giovedì 28 febbraio 2008

Labriola nel segno della coerenza designa Antonio Di Sanza sindaco di Policoro.

Riceviamo e pubblichiamo
Certo , che Labriola è affezionato alla famiglia Di Sanza , questa volta appoggia la candidatura di Antonio a Sindaco di Policoro, dopotutto si sarà detto che è coerente . Svanita la sua candidatura , perché gli operai della ThyssenKrupp gli avrebbero fatto al PD nazionale un C…. così , da grande stratega, si è contrattato per i suoi amici la postazione di vice sindaco (Titti Cacciatore) e presidenza del consiglio che toccherebe a un suo uomo fidato (i suoi sono così fidati, che l'ultima volta l'ho hanno sfiduciato da segretario DS). Per se, aspetta tempi migliori. Le altre postazioni toccherebbero alla Margherita , di cui uno a Fabiano Montesano che ha avuto assicurazioni per l’ assessorato dei lavori pubblici e affari generali come premio per il ruolo di garante dell’alleanza tra Antonio e Franco. Le condizioni politiche che il Di Sanza ha posto sono però molto precise ed inequivocabili, il PD cercherà alleanze sia al centro che a destra con una attenzione particolare alle curve , e se qualcunoo non ci starà non è un problema, avendo lui militato in tutti i partiti sia di sinistra come i socialisti che nella lega di Lombardo si fara lui carico di rappresentarli. Il suo Slogan elettorale sarà : Antonio “ Oggi qua - Domani la - dopodomani non si sa “

Il Centrodestra
Lopatriello alla notizia di Antonio Di Sanza Candidato Sindaco , si è infuriato con gli alleati minacciando di andarsene con il centrosinistra. Ci è voluta tutta la pazienza di Marsano per fargli capire che Antonio non era il candidato del centrodestra. Non convinto ha preteso un documento scritto in tal senso.
Il Fruttivendolo di Lopatriello

mercoledì 27 febbraio 2008

Le Liste siano pulite



FILIPPO MELE P O L I C O R O. Irrompe la “questione morale” nella formazione delle liste per il rinnovo del Consiglio comunale. Il segretario della sezione del Prc, Ottavio Frammart i n o, ha inviato una lettera al commissario prefettizio, Maria Rita Iaculli, ai segretari dei partiti, ai dirigenti delle associazioni culturali, al Cestrim di don Marcello Cozzi. Lettera in cui ha affrontato il problema, già sollevato su scala nazionale da tutti gli schieramenti, delle “liste elettorali pulite”. «Liste - ha scritto Frammartino di cui non dovrebbero far parte persone condannate od inquisite. Trovo giustissima questa impostazione e ritengo che il criterio debba valere non solo per il Parlamento, ma anche per i Comuni, soprattutto in relazione a reati commessi in danno dell’ente che i candidati vorrebbero amministrare » Detto questo, dove sta il problema? Il problema sta nel fatto che gli stessi partiti non conoscono l’evenienza di eventuali condanne subite dai candidati o se gli stessi hanno procedimenti penali pendenti o se sono oggetto di indagini in corso. «E ciò - ha continuato l’esponente del Prc soprattutto se tali evenienze sono relative a fatti che avrebbero potuto danneggiare il Comune». Come risolvere allora il “difetto” di conoscenza? «Il Comune deve aver avuto notizia di indagini conclusesi con la richiesta di rinvio a giudizio o con la citazione diretta. Le indagini in corso, invece, possono essere a conoscenza sia degli inquisiti sia dell’ente offeso dal reato. Ente che può essere sostituito, in caso di sua inerzia (nei confronti di chi è accusato di averlo danneggiato, ndr) da un elettore». Significa che un amministratore accusato di aver danneggiato l’ente da lui amministrato non si costituirà parte civile se egli è in carica. Costituzione che può fare, in sua vece, un elettore. Se l’elettore, però, è conoscenza dell’accusa. Da qui una precedente richiesta dello stesso Frammartino al procuratore della Repubblica di Matera, Giuseppe Chieco, che, di fatto, lo ha invitato a rivolgersi all’ente locale. Da qui la lettera inviata al commissario Iaculli con cui gli ha chiesto «le copie di tutte le comunicazioni ricevute dal Comune come persona offesa da reato» e lo ha invitato «a richiedere al procuratore della Repubblica di Matera ed al Procuratore di Potenza (competente per i reati indagati dalla Direzione distrettuale antimafia, ndr) di conoscere le iscrizioni nel registro notizie di reato nelle quali il Comune è persona offesa con indicazione, in caso affermativo, delle ipotesi di reato per cui si indaga o si è indagato, del nominativo del magistrato titolare del fascicolo e dellostato del procedimento. Tutto ciò per esercitare l’eventuale azione sostituiva a tutela degli interessi dell’ente e per rendere edotte le forze politiche sulla scelta degli eventuali candidati
Un Problema che si strascina dal 2004

«La questione morale a Policoro è in piedi dalle elezioni provinciali del 2004 quando proprio noi di Rifondazione comunista ponemmo una serie di problemi in merito. Problemi che furono fatti propri anche dall’attuale presidente della Giunta regionale della Puglia, Nichi Vendola, allora componente della Commissione parlamentare antimafia». Così, il segretario della sezione del Prc, Ottavio Frammartino, ha esordito nello spiegare l’i n iziativa da lui assunta di inviare una lettera sulla questione al commissario prefettizio Maria Rita Iaculli. «Del resto - ha continuato Frammartino - lo stesso ex assessore municipale, Rocco
Leone (An), in Consiglio comunale, nella primavera del 2004, parlò di questione morale lanciando gravissime accuse. Quelle accuse furono anche raccolte con dovizia di particolari dalla stampa. Ma di eventuali indagini aperte non conosciamo nè gli esiti nè sappiamo a quale punto siano arrivate. Leone parlò, tra l’altro, dell’appalto per la nettezza urbana, una vicenda che ci portiamo dietro da anni, e della questione relativa alla Protezione civile. Io, tuttavia, non entro nello specifico nè l’intento della mia lettera al commissario Iaculli è di fare il giustizialista o l’investigatore. Sollevo solo un problema della politica. Problema sollevato, del resto, dal Partito della libertà, dal Pd e da tutte le altre coalizioni. Noi vogliamo dare gli strumenti ai partiti affinché scelgano candidati per vere liste pulite». [fi.me.]

martedì 26 febbraio 2008

POLICORO - Asl 5, precari in protesta


A Policoro tre donne hanno proclamato lo sciopero della fame ad oltranza. Smetteranno solo con un impegno formale delle Istituzioni

POLICORO – Quando la precarietà sfocia nella disperazione può accadere di tutto, di fare gesti inconsulti, come quello che è accaduto a Potenza qualche settimana fa dove un uomo si è dato fuoco nel municipio, poiché senza lavoro. Poi c’è anche chi sceglie di lottare e nonostante tutto crede ancora nelle Istituzioni. E’ il caso di Rosa Modarelli, Carolina Tramonte e Rosa Zagaria lavoratrici precarie della Asl 5 di Montalbano Jonico, senza contratto da sei mesi a causa di una legge che impedisce loro di proseguire nei rapporti di lavoro a termine al fine di giungere alla tanto agognata stabilizzazione. Le tre temerarie da ieri pomeriggio hanno iniziato dinanzi l’ospedale di Policoro - lo sciopero della fame ad oltranza nella speranza che qualcuno si accorga di loro. “Dopo sei mesi di sit in permanente (dinanzi i cancelli del nosocomio jonico, ndr) svolto in maniera molto pacifica – ha detto al Quotidiano Rosa Modarelli, simbolo femminile dei precari Asl 5 – pensavamo che la Regione Basilicata avesse un occhio di riguardo per noi. Invece niente. Altre Regioni sono state più sensibili della nostra e la cosa ci duole molto. Ora ci lasceremo morire qui davanti.” Cosa vi farà smettere di scioperare? “Vogliamo impegni formali – ha specificato Modarelli – sanciti da un documento scritto, altrimenti qua non smettiamo a costo di andare incontro a conseguenze drastiche per la nostra salute.” I tanti precari riunitisi ieri pomeriggio sostenuti dal segretario di Rifondazione Comunista di Policoro, Ottavio Frammartino hanno lamentato inoltre il fatto che l’indennità di disoccupazione che loro percepiscono mensilmente, circa 750 euro mensili, tra un mese scadrà, visto che dura solo 180 giorni. “Tra poco – ha detto Carolina Tramonte l’altra autoconsegnata in sciopero della fame – saremo a secco.” E poi ancora laq Modarelli: “D’ora in avanti – ha evidenziato – non solo saremo senza soldi e senza lavoro, difficile da trovare con l’età che abbiamo, ma dovremo convivere anche con il pregiudizio della gente visto che la maggior parte di noi sono donne separate con figli a carico. Di tutta questa vicenda – ha proseguito – ci ha colpito ‘indifferenza dei politici. Poi oltre al danno abbiamo subito pure la beffa visto che a gennaio scorso la Asl 5 ha emanato un nuovo bando per ricercare 7 operatori socio-sanitari, al quale noi non abbiamo potuto partecipare poiché – ha concluso - il reddito del 2007 quando noi lavoravamo ha fatto da ostativa.” Significativo e tecnico l’intervento di Ottavio Frammartino, segretario-blogger del Prc: “non capiamo - ha detto – come mai non si faccia qui in Basilicata un provvedimento legislativo come in Liguria, Lazio e Puglia ce consenta ai precari di ottenere la stabilizzazione nel tempo.”
Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)

Precari sciopero fame


di Eleonora Cesareo (Nuova Basilicata)
POLICORO – Dopo oltre cinque mesi di presidio davanti ai cancelli dell’Ospedale di Policoro, ieri pomeriggio tre degli ex lavoratori precari della Asl 5 di Montalbano Jonico hanno iniziato lo sciopero della fame. Un gesto estremo, dettato dal desiderio di poter avere risposte concrete dalla Regione Basilicata sulla stabilizzazione e sulla possibilità di poter ritornare a lavorare all’interno dell’azienda sanitaria. La decisione di intraprendere lo sciopero della fame è stata annunciata nel pomeriggio di ieri dalla portavoce dei precari, Rosa Modarelli, in un incontro svoltosi sotto il gazebo allestito lo scorso 6 settembre davanti al nosocomio jonico. Insieme ai giornalisti e ai manifestanti era presente anche il segretario cittadino di Rifondazione Comunista, Ottavio Frammartino, fin dall’inizio della protesta solidale con i lavoratori in presidio. Rosa Modarelli – noi siamo qui mentre a casa ci sono i nostri figli soli. Ma non ce la facciamo più. Abbiamo iniziato questa protesta con calma, con dignità, con tanta premura; abbiamo sempre cercato di essere persone corrette con tutti perché pensavamo e speravamo che la Giunta Regionale potesse ascoltare le nostre richieste, avviando anche per noi quanto è già stato fatto in altre regioni d’Italia. Così non è stato. Nel resto del paese si sta superando questo problema, in Basilicata no. Per queste ragioni stiamo protestando ancora e adesso abbiamo iniziato lo sciopero della fame. Io, Rosa Zagaria e Carolina Tramonte sciopereremo ad oltranza per stimolare la Giunta Regionale a far si che, nel più breve tempo possibile, venga fatto un documento dove, nero su bianco, si trovino soluzioni per la nostra situazione. Il protocollo d’intesa sul precariato nel settore sanitario, sottoscritto una settimana fa a Potenza, è un po’ troppo vago perché non ci esclude e non ci include. Noi vogliamo certezze. La nostra indennità di disoccupazione è quasi finita e non sappiamo come mantenere i nostri figli>. Cgil Funzione Pubblica– ha aggiunto Frammartino – telefonicamente mi ha detto che concorda con la nostra posizione, ovvero l’approvazione di un protocollo d’intesa, come fatto da altre regioni, che consenta, anche a coloro che non hanno completato i tre anni, di stabilizzarsi col tempo. Vogliamo dalla Cgil una presa di posizione chiara, per portare avanti questa battaglia insieme ai precari e arrivare alla loro stabilizzazione>. In attesa delle risposte, le tre lavoratrici proseguono il loro sciopero rimanendo giorno e notte nel gazebo davanti l’ospedale, diventato simbolo di una protesta pacifica ma determinata.


Precari cronistoria protesta
di Eleonora Cesareo

POLICORO – Era il sei settembre dello scorso anno quando diversi lavoratori precari della Asl 5 di Montalbano Jonico si sono incatenati davanti ai cancelli dell’Ospedale di Policoro per chiedere la stabilizzazione del proprio posto di lavoro a conclusione di collaborazioni a termine. Una situazione comune per circa un centinaio di dipendenti, impiegati come inservienti, autisti e ausiliari all’interno dei nosocomi di Policoro, Tinchi e Stigliano. Da allora, un giovedì di fine estate, la protesta è continuata fino ad oggi e i precari stanno mantenendo quanto annunciato all’inizio del presidio: manifestare ad oltranza fino alla stabilizzazione. . Durante i cinque mesi di protesta ci sono stati diversi momenti forti per gli ormai ex dipendenti dell’azienda sanitaria: la giornata di sciopero della fame da parte di due lavoratrici lo scorso 13 settembre; la visita al gazebo, il 31 ottobre scorso, di don Marcello Cozzi e dei consiglieri regionali Mastrosimone e Simonetti; l’incontro a Policoro con l’onorevole Storace e la partecipazione, a Potenza, a diversi consigli regionali per assistere alla discussione sulla mozione presentata dal consigliere Vincenzo Ruggiero dell’Udc in merito alla stabilizzazione degli operatori socio – sanitari delle Asl di Montalbano e Matera. Ora l’ennesima tappa della protesta: lo sciopero della fame ad oltranza per la portavoce Rosa Modarelli e per altre due lavoratrici. (ECe)

Sciopero della Fame dei Precari della Asl di Policoro


La decisione dello sciopero della fame è avvenuta dopo l’approvazione della delibera con cui la regione recepisce il protocollo d’intesa con le Asl sulla stabilizzazione del Precariato. Tale provvedimento non va incontro a quei precari che non hanno i requisiti dei tre anni di servizio così come previsto dal protocollo. I precari invece chiedevano per coloro che erano in servizio al 29/09/2006 e che per pochi mesi non raggiungono gli anni previsti dalla finanziaria, si adottassero gli stessi criteri stabiliti dalle Regioni Lazio, Liguria o Puglia. Tutte queste regioni anche se con criteri diversi, consentono ai precari che non hanno raggiunto i tre anni , ma assunti il 26/09/2006 di conseguire tali requisiti nel Tempo. Addirittura la Liguria con una legge prevede la riserva del 60% dei posti a quei lavoratori assunti al 29/09/2006 e che hanno avuto un qualsiasi rapporto di lavoro flessibile con almeno un anno di servizio . La possibilità di legiferare in tal senso da parte della regione, era stata ribadita dalla sottosegretaria Rosa Rinaldi durante un convegno tenutosi a Policoro. Zelante è il comportamento sia della Asl che della Regione nel rispettare alla lettera la Finanziaria sul precariato , tale zelo però non lo si osserva per la norma della stessa legge che vieta qualsiasi forma di rapporto flessibile nella Pubblica Amministrazione , consentita solo in casi estremi e per non più di tre mesi. Tante è vero che in modo difforme dalle norme si continua ad assumere personale con contratti flessibili, che dovrebbero essere l’eccezione per attività e carenze di organico strutturali. Come ben si sa le ASL sono una filiera clientelare, più precari si produce più voti si garantiscono. E’ Arrivato il tempo di dire Basta , una protesta radicale da parte dei lavoratori, dalle conseguenze imprevedibile. Un grido di dolore per chi e senza speranza, feriti nella loro dignità. Maledetta Lucania imprecano con rabbia, se erano Pugliesi, Liguri o Laziali avevano qualche possibilità . Se Veltroni è ossessionato dal Precariato pensiamo che da oggi lo sia anche De Filippo.

lunedì 25 febbraio 2008

Questo blog apre la rubrica Liste Pulite , Veltroni promette di controllarle le liste

Veltroni: "Alla fine controlli sulle liste pulite del Pdl"
"Alla fine della presentazione delle liste faremo un'operazione di controllo" sull'effettivo rispetto dell'impegno di non candidare persone con una condanna di primo grado, ha detto Walter Veltroni, intervenendo a una iniziativa ad Ascoli Piceno. "Abbiamo detto che non avremmo candidato persone condannate in primo grado. Abbiamo detto che bisogna offrire la garanzia che a fare le leggi ci sarebbero stati quelli che le leggi le hanno sempre rispettate". "Anche dall'altra parte ci hanno seguito", dice Veltroni. Per questo, "alla fine faremo un'operazione di controllo, vedremo se sarà stato fatto a tutti i livelli e in tutte le direzioni, perchè - conclude Veltroni - gli altri non sono obbligati a venirci dietro, ma se si dice 'anche noi lo facciamo', allora quando si dice una cosa poi bisogna farla".

domenica 24 febbraio 2008

«I partiti sono diventati macchine di potere» Ieri come oggi?


Con la stessa emozione di ieri, oggi ho riletto l'intervista di Enrico , non la trovo solo attuale, ma fa una analisi spietata del malcostume Italiano e al di la delle appartenenze possiamo condividerne l'analisi .Ve la voglio riproporre integralmente in questo tempo di antipolitica , affinché aiuti a chi crede nella politica , che ci può essere anche quella fatta da chi ha a cuore l'interesse generale, e questo vale sia per chi milita a destra che per chi milita a Sinistra.Tempo fa scrissi che in questa campagna elettorale sarebbe tornata all’attenzione della politica il rapporto tra essa e l’etica, e quindi la capacità dei partiti di scegliere i propri candidati con il criterio " che ogni politico candidato deve essere al di sopra di ogni sospetto" finalmente anche in Italia così come in Tutti i paesi di democrazia avanzata ( vedi l'America) i partiti hanno deciso di non candidare i condannati anche in primo grado , ma stupendoci F.I. Il partito iper garantista ha promesso con Bondi che non candiderà neanche gli inquisiti , decisione confermata a Matrix da Berlusconi. Non sappiamo se questa scelta delle Liste Pulite sia dovuta per convinzione o indotta dai sondaggi, comunque a noi va bene così. Li prendiamo in parola e valendo la regola anche per le comunale ci attiveremo come blog affinché i partiti locali rispettino le scelte Nazionali. Apriremo la Rubrica "Liste pulite a POLICORO


Ciò nonostante vogliamo ribadire la convinzione che si è innocenti fino alla sentenza definitiva...ma in politica vale la morale draconiana, quella dei bei tempi antichi, che la moglie di Cesare deve essere al di sopra anche del sospetto.


«I partiti non fanno più politica», dice Enrico Berlinguer.
« hanno degenerato e questa è l'origine dei malanni d'Italia


La passione è finita?
Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l'iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un "boss" e dei "sotto-boss". La carta geopolitica dei partiti è fatta di nomi e di luoghi. Per la DC: Bisaglia in Veneto, Gava in Campania, Lattanzio in Puglia, Andreotti nel Lazio, De Mita ad Avellino, Gaspari in Abruzzo, Forlani nelle Marche e così via. Ma per i socialisti, più o meno, è lo stesso e per i socialdemocratici peggio ancora...


Lei mi ha detto poco fa che la degenerazione dei partiti è il punto essenziale della crisi italiana.
È quello che io penso


Per quale motivo?
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni, a partire dal governo. Hanno occupato gli enti locali, gli enti di previdenza, le banche, le aziende pubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali, le università, la Rai TV, alcuni grandi giornali. Per esempio, oggi c'è il pericolo che il maggior quotidiano italiano, il Corriere della Sera, cada in mano di questo o quel partito o di una sua corrente, ma noi impediremo che un grande organo di stampa come il Corriere faccia una così brutta fine. Insomma, tutto è già lottizzato e spartito o si vorrebbe lottizzare e spartire. E il risultato è drammatico. Tutte le "operazioni" che le diverse istituzioni e i loro attuali dirigenti sono chiamati a compiere vengono viste prevalentemente in funzione dell'interesse del partito o della corrente o del clan cui si deve la carica. Un credito bancario viene concesso se è utile a questo fine, se procura vantaggi e rapporti di clientela; un'autorizzazione amministrativa viene data, un appalto viene aggiudicato, una cattedra viene assegnata, un'attrezzatura di laboratorio viene finanziata, se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che procura quei vantaggi, anche quando si tratta soltanto di riconoscimenti dovuti.


Lei fa un quadro della realtà italiana da far accapponare la pelle.
E secondo lei non corrisponde alla situazione


Debbo riconoscere, signor Segretario, che in gran parte è un quadro realistico. Ma vorrei chiederle: se gli italiani sopportano questo stato di cose è segno che lo accettano o che non se ne accorgono. Altrimenti voi avreste conquistato la guida del paese da un pezzo.
La domanda è complessa. Mi consentirà di risponderle ordinatamente. Anzitutto: molti italiani, secondo me, si accorgono benissimo del mercimonio che si fa dello Stato, delle sopraffazioni, dei favoritismi, delle discriminazioni. Ma gran parte di loro è sotto ricatto. Hanno ricevuto vantaggi (magari dovuti, ma ottenuti solo attraverso i canali dei partiti e delle loro correnti) o sperano di riceverne, o temono di non riceverne più. Vuole una conferma di quanto dico? Confronti il voto che gli italiani hanno dato in occasione dei referendum e quello delle normali elezioni politiche e amministrative. Il voto ai referendum non comporta favori, non coinvolge rapporti clientelari, non mette in gioco e non mobilita candidati e interessi privati o di un gruppo o di parte. È un voto assolutamente libero da questo genere di condizionamenti. Ebbene, sia nel '74 per il divorzio, sia, ancor di più, nell'81 per l'aborto, gli italiani hanno fornito l'immagine di un paese liberissimo e moderno, hanno dato un voto di progresso. Al nord come al sud, nelle città come nelle campagne, nei quartieri borghesi come in quelli operai e proletari. Nelle elezioni politiche e amministrative il quadro cambia, anche a distanza di poche settimane.


Lei ha detto varie volte che la questione morale oggi è al centro della questione italiana. Perché?
La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell'amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell'Italia d'oggi, fa tutt'uno con l'occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt'uno con la guerra per bande, fa tutt'uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semmplicemente abbandonati e superati. Ecco perché dico che la questione morale è il centro del problema italiano. Ecco perché gli altri partiti possono profare d'essere forze di serio rinnovamento soltanto se aggrediscono in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche. [...] Quel che deve interessare veramente è la sorte del paese. Se si continua in questo modo, in Italia la democrazia rischia di restringersi, non di allargarsi e svilupparsi; rischia di soffocare in una palude.



ALLARME RINCARI: IN 5 ANNI AUMENTI PER 7.635 EURO A FAMIGLIA

Dal 2002 al 2007 gli aumenti di prezzi e tariffe sono pesati sulle tasche delle famiglie italiane mediamente per 7.635 euro a nucleo. A calcolare il peso dei rincari sono le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori che sollecitano norme per ridare potere d'acquisto alle famiglie che vivono di reddito fisso. Le accuse di una speculazione selvaggia e di dati Istat taroccati hanno trovato conferma, secondo quanto riferiscono le associazioni, sia dall'Istat che da Bankitalia.
Dal 2002 al 2007 i rincari per ogni famiglia sono stati di 7.635 euro: la stima è delle associazioni Adusbef e Federconsumatori, che sottolineano quindi come "18 milioni di famiglie di lavoratori dipendenti hanno subito una 'rapina', soprattutto con il pretesto dell'euro e l'effetto trascinamento, in sei anni, di 137,4 miliardi in tutti i settori della vita produttiva".
Per quanto riguarda i settori dove gli aumenti sono stati più consistenti le associazioni citano i generi di largo consumo, quelli di prima necessità, i servizi bancari e assicurativi, benzina e gas, trasporti pubblici, tariffe ferroviarie, rifiuti solidi urbani e mutui a tasso indicizzato, a carico del 91 per cento dei richiedenti (3,2 milioni di famiglie).
"Adusbef e Federconsumatori - sottolinea il comunicato - ritengono di avere diritto alle scuse da parte di quanti hanno deriso e banalizzato le nostre denunce". Le due associazioni chiedono quindi che "si vada subito in Parlamento e si decidano senza tentennamenti di sorta norme, anche di carattere fiscale, che ridiano potere di acquisto alle famiglie che vivono di reddito fisso

Chi vuole costruire i Termovalorizzatori in Val Basento ed in Basilicata


Con 593.000 abitanti la Basilicata può essere consideratatra i quartieri di Napoli,come il Vomero.Stranamente però, come Napoli e la Campania, anche la Basilicata sta precipitando nell'emergenza rifiuti,scoprendo, tutto in un colpo, di non sapere dove smaltire i4,2 quintali per abitante all'anno, nonostante questaquantità sia tra le più basse in Italia. Assistiamo allafrenetica attività degli assessorati all'ambiente che,dopo l'apertura e l'ampliamento delle discariche dirifiuti tossici e nocivi a Paterno e Corleto Perticara,spingono verso la necessità di creare termovalorizzatori per smaltire i rifiuti prodotti dai comuni, perchè lediscariche sarebbero quasi sature .Temovalorizzare è il nuovo "verbo"coniatomediaticamente per far passare un nuovo concetto di incenerimento dei rifiuti producendo energia, anziché diossina (secondo gli stessi assessorati).Il conferimento in discarica costa attualmente ai Comuni circa 100-150 euro a tonnellata. Con l'incenerimento i costi aumentano: ai costi di incenerimento (mediamente sui 150-200 euro a tonnellata) vanno aggiunti i costi dismaltimento dei 300 Kg di ceneri a tonnellata che siproducono con l'incenerimento, che diventanorifiuti tossici, per il cui smaltimento ci vogliono altri 60euro/tonn. Facendo un pò di conti in tasca ai nostriamministratori, al costo dello smaltimento in valoreassoluto pari a 100-150 euro/tonnellata vanno aggiunti i 60euro del costo dello smaltimento in discarica delle ceneriprodotte da smaltire in discarica del tipo 2B. Per cui,sempre in valore assoluto, passiamo da 100-150 Euro a quota200-250 euro/tonnellata. Poi ci sarebbe da computare la"famosa" energia prodotta dai termovalorizzatori (ovviamente,tutta da dimostrare). Ma se nel bilancio energetico dell'impianto il termovalorizzatore consuma lo stesso valore per produrla dove sarebbe la convenienza dicostruirli e metterli in esercizio? Forse nei contributi che lo Stato (cioè noi) paghiamo e che finiscono nelle tasche di progettisti e produttori di questa tecnologia? Resta infine l'inquinamento,ossia la diossina prodotta. Lungi dal pensare che tutto l'inquinamento prodotto siasotto controllo, come dicono gli stessi amministratori efautori dell'incenerimento dei rifiuti, sono proprio icontrolli che non rappresentano la soluzione al problemadella termovalorizzazione. Meglio evitare di produrrediossina per buona pace degli abitanti della Basilicata edella Val Basento che di veleni ne hanno già per le futuregenerazioni!.E la raccolta differnziata che fine ha fatto? Ed i soldiinvestiti in questi anni in materia di rifiuti? I soldispesi per le frenetiche attività in tema di tutelaambientale di Regione, Provincie, Comuni, AATO, Consorzi echiunque ha usufruito di soldi pubblici per il bene comune, dove sono finiti ? La differenziata già viene ben studiata dai ragazzi delleelementari, che hanno ben capito che differenziando i rifiutiporta a porta, riciclando e riutilizzando riusciamo aridurre notevolmente le quantità, recuperando materiali utili fino al 75%.In questo modo si potrebbe conferire in discarica solamenteil 25% del volume dei rifiuti oggi prodotto. I 100-150 euroiniziali in valore assoluto del conferimento in discarica possono diventare 25-40 con buona pace dei contribuenti a cuigli enti dovrebbero ridurre drasticamente non meno del 50%la bolletta pagata per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, finanziando così il lavoro di giovani nei comunidi residenza. Che i rifiuti siano un business lo sanno tutti. Anche se in Basilicata non ci sono infiltrazioni di tipo camorristico, le amministrazioni comunali cadono anche per colpa della gestione dei rifiuti solidi urbani: il caso del comune di Policoro è emblematico. Incenerire o termovalorizzare significa invece produzione e utili nellosmaltimento, tanto i rifiuti con le emergenze campanepossono arrivare da tutte le parti d'Italia, proprio comegià accade in Valbasento con i rifiuti tossici importati datutta Italia.Se a Napoli si cerca di uscire dall'emergenza e nonsprecare denaro dei contribuenti per evitare di ingrassare le imprese del settore, in Basilicata vogliamo invece arrivarealle emergenze per poi specularci sopra importando rifiuti,tanto pagano i cittadini?. Chi è interessato a farebusiness e speculare sulle emergenze dei rifiuti,

No Scorie Trisaia

Movimento Antinucleare Pacifista

Un passo avanti per il riconoscimento della battaglia NO Oil


La bella manifestazione potentina organizzata dai comitati no-oil e conclusa sotto la Regione Basilicata ci restituiscono la sostanza di una popolazione che ha deciso di non barattare più il proprio territorio con il petrolio.
Proprio nei giorni in cui il petrolio supera i 100 dollari al barile, dalla Basilicata parte una voce contro e di grande dignità che chiede una moratoria sulle nuove estrazioni petrolifere. L’aumento del PIL in questi oltre 12 anni di estrazioni petrolifere in Val d’Agri ha portato la Basilicata fuori dalle Regioni Obiettivo 1, con quale risultato? Che oltre 3mila giovani all’anno abbandonano il territorio lucano, secondo i dati dello SVIMEZ, specie dalle aree interne per cercare lavoro altrove. Non vi è alcuna inversione di tendenza, ma il segno chiaro ed inequivocabile che fino ad ora il petrolio è stato un vero affare solo per le multinazionali delle estrazioni del greggio.
Intanto il Ministero per lo Sviluppo economico, per via della mancata presentazione della Valutazione di Impatto Ambientale, ha di fatto bloccato la concessione relativa a Monte Grosso2, una prima vittoria del movimento NO-OIL che trova nuova linfa proprio dalla manifestazione odierna ricca, colorata e partecipata da molti giovani, dalle donne e dagli uomini dei Comitati, dalla CGIL-FIOM, dai COBAS, dalla Sinistra l’Arcobaleno, dalle Associazioni.
La Regione Basilicata, dopo le brutte figure rimediate nei giorni scorsi sulla vicenda della inesattezza dei dati, farebbe bene ad individuare un nuovo percorso di partecipazione volto alla inclusione delle istanze dei cittadini che non hanno più fiducia nel meccanismo delle roiality. Un nuovo e partecipato piano energetico regionale dovrebbe puntare alla creazione di un meccanismo di autosostentamento energetico dalle energie alternative, vero motore democratico di produzione di energie pulite.
Per riappropriarsi della capacità di programmazione la Regione può agire il percorso, l’unico possibile, della partecipazione democratica, senza del quale, l’ingordigia delle multinazionali continuerà ad egemonizzare anche logica della programmazione fino ad ora dettata dalla necessità di guardare molto poco alle esigenze reali della gente e dei territori.
Gianni Palumbo
Segretario Prov.l PRC/SE

mercoledì 20 febbraio 2008

Lopatriello è il candidato Sindaco di Forza Italia


Riceviano e pubblichiamo
Nella segreteria provinciale di An tenutasi ieri considerano questa di Lopatriello un' autocandidatura. Se non ci saranno precisi impegni nei loro confronti sul vice Sindaco non vi sarà nessun accordo. Lopatriello non è disponibile ad accordi del genere, anzi preferirebbe che Leone si facesse da parte. Nocolino è convinto che dopo la sua uscita, A.N. non ha un peso elettorale determinante per la sua affermazione. Migliaia sono le persone che ogni giorno lo vanno a trovare per assicurarsi che non cambi idea sulla sua candidatura.Lui non ci tiene a fare il Sindaco, ma come è noto e per sua stessa ammissione, non ha saputo dire no alle migliaia di centinaia di persone che da tutta Italia gli chiedevano questo sacrificio.Lo stesso Berlusconi lo ha incoraggiato, assicurandogli in caso di sconfitta l'alto commissariato alle Eco-balle di Acerra. Sapete come è il berlusca ha pensato che una balla in più o in meno non cambia la situazione della munnezza.Lui come Berlusconi e per la semplificazione, tanto e vero che per non fare confusione e andare sul sicuro si presenterà con 6 o 7 liste, il suo motto nella ricerca dei candidati è "non è importante che cosa pensi, Lopatriello a prescindere e d'accordo con te"
Il fruttivendolo di Lopatriello

Corte dei Conti: in Basilicata molti sprechi


Gli enti inutili , tutti indagati
Alla regione e agli enti territoriali tradizionali (comuni e province) dall’istruttiva lettura dell’opuscolo si apprende che operano ancora in Basilicata ben 14 comunità montane, una A.A.T.O., Acqua s.p.a., l’Acquedotto lucano s.p.a., l’A.R.D.S.U., l’A.R.P.A.B., l’A.T.E.R., l’Autorità di bacino per la Basilicata, il Comitato di coordinamento istituzionale per le politiche del lavoro, il Consorzio Alta Val d’Agri,, il Consorzio Bradano e Metaponto, il Consorzio di bonifica Vulture-Alto Bradano, l’Ente parco archeologico storico-naturale delle chiese rupestri del Materano, l’Ente parco delle piccole dolomiti lucane, l’Ente Parco Nazionale del Pollino, l’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, la Metapontum agrobios s.r.l. Verrebbe da pensare che con tutti questi enti ed amministratori la cura dell’interesse pubblico sia assicurata! Eppure si può dire che non v’è alcuno di essi che non sia interessato da indagini di questa Procura sollecitate da cittadini ed associazioni locali che vedono in essi un costo certo ed una utilità incerta e chiedono di verificarne il “buon andamento”!

La corte dei conti e il caso Panio

n.96/2007/EL con la quale è stato condannato un alto dirigente della Regione Basilicata per avere transatto la controversia introdotta nei confronti del proprio ente dal dr. Giuseppe Panio, già direttore generale dell’Azienda sanitaria locale di Venosa.

L’attenzione sulla Provincia di Matera e sul Petrolio

Le Indagine sulle opere pubStimolanti sono state anche le segnalazioni e sollecitazioni provenienti dal mondo dell’informazione locale e nazionale che hanno evidenziato una serie di asserite anomalie sulle quali non mancherà di soffermarsi questa Procura in questo anno: mi riferisco, in particolare, alle roialties per il petrolio della Val d’Agri, ai contatori mai utilizzati per la misura dei consumi idrici, ad alcune opere pubbliche in provincia di Matera, etc.

Le Conclusioni

Posso rassicurare tutti: la giustizia contabile in Basilicata ha bisogno dei suoi tempi per poter rispondere adeguatamente alle attese dei cittadini e delle amministrazioni a causa delle denunciate carenze ordinamentali e fattuali ma svolge la sua funzione con passione ed imparzialità senza incorrere in strumentalizzazioni e nella consapevolezza che vi sono espressi limiti di legge alla giustiziabilità di alcuni comportamenti che pure vengono percepiti dai cittadini come costituenti sprechi di danaro pubblico! Sin dall’inizio della mia esperienza nelle funzioni requirenti mi sono sempre proposto di rendere l’ ufficio di Procura contabile trasparente, aperto a tutti e il più rispondente possibile alle attese dei cittadini e delle Amministrazioni nella convinzione che esso non debba mai essere percepito né come una minaccia nè come un ostacolo ai diritti risarcitori vantati dall’Amministrazione danneggiata e non altrimenti azionabili.
Le difficoltà e le incomprensioni certamente non mancano ed è sempre valido l’insegnamento di un padre della nostra Costituzione, Pietro Calamandrei, secondo il quale “fra tutti gli uffici giudiziari il più arduo mi sembra quello del pubblico accusatore, il quale come sostenitore dell’accusa, dovrebbe essere parziale come un avvocato e come custode della legge, dovrebbe essere imparziale al pari di un giudice“.

martedì 19 febbraio 2008

Lopatriello Sindaco.. Forse si …..ma ancora …qualche no

Ieri sembrava chiusa la partita sul nome del candidato Sindaco per il centrodestra , ma i protagonisti dicono che si è vicini alla chiusura ma sia sul nome che sulle postazioni alcuni nodi non sono stati sciolti.Sembrerebbe che vi è un irrigimento da parte di FI sul nome di Rocco Leone come vice sindaco, essendo tale postazione rivendicata da F.I per Colucci . In tale senso va intesa la presa di distanza di Lopatriello sulla sua appartenenza a Forza Italia, proprio per consentire in un gioco di sponda al movimento di Berlusconi di rivendicare la postazione di Vice Sindaco. Tale ambiguità non è accettata da parte di A.N., in serata della questione se ne discuteva a Matera nel comitato provinciale. Ma il malessere non è solo in A.N, dura è la dichiarazione di Raffaele Palmieri , che ci confessa che alberga molta confusione ed approssimazione e dichiara al nostro Blog che “non è avvenuto quel rinnovamento che auspicavo, che non voleva dire necessariamente Palmieri Sindaco , ma la CDL poteva osare di più , dare un segno di forte discontinuità con il passato per prospettare per policoro un futuro al passo con i tempi”. A questo punto non intende prestare la sua persona ed il suo prestigio per un Progetto vecchio è già bocciato dagli elettori di Policoro. Lopatriello comunque gia si sente il candidato sindaco, a giorni vedremo la città tappezzata con dei maxi manifesti 6x 3 con la scritta Policoro alzati con Lopatriello.
PD la situazione è Fluida, la discussione si è impantanata sul candidato sindaco, certamente al veto ad Antonio Di Sanza dei Veltroniani vi è il contro veto dei Lettiani nei confronti di F. Labriola. Il segretario del Pd Manolio spera in una soluzione che recuperi le alleanze con i tradizionali partiti del centrosinistra e le liste civiche valutando anche la possibilità delle primarie per il candidato sindaco. Le Liste civiche e non solo Policoroviva , ma anche le altre insieme all’attivismo delle ACLI e la Sinistra Arcobaleno possono creare una alternativa valida al Duopolio CDL - PD.

domenica 17 febbraio 2008

Stabilizzare si può , la Basilicata in ritardo




Rosa Rinaldi : le denunce fatte all'ufficio di lavoro di Policoro sono degne dell’attenzione dell’autorità preposte per verificarne la veridicità
La prima iniziativa della Sinistra Arcobaleno a policoro, si può dire che è riuscita, non solo per la buona partecipazione e per le presenze qualificate, ma anche per il contributo che essa può dare alla lotta dei Precari in Basilicata.Il sottosegretario Rosa Rinaldi è stata chiara , la basilicata e in ritardo sia perchè fino ad ora non ha una legislazione che permette la stabilizzazione dei precari della Sanità cosi come altre regioni di centrosinistra ,vedi la puglia di Vendola e il Lazio di Marazzo, ma anche perchè rischia di perdere gli incentivi del fondo di coesione messi a disposizioni dal ministero per le LSU. Bisogna fare in fretta e bene. Duro la sua presa di posizione sulle denunce di un cittadino all’ufficio di collocamento di Policoro, accusato di utilizzare metodi e procedure che favorirebbero il clientelismo con artifici per eludere la legge. La Rinaldi ha sottolineato che essendo per il ruolo che riveste un pubblico ufficiale ha il dovere di allertare le autorità ed il ministero per accertare la verità , visto la gravità delle accuse. La consigliera Simonetti capogruppo regionale del PRC ha ricordato come con il consigliere Ruggieri sia stata promotrice di un ordine del giorno sul precariato , approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale e si mobiliterà affinché questo impegno venga rispettato dal Governatore Lucano. Sollecitazione a trovare una soluzione in tal senso è stata sostenuta anche dal Segretario della UIL/FP Franco Coppola, ricordando che il 29 vi sarà un tavolo di concertazione tra le Parti. Ma i veri protagonisti della serata sono stati i precari Rosa Modarelli, e Luigi Cipriani , non solo hanno raccontato la loro storia , che è quella di lavoratori di serie B senza diritti senza futuro e sottopagati, ma anche quella di una generazione la loro, non più disponibile ad elemosinare il lavoro attraverso i canali clientelari , ma quella di battersi affinché il lavoro garantito dalla costituzione sia un diritto. Da qui l’idea accolta dalla Sinistra Arcobaleno di promuovere una la proposta di legge di iniziativa popolare identica a quella approvata dalla regione Puglia per la stabilizzazione dei precari della Sanità. Con la consapevolezza che questa azione può essere da apripista per tutti. Certamente per questi sarà una campagna elettorale all’insegna della raccolta delle firme, in tutte le piazze Lucane con l’aiuto dei circoli della sinistra associazione ed partiti che vogliono aiutarli. Il comitato del fare , scusate se copiano Veltroni , sognando Vendola.


Rifiuti tossici e capannoni in fiamme, campanelli d'allarme per la Basilicata


NOVA SIRI - Il recente incendio dei capannoni di frutta a Scanzano Jonico e i fusti tossici ritrovati a contrada Lavandaio di Marconia, sono campanelli d'allarme che non devono essere assolutamente sottovalutati. Si fa scuro in volto, il sindaco Crocetta, cittadino onorario di Nova Siri, amico fraterno del pittore Gaetano Dimatteo e del compianto maestro di archeologia Dinu Adamesteanu, quando apprende di questi ultimi episodi di cronaca. “Ricordo la Basilicata come la terra dei silenzi, della gente buona, che ti invita a pranzo senza neppure conoscerti - racconta il sindaco antimafia, che ha frequentato la nostra regione dal 1979 a 1995 ma già agli inizi degli anni Novanta la trovai cambiata, contaminata. Quelle donne vestite come la Madonna, che mi ricordavano le madri arabe, non hanno più lo stesso volto. Nel '95 mi staccai da questa regione per un evento traumatico, appresi da Dimatteo che un nostro giovane amico era morto di overdose. Per me fu un fatto simbolicamente degenerante, proprio come gli incendi e i fusti tossici di questi anni. Allora -prosegue Crocetta bisogna agire subito, facendo diventare questi episodi un argomento di confronto pubblico in cui deve entrare anche la politica. Un imprenditore che subisce un incendio doloso e dice di non aver ricevuto alcuna minaccia, potrebbe essere già una vittima del sistema mafioso. Non dimentichiamo che la mafia fa affari anche attraverso il mercato della frutta, poiché tutto è in mano alle organizzazioni, che decidono i prezzi penalizzando i produttori per gonfiarli a loro vantaggio. Quindi, gli episodi di Scanzano potrebbero essere già un segnale preoccupante”. Uno studio del Censis ha evidenziato che il Sud senza la piaga della criminalità organizzata avrebbe le stesse opportunità di crescita del Centro-Nord, “allora – conferma Crocetta - anche la Basilicata deve lottare per questa emancipazione”. Ma l'esperienza lucana fu anche un'occasione di crescita per il sindaco di Gela: “Erano gli anni che scorazzavo con la mia Dyane tra Pisticci, Bernalda e Nova Siri, dove ho conosciuto Gaetano Dimatteo, una delle personalità artistiche più imponenti di questa regione. Ero già politicamente impegnato, ma decisi di non farlo durante il soggiorno, questa regione comunque mi ha dato molto in termini di maturazione personale dei miei valori, attraverso il dono del silenzio, della riflessione, della spensieratezza. Oggi, però, è cambiata ed ha bisogno di aiuto come tutte le altre regioni del Sud”. (dal quotidiano basilicata a. cor.)

sabato 16 febbraio 2008

La Sinistra si Mobilità


Potenza. Era gia programmata da tempo la costituente della Sinistra Arcobaleno a Potenza. Si prevede una partecipazione massiccia di circoli , associazioni e singole individualità per una forza politica che può superare il 10% alle politiche, risultato che se raggiunto costringerà a tutti di fare i conti con una forza che sui valori civili rassomiglia sempre più a Zapatero . Nell’incontro si discuterà non solo delle candidature con liste fatte almeno per il 50% con candidati delle associazioni sperando che almeno un capolista tra senato e camera sia un operaio, ma anche dei programmi della sinistra che verrà di cui il leader del presente è Fausto Bertinoti ma quello del futuro sarà Nichy Vendola. Salari più alti, abolizione della legge Biagi e contrasto alla precarietà, per una politica del disarmo e contro le missioni di guerra , le affermazione dei diritti civili per le coppie di fatto e la difesa della legge 194 sono i cardini del programma della Sinistra Arcibaleno.Da questo si comincia per ridisegnare e rappresentare una nuova sinistra innovativa capace di contrapporsi dopo la fine del centrosinistra , alle politiche di centro del Pd e di destra della PDL.
Ma per tutto ciò bisogna superare le forte resistenze identitarie e le rendite di posizione con una forte volontà di rimettersi in gioco con chiarezza e rigore , riproponendo un nuovo modo di fare politica che metta al centro l’etica della politica, la sua capacità di elaborare progetti che possano dare sostanza ai bisogni della gente.

Candidato Sindaco Cercasi-Per informazione rivolgersi al PD

Antonio Di Sanza ritira la propria auto candidatura. Lo scontro nel PD policorese si fa duro e senza esclusioni di colpi .Sembrava che con l’elezioni del segretario si era trovata la sintesi, di un accordo politico per un progetto unitario, ma alla prima riunione per l’individuazione del candidato sindaco, sono emerse tutte le difficoltà di una aggregazione politica che racchiude al suo interno tutto e il contrario di tutto. L’anima del partito dei DS ha una visione della politica diversa da quella della margherita , in più se si aggiunge progresso civico raggruppamento che è percepito come un intruso visto il suo tormentato percorso politico che fa a pugni con la coerenza. La saldatura del gruppo Marresse –Labriola sta creando le stesse condizioni che portarono alla candidatura di Serafino Di Sanza , per questo il PD così come i DS saranno incapaci non solo di proporre le primarie ma anche di esprimere un loro candidato sindaco e dovranno attingere dalla “società civili” ma questo è un Film gia visto di cui purtroppo prevediamo il finale.

venerdì 15 febbraio 2008

Di Sanza si Di Sanza no


Fase in piena evoluzione , ma i giorni per le scelte sono contati. Al centro due liste quella di Nuovi Orizzonti e il raggruppamento che si ritrova con la Suriano-Di Pierro. Questi catalizzerebbero Gli amici di Policoro e qualcun altro. Poi ci sono le acli sempre più preoccupati del quadro politico incerto che si sta delineando , pur escludendo una propria lista certamente parteciperanno alla competizione elettorale con uomini rappresentativi per dare direttamente un contributo alla soluzione dei problemi di questa città.. Tutto da discutere programma e candidato Sindaco , ma visto i sempre più frequenti incontri sembrerebbe che i tempi si stanno per stringere.Anche la Sinistra Arcobaleno è pronta con una propria lista allargata ai socialisti ed alcune realtà sociali ( un operaio della Fiat, un ambientalista un sindacalista ,un precario e molte donne) disponibili a trovare convergenze su una proposta programmatica condivisa e che la scelta del candidato sindaco debba avvenire attraverso il processo partecipativo delle Primarie.A chi obietta la ristrettezza dei tempi, c’è gia una data il 9 Marzo per votare le Primarie , con 15 giorni di campagna elettorale per i candidati , tenendo conto che il decreto Amato semplifica l’iter per la presentazione delle Liste.
PD- nel DP si sta sfogliando la MARGHERITA , Di Sanza si Di Sanza no. Palpabile è il malessere tra i loro elettori che chiedono di smetterla con questo gioco delle parti, ormai hanno gli organismi dirigenti insediati facessero sapere alla cittadinanza e alle forze politiche e sociali di Policoro le scelte e i programmi per questa città.

Il Centro Destra – Niente di Nuovo anzi stanno perdendo pezzi che migrano verso l’aggregazione delle liste civiche.

Alleanza Popolare
Solo la candidatura di Mario Arbia salderebbe il movimento con una parte dei propri aderenti storici fuoriusciti in polemica.La candidatura di Arbia a potrebbe convincere la Sinistra Arcobaleno a confluire in una unica lista con alleanza Popolare , ritenuto oggi l’unico capace di interpretare l’antipolitica con la capacità del fare politica

giovedì 14 febbraio 2008




VITE PRECARIE. ALLA RICERCA DEL LAVORO PERDUTO TRA DIRITTI, WELFARE, CONTRATTAZIONE


Interverranno


Rosa Modarelli Portavoce Precari ASL N°5
Gennaro Straziuso Pres. 4° comm.ne Reg.le
Emilia Simonetti Capogruppo Regionale PRC

Franco Coppola Segretario UIL F.P Regionale
Angelo Summa Segretario CGIL FP Regionale
Giovanni Sarli Segr. Regionale FPS/CISL

Vito Agresti Sindaco di Rotondella
Serafino di Sanza Pres. Nuovi Orizzonti
Gianni Palumbo Segretario Prov.lr PRC
Giovanni Rondinone Segretario Prov.le
Michele Saponara Segr.rio Reg.le P.R.C.
Frammartino Ottavio Segretario PRC Policoro


Conclusioni
Rosa Rinaldi
Sottosegretario al Lavoro

VENERDI’ 15 FEBBRAIO
ORE 18
Sala Parrocchiale P.zza Heraclea-Policoro

Nicola Montesano: perchè dico si alle Primarie

La scelta del candidato Sindaco all’interno della coalizione del centrosinistra Policorese non può che avvenire tramite le Primarie. Dopo le ultime vicende amministrative può essere l’unica soluzione attendibile e seria agli occhi della comunità,al contrario si rischierebbe un centrosinistra diviso e perdente. Questo e’ quello che deve ricercare il PD Policorese nelle sue diverse anime e farsi promotore quanto prima di iniziative nei confronti degli alleati che portino a questa scelta della coalizione.Un percorso importante che e’ partito dalle primarie del 27 gennaio per la scelta dei dirigenti locali del Pd e che dovrà portare alle primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco,questi devono essere a mio avviso i principi che devono ispirare la nuova classe dirigente del pd mettendo da parte cio’ che e’ accaduto in passato e riprendendo prima un dialogo al proprio interno per poi trasferire a tutta la coalizione queste aspettative.Solo perseguendo tali obiettivi si potrà raggiungere l’unità del centrosinistra nelle prossime competizioni elettorali,aprendosi alla società civile,al mondo agricolo,imprenditoriale, sindacale e ambientalista scrivendo tutti insieme un nuovo patto di sviluppo per la nostra comunità,facendo scegliere ai cittadini.Questo sarebbe un grande segnale di democrazia che il centrosinistra darebbe a Policoro,non servono soluzioni prospettate da chi vuole una “lista un candidato sindaco” questo determinerebbe caos in entrambe gli schieramenti ed aprirebbe invece una stagione politica buia per la nostra città.Le primarie sono le fondamenta del Pd e proprio coloro i quali hanno deciso di aderire a questo grande progetto politico devono a mio avviso sostenere con forza questo grande strumento di partecipazione democratica immaginando che chi vi partecipa e viene sconfitto si impegna ad essere candidato consigliere.Tutto cio’ credo è quello che vuole il popolo del centrosinistra policorese,non si capirebbero scelte verticistiche e a tavolino,bisogna avere il coraggio di dare voce ai cittadini.Chi fa politica nella nostra comunità deve trasmettere un linguaggio nuovo dove non si tutelano solo ed esclusivamente le proprie aspettative ma bensi le aspettative di un’intera comunità,iniziando ad accorgersi che la città ha tutte le potenzialità per svilupparsi ulteriormente ma dall’altra parte c’e’ una comunità dove la fascia di povertà stà aumentando,le tossicodipendenze aumentano,la precarietà dilaga e i giovani scappano,una comunità dove il qualunquismo ha trovato terreno fertile e dove il senso di appartenenza e’ pressocche’ inesistente.Queste sono le grandi sfide che dobbiamo affrontare,alle quali dobbiamo rivolgerci con forza e compattezza altrimenti la nostra comunità e’ destinata ad un grande ed inarrestabile declino.
CONSIGLIERE PROVINCIALE PD
NICOLA MONTESANO

mercoledì 13 febbraio 2008

Lettera di un Operaio


"Ieri era una splendida domenica di sole, uno di quei giorni che ti viene voglia di uscire, di vedere tutto sotto quella luce brillante.Ma non può (si sa) andare tutto come uno lo immagina. Così vedi che tua moglie è strana, la vedi pensierosa, e con gli occhi lucidi. Ti avvicini titubante e timoroso e le chiedi cosa è successo. E qui crolla la serenità. Incominci a rinfacciarti che non è più possibile andare avanti cosi; che non è giusto che lei sia costretta ad andare anche la domenica al lavoro e i lunedì a pulire i negozi per pochi euro. Non trova mai il tempo per staccare la spina, non la porto mai fuori, non le faccio mai una sorpresa, che con la mia misera busta paga non si campa più.Ha ragione. E' amaro, duro, avvilente, a trentasei anni sono un fallito non arrivo a 1500 euro.Con un mutuo da 700 euro mensili bollette, auto, tasse e mense scolastiche (sì, ho due splendidi bambini), rate dell’auto, benzina, condominio, ecc. non riusciamo neanche a fare la spesa regolarmente.Così, “incavolato” prendo i due bimbi ed esco con loro, li porto al parco poi alle giostre li faccio divertire come non facevano da qualche tempo. Verso la via del ritorno li guardavo dallo specchietto retrovisore della macchina, li sentivo chiacchierare e ridere, ed ho iniziato a piangere, sì a trentasei anni piangevo come un bambino. Quando ad un tratto mio figlio più piccolo, accortosi che piangevo, mi chiede: “cosa c’è papa?”. Gli rispondo: “Nulla sono felice perché vi vedo felici”. Sono un bugiardo, avrei dovuto rispondere che ero triste perché avevo speso gli ultimi 16 euro per le giostre, che mi scusavo con loro perché Babbo Natale non si è potuto permettere la playstation; che non sapevo come pagare due bollette, che il frigo è vuoto, che la mamma ha ragione, non le faccio mai una sorpresa Scusate del mio è uno sfogo , ma oggi ho deciso di scrivere perché mentre ero davanti alla pressa, mi sono ricordato che circa 10 anni fa mi capitò un piccolo incidente. Una molla di un carrello porta fusti si staccò di colpo e mi colpi di striscio la fronte, mi misero 1 punto di sutura, è pochi mesi più tardi arrivò per posta un assegno di 250 mila lire. Mi è balenata l’idea per un attimo di mettere una mano sotto, la pressa, così potevo pagare le bollette arretrate. Ma ho avuto paura." Alessio ( da Grillo)



VITE PRECARIE. ALLA RICERCA DEL LAVORO PERDUTO TRA DIRITTI, WELFARE, CONTRATTAZIONE




Interverranno



Rosa Modarelli Portavoce Precari ASL N°5
Gennaro Straziuso Pres. 4° comm.ne Reg.le
Emilia Simonetti Capogruppo Regionale PRC

Franco Coppola Segretario UIL F.P Regionale
Angelo Summa Segretario CGIL FP Regionale
Giovanni Sarli Segr. Regionale FPS/CISL

Vito Agresti Sindaco di Rotondella
Serafino di Sanza Pres. Nuovi Orizzonti
Gianni Palumbo Segretario Prov.lr PRC
Giovanni Rondinone Segretario Prov.le
Michele Saponara Segr.rio Reg.le P.R.C.
Frammartino Ottavio Segretario PRC Policoro


Conclusioni
Rosa Rinaldi
Sottosegretario al Lavoro

VENERDI’ 15 FEBBRAIO
ORE 18
Sala Parrocchiale P.zza Heraclea-Policoro

martedì 12 febbraio 2008

Tarsu, PRC in guerra con la Iaculli


Una sfida nei confronti della popolazione che pagherà di più per la raccolta della spazzatura
Policoro- E’ guerra aperta nella città Jonica sulla spazatura.La decisione del commissario prefettizio Iaculli di mettere in moto la gara di appalto per l’affidamento del servizio sta scatenando una autentica levata di scudi. Anche perché i conti lieviterebbero sensibilmente .
Ottavio Frammartino segretario di Rifondazione schiuma di rabbia “ non capisco perchè la dottoressa Iaculli abbia tanta fretta di stabilire questi criteri di assegnazione dell’appalto. Un provvedimento che sarà una mazzata per tutti i contribuenti. Il doppio se non di più di quanto sborsano dalle loro tasche. E di questo, e credo di non essere l’unico caso isolato sono davvero preoccupato. Anzi allarmato. Aggiunge la stessa previsione per la differenziata è una autentica presa per i fondelli che offende la intelligenza delle persone .Lo stesso criterio del bando è molto discrezionale . E su questa discrezionalità stiamo studiando studiando i punti su cui fare ricorso. Rifondazione ritiene che ci sia stata poca sensibilità Istituzionale da parte del commissario prefettizio nella gestione della vicenda. Poteva esserci una proroga per un anno, esiste una municipalizzata pronta alla gestione provvisoria che poi sarebbe stata di competenza della futura amministrazione comunale, Insomma ,l’esponente di governo avrebbe fatto dietrofront gia in un’altra occasione, ci aveva rassicurato attraverso anche articoli di stampa che avrebbe revocato il bando sulla D. 7 revoca tra l’altro consigliata dall’allora Coreco dove vi era anche un rappresentante della prefettura. Che fine ha fatto il tanto annunciato provvedimento?(Tratto anche dalla Nuova della Basilicata

PD Manolio oggi eletto segretario

sarà eletto all'unanimità
Il primo commento sul nome del nuovo segretario è “un bravo ragazzo” di più non si riesce ad esprimere. Ex appartenente alla margherita dove all’ultimo congresso si batte per il rinnovamento della stessa sostenendo la candidatura dell’allora coordinatore Rocco Fabiani. Unica certezza che fa riferimento all’area del Presidente del PD regionale Carlo Chiurazzi. Dipendente della ASL, carattere mite con grande capacità di mediazioni le stesse che gli hanno consentito di mettere d’accordo le varie anime del pd sul suo nome . Forte identità cristiana, che per motivare il proprio impegno politico. (dicono gli amici ) ama citare una frase di Dossetti “le persone coscienti e oneste si persuadono che non è conforme al vantaggio proprio restare assenti dalla vita politica e lasciare quindi libero campo alle rovinose esperienze dei disonesti e degli avventurieri” . Visto i buoni propositi noi non possiamo che augurargli Buona Fortuna…………….
p.s. Se Veltroni segretario nazionale del PD è il candidato Premier per Analogia o come dice A. Di Sanza per fede veltroniana Manolio è il Candidato sindaco per Policoro? Lascio la risposta ai vostri commenti

lunedì 11 febbraio 2008

Montezemolo «flirta» con Vendola: «bene il modello Puglia»


Se il modello del PD nel sud sono Bassolini e Loriero quello della Sinistra Arcobaleno è Vendola
Tra due esponenti di mondi così diversi «l'idillio» politico-imprenditoriale è scoppiato nel convegno regionale di Confindustria sulla modernità d’impresa. Vendola ha battuto il tasto di una diversificazione produttiva ragionata nel Sud, perchè «Il Sud è una grande scommessa» ha spiegato in conclusione il presidente di Confindustria
GROTTAGLIE (TARANTO) – Lo stabilimento Alenia di Grottaglie, uno degli investimenti più moderni di Finmeccanica, è stato lo scenario di un 'feeling' inatteso: quello tra il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che propugna un’impresa «più moderna» e «nuove relazioni industriali», e l’unico presidente di Regione comunista, il pugliese Nichi Vendola, che va al di là delle ideologie. Tra due esponenti di mondi così diversi «l'idillio» politico-imprenditoriale è scoppiato nel convegno regionale di Confindustria sulla modernità d’impresa. Vendola, che ha parlato prima di Montezemolo cui erano affidate le conclusioni, ha battuto il tasto di una diversificazione produttiva ragionata nel Sud. «Chi pensa ad uno sviluppo del Sud senza industria – ha detto – produce cartoline illustrate. Il problema è il modello industriale da scegliere». E ancora: «In Puglia abbiamo detto al sistema d’impresa: siate protagonisti. Non guardiamo ideologicamente al privato o al pubblico: il pubblico non deve ingerirsi in cose che non lo riguardano, il privato ha diritto alla celerità, ad esempio in burocrazia».
Parole che il presidente di Confindustria ha incamerato al volo. Così, dinanzi ad una platea di 1.500 persone tra imprenditori, sindacalisti, politici e uomini delle istituzioni, ha iniziato col dire che quello di oggi è stato «uno dei giorni più belli» della sua presidenza a Confindustria. Poi ha espresso «apprezzamento» per l’intervento di Vendola, non solo per le parole ma anche «per la coerenza, per il coraggio e anche perché ho visto molti punti di accordo con il mondo dell’impresa».
Un 'feeling' confermato da una battuta che Montezemolo ha rivolto a Vendola, a fine convegno e a microfoni spenti, mentre sul palco riceveva alcuni doni. «Grazie, presidente», ha detto al governatore e poi, rivolgendosi con un sorriso ai presidenti di Confindustria delle province pugliesi che lo attorniavano, ha aggiunto: «Vuol dire che la inseriremo nel nostro comitato scientifico, perché non ha un’impresa». Vendola ha risposto con un analogo sorriso, forse ripensando alla sintonia registrata con gli industriali pugliesi. Montezemolo ha già ribadito più volte che non intende entrare in politica, Vendola di certo non ha mire imprenditoriali. Ma è evidente che oggi Confindustria e Regione Puglia hanno trovato molte strade da percorrere insieme.
rifiuti in Puglia non sono più problema
Il presidente della regione Nichi Vendola ha confermato che «il 2007, pur essendo stato un anno complicato, è stato superato senza crisi serie perchè in molti hanno lavorato con senso di responsabilità»
I Rifiuti in Puglia non sono più un Problema
BARI - «Il commissariamento è la madre di tutte le emergenze perchè deresponsabilizza i territori»: lo ha ribadito oggi il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, nel corso di una riunione sul tema della gestione dei rifiuti che si è tenuta negli uffici della presidenza con i rappresentanti dell’Associazione nazionale Comuni Italiani (Anci) Puglia e degli Ambiti territoriali ottimali (Ato). L'incontro – informa una nota della Regione – si è tenuto su proposta dell’Anci Puglia. Hanno partecipato, oltre al presidente della giunta regionale pugliese, l’assessore regionale all’Ecologia, Michele Losappio, il presidente dell’Anci, Michele Lamacchia, il dirigente del settore Rifiuti e Bonifica ing. Antonello Antonicelli e i rappresentanti dei 15 Ambiti territoriali ottimali in cui è divisa la Puglia. Vendola ha confermato che «il 2007, pur essendo stato un anno molto complicato, è stato superato senza crisi serie nel settore, perchè in molti hanno lavorato con senso di responsabilità senza alimentare polemiche controproducenti». «Ho capito una volta di più – ha detto – che il commissariamento è la madre di tutte le emergenze, perchè deresponsabilizza i territori. In Puglia siamo abbastanza in sicurezza e al riparo da crisi, con di fronte un anno di transizione per il completamento degli impianti che sono tutti in fase di costruzione, a parte quello di Corigliano (Le), per il quale è stato necessario un supplemento di analisi e indagini». Per Vendola però condizione per chiudere il ciclo è «un salto di qualità e di quantità nella raccolta differenziata, senza alimentare polemiche politiche su casi singoli, perchè la deresponsabilizzazione nel settore rifiuti porta solo alle macerie, la cosa più bipartisan che conosco perchè seppelliscono tutti. Ma credo che in Puglia – ha sottolineato – nessuno abbia questo interesse». (gazz.del Mezzogiorno)

domenica 10 febbraio 2008

Senatore Buccico: Rocco Leone candidato sindaco a Policoro

Qualcuno dice che con l'eventuale candidatura di De Magistris nell' Italia dei Valori , quella del sindaco di Matera avrebbe creato imbarazzo ad AN

C’è malumore all’assemblea di An a Matera . La destra non ha più il suo simbolo ma soprattutto con questo accordo con forza Italia i militanti navigano a vista. Dopo Fiuggi il popolo della destra aveva assaporato la Democrazia all’interno del partito, le decisioni si prendevano negli organismi , Fini con questa scelta solitaria riporta al passato A.N. Ma non si protesta si obbedisce.Unica certezza, Buccico non si candida al senato e non cede ai circoli della libertà, disposto a tenere duro fino alla fine, non escludendo elezioni anticipate al comune. Annuncia a pie di sfida che è gia pronta una sua Lista con simbolo e il suo nome, puntando il dito contro i dissidenti che hanno a suo dire la responsabilità di frenare lo sviluppo della città. E mentre parla il senatore qualche maligno mormora a bassa voce che la verità è che Fini non lo vuole candidato perché ormai è diventato un personaggio scomodo. Ve lo immaginate Buccico al senato contrapposto a De Magistris per l’Italia dei Valori ? Grazie anche a Grillo questa sarà una campagna elettorale dove la questione morale potrà spostare consensi da uno schieramento all’altro, c’è in giro aria di antipolitica , quindi è prudente non rischiare. Ma nella convetion di Matera AN a sorpresa scompiglia le carte del centrodestra di Policoro, ufficializzando la candidatura a Sindaco di Rocco Leone e rompendo di fatto quella pax raggiunta appena due giorni fa.

Lunedì i socialisti incontrano Veltroni. Boselli: il Pd da solo verso una sconfitta certa

Veltroni farebbe bene a guardare alla Campania. Qui e' fallita una intera classe dirigente, dei Ds e della Margherita e una cosa delgenere non si puo' ignorare
Enrico Boselli lunedi' mattina alle 9.30 incontrerà insieme a Gavino Angius il segretario del Pd Valter Weltroni. Sull' incontro, reso noto nel corso di una manifestazione del Partito alla Mostra d' Oltremare di Napoli con Angius e Bobo Craxi, Boselli ha espresso scetticissimo. Il leader socialista vede margini quasi inesistenti per un accordo con il Pd mentre lascia aperta la porta ad un accordo con i radicali e “le forze repubblicane e liberali”. “Ci presenteremo sicuramente con il nostro simbolo alla Camera ed al Senato - ha detto Boselli - ma mi auguro almeno che il Pd ci proponga una discussione su un programma chiaro e riformista, senza esclusioni preventive”, ha aggiunto Boselli, che ha anche escluso la possibilità di accordi tecnici al Senato. “L' attuale legge non lo permette”, ha detto. Quanto ai radicali, “con loro mi auguro che si possa stabilire un dialogo”. “Non c' e' bisogno di essere specialisti della politica per capire che, presentandosi da solo, il Pd rinuncia al premio di maggioranza, che andrà a Berlusconi, e dunque perderà le elezioni. Non mi pare possibile immaginare che il Pd da solo possa pensare di superare con le sue liste il centrodestra, quindi mi pare che si punti ad una sconfitta certa”, ha aggiunto. Molte le stoccate al Pd ed a Veltroni durante la manifestazione dei socialisti. “Il Pd - ha detto ancora Boselli - non fa la campagna elettorale contro Berlusconi, ma contro i partiti del centrosinistra. Punteranno solo ad essere il primo partito”. “Veltroni pensava di essere furbo - ha detto Gavino Angius - ma Berlusconi lo ha fregato con l'accordo raggiunto con Fini. Il Pd non riuscirà a a diventare il primo partito”. “Piuttosto - ha concluso Angius - Veltroni farebbe bene a guardare alla Campania. Qui e' fallita una intera classe dirigente, dei Ds e della Margherita e una cosa delgenere non si puo' ignorare”.

PD-SONDAGGI A CONFRONTO: 4 istituti misurano il futuro del PD

Come di consueto mettiamo a confronto i dati dei sondaggi che sono usciti negli ultimi giorni, focalizzati tutti sulla variabile Partito Democratico da solo o all'interno della coalizione di centrosinistra come attualmente? I dati cambiano e di parecchio a seconda delle due ipotesi, ma ciò che non cambia è la vittora della Casa delle Libertà al prossimo confronto elettorale. Ma vediamo i dati dei sondaggi realizzati dai quattro istituti nel dettaglio: nell'ipotesi che il Partito Democratico di presenti alle elezioni all'interno del classico schieramento di Centrosinistra, riuscirebbe a raccogliere da un minimo del 24% secondo IPR ad un massimo del 28,5% secondo i dati dell'Istituto Piepoli e di Ispo di Mannheimer, passando da un 25/26% di Euromedia Research. L'ipotesi invece che il Pd si presenti da solo vale dai 3 ai 7,5 punti in più, infatti secondo IPR passerebbe dal 24 al 30% con +6 punti, secondo l'Istituto Piepoli dal 28,5% al 36,0% +7,5 punti, secondo Mannheimer dal 28,5 al 33,5% + 5 punti. Secondo Euromedia, isituto però vicino al Centrodestra, il guadagno per il Pd sarebbe solo di tre punti. In entrambi questi scenari comunque la Casa delle Libertà supera abbondantemente il 50% vincendo le elezioni, infatti è stimata dal 51% al 56% a seconda di come si posizionerà il PD e comunque abbondantemente in testa. Secondo IPR infatti la CdL vale dal 53 al 55%, per l'Istituto Piepoli il 52%, per l'Ispo dal 51 al 54% e per Euromedia il 56%. Ma nelle prossime elezioni il PD da solo o in compagnia non costituirà l'unica variabile che farà movimentare i risultati.

sabato 9 febbraio 2008

Nigro: voglio rispettare il patto del 2004 con gli elettori


Verso l'estinzione l'UDEUR

l’Udeur lucano si incammina alla estinzione Ieri, a Potenza, è stato fondato un nuovo soggetto politico («Popolari uniti») che si colloca nel centrosinistra. «Unità di valori», coerenza «rispetto a un percorso condiviso con il centrosinistra» e una «squadra» composta da un assessore e due consiglieri regionali della Basilicata, un presidente di Provincia, i consiglieri provinciali, i presidenti di tre Comunità montane, oltre a un centinaio di amministratori locali in tutta la regione (tra cui due assessori, tre consiglieri e il presidente del consiglio comunale di Potenza): da questo comincia un nuovo viaggio nel solco delle cultura popolare europea radicata nei valori cristiani che fanno riferimento a De Gaspari e Don Sturzo.Il nuovo simbolo (un cerchio che racchiude la scritta «Popolari uniti», una fascia tricolore e sette stelle) è stato presentato dall’ex segretario regionale dell’Udeur, Antonio Potenza. «È finita u n’esperienza – ha detto - ed è stata una separazione sofferta. Stasera salutiamo, senza ironia o polemica, un amico come Mastella, che ha deciso di cambiare rotta ». Gaetano Fierro e Luigi Scaglione sono i due consiglieri regionali dell’Udeur che hanno aderito al partito. La terza, Rosa Mastrosimone, è stata nominata da Mastella commissario regionale del Campanile e seguirà il leader nella rottura col centrosinistra. L’altro big materano, il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro, ha aderito invece a Popolari uniti, «per rispetto ai propri elettori ha scelto di mantenere fede al patto sottoscritto con il centrosinistra alle provinciali del 2004. Non è solo Nigro ad aver compiuto questo passo, lo hanno seguito, rimanendo ai ranghi dell’Amministrazione provinciale, i consiglieri Giovanni Bonelli e Vincenzo Di Piero. Certo anche il suo diventa un partito “Laboratorio” come S.D. e non sappiamo se questo servirà ad chiudere la verifica alla Provincia.
L’ex ministro Mastella, spara duro contro i suoi ex «amici di partito»: «Mi hanno tradito perché ragionano con la logica di chi non vuol perdere una poltrona
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Ritrovata l'unità nella CDL-il Pd oggi prima riunione per individuare il segretario

In casa CDL
Alla fine si è trovato una sintesi nel centrodestra , tutti i maggiori leader interperlati ribadiscono la volontà di andare insieme alle elezioni amministrative con un candidato sindaco espressione e sintesi delle forze che scenderanno in campo. Ma si potrebbero prospettare anche le "primarie" nel caso in cui non dovesse esserci una convergenza totale e soprattutto se i tempi lo consentiranno Nomi di candidati non se ne fanno ma è evidente un clima più disteso con la consapevolezza che la CDL solo se si presenterà unità e con un progetto politico credibile potrà vincere la sfida delle amministrative. E' stato poi sottolineata la necessità di aprire al mondo dell'associazionismo e dei comitati che si riconoscono nell'azione politica e programmatica del centro-destra con la condivisione dei valori della famiglia, della solidarietà, dell'impegno sociale e della libertà economica.Oggi dovrebbe esserci un comunicato che sancirà la PAX nel centrodestra.
Nel PD
Per oggi è convocato il direttivo, che dovrà discutere dell’elezione del nuovo segretario di sezione. La situazione è abbastanza fluida, un gruppo vorrebbe discutere contemporaneamente sia del candidato sindaco che del segretario cittadino , proposta non condivisa dal gruppo che faceva riferimento alla margherita. Per la segreteria si fa il nome di Rocco Fabbiano, chiuraziano doc. o in alternativa di Galeazzo Gerardo. Cè da registrare la ritrovata unità di Labriola con Marrese che non hanno gradito molto l’autocandidatura di Antonio Di Sanza, e si stanno preparando a un duro scontro, al grido Labriola sindaco o morte. Sembrerebbe sempre da indescrizioni che A. Di Sanza , molto attivo in questo periodo, abbia già chiuso un accordo con il centro moderato dell’ing.re Di Cosola ed abbia ordinato dei Max Manifesti con lo Slogan “Antonio Di Sanza un Amico al Comune” I chiuraziani pensano ad una proposta di mediazione nella persona di Pasquale Truncellito, nome capace di recuperare anche Nuovi Orizzonti .Una cosa è certa il PD si farà in tre, come la trinità, un partito per tre liste o voti uno e prendi tre.
La sinistra.
PRC, SD, a cui si sono aggiunti i socialisti ed alcune persone che stanno partecipando a titolo personale, lavorano per costruire un soggetto politico a Sinistra che vada al di la degli stessi partiti che formano la Sinistra Arcobaleno. Probabile è una alleanza con Nuovi Orizzonti, che si presenterà senza Serafino Di Sanza che assumerà la Presidenza del movimento. Si pensa di costituire un coordinamento rappresentativo delle varie realtà che scriva un programma di governo chiaro e sintetico da sottoporre sia alle forze politiche del centrosinistra che ai movimenti civici. L’individuazione del candidato sindaco sarà fatta con le primarie.

Alleanza Popolare
Ferma sull’idea di una lista un Sindaco, senza nessuna alleanza ne prima ne dopo , pensano anche loro di individuare il candidato sindaco con le primarie.

OUTSIDER
Carmela Suriano & Gianni di Pierro. R.Palmieri Si stanno guardando intorno, parlano discutono con tutti. Tre potenzialità che con una loro discesa in campo potranno determinare la vittoria o del PD o di un nuovo centrosinistra a Policoro.

venerdì 8 febbraio 2008

NON HO NULLA DI CUI VERGOGNARMI

di GAETANA CORBO- SINISTRA ARCOBALENO(in risposta ad alcuni commenti rigorosamente anonimi)
Non so se mi candiderò alla prossima tornata elettorale, lo deciderò insieme ai compagni ed alle compagne del mio partito, gli stessi che mi hanno indicato come assessora, e lo voglio ricordare, che forti erano state le mie resistenze ad accettare tale incarico (la prima donna in giunta a Policoro). Incarico che ho cercato di svolgere al meglio in una situazione di inagibilità politica conosciuta da tutti, e questo sottraendomi dal teatrino della politica, quella giocata sulla gestione pura del potere tipica del Meridione, che era diventata col passar del tempo così frustrante, così legata ai soliti giochi, lontana ed incapace di dare risposte rapide e giuste agli assillanti problemi e come avrebbe detto Tina Anselmi "di fronte a tutto ciò una donna preferisce tacere". L’incarico di assessora fin dalla prima crisi è stato nelle mani del partito e del sindaco, ed ho vissuto quest’esperienza con lo spirito di chi per 20 anni era stata precaria nella scuola, che programmava e dava il meglio di sé stessa consapevole che tutto poteva finire, col finire dell’anno scolastico. Non ho nulla di cui vergognarmi, ho vissuto questa esperienza con spirito di servizio, e per quel poco che ho potuto fare, vorrei ricordare la presentazione di un'articolata proposta sulla Democrazia partecipata ed il Forum dei giovani che aveva trovato anche il consenso dell’opposizione; la conferenza di servizio con tutte le scuole e la Regione Basilicata sul Diritto allo studio, che ha consentito alle scuole di Policoro di presentare dei progetti co-finanziati Comune - Regione per l’ampliamento dell’offerta formativa; il mantenimento del corso serale di Informatica per lavoratori presso l'Istituto Professionale; avevamo definito con l’assessora Rivelli l’apertura di una sede dell’Ageforma a Policoro; l’istituzione di risorse e di una Commissione sul disagio giovanile ed il bullismo ecc…Certamente cose chi si sarebbero viste nel tempo. Cosi come rivendico le ragioni politiche del nostro sostegno a Serafino Di Sanza. Mi chiedo se è di Sinistra o no aver stabilizzato 13 dipendenti come primo atto di una Amministrazione, mi chiedo se è di sinistra o no fare una Azienda municipalizzata progettando con questa una diversa gestione del ciclo della spazzatura tutta incentrata non nel conferimento alle discariche, bensì alla raccolta differenziata, innescando un circuito che più si riciclava più gli utenti risparmiavano, e soprattutto cercando di sottrarre la sua gestione al pericoloso connubio affari-politica. Se non ci avvitavamo sullo sterile e deleterio confronto della gestione del potere incentrato nella nostra realtà in una discussione culturale al maschile, avremmo potuto fare molto di più, (ma noi di Rifondazione eravamo e siamo una minoranza). E proprio partendo da questo “La Politica tutta al Maschile” cerco di lavorare per creare con un nuovo soggetto politico a Policoro dove vi sia uno spazio più ampio e trasversale, che colmi i silenzi e le omissioni della politica dei partiti degli uomini (maschile anche quando è abitata da donne), che fonda legami ed intelligenza del reale, nella relazione concreta del qui ed ora e nella elaborazione di ciò che è stato sottratto alla politica e negato al pubblico. Tutti temi che abbiamo incontrato nella elaborazione femminista della seconda metà del Novecento, ma che ci parlano dell'oggi, del contributo profondo che vorremmo e dovremmo dare all'elaborazione di un nuovo fondamento etico della politica che non sia scisso dalla storia concreta dei corpi, che vuol dire parlare e agire con e verso soggetti sociali che hanno emozioni, desideri bisogni materiali, diversi e articolati a cui, per essere giusti, bisogna saper dare risposte diverse ed articolate. La distanza tra l'oggi ed una prospettiva che rimetta il centro della politica, anche quella a sinistra, la materialità della vita delle persone e l'esigenza di sperimentare equilibri e risposte più avanzate. Su questo è concentrato il mio impegno politico, consapevole di quanta strada ci sia ancora da compiere per una giustizia ed una dignità in cui un genere non si senta ospite e beneficiario dell'altro. Una strada che va scelta, percorsa ed attraversata facendola valere anche nell'agenda della politica locale, questa può valere 17 o più voti, ma certo non scoraggerà il mio impegno.