasi a mio carico.Ed è mio questo interesse concreto, oltre che di giustizia sostanziale, che mi induce ad indirizzare questa nota alla S.V.

Policoro 14/01/2008 Dott.Giuseppe Galante

Quelle conversazioni tra rissa e sesso

l'Affari e sesso. Nei colloqui tra il direttore generale della Asl di Potenza, Attilio Nunziata (N), e la titolare del centro medico (T), i due argomenti si mischiavano. E nonostante i molti «omissis» nelle trascrizioni, sono conversazioni che lasciano poco all’immaginazione. Così è già nelle prime intercettazioni ambientali, a inizio dicembre 2006.
T: hai buone notizie per me?
N: dipende
T: dipende da cosa? (ndr ride) no dico
N: senza (...) non parliamo.... non parliamo
Omissis
T: però (ndr ride) non ti voglio sporcare col mio trucco... allora che mi dici uhm
I momenti in cui si parla di rapporti intimi
sono diversi
T: (...) però mi sto divertendo
N: (...)
T: no ma infatti (...)
N: per quello che sto vedendo
T: perché (...) proprio niente (ndr ride) ma non ci perdi nulla guarda davvero, te lo posso garantire (ndr, ride) mamma mia io, io non mi
ritengo una bella donna ecco perchè mi vergogno (ndr, ride)».

«Questa ed altre frasi - osserva una nota - nonchè l’ascolto delle conversazioni, non lasciano dubbio in ordine alla natura delle prestazioni consumate dal Nunziata». Affari e pulsioni sembrano mescolarsi come
in una commedia degli equivoci dai toni decisamente boccacceschi. Così la donna, mentre parla dei vincoli del proprio contratto, esclama
T: ... non mi legare le mani...
N: sto sempre a disposizione (...)
T: ...fai tutto quello...
N: tu vai con la bocca mica con le mani (...)
T: (ndr ride) no, mi dovresti legare anche le mani (ndr ride)
Frasi (e situazioni) bollenti. E la stessa donna, poco dopo, mostra disagio
T: (ndr ride) mi vergogno... mi vergogno (...) ma lo so (...) mi vergogno (...) dai mi vergogno
N: quando te lo infili nel post
T: (ndr ride) (...) mi vergogno.
E ci sono conversazioni «equivoche» legate a momenti ben precisi.
T: io non uso precauzioni (...) io ho paura di questa cosa eh! (ndr si sente aprire una porta)
T: mi vergogno
N: dai
T: e spegni la luce ho già detto che mi vergognavo. Guarda in questo tempo bloccano
N: che ne so che tu (...) entrare
T: chiudi (io ho paura di queste cose hai capito? nel bagno... io mi vergogno
N: (...)
T: ma (...) io mi vergogno
Poi rumori e frasi incomprensibili fino a quando la trascrizione riprende
T: È imbarazzante ti prego
N: oh sì sì bloccati
T: uhmm... mi vergogno...
N: sono un cattivo
T: ... mi vergogno a me la patatina mi serve...
N: ti voglio sentire
T: cattivo!
N: fa male?
T: uhm
N: cerca di parlare
T: (...) di che parlo.
Non sempre facile trovare le parole in certe circostanze. Ma venti gioranii dopo quest’e pisodio, i due parlano a telefono e cercano di fissare un appuntamento. C’è da firmare il contratto, che intanto è scaduto. Ma non solo.
T: certo eh va beh.... tu lo sai che i miei movimenti sono sempre molto controllati, però...insomma cercherò di...
N: per quella cosa è stata una cosa così... d’a more
T: (ndr. ride) va beh (ndr. ride)
N: è vero?
T: (ndr. ride) sì!
N: hai sempre vergogna?
T: no! io, va beh, lo sai, te l’ho detto è proprio una cosa mia... però voglio dire... (ndr. ride)
N: cederò non lo so, eh?
T: no, no, è così! sono così, ma io... io ho vergogna di me stesso cioè è proprio i... non lo so!
N: uhm uhm
T: no no no
N: (...) ti sei fatta male?
T: no no no, assolutamente non lo avrei fatto, io... hai visto sono una persona adulta e vaccinata
N: lo faresti an...
T: e le scelte che faccio...
N: lo faresti ancora?
T: certo! perchè no! (ndr. ride)
Gazz.del Mezzogiorno