lunedì 30 novembre 2009

Botta e Risposta Ierone-Vetere




POLICORO - Lo scorso 26 giugno è stata stipulata la convenzione tra la società "Tamburrino" e il Comune di Policoro per l'abbattimento degli "scheletri" edili che si trovano su via Lido, zona "Delfino", all'interno della cui area sorgerà un complesso residenziale d'èlite. Tale convenzione lunedì troverà la sua attuazione, partendo dalla demolizione appunto degli edifici grezzi da anni simbolo di una bruttura ambientale e architettonica paragonabile, facendo le dovute proporzioni, all'ecomostro di Punta Perotti a Bari: «In questi giorni -spiega l'assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica Cosimo Ierone (Città Nuova)- alle polemiche strumentali di una parte della minoranza, che mi ha visto oggetto di contumelie e attacchi gratuiti non corrispondenti alla verità dei fatti, ho preferito il silenzio aspettando pazientemente che il lavoro degli uffici tecnici potesse sortire gli effetti da me sperati che trovano riscontro nei fatti, com'è mia abitudine rispondere agli avversari politici. Lunedì, dopo circa venti anni, verranno abbattuti gli edifici i una zona di Policoro, simbolo di un degrado ambientale mai visto prima d'ora a Policoro. Questa è una delle
tante risposte che diamo alla minoranza, che non ci può venire a dare lezioni di buona amministrazione. Le altre sono le seguenti: il Piano d'ambito giaceva con venti centimetri di polvere negli armadi dell'Ufficio tecnico, io l'ho ripreso definendolo quasi tutto mancando solo la zona dell'ex zuccherificio; siamo stati in grado di portare a compimento molti programmi e progetti delle ultime Amministrazioni di questa città in quella che si chiama soluzione di continuità: i lavori di piazza Eraclea sono alla fase terminale; il primo stralcio di lavori via Salerno è iniziato in estate e riprenderà a gennaio quando il Patto di stabilità sarà azzerato per il nuovo anno; i lavori stradali della periferia portati a termine; alcuni appalti del Contratto di quartiere sono già stati aggiudicati; le opere di urbanizzazione nel comparto C1/8 e D/7 già pianificate
con le imprese entro marzo 2010. Nessuno ha parlato poi dell'attivazione dello Sportello unico per l'edilizia, filtro importantissimo per il rilascio dei permessi a costruire e strumento idoneo per raccogliere, come stiamo facendo, suggerimenti dei cittadini prima della discussione in commissione e poi in aula del Regolamento urbanistico? E' troppo facile fare opposizione a testa bassa. Ci sono altre Amministrazioni che ininterrottamente da 15 anni governano questa regione e le due province e chiedo alla minoranza di partecipare
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Risposta del consigliere Vetere:
Un memorandum per Ierone



Ci spiace continuare la polemica ma poichè chi dovrebbe tacere e lavorare si duole degli attacchi dell’opposizione e si picca dei risultati conseguiti è giusto replicare ai titoloni dedicatigli. L’assessore IERONE si vanta della demolizione di eco mostri pari addirittura a punta Perotti e trascura di riferire:
1) che alcuni di quei cattivi amministratori che li hanno determinati amministrano con lui;
2) che la demolizione è atto dovuto dopo circa venti anni e al termine di un procedimento penale, civile e fallimentare che ha visto interessato quell’abuso; 3) che l’attuale proprietà, di propria iniziativa ha proposto la variante al P.P.E. Lido al Sindaco Serafino Di Sanza che la fece propria e la propose alla regione, adottata dal commissario prefettizio ben due anni fa e solo oggi “piccata” dal neo assessore all’urbanistica Ierone.
L’assessore ci fa poi sapere attraverso la stampa che avrebbe praticamente già definito il Piano d’ambito della zona lido (presumiamo) con la esclusione del sola zona dell’ex zuccherificio e lo avrebbe fatto all’insaputa sia degli altri amministratori, che dei tecnici incaricati, che dell’opposizione. Non sappiamo se ha avuto il tempo per chiamare i cittadini a condividere le scelte urbanistiche, vista la mancata istituzione di apposito sportello e determinare, sempre in solitudine, il meglio per quella zona.
Per il contratto di quartiere, poi, del quale si vanta di aver aggiudicato alcuni lavori, chieda al segretario comunale, visto che non lo riferisce nell’articolo, che fine hanno fatto quelle aggiudicazioni atteso che tali opere non sono mai state consegnate. Se ha difficoltà ha sapere di che si tratta gli ricordiamo che sono 1) dodici alloggi per giovani coppie e utenze speciali, 2) parco urbano,
3) prolungamento via siris 1° lotto,
4) piste ciclo pedonali e 5) verde di quartiere ( già iniziato sulla carta da quasi due anni ma di cui non si vede traccia).

Risponda ancora sul contratto di quartiere:
1) come mai non sono stati dati gli incarichi per la figura del responsabile del contratto? (necessaria al resoconto delle opere al ministero e alla Regione).
2) Come mai non si da seguito alle iniziative con le quali si sono impegnati i privati? ( Bando campo sportivo; lotti scuole private ect.).
Conosce il perché non vengono consegnate le aree all’ATER di Matera per poter iniziare i suoi lavori?
Quella Regione improduttiva, come gli è stato ricordato in consiglio il 26 u.s., sul contratto di quartiere ha stanziato ulteriori fondi a disposizione del Comune di Policoro per circa un milione di euro (D.G.R. del 19/11/09 n.2013), sarà così improduttivo il nostro Ierone nel metterli a frutto?
Auguriamoci che le qualità amministrative solo annunciate da Ierone e da altri, sappiano raccogliere una sfida storica- ridisegnare l’ingresso della nostra città- iniziata dal Sindaco Antonio DI SANZA con contratto di quartiere uno, e speriamo continuata con successo dagli attuali amministratori che dovranno dimostrare di sapere spendere i 55 Milioni di euro che il contratto di quartiere mette loro a disposizione.
Domanda: si può riprendere solo con questo l’occupazione e ridare lavoro alle imprese? Noi crediamo di si.
Non si arrabbi troppo con l’opposizione, il coraggioso e volenteroso assessore, cui comunque bisogna dare atto del grande lavoro svolto ( lasciato solo dal Sindaco e dal suo Vice), sappia, invece raccogliere in maniera positiva le proposizione che gli vengono rivolte e tenga più in conto le capacità e l’esperienza dell’ufficio tecnico.
Se lo avesse fatto per via salerno si sarebbe risparmiato una brutta figura.

sabato 28 novembre 2009

Hanno asfaltato la strada di viale Salerno.Ma la strada rimane sgarrupata

Ieri , l'impresa appaltatrice dei lavori , ha asfaltato la strada sgarrupata in viale Salerno. Solo dei rattoppi , che non risolvono il problema di quell'appalto ormai divenuto un simbolo di come procede questa amministrazione . Abbiamo ricevuto un'altro commento che pubblichiamo , dove ci spiega cosa non va in quei lavori.

Cerchiamo di essere più precisi per meglio capire di cosa stiamo parlando e discutendo:
-importo complessivo dell’intervento : € 260000
-importo dei lavori a base d’asta: € 204000 circa
-importo di contratto: € 151500 circa
-ribasso (27.431%) : € 56000 circa
-altre somme a disposizione: € 52500 circa

all’utente che gli sorge la domanda spontanea, gli rispondo:
-che l’economia certa è di € 56.000 circa (da ribasso);
-che il costo per i reperti archeologici si attende la 2^ perizia di variante (suppletiva) questa volta eleverà l’importo complessivo dell’intervento;
-che i 56.000 € del ribasso hanno tappato, in parte, le falle (del progetto esecutivo), infatti precedentemente è stata approvata la 1^ perizia di variante G.M. 216 del 30/09/09 che conseguentemente ha determinato i nuovi importi:
-importo complessivo dell’intervento : € 260000
-importo dei lavori a base d’asta: € 232000 circa
-importo di contratto: € 172500 circa
-altre somme a disposizione: € 87500 circa

In sintesi, il contratto è aumentato di € 21.000 ((21.000:151.500)*100= 13,86%) e le altre somme di € 31.500, tutto cio’ in data 30/09/09 e le domande sorgono spontanee:
-risulterà al vero laddove l’assessore asserisce che: le tombe ritrovate durante gli scavi non si potevano prevedere? EPPURE HA FATTO APPROVARE UNA PERIZIA DI VARIANTE DOVE NON SI PREVEDE 1 SOLO EURO PER SCAVI E RINVENIMENTI MENTRE SI PREVEDE € 30.500 CIRCA PER ACQUISIZIONI AREE O IMMOBILI (compriamo terreni o case, magari per poi dismetterli?);
-Ma i rinvenimenti dagli scavi sono emersi prima o dopo il 1° SAL (lavori dell’impresa)? Se è come penso (forse anche gli sciocchi lo pensano) siano emersi all’inizio dei lavori, quindi prima di ogni SAL e come mai nella 1^ Perizia di Variante non viene destinata o prevista alcuna somma, mentre viene fatto lievitare il contratto di appalto di un 14% circa?
-Perché invocare ora una perizia di variante (sarà suppletiva) per dei motivi già conosciuti (senza andare lontano coi tempi) sin dalla Variante al Piano Regolare ( zona S3d che interseca via Salerno e lambisce la stessa via)?
-Non le pare che, con la redazione del progetto preliminare già si sarebbe dovuto prevedere l’arcano (sono le tombe)?
-Perchè l'arcano con la 1^ variante non emerge?
-Ci vorra' la 2^ perizia di variante per toppare le falle della 1^ variante e così via dicendo .. ?
-Non le pare che a rinvenimeti avvenuti (tante tombe oltre l'aspettativa .. ma di chi?) andava messo in sicurezza il cantiere e predisposta la perizia con i maggiori costi a danno degli autori, compreso il progettista fiduciario?
-Perchè non lo ha fatto?

Cosa ci nascondete o ci propinate? INCAPACI, ci rendete solo la vita difficile oltre a quanto già è, ci date carta, progetti, lavori, varianti ai progetti ecc. ecc., maggiori costi che ricadono sulla collettività, disagi per tutti noi e PER COSA?

L’illegittimità della 1^ variante è palese perché l’importo in aumento del contratto è superiore al 5% del contratto originario ( art. 132 codice dei contratti comma 3 ultimo periodo) ma è da chiedersi … con tutte quelle professionalità in campo (il RUP, l’ufficio tecnico, il progettista, il direttore dei lavori, il segretario comunale .. , l’amministrazione con elementi di rilievo e passata esperienza, i revisori, insomma il prefetto il presidente del consiglio comunale e per non parlare dell’OPPOSIZIONE) MA CHE FATE E DOVE SIETE ???????
MA SIAMO TUTTI IN BUONA FEDE ?

E’ SOLO UN BRUTTO INCIDENTE O C’E’ DA CHIEDERSI SE E’ UN ANDAZZO PER OGNI INTERVENTO DI OPERA PUBBLICA ?

Che vergogna!
Quanti reati commessi in un colpo solo (sperando siano gli unici).
Pubblica Rifiuta

venerdì 27 novembre 2009

Botta e Risposta Lopatriello - Frammartino




POLICORO - Ieri l'ottimo Filippo Vinci, legale difensore del sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello per la vicenda Marinagri, ha consegnato copia della richiesta di rinvio a giudizio per il primo cittadino al segretario di Rifondazione comunista, Ottavio Frammartino, che medita di costituirsi parte civile nel procedimento per chiedere gli eventuali danni a beneficio del Comune di Policoro. «Ho messo gli atti a disposizione dii Frammartino ha spiegato Vinci, contattato dal Quotidiano- per abbreviare il procedimento penale a beneficio della serenità di tutte le parti in causa ». Lopatriello, intanto, risponde alle dichiarazioni di Frammartino circa i suoi titoli di studio: «Ho sempre pensato che la politica sia una passionenaturale, e come tale non la si compra al supermercato né tantomeno viene trasmessa ma si sente. L'arte del buon governo è quello di servire la comunità e non interessi personali che si potrebbero annidare dietro l'azione politica-amministrativa di ogni eletto. Da quando faccio politica, credo di essermi distinto per onestà, trasparenza e attaccamento alla causa della mia città, e se faccio il sindaco un motivo ci sarà! Per me la politica è un'esperienza umana formativa importante ma non fondamentale, senza della quale la vita continua lo stesso avendo in passato conseguito numerosi titoli di specializzazione nel campo giuridico - tributario che vorrei elencare: 1979 diploma con il massimo dei voti di ragioniere; 1983 iscrizione al relativo albo; 1994 laurea a distanza in Scienza dell'Amministra zione, ininfluente per la mia professione ma rafforza la mia formazione; 1995 iscrizione all'albo dei Revisori dei conti presso il ministero di Giustizia; 1996 abilitazione Ctu (consulente tecnico) presso il tribunale di Matera e nel 2002 master giuridico-economico in bilancio e contabilità. Pertanto penso, alla luce dei titoli che ho, di non dover dire grazie a nessuno essendo, come dicono gli inglesi, un self made man, ovvero un uomo che si è fatto da solo e figlio di questa comunità. Viceversa vorrei sapere cosa ha fatto e prodotto l'Ata (bidello) Ottavio Frammartino per questa comunità, così come qualche altro eletto in altre assemblee».

RISPOSTA di Frammartino




Sono sempre più strabilianti le dichiarazioni del sindaco di Policoro; altro che impegno disinteressato: in questi mesi di governo della sua amministrazione l' accusa più grave è quella di sfacciato clientelismo poichè i confini tra l’interesse pubblico e quello particolare appaiono sempre più labili e impercettibili. Prima di parlare di vago impegno politico a servizio della comunità, ci fornisca delle risposte concrete alle nostre domande relative ai rapporti parentali tra la commissione che ha aggiudicato un appalto e la cooperativa risultata aggiudicataria dello stesso, ai consiglieri di maggioranza sub fornitori del comune ecc... e allo stesso sindaco il cui numero di casa appariva in un volantino dell’amministrazione come recapito per la raccolta della pubblicità di una radio, guarda caso anche essa vincitrice di un appalto del comune. Ci spieghi chiaramente i rapporti tra la sua amministrazione e quella società pubblicitaria, di cui risultavano soci una sua parente ed un suo dipendente, che aveva sede sociale proprio presso lo studio che gli ha consentito di essere un self made man. (alias Lopatriello). Perchè non ci illustra i dettagli del processo sulla protezione civile, ci dia spiegazioni dove è andata a finire la pasta destinata ai poveri di questo comune spediti ad altra emittente in altro comune , visto che la stessa commissione interna della sua precedente amministrazione ha accertato che sono accaduti fatti gravi. Sono veritiere le sue parole "la politica non si compra al supermercato" , ma la pasta si. Allora le sue risposte diventano essenziali anche per fugare quel maledetto dubbio che nel suo motto, tanto caramente ripetuto, " mi sono fatto da solo" non ci sia anche molto o poco del nostro e di questa comunità. Infine la ringrazio per avere elencato i suoi titoli, tutti ottimi
per fare il ragioniere, ma che lei non sia laureato e che quella sua laurea per corrispondenza non abbia alcun valore accademico che le può permettere di fregiarsi del titolo di Dottore, non l’ho deciso io, bensì i carabinieri di Policoro, che che non avendo lei “ mai conseguito il diploma di laurea o titolo accademico si è ripetutamente e indebitamente arrogato il titolo di DOTTORE " , fatto confermato dalla prefettura di Matera . Per
quanto mi riguarda ed a differenza di lei non ho mai nascosto nè la mia attività nè i miei titoli: non ho bisogno di mentire poichè non me ne vergogno, specie se mi consentono di vivere dignitosamente. Anzi proprio il mio umile lavoro (che faccio con passione) è testimonianza che la politica mi ha dato molto sotto l’aspetto umano e culturale, ma non è mai stata utilizzata da me in maniera personalistica o per altri fini.
Ottavio Frammartino

giovedì 26 novembre 2009

Riceviano e Pubblichiamo: Caro assessore Ierone....

Caro assessore, ma Lei .. ci fa’ o c’è?
Lei offende la comune intelligenza del cittadino con affermazioni pubbliche prive di fondamento spiegandoci che, in barba alle pur previgenti norme e leggi in vigore, le Vs. malefatte (o di qualche tecnico dotato di capacità tecnologica creativa) dobbiamo subirle standocene zitti.

Lei afferma: “PURTROPPO” i lavori si sono fermati momentaneamente in quanto si necessita di una PERIZIA DI VARIANTE” come dire il 6 al superenalotto “purtroppo” non lo abbiamo centrato, ma ritenteremo!!!” e come ? con una PERIZIA DI VARIANTE , eh si tanto le perizie di variante si fanno ad uso e consumo del “tecnico creativo”.
Le ricordo che l’istituto delle varianti è stato riformato sin dal lontano 1994 (post-tangentopoli) con la legge c.d. MERLONI, allorquando una'opera costava 100 e poi con le varianti costava 10.000. Oggi, con il Codice dei Contratti di LL.PP. – si disciplina tale istituto e quindi, (art. 132) 1. Le varianti in corso d'opera possono essere ammesse, …. esclusivamente qualora ricorra uno dei seguenti motivi … c) per la presenza di eventi inerenti alla natura e alla specificità dei beni sui quali si interviene verificatisi in corso d'opera, o di rinvenimenti imprevisti o non prevedibili nella fase progettuale;

Ritengo invece che siamo in presenza di uno dei motivi rientranti nella lettera e) che recita: per il manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell'opera ovvero la sua utilizzazione; in tal caso il responsabile del procedimento ne dà immediatamente comunicazione all'Osservatorio e al progettista.

Spiego il perché.
Perché dal “Documento Preliminare”, redatto all’avvio della progettazione da parte del Responsabile del Procedimento, vi sareste accorti di essere in presenza di “area soggetta a vincolo archeologico” (lo afferma anche Lei), quindi il tutto prevedibile. Avreste, stanziate le somme per rilievi, accertamenti e indagini (somme dal quadro economico del progetto preliminare).Avreste attivato, ai sensi dell’art. 95 del Codice dei Contratti, la procedura, ivi prevista, e il soprintendente avrebbe ritenuto o non probabile la sussistenza in sito di reperti archeologici ed eventualmente, disposto i saggi archeologici oppure attivato i poteri autorizzatori e cautelari previsti per le zone di interesse archeologico. A seguito di ciò, a saggi ed a ritrovamenti avvenuti, il progettista (tecnico virtuoso e creativo) avrebbe redatto il progetto definitivo prima coi rimanenti fondi disponibili o impinguando altre risorse e redatto il progetto esecutivo dopo. Avreste appaltato la “giusta “ opera con la risorsa economica disponibile (stralcio funzionale) in tempi certi e senza invocare PERIZIE DI VARIANTE prive di ammissibilità legale.

Caro Assessore questa è la legge, leggila almeno come cittadino e poi studiala come uomo politico!!
Manda a casa chi fa’ da regia occulta della mistificazione della tecnica creativa che di queste “cose” le conosce fin troppo bene ma le strumentalizza a proprio piacimento!!!
Saluti.
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L'importo dell'appalto di Via Salerno è di Euro 290.000,00
L'impresa aggiudicataria dei lavori ha offerto un ribasso d'asta del 27,53 %
Significa che il comune ha un'economia pari a Euro 80.000,00
La domanda sorge spontanea, ma quanto costa recuperare i reperti archeologici?
Caro Assessore i conti non tornano, la situazione inizia a puzzare.
Ottavio devi prendere la Determina n. 247 del 09.11.2009 approvazione e liquidazione
2° S.A.L.

mercoledì 25 novembre 2009

Riceviamo e Pubblichiamo


AGLI ORGANI DI STAMPA
LL.SS.
COMUNICATO STAMPA

Il Consigliere Comunale del PD, avv. Antonio Di Sanza, interviene in seguito alle dichiarazioni fatte dal Vice Sindaco di Policoro in occasione dell’incontro programmatico del PDL tenutosi nella stessa cittadina e precisa:

Non c’è dubbio. E’ un’Amministrazione che dà i numeri.
Oltre al Sindaco, si è aggiunto oggi anche il Vice Sindaco, dott. Rocco Leone, a diffondere notizie di cose fatte, lavori iniziati, e di trasparenza amministrativa che evidentemente riguardano un altro Comune, non certo Policoro.
La prima cosa che salta agli occhi (tranne che il giornalista non l’abbia riportato) è che il Vice Sindaco prova a difendere l’Amministrazione parlando di tutto tranne che del suo assessorato, eppure ci sarebbe tanto da dire sulla politiche sociali del Comune di Policoro.
Ci spieghi il Vice Sindaco con quale trasparenza ed etica politica ha gestito la vicenda dell’appalto dell’Asilo Nido se uno dei membri della Commissione è parente di uno degli amministratori della Cooperativa che si è aggiudicata i lavori, o ancora il Vice Sindaco ci spieghi come mai all’Info Point Turistico allocato nei Casalini lavora la cognata di un assessore (e non ci venga a dire che la competenza non è comunale), e stendiamo un velo pietoso sulle condizioni delle scuole e dei mezzi di trasporto per gli alunni. Scuolabus che, come già denunciato in Consiglio comunale, inutilmente, consumano più di olio che di gasolio e le condizioni generali di almeno il 70 % di quei mezzi meriterebbe la rottamazione piuttosto che la circolazione.
In Italia, però, siamo abituati ad intervenire dopo che si sono verificati incidenti e mai prima. Auguriamoci che ciò non accada visto che tra l’altro parliamo di bambini trasportati ai quali andrebbe garantito un obbligo scolastico meno disastrato di quello che il Vice Sindaco si impegna ad offrire giornalmente a questi alunni.
Questa è la trasparenza di cui vorremmo sentir parlare, invece, fuggendo dai veri problemi dell’Amministrazione, il Vice Sindaco attribuisce tutto il significato della parola “trasparenza amministrativa” probabilmente alla pubblicazione dei numeri di telefono del Sindaco in un sito del Comune auto promozionale in cui compaiono, come nel “ventennio”, le gesta dell’impavido primo cittadino.
Analizzando i dati in maniera “TRASPARENTE”, questa Amministrazione tutto può essere meno che “TRASPARENTE”. Basti per tutti citare qual è il rapporto che si intrattiene con l’opposizione e quale scarsa considerazione hanno i cittadini per il Vice Sindaco (vedi caso del disabile Lombardo).
Quanto poi ai lavori pubblici dica, il Vice Sindaco, che fine hanno fatto quei bandi sui contratti di quartiere e le relative aggiudicazioni, da quanto tempo sono ferme e del perché non si risolve il problema (già precedentemente istruito) relativo alla sottoscrizione dell’accordo con i possessori dei suoli posti di fronte al Campo sportivo che di fatto potrebbe dare avvio ai lavori e seguito ai bandi aggiudicati.
A memoria, a meno di non citare un’altra brutta figura di lavoro pubblico, non ricordiamo altro se non due rondò di cui uno con pozzo e secchio annesso, la delimitazione per quartieri e tanta, tanta segnaletica verticale ed orizzontale (chi sa perché) fatta su strade vecchie e su asfalto usurato.
Oggi, leggiamo che su una voce qualificante per l’economia locale, quella dell’industria del turismo, un’indagine di Adiconsum ha posto Policoro tra le località con il punteggio medio più basso (5,7) della Regione, in tema di professionalità, servizi adeguati ed efficienti e sinergie pubblico-private. Questo dovrebbe far riflettere su quanto poco il Vice Sindaco fa su questo argomento e come sono stati inutilmente spesi i tanti soldi per il glorioso Cinquantenario di Policoro.
Spero davvero che non si segua questo esempio amministrativo in giro per la Regione, come dice lo stesso Leone, perché sarebbe un cattivo, cattivissimo esempio di buona amministrazione.”
Policoro, 24/11/09
Il Consigliere Comunale
Avv. Antonio Di Sanza

martedì 24 novembre 2009

“I lavori di via Salerno riprenderanno presto”: l’assessore Cosimo Ierone spiega i motivi del blocco


L’assessore ai Lavori pubblici e Urbanistica, Cosimo Ierone (Città Nuova), spiega lo stato dell’arte dei lavori di viale Salerno: “Abbiamo appaltato qualche mese fa i lavori, invitando 10 imprese di Policoro su 15 totali, pagando il primo Sal (stato di avanzamento lavori) e l’acconto del secondo all’impresa edile aggiudicataria, per il raddoppio di un’arteria fondamentale per la nostra città, in quanto su viale Salerno è presente l’ospedale civile cittadino, oltre alla presenza di numerose abitazioni civili e interi nuovi quartieri. Purtroppo i lavori si sono fermati momentaneamente in quanto si necessita di una perizia di variante, in quanto quell’area è soggetta a vincolo archeologico e non potevamo prevedere un numero consistente di tombe ritrovate durante gli scavi. I vincoli del Patto di stabilità interno per quanta riguarda gli investimenti non ci consentono, pur avendo la copertura finanziaria, di redigere questa perizia nel 2009, e dunque i lavori riprenderanno nel mese di gennaio 2010. D’altronde anche la stessa Regione Basificata ha avuto il nostro stesso problema bloccando i pagamenti di opere pubbliche fino al 31 dicembre per aver sforato anch’essa il Patto di stabilità. Vorrei ricordare che se non avessimo aperto una strada così funzionale ad importanti servizi pubblici, come l’accesso all’ospedale, e trafficata chissà quante polemiche ci sarebbero piovute. Invece in maniera molto cosciente abbiamo preferito aprire al pubblico la strada, seppur con manto stradale provvisorio , per garantire la scorrevolezza del traffico a doppio senso, mentre prima era a senso unico e dunque più stretta dove per giunta in passato si sono verificati anche incidenti stradali. Pertanto vorrei tranquillizzare i cittadini che con l’imminente anno nuovo riprenderanno i lavori per il suo completamento del primo stralcio, e che anzi nel piano triennale delle opere pubbliche è previsto anche un secondo stralcio di lavori che allargherà la strada da via Massimo D’Azeglio fino all’ultimo comparto di Policoro. Le critiche strumentali di chi non ha una legittimazione popolare e si arrampica sugli specchi non ci spaventano, anzi rafforzano la nostra convinzione che stiamo lavorando nell’interesse pubblico. Chi critica non ricorda, ed è in malafede, che quando era al Governo di questa città non c’era un cantiere aperto”.

Gabriele Elia

Gruppo regionale PRC su Marinagri

(ACR) - “Sulla vicenda Marinagri e, in generale, sul rispetto della legalità nell’area metapontina e non solo, siamo impegnati da anni, come testimoniano efficacemente anche le nostre iniziative portate avanti in Consiglio Regionale e nel territorio. Abbiamo sostenuto e sosteniamo l’esigenza che, con il pieno rispetto delle norme, la tutela dell’ambiente, l’uso ottimale delle risorse finanziarie pubbliche e il rispetto delle regole, ci possono essere le ricadute positive sul terreno occupazionale, produttivo e della democrazia”. Sono le dichiarazioni della presidente del gruppo regionale del Prc in Consiglio regionale, Emilia Simonetti.
“Per quanto concerne Marinagri – afferma Simonetti - vanno accertate le responsabilità di quanti hanno violato le norme di legge e di programmazione e le inadempienze relative ai contratti di programma sostenuti da ingenti risorse pubbliche nazionali e regionali. Tocca alla Magistratura fare questo. Sono giuste e pertinenti le azioni in atto da parte degli organismi regionali come quelle decise nell’ambito delle autotutele, in particolare per il recupero dei terreni di sua proprietà per perseguire l’interesse pubblico. In questo quadro, riteniamo che le intimidazioni e i tentativi di alzare polveroni per evitare il rispetto della legge vadano contrastati con forza a tutti i livelli ed è per questo che la nostra solidarietà va ad Ottavio Frammartino, segretario provinciale della Federazione provinciale Prc di Matera, il minacciato di turno. Chi minaccia e intimidisce – aggiunge Simonetti - deve sapere che tutto questo non passa inosservato e questo comportamento va sanzionato. E’ questa la richiesta forte che viene dalle forze impegnate per la legalità e la democrazia. Continueremo nella nostra iniziativa, compresa quella legata al settore energetico e a tutte le altre iniziative che vogliono combattere gli episodi di criminalità economica che tanti danni producono alla nostra regione. Auspichiamo, quindi, anche per Marinagri una celere conclusione delle attività giudiziarie, a tutela dei cittadini che hanno effettuato con i propri risparmi investimenti e per i lavoratori occupati”.

lunedì 23 novembre 2009

Riceviamo e Pubblichiamo :

Il consigliere Antonio DI SANZA, interviene sulla “nota ufficiale” di Lopatriello e “sul fermo di via Salerno” dell’assessore C.Ierone di Policoro e precisa:

I cittadini di Policoro sono stufi di note ufficiali, il Sindaco di policoro parla e straparla da troppo tempo e più di ogni suo collega di rango superiore; si metta, piuttosto a lavorare e risolva le tante emergenze di questo Comune e non si affidi politicamente alla “comoda coperta” di Marinagri per garantirsi i vantaggi occupazionali e di sviluppo che quell’opera gli potranno consentire, comprese le polemiche e le finzioni. Cominci a fare le cose che il PD di Policoro ed il sottoscritto gli sollecitano da tempo nel settore edilizio e che ribadisco: regolamento urbanistico, piano d’ambito, contratto di quartiere, D/7, appalto R.S.U., consegna palestra a mare, sottoscrizione convenzioni con le società TAMURRINO e CORETTI-GUIDA e vedrà che con questi atti può sicuramente dare una risposta occupazionale qualificante al fermo di Marinagri , evitando anche gli inutili viaggi della speranza all’estero.
Non ci dica che è colpa degli uffici o di qualche suo collaboratore, fa il Sindaco da otto anni insieme ad i suoi Dirigenti e credo avrà pure imparato qualche cosa!
La smetta poi di fare il giurista e di scimmiottare Berlusconi (senza titolo), si faccia giudicare senza polemiche, evitando di dettare crono-programmi ad oggi sempre smentiti ed in alcuni casi proprio grazie al suo comportamento. La liceità degli atti prodotti su Marinagri non è in discussione, così come la validità dell’iniziativa.
Consigli al suo assessorissimo le regole minime di una corretta programmazione amministrativa e cioè che i lavori quando si iniziano vanno ultimati, prevedendo prima le somme necessarie e gli eventuali imprevisti e poi dando l’avvio ai lavori, senza chiedere assoluzioni preventive ai cittadini di fronte alla propria incapacità amministrativa. Quanto alle critiche rivolte dall’assessore, se si riferisce all’anno e mezzo del centro sinistra devo dire, da osservatore esterno, che quanto prodotto, in un quadro politico instabile è di gran lunga più originale di quanto fatto da loro nello stesso periodo. Se si riferisce a me, farebbe bene ad imparare a leggere le carte e verificare da dove provengono gli atti di cui si prende merito e la lettura la comunichi ai nuovi. Rinunci poi al “rodaggio” ed alla “scuola guida amministrativi” e si affidi all’esperienza dell’ufficio tecnico, recuperando tempo inutile per se e per i cittadini di Policoro. Volendolo accontentare però, nei prossimi giorni chiederò al comando vigili urbani di Policoro e al comando carabinieri se quella strada oggi è correttamente messa in sicurezza per la circolazione.

Il Consigliere Comunale
Antonio Di Sanza

sabato 21 novembre 2009

Rinviata anche la seconda udienza su “Marinagri”: l’11 dicembre la verità




L’udienza preliminare davanti al Gup, Gabriella Reillo, del tribunale di Catanzaro sul procedimento penale in corso relativo alla vicenda “Marinagri”, la cittadella sull’acqua oggetto di sequestro cautelativo da parte della Procura di Catanzaro nell’aprile del 2008, è stata nuovamente rinviata all’11 dicembre. E’ il secondo rinvio dopo quello del mese scorso in cui non venne notificata ai legali della difesa, Filippo Vinci e Piermaria Lista, la data dell’udienza. A darne notizia è il sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello: “Un cittadino di Policoro, iscritto regolarmente all’anagrafe del mio Comune, Ottavio Frammartino, ha chiesto al Gup, che si doveva pronunciare sull’inchiesta, tutto il faldone processuale del procedimento penale per una eventuale sua costituzione in giudizio di parte civile. Per accelerare l’iter processuale ed evitare così ulteriori proroghe, mi sono reso disponibile già da oggi io stesso a fornire a questo cittadino copia degli atti della richiesta di rinvio a giudizio proposta dall’ex Pm Luigi De Magistris che riguarda i quattro indagati. E’ chiaro l’intento di Frammartino di guadagnare tempo, temendo nel flop di tutta l’inchiesta. Però siccome il decreto legislativo 267/2000 (Codice degli enti locali) consente ad un cittadino residente in un Municipio di richiedere atti processuali che riguardano il suo Comune, chiamato in causa per una inchiesta giudiziaria, il Gup ha deciso così l’ennesimo rinvio dell’udienza preliminare all’11 dicembre perché inficiata di necessaria integrazione. Noi siamo comunque sereni e conviti che il nostro operato politico-amministrativo sia legittimo, come più volte manifestato, anche pubblicamente. Purtroppo i temi del lavoro non stanno a cuore a tutti, nemmeno a quei partiti che si professano di Sinistra, e questo mi dispiace. Quando questa vicenda sarà chiusa, e io mi auguro che l’11 dicembre sia la data ultima, è giusto che i cittadini sappiano chi sta dalla parte dello sviluppo e chi no, facendo perdere solo tempo prezioso per la ripresa dei lavori e che nello stesso tempo ritorni un clima di pax civile e politico”.

Risposta di Frammartino

In relazione all'udienza svoltasi davanti al Gup di Catanzaro per la vicenda Marinagri il sindaco di Policoro, che finalmente si presenta senza il titolo di dottore che non ha mai dimostrato di avere, rilascia dichiarazioni strabilianti. Egli mi accusa di aver provocato il rinvio dell'udienza di Catanzaro. E' come dire che il bue chiama cornuto l'asino!
L'udienza era stata già fissata per il 20 ottobre scorso.Fu fatta rinviare proprio da Lopatriello perche il suo difensore non aveva ricevuto il relativo avviso. Se solo il non dottore avesse voluto far svolgere l'udienza avrebbe potuto dare disposizioni in tal senso al suo difensore.Per quel che mi riguarda, l'istanza per avere i documenti era stata da me proposta a luglio.Non avendo ricevuto risposta non ho insistitoOggi a tutela della legalità il giudice ha disposto che venissero dati i documenti. Non sono stato io dunque a provocae il rinvio. Ma evidentemente Lopatriello parla senza interperllare i propri legali per sapere cosa è accaduto. Debbo aggiungere una considerazione finale. Lopatriello in quel processo è imputato di violazione edilizie e concorso in truffa aggravata per svariati milioni di euro.Libero di rilasciare dichiarazioni ma come imputato e a proprie spese. Egli non può parlare sullo stesso argomento sia come sindaco sia come imputato di reati contro l'ente che amministra.Tanto è vero che la mia istanza è stata accettata in quando il comune è parte offesa nel procedimento ai sensi art.9 legge 267/00. Per quando riguarda l'interesse dei lavoratori il Lopatriello non può dare nessun insegnamento e forse dovrebbe ricordarsi dei licenziamenti delle operatrici dell'asilo , e della mancta assuzione dei LSU pur in presenza di cospiqui finanziamenti da parte della regione Basilicata.Io mi batto per la legalità e questa deve avere priorità in ogni momento. Se così non fosse arriveremmo a giustificare anche i reati di mafia che comunque da lavoro alla grande e alla piccola delinquenza.

venerdì 20 novembre 2009

IL PREZZO DA PAGARE PER ESSERE LIBERO


In quanti altri modi è necessario far capire la propria opinione su MARINAGRI?
Poiché, pare, non bastano proverò ancora una volta a chiarirli:

1-D.C.C. n. 74 del 17/12/96 di adozione, capo gruppo d’opposizione, del P.P.E. foce agri (Lopatriello faceva il ragioniere)
2-D.C.C. n. 39 del 16/11/99 da Sindaco, di approvazione adeguamenti alle prescrizioni regionali del P.P.E. foce Agri
3-D.C.C. n .4 del 12/01/09 approvazione atto di significazione
sostegno manifestazioni pubbliche contro sequestro cantiere
comunicati stampa
interrogazioni
n.2 Mozioni da 1° firmatario in Consiglio Regionale
Serve, allora, questo volantino per smascherare quanti non sapendo con chi prendersela provano a gettare discredito sul mio operato.
A questi signori vorrei dire è che a differenza di altri la mattina, quando parto per Potenza, non passo da via S. Giusto a prendere ordini, svolgo la mia rappresentanza in nome del popolo sovrano e quindi dei cittadini di Policoro che mi hanno onorato del loro consenso.
Quanto al “corpo del reato” ….la mozione, essa è stata da me, 1° firmatario, proposta per il ritiro e votata a maggioranza dal Consiglio Regionale del 10 novembre scorso perché a processo iniziato l’Assemblea ha ritenuto inopportuno, anche nell’interesse di chi si sta difendendo, di intervenire con una posizione politica a quel punto inutile e irricevibile.
Infatti quello che si chiedeva nella mozione ritirata, era che la giustizia agisse in tempi rapidi così che fosse consentito di dimostrare la liceità degli atti prodotti e delle realizzazioni effettuate e liberare i beni sequestrati per riprendere i lavori.
Tutto questo dopo che il Presidente della Giunta Regionale aveva affermato con forza, in quella sede, la validità, la correttezza e l’efficacia degli atti prodotti dalla Regione.
Questi i fatti!
Ora però mi si risponda, perché chi ritiene di essere innocente e pienamente capace di dimostrare al Giudice le sue ragioni, tanto da inscenare finti scioperi della fame, manifestazioni di piazza in favore del diritto di difesa, agitare il dubbio di una magistratura “orientata” e di una giustizia troppo lenta, dopo due lunghi anni di attesa chiede alla prima occasione, per vizio di notifica sanabile con la presenza, un ulteriore rinvio?
Ai Parlamentari della PdL, ovvio più sensibili (sic!), a cui tra gli altri spetta la capacità ispettiva sulla Magistratura ( non alla Regione), perché non si è chiesto una specifica azione in tal senso presso la Procura di Catanzaro?
Le meditazioni……
Attendo fiducioso il giudizio degli elettori della provincia di Matera e di Policoro sul mio operato così come succede a tutti quelli impegnati in politica, di certo non accetterò lezioni sulla morale da chi la Morale non conosce, non accetto lezioni di Etica politica da chi, usa strumenti ignobili per accusare avversari politici ed i suoi stessi assessori, e con queste convinzioni dedicherò i miei prossimi tre anni di consigliere comunale all’operato del Sindaco e della sua amministrazione.
Un Sindaco che non può accampare scuse per giustificare la sua incapacità amministrativa e che farebbe bene, dopo quasi due anni, a rimettere in moto l’economia di Policoro con pochi e qualificanti atti, già dotati di copertura finanziaria, come: il regolamento urbanistico, il piano d’ambito, il contratto di quartiere, la D/7, l’appalto sui R.S.U., i PIOT turismo e lungomare capaci, solo questi atti, di riparare al fermo di Marinagri e ridare ossigeno al bisogno di occupazione di questo comune.
Alla sezione PdL di Policoro volevo infine ricordare che le eredità se non si sanno utilizzare un giorno finiscono e a quel punto bisogna tornare a COSTRUIRE e per chi non l’ha mai fatto E’ DURA.

Il Consigliere Regionale
Antonio DI SANZA

Marinagri: rinviata l'udienza dal gup al 11 dicembre.

Riviata al 11/12/2009 l’udienza su Marinagri , per consentire a Frammartino Ottavio di estrarre copia delle accuse ai soggetti ai sensi della legge 267/00 art.9 per un eventuale costituzione di parte civile nel procedimento . Tale richiesta era stata fatto dal signor Frammartino il 9 lugio 2009.

Mitidieri, lo sfogo dei genitori per i tempi della giustizia

Una lettera al giornale: «Com’è facile rinviare una data»
Filippo Mele• P O L I C O R O. F. Mele «Ora basta! Ho avuto sempre fiducia tanto che nelle aule giudiziarie rimango in piedi per rispetto ai magistrati ed al mio Francesco, ma ora sono veramente delusa. Io e la mia famiglia non ci sentiamo più tutelati dalla Giustizia». È quasi un grido disperato quello che affida al nostro giornale Sandra Losignore, la madre di Francesco Mitidieri, “Br utti Br utti” per gli amici, morto per una coltellata, una sola, al cuore per essere corso in aiuto di un suo amico disabile coinvolto in una megarissa davanti ad un pub la notte tra il 7 e l’8 maggio 2005. Un grido condiviso, e non poteva essere altrimenti per questi genitori così profondamente colpiti nel loro affetto più caro e così decisi nella ricerca della verità e della giustizia, anche dal marito Egidio. Due persone nobili e dignitose nel loro dolore.
Tutti qui a Policoro li ricordano nel corso dei funerali del loro ragazzo, ucciso a 23 anni, ragioniere disoccupato. Vi parteciparono in cinquemila. E tutti li ricordano
quando presero parte ad una fiaccolata portando con se un grande ritratto di Francesco… La storia dell’omicidio fece il giro d’Italia. Colpito in nome della solidarietà e dell’amicizia. Ora, Sandra ed Egidio vorrebbero che lo Stato, nelle sue articolazioni, facesse giustizia. Cosa che a distanza di cinque anni da quella terribile notte sembra ancora lontano dal verificarsi. Sandra ha affidato ad uno scritto i suoi pensieri dopo il rinvio dell’udienza del 17 novembre scorso al 9 febbraio prossimo: «Com’è facile per la Giustizia rinviare una data. Per noi sono mesi ed anni interminabili. Contiamo i giorni che non passano mai per il dolore. Chi è imputato del delitto è libero da 4 anni e mezzo. Indisturbato, ha potuto fare le sue vacanze. Il mio Francesco è in decomposizione. Non è facile guardare negli occhi chi è accusato di aver assassinato tuo figlio. Non pensate che questo martirio, dopo quasi 5 anni, possa bastare? Ci sentiamo presi in giro da questi rinvii. Martedì nell’aula c’erano tutti i testimoni e tutti gli avvocati ma il processo è stato ugualmente rinviato. Basta! Abbiamo diritto ad avere verità e giustizia».
Concetti ribaditi alla Gazzetta da Egidio: «Ci sentiamo offesi nella nostra dignità. Una grande delusione. Siamo andati a Potenza, siamo entrati nell’aula della Corte d’assise quando per motivi organizzativi del tribunale l’udienza è stata rinviata addirittura a febbraio. Avevamo avuto garanzie che il processo si sarebbe concluso nel 2009. È una mortificazione continua per noi. Quando finirà? Ci dobbiamo rassegnare? Può darsi chi qualcuno di noi morirà prima che il processo finisca».
Per Sandra ed Egidio siamo allo stillicidio del dolore. «Viviamo situazioni terrificanti. I giudici debbono sapere che noi vogliamo che il processo finisca nei tempi dovuti. Io sono deluso. Questo procedere della magistratura – ha concluso, amaro, Egidio - è indegno per i cittadini onesti».

Suina:Attenta sorveglianza anche su un ragazzo di Policoro con diabete


MATERA - E’ un ragazzo diciassettenne di Policoro l’ultimo ricoverato del “Madon na delle Grazie” di Matera affetto dal virus A/H1N1. Il giovane è stato trasferito nella nottata di ieri dall’ospedale del comune Jonico su una condizione di scompensometabolico legato aduna glicemia elevata (segno di diabete)presentatasi improvvisamente. Il caso è stato ritenuto meritevole di attenta sorveglianza e monitoraggio presso l’unità di terapia intensiva.
Bisognerà attendere la giornata di oggi per una definizione completa del quadro clinico, anche se dai primi accertamenti le condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni. «Ci sono dei casi che richiedono
particolare attenzione ma rimangono molto limitati - dichiara Giuseppe Montemurro, direttoresanitario referente dell’Asl per la pandemia - Nonostante l’influenza sia nella fase piena, i casi sono rari e gestibili. Il sistema organizzativo dell’azienda sanitaria - prosegue Montemurro - risponde in maniera pronta ed adeguata
a tutte le situazioni che si dovessero presentare”. Intanto, èarrivato anove il
numero delle persone ricoverate per influenza A nel nosocomio materano. Cinque dei nove risultati positivi al test A/H1N1 sono ricoverati L’ospedale di Matera, “Madonna delle Grazie”

giovedì 19 novembre 2009

Omicidio Mitidieri: a distanza di quattro anni e mezzo non c’è ancora un colpevole


La rabbia della famiglia in aula. L’udienza di ieri in Tribunale è stata rimandata con un nulla di fatto
POTENZA - «E’ una vergogna», sono passati quattro anni e mezzo dall’omicidio di Francesco Mitidieri, e non c’è ancora un colpevole. Ieri mattina nel Palazzo di giustizia di Potenza l’amarezza dei genitori è esplosa a margine dell’udienza del dibattimento contro Antonio Francese, ventiquattro anni di Cassano allo Jonio in provincia di Cosenza, rinviata tra le polemiche con un nulla di fatto. Il problema manifestato dal presidente della Corte d’assise, Aldo Gubitosi, sarebbe stato legato alla presenza in contemporanea di una discussione del Tribunale del riesame su una misura cautelare per un processo diverso, per cui il giudice a latere, Antonio Cantillo, si sarebbe dovuto assentare. L’esigenza di contenere i tempi per ascoltare i testimoni convocati ieri mattina, e ermettere che si svolgesse anche la seconda udienza, avrebbe suggerito che venissero assunti i verbali con le deposizioni rese nei giorni successivi alla tragedia, avvenuta a maggio del 2005, un’opzione contestata dalla difesa dell’imputato, dagli avvocati della famiglia costituita come parte offesa, e persino dalla pubblica accusa, rappresentata in aula dal pm Rosanna De Fraia della
Procura di Matera. Non potendo procedere senza il loro consenso, si è pertanto deciso di rinviare l’udienza di poco meno di tre mesi, al Febbraio del 2010. Ma a quel punto lo sconcerto è stato generale. Il padre di Francesco Mitidieri ha dichiarato di sentirsi “offeso” da quanto appena
successo. «Dopo un primo rinvio di diversi mesi, – queste sono state le sue esatte parole – c’era stato detto che le udienze si sarebbero svolte in fretta. Adesso siamo delusi. Ci dicessero cosa bisogna fare». Il dibattimento è iniziato da poco meno di un anno, e i genitori hanno deciso di non mancare mai nonostante il viaggio per andare e tornare da Policoro. Ieri mattina era presente anche il fratello più piccolo di Francesco. La madre, Sandra Mitidieri, non ha ancora svestito il lutto. «Siamo amareggiati –ha detto a mezza bocca – ci hanno ammazzato un figlio. Non so che c’è di peggio. Ho dovuto portargli i fiori e non c’è ancora giustizia. È una violenza anche questa». La corte era presente – ha aggiunto l’avvocato Giuseppe Labriola – c'erano tutti i testi, e si è rinviato in maniera del tutto anomala. Se lo stesso giudice lo stesso giorno deve comporre corte d'assise, e tribunale del riesame c’é un’evidente problema di organizzazione, e non si può pensare di attribuire la colpa agli avvocati».
Leo Amato (Quotidiano della Basilicata)

martedì 17 novembre 2009

Quella strada sgarrupata







Molti utenti di questo blog avranno sicuramente visto il film “Io speriamo che me la cavo”, oppure letto il libro da cui è tratto, una raccolta di sessanta temi, scritti da bambini di Arzano (NA). Tra questi temi ce ne è uno intitolato “Descrivi la tua casa”, che è un vero capolavoro di schiettezza. Quando ho visto le condizioni in cui versa la strada realizzata qualche mese fa (vedi foto), che collega viale Salerno con via Barletta mi sono venute in mente le parole di quel bambino e ho scritto questo pensiero:Il mio paese è tutto sgarrupato. Il centro storico è sgarrupato, il campo di calcio è sgarrupato, , le case popolari sono sgarrupate, la raccolta dell’immondizia è sgarrupata, l’acquedotto è sgarrupato, i politici sono sgarrupati. Pure le vie nuove sono sgarrupate!
Nonostante questo ci vivo lo stesso, perché è il paese mio, mi ci sono affezionato, però … mi sento sgarrupato anch’io!
Oggi parliamo della via nuova , il prolungamento di via Salerno
La storia di questa strada che è stata progettata e finanziata dalla precedente amministrazione guidata dall’attuale consigliere provinciale S. Di Sanza è stata appaltata da questa amministrazione con una procedura che non solo che non ha consentito alle imprese locali di partecipare alla gara , ma tutta la storia è degna di un libro da oscar dell’assurdo. Ad oggi , oltre 8 mesi dall’inizio dei lavori la strada è nelle condizioni che vediamo in queste foto , non sappiamo quando sarà terminata ma sappiamo già che ci costerà il doppio di quello preventivato, l’unica a stare tranquilla è la ditta in quando i lavori sono stati saldati , si proprio così abbiamo saldato la prima trance delle somme stanziate senza che possiamo usufruire di un opera degna di questo nome . Vorremmo sapere dall’amministrazione se si è accorta che la strada sta cedendo , molto probabilmente perché 40 cm di stabilizzato previsti dal capitolato c’è ne sarà si o no una 20 il resto è tutta terra , lo stesso asfalto che doveva essere di circa 7 cm c’è ne ad essere buoni 3 cm , e parliamo logicamente del primo strato , e queste inadempienze non sono neanche giustificate dal fatto che vi è un’ulteriore perizia che impegna risorse inesistenti e lavori da farsi.
La cosa ancor più grave che la giunta autorizza il saldo in deroga al patto di stabilità. Come dire al danno la beffa , una strada da schifo pagata con soldi che lasciano le povere casse del comune sgarrupate. E pensare che avevamo 1,800.000 euro di avanzo di amministrazione .
PS. Le nostre solite domande al sindaco:
1- È vero che per pagare il saldo per la strada in via Salerno non rispettiamo i vincoli del patto di stabilità
2- Perché abbiamo pagato il saldo della prima trance dei lavori con la strada in queste condizioni? 3- Se Vi è una relazione dettagliata sullo stato di avanzamento dei lavori effettuata dal D L.
4- Se si, vorremmo sapere cosa dice riguardo alla corretta esecuzione e all’utilizzo del materiale sia per quanto riguarda l’impiego dello stabilizzato che quello dell’asfalto ?
5- Non crede che quella strada in questo stato sia pericolosa?
6- Se succede qualcosa a persone o automobili , chi pagherà gli eventuali danni , noi cittadini con i soldi del comune o voi amministratori dalle vostre tasche?

lunedì 16 novembre 2009

I trattori della marcia su Roma partono tra segni di vittoria


POLICORO IERI MATTINA UN CENTINAIO DI MEZZI HANNO SOSTATO NELLA PIAZZA ANTISTANTE IL MUNICIPIO. SE NE SONO UNITI ALTRI CENTO «Saremo in tanti. Il governo deve ascoltare la nostra disperazione»
FILIPPO MELE
• P O L I C O R O. Aveva le lacrime agli occhi Tano Malannino, coltivatore di Vittoria (Ragusa) e presidente nazionale di Altragricoltura, quando è arrivato con i cento trattori partiti dalla Sicilia nella piazza antistante il Municipio. Erano le 10.30 di ieri. È stato spontaneo da parte dei coltivatori e cittadini in attesa far partire un lungo applauso. «Sono stanco, ma contentissimo – ha detto Malannino –. Questi applausi ci rinforzano nella nostra lotta. Li otteniamo dovunque passiamo. La crisi è di tutta l’agricoltura del Sud. La speculazione ci sta strangolando. Io sono produttore di uva e di ortaggi. Ma quest’anno è andata malissimo. A Roma dobbiamo per forza ottenere qualcosa. Arriveremo in tantissimi. Il Governo deve ascoltare la nostra disperazione».
Tutto era pronto, del resto, perché anche i cento mezzi allestiti nella mattinata dai produttori jonici prendessero anch’essi la marcia verso la capitale. Siciliani e lucani, uniti da Altragricoltura, la sigla organizzatrice, porteranno, insieme a campani,
sardi, laziali, nei “palazzi” del potere, domani, il malessere del comparto primario ancora trainante dell’economia del Mezzogiorno. «Attraverseremo il fiume Volturno – ha detto Enzo Devincenzis, del Comitato agricolo Metapontino (Cam) e del Coordinamento dei sindaci e degli assessori municipali della zona - in prossimità di Teano ed urleremo “Questa volta non obbedisco” alle multinazionali, alla grande distribuzione organizzata, al sistema finanziario. Raggiungeremo Roma domani e ci posizioneremo nei pressi del Palalottomatica lungo la Cristoforo Colombo. Nel pomeriggio il corteo partirà da piazza San Giovanni per raggiungere piazza Vittorio. In questo momento si stanno facendo pressioni presso il Governo nazionale per aprire un tavolo di concertazione col ministro delle Politiche agricole e con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per il tramite del sottosegretario Gianni Letta».
Ma il Governo risponderà? «In Grecia e Francia i Governi sono intervenuti stanziando ingenti somme per il mondo agricolo in crisi. Perché non dovrebbe farlo il Governo italiano?».
Lo sforzo organizzativo e fisico dei partecipanti, tuttavia, è notevole. Gianni Fabbris (Altragricoltura): «Marciare coi trattori verso Roma è difficile. E costoso. Nei giorni scorsi abbiamo lanciato una sottoscrizione fra gli agricoltori ed i cittadini che stanno sostenendo la nostra vertenza. Per ogni trattore occorrono 1.000 euro di spese (fra gasolio e costi vari). Mille euro per ogni mezzo autofinanziati dagli agricoltori con la colletta nei giorni scorsi. Nonostante la fatica, però, abbiamo la speranza che, finalmente, qualcosa si risolva. Al Governo consegneremo le delibere delle Regioni Sicilia e Basilicata che hanno chiesto la dichiarazione dello stato di crisi del settore». E molti agricoltori, partendo, hanno salutato i policoresi con il segno della vittoria.

domenica 15 novembre 2009

Riceviamo e pubblichiamo

consapevole che questo commento non verrà mai pubblicato , comunque a tal proposito vorrò dire la mia in merito all'operato PDL/ASILO NIDO
mi rivolgo agli onorevoli coordinatori sia provinciali che regionali del PDL in riguardo agli eletti di sindaco vice sindaco & C. di Policoro-
La sinistra da molti molti considerata statica e conservatrice era ormai fuori gioco; con la vittoria del centrodestra si voleva dare una svolta a questa comunità.
Si la svolta c'è stata , ma quella della "disperazione".
I nostri governanti cittadini che tutto hanno guardato tranne la disperazione che c'e negli occhi della gente. Non hanno voluto e non sono stati in grado neanche a tutelare persone oneste e stimate da una intera comunità, persone che da 10 anni hanno dato la loro professione educando bambini e ricevendo gratitudine, da far diventare l'asilo nido di policoro il fiore all'occhiello di tutte le amministrazioni che si sono succedute in questo tempo, il tutto è stato buttato al vento procurando non solo lo sgomento delle persone lese, ma di un comunità di famiglie.Malcontento di tante famiglie che alimentano critiche e maldicenze , fatti e misfatti dei nostri amministratori , nuocendo alla reputazione di un partito "PDL" che tanto poteva fare per il nostro paese.
Onorevoli coordinatori il marciapiede è la gente , la maggioranza , quella dove nei loro occhi si legge l'insoddisfazione e la disperazione. La cosa che fa più male e sentire sui gironali delle mistificazioni , la salvagurdia di un posto di lavoro si fa a prescindere dai colori politici, soprattutto in un momento di crisi nazionale che attanaglia le famiglie di tanti Italiani. (POTEVANO FARE MA NON HANNO VOLUTO FARE)

venerdì 13 novembre 2009

Serafino Di Sanza: il bando dell'asilo non ha tutelato i lavoratori



POLICORO - «È un impatto senza precedenti, quello che l'attuale crisi economico-finanziaria sta producendo nel nostro sistema economico e sociale. Con evidenti e drammatiche ripercussioni su numerose attività del nostro
territorio, costrette a chiudere battenti e sui posti di lavoro sempre più a rischio ». A commentare con forte preoccupazione lo scenario in atto è il consigliere provinciale di Policoro, Serafino Di Sanza, presidente della commissione
Lavoro,che sottolinea come il perdurare di tale recessione abbia messo in ginocchio moltissimefamiglie lucane, costrette a fare i conti con la costante minaccia del taglio degli stipendi e reso difficile, quando non impossibile,
soprattutto ai giovani, immaginare e sognare il proprio futuro. «La tutela del lavoratore, la sicurezza di un'occupazione, più che di un posto fisso - prosegue il consigliere Di Sanza- insieme a nuove e sempre più attive opportunità
di formazione, che restano ancora gli strumenti con i quali resistere alle sfide della mobilità, devono essere i pilastri sui quali costruire risposte concrete e unitarie da partedi istituzioni e parti sociali.
La recente vicenda relativa al bando di gara per la gestione dell'asilo nido di via Colombo, nella città di Policoro, ad esempio, ha messo in discussione proprio uno di questi pilastri: la tutela del lavoratore. Il bando in questione
non ha previsto il rispetto, da parte dell'impresa aggiudicataria, della clausola del cambio di gestione contenuta nell'articoloo 37 del Ccnl delle cooperative sociali, che garantisce al personale addetto al servizio la continuità del lavoro, conconseguente obbligo di assunzione a carico dell'impresa aggiudicataria. Che si preveda l'esplicito richiamo alla norma di salvaguardia dei lavoratori nei bandi di gara e il severo rispetto delle leggi contenute nei Ccnl di categoria, sono gli inviti rivolti alle amministrazioni locali anche in considerazione dei bandi di prossima pubblicazione »,ha auspicato il presidente della Commissione Provinciale Lavoro, Di Sanza. «In un contesto economico allarmante come quello attuale
-insiste il consiglieretutte le amministrazioni locali devono adoperarsi attraverso un ruolo attivo per sostenere l'occupazione e nello stesso tempo venire incontro alle esigenze del mondo imprenditoriale. Come l'amministrazione
provinciale di Matera -chiosa Di Sanza- farà nei prossimi mesi anche attraverso la procedura ristretta semplificata per l'affido di appalti che riguardanol'esecuzione dilavor ipubblici di importi inferiori a 1 milione di euro.L'impegno e
l'attenzione rivolti a queste dinamiche, da parte dell'amministrazione provinciale e del presidente Franco Stella in primis, sono consistenti, pur dovendo constatare che l'approvazione dei bilanci degli enti, nel rispetto del Patto
di stabilità, frena anche ilreale decollo degli stessi».
provinciamt@luedi.it

giovedì 12 novembre 2009

Riceviamo e Pubblichiamo: Policoro prima di Tutto


stiamo vivendo una ineficienza politica amministra... stiamo vivendo una ineficienza politica amministrativa di Policoro che non ha precedenti. Si parla e si legge che l'artefice di questa ingiustizia amministrativa ai danni delle lavoratrice dell'asilo nido sia il vice sindaco.
Il segretario comunale è un dirigente preposto e pagato da noi contribuenti per far applicare le leggi agli indirizzi degli amministratori e assicurarsi che tutto ciò non porta gli stessi in icagli amministrativi e danni alla stessa comunità, il SINDACO che di professione fa il consulente del lavoro si presume che sia informato che ci sono delle leggi che tutelano i lavoratori , l'ASSESSORE alle attività produttive è un dipendente comunale è informato in merito di tutela in quanto lui stesso ne beneficia, gli ASSESSORI ai lavori pubblici e all'agricoltura sono degli imprenditori e si presume che siano informati in merito , l'ASSESSORE alle pari opportunità è una donna e dovrebbe essere una garante a persone del suo stesso sesso , l'ASSESSORE al patrimonio un professionista e politico di lunga esperienza amministrativa il quale ha ricoperto anche la carica di primo cittadino di questa comunità.
Domanda, una amministrazione che NON E' IN GRADO di tutelare dei lavoratori che hanno educato una generazione di bambini policoresi, il tutto senza spreco di risorse e denaro pubblico ma solo disciplinando un bando con una "SEMPLICE" scritta "LA COOP. CHE SI AGGIUDICHERA' L'APPALTO E' OBBLIGATA A TUTELARE LA CONTINUITA DEL LAVORO AI LAVORATORI IN FORZA PRESSO LA STRUTTURA PENA LA RESCISSIONE DEL CONTRATTO" il tutto nel rispetto delle leggi nazionali che tutelano queste categorie di lavoratori.
Adesso in tutta risposta allo slogan del nostro sindaco "POLICORO PRIMA DI TUTTO " , o siete inbavagliati da un forestiero venuta da lontano senza amore per la nostra comunità o siete dei semplici incapaci amministratori.

Riceviamo e pubblichiamo: Il servizio idrico rimane BUBBICO ehm... pubblico (di nome)


giovedì 5 novembre 2009 Il servizio idrico rimane ... giovedì 5 novembre 2009
Il servizio idrico rimane BUBBICO ehm... pubblico (di nome)
Il PD continua la sua dura, eroica e sanguinolenta battaglia contro un governo che sta massacrando quel poco di COSA PUBBLICA che ancora rimane nei nostri comuni.
Ieri sera Senato ha approvato, con il voto favorevole di PDL e Lega, il decreto legge che obbliga a privatizzare la gestione dei servizi idrici.
Il PD e le altre opposizioni hanno votato contro. Ora la legge passa alla Camera che la discuterà mercoledì 18 novembre.
Sempre ieri sera, però, chi digitava "privatizzazione acqua" su google trovava (tra le pochissime voci che compaiono) un comunicato del Sen. Bubbico che strombazzava
"...Grazie a un emendamento del Pd è stata scongiurata la privatizzazione dell'acqua, bene indispensabile, di primaria importanza per tutti i cittadini..."
Inizialmente non capivamo... poi siamo andati a leggerci questo emendamento ed abbiamo scoperto che il paladino dell'acqua pubblica ha salvaguardato il carattere pubblico dell'acqua, ma (UDITE UDITE!!) la gestione la affidiamo ai privati!!
Grandioso!
Come dire:

l'acqua è pubblica, ma... la tariffazione la fanno i privati (che vogliono lucrare!)
l'acqua è pubblica, ma... se non paghi tutta la mia efficienza di privato, non puoi averne!
l'acqua è pubblica, ma... se io turo le falle tu devi pagare...
l'acqua è pubblica, ma... se le banche portano soldi per gli investimenti, le banche vanno remunerate
l'acqua è pubblica, ma... devi paghare questo "prodotto"
l'acqua è pubblica, ma... la stiamo dando ai privati perchè diventi ancora più pubblica!

Questi maledetti hanno stravolto completamente la realtà, al punto che bisognerebbe iniziare a dubitare del loro stato di salute psico-fisico! Non bastava la bufala dell'Europa che impone la privatizzazione (cosa che non è scritta da nessuna parte!)????
Per fortuna, molti cittadini attivi in questi giorni stanno partecipando alle centinaia di incontri, dibattiti, forum più o meno virtuali, convegni, promossi dalla rete dei Movimenti per l'ACQUA. Uscendo da questi inconti hanno la consapevolezza che parlare di acqua pubblica gestita dai privati è una grossa stronzata, un non sense.
Sanno che è il DIRITTO all'ACQUA che andrebbe salvaguardato come parte integrante del DIRITTO alla VITA e non l'aggettivo "pubblico" accanto alla parola "acqua". Cosa è rimasto di pubblico nei Comuni?
Sanno, inoltre, che parlare di diritto all'acqua è il segno di un grave degrado civile e morale della nostra società, dato che nessuno ha mai pensato di mettere per iscritto questa ovvietà.
Quinti, cari PDini, non aggiungete al danno dell'art. 15 la beffa di farci credere che l'acqua pubblica è salva. Almeno state zitti visto che non siete stati capaci di far discutere la legge di iniziativa POPOLARE per l'ACQUA BENE COMUNE che prevedeva una gestione dei servizi idrici PUBBLICA (sì) ma anche PARTECIPATA dai movimenti per l'acqua che forse hanno le mani e le menti più libere di voi.
Come la raccontano i giornali:
Utility, liberalizzazioni senza fretta - Italia Oggi (05-11-09)
Sì alla riforma dei servizi locali - Il Sole 24 Ore (05-11-09)
Il centrodestra sta svendendo anche l’acqua - L’Unità (05-11-09)
Acqua, bene pubblico ma servizio (se possibile) privato - Corriere della Sera (05-11-09)La svendita dell’acqua pubblica - La Repubblica (05-11-09)
Pubblicato da ilGrillaio
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mercoledì 11 novembre 2009

La Provincia di Matera dà il via libera all’istituto nautico a Policoro .

Oggi mettiamo il post del comunicato dell'amministrazione sull'apertura di un istituto Nautico a Policoro. Questa per noi è una bufala, o una sola come direbbero i romani e la ragioni le abbiamo spiegato in precedenza , ma visto che insistono perchè non credergli?

“Saluto con soddisfazione il parere positivo dell’Amministrazione provinciale in merito alla delibera di Giunta municipale con la quale chiedevamo a Policoro l’ubicazione di una scuola di secondo grado: un istituto nautico. Le nostre ragioni addotte sono state fondamentali e fatte proprie dall’Ente gerarchicamente superiore con competenza in materia di scuole secondarie nel momento in cui ha scelto Policoro come città capofila nel settore turistico-marittimo, data la presenza di strutture all’avanguardia operanti sul mio territorio che già oggi formano con appositi corsi personale altamente qualificato da inserire nel tessuto produttivo turistico. Già in passato –osserva il sindaco Nicola Lopatriello- ci eravamo battuti affinché Policoro avesse tra le sue scuole pubbliche anche un istituto nautico, in quanto il turismo è uno dei settori sui quali puntiamo per creare quel famoso sviluppo autopropulsivo di cui tanto si parla ma mai attuato nei fatti. La nostra regione è conosciuta per le sue risorse ambientali, turistiche, storiche e di clima mite tutto l’anno, oltre che per le risorse intrinseche del sottosuolo che tutti conosciamo come il petrolio e l’acqua. Per questo motivo, dato anche il notevole incremento che Policoro ha avuto negli anni proprio sul fronte turistico con la presenza di innumerevoli lidi, tra fissi e mobili, alcune strutture ricettive solo per ragazzi che svolgono sport acquatici come: nuoto, canoa, vela, winserf, il tutto funzionale alla perla dello Jonio che è ‘Marinagri’, la cittadella sull’acqua (tra le più grandi del Sud Italia) prossima, almeno mi auguro, alla riapertura totale dopo un primo dissequestro di 182 ettari. Pertanto ritengo necessaria l’istituzione di una scuola nautica che possa dare ai tanti giovani del posto un’occasione di lavoro in loco senza dover scegliere altre strade. Oltretutto in tutta la fascia jonica, non solo lucana, il più vicino istituto nautico si trova a Taranto. Ecco dunque che ci sono tutte le condizioni, anche di utenza, per aprirne uno, e sarebbe il primo in Basilicata, a Policoro. Ringrazio il presidente Stella, il quale in un incontro esplorativo di qualche mese fa mi aveva preannunciato che l’idea era giusta e la strada percorribile in poco tempo per la sua concretizzazione. E l’impegno è stato mantenuto”, conclude il primo cittadino Nicola Lopatriello.

Gabriele Elia
PS. a gennaio 2010 si riaprono le iscrizioni per l'anno scolastico 2010/2011 , dopo questo annuncio l'amministrazione sia Provinciale che comunale ci dovrebbero far sapere dove i ragazzi si possono iscrivere , in quale istituzione scolastico sarà attivato questo indirizzo.

martedì 10 novembre 2009

NO ALLO SCIPPO DELL"ACQUA PUBBLICA- Appello ai sindaci Lucani


Il 6 agosto 2008, il Parlamento italiano, con la legge 133, ha votato il decreto Tremonti 112, con l'articolo 23 bis, obbliga i Comuni a mettere all'asta la gestione delle loro reti idriche, entro il 31 dicembre 2010. Questo è avvenuto con l'appoggio delle opposizioni, in particolare del PD e nel silenzio quasi totale della stampa nazionale. Il governo Berlusconi ha quindi deciso che in Italia l'acqua è una merce. E' una decisione di una gravità estrema questa della privatizzazione dell'acqua che ci tocca direttamente non solo come utenti e consumatori ma anche come cittadini . Il Consiglio dei Ministri , ha poi approvato il 9/09/2009 delle “Modifiche” all’articolo 23 bis della Legge 133/2008 ,queste “Modifiche” sono inserite come articolo 15 in un Decreto legge (il 135/2009) per l’adempimento degli obblighi comunitari. Una prima parte di queste Modifiche riguarda gli affidamenti dei servizi pubblici locali, come gas, trasporti pubblici e rifiuti. Le vie ordinarie -così afferma il Decreto- di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica è l’affidamento degli stessi, attraverso gara, a società miste, il cui socio privato deve essere scelto attraverso gara, deve possedere non meno del 40% ed essere socio “industriale”. In poche parole questo vuol dire la fine delle gestioni attraverso SpA in house e della partecipazione maggioritaria degli enti locali nelle SpA quotate in borsa.E' la fine ad esempio in Basilicata di Acqua spa ora tutta pubblica . I soci che entrerebbero in Acqua Spa, è facile prevedere, che siano collegate a cordate composte da grosse imprese o peggio ancora da multinazionali dell'acqua .. Il sistema delle multinazionali o dei privati è semplice , pagano i debiti delle allegre gestioni regionali e poi sistematicamente devono fare il loro business per questioni di mercato, dopo l'efficienza e la riduzione di costi per fare business il passo successivo è l'aumento dei costi e delle bollette. In Basilicata è già presente nelle attività collegate ai rifiuti la Veolia(inceneritore di Potenza) , una multinazionale francese che già gestisce alcuni servizi idrici in altre regioni italiane (vedi il dissalatore di Reggio Calabria) o Acqualatina di Latina (dove per la disperazione i cittadini gravati dal raddoppio e dal triplo della bolletta dell'acqua sono scesi in contestazione ed hanno deciso di pagare secondo la media nazionale).Pensate forse che nella Basilicata ( già scippata dal petrolio), la regione che disseta anche la Puglia i privati non si faranno avanti nella gestione? GLI AGRICOLTORI (LA BASILICATA SI BASA SULL'AGRICOLTURA) CHE OGGI RECLAMANO DI ABBASSARE I COSTI DI GESTIONE E QUELLI DEL COSTO DELL'ACQUA AVRANNO VITA DIFFICILE QUANDO L'ACQUA SARA' GESTITA DAI PRIVATI CHE PER QUESTIONI DI MERCATO BATTERRANNO CASSA ? Occorre da subito‪‪ chiedere ai parlamentari che venga discussa in Parlamento la Legge di iniziativa popolare per una gestione pubblica e partecipata dell’acqua, che ha avuto oltre 400mila firme e ora ‘dorme’ nella Commissione Ambiente della Camera
1-la Regione Basilicata deve impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale, l'art.15 del Decreto legislativo 135/09, a tutela delle autonomie degli Enti Locali sulla base del principio di sussidiarietà riconosciuto dalla Costituzione italiana. -bisogna chiedere con insistenza alle forze politiche che dicano la loro posizione sulla gestione dell’acqua che non può essere pubblica a parole ma privata nella sua gestione così come proclamano alcuni senatori del PD che vantano emendamenti in merito.
2 convocare consigli comunali monotematici per dichiarare l’acqua bene comune e il servizio idrico “privo di rilevanza economica”;
3-il comuni devono fare la scelta dell’Azienda Pubblica Speciale a totale capitale pubblico: è l’unica strada che ci rimane per salvare l’acqua. Sarà solo partendo dal basso che salveremo l’acqua come bene comune, come diritto fondamentale umano e salveremo così anche la nostra democrazia ‬ ‬Il futuro di questa regione dipende solo dagli amministratori locali e dalla loro responsabilità in virtù del mandato conferito dai cittadini , che tutto vogliono tranne che l'aumento dei costi dell'acqua o peggio ancora emigrare dalla propria terra .

lunedì 9 novembre 2009

Notizie in Pillole

Via i crocifissi dalle aule. Suggerivano la risposta.
Gelmini: "Il crocifisso rappresenta l’Italia". Pensandoci bene, non le si puo' dare torto.
Bersani: "Il crocifisso nelle aule è una tradizione inoffensiva". Esattamente come le primarie.
Il cardinal Bertone: "Dobbiamo cercare con tutte le forze di conservare i simboli della nostra fede". È tutto ciò che ci rimane.
La replica di Gesù: "Non mi dimetto".
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Bella Ciao
Primarie Pd, vince Bersani. Ora può rimettersi i baffi.
Eletto Bersani, ora Berlusconi dovrà preoccuparsi. Già faticava a gestire un partito solo.
Il primo a telefonare a Bersani è stato D'Alema. Voleva i complimenti.
Rutelli intanto dice addio al Pd: "Tragitti differenti". Capita, brancolando nel buio.
Sempre Rutelli vuole mettere la sua mancanza di idee a disposizione di un nuovo progetto)
Prodi: "Se qualcuno se ne va non succede niente". Basta ricordargli di chiudere la porta.
brani tratti da Spinozza.

venerdì 6 novembre 2009

Asilo nido rigettato il ricorso?


Con questo titolo oggi usciva sul quotidiano un articolo a firma di Lutrelli. Solenne e soddisfatta la dichiarazione dell'assessore Leone che dice: "devo dire che le regole della democrazia e della trasparenza prevedono che quando scade una gestione di servizio pubblico un'amministrazione comunale non può fare altro che indire un nuovo Bando" Invece tremante e sconfortata , al limite della disperazione la telefonata fattami di una delle operatrici oggi rimasta senza lavoro, con dei figli da mantenere, che ogni giorno deve combattere con dignità, per la sopravivenza.
Io ho cercato di tranquillizzarla dicendogli che sia l'assessore che il quotidiano omettono una cosa importate che il Tar non ha dato un giudizio di merito sulla procedura del Bando, ma si è espresso solo sulla richiesta di sospensiva immediata dell'aggiudicazione della gara, e comunque per capire le ragioni bisognerebbe aspettare le motivazioni che saranno note solo oggi. E che comunque noi ci batteremo fino alla fine perché giustizia sia fatta. Per quello che ci riguarda questa decisione non sposta di una virgola alle ragioni delle nostre critiche sulla gestione del bando, che come dice con una nota anche il dipartimento regionale dei servizi sociali, è un bando difforme alle leggi regionali, in quando i parametri non rispettano quelle previsti dai piani sociali. Solo questo dovrebbe preoccupare i cittadini e le mamme, perché significa che per contenere i costi sono messi in discussione la qualità del servizio, oppure i servizi aggiuntivi saranno a spese delle famiglie. Inoltre il non aver previsto nel bando la salvaguardia dei posti di lavori esistenti la dice lunga sull'obbiettivo vero di questo bando, che era quello di far fuori le vecchie operatrici, per sostituirle con altre ritenute POLITICAMENTE più affidabili.
Allora di che cosa esulta il nostro caro assessore? di quale trasparenza parla? perche non risponde alle nostre domande che noi riproponiamo anche oggi:

1-caro Leone è vero o non è vero che nella cooperativa aggiudicatrice lavorano i familiari di un componente della commissione che ha aggiudicato l'appalto

2-Se è vero, cosa avrebbe fatto lui se sedeva nei banchi dell'opposizione?

3_Perché nel bando non è stato previsto la salvaguardia dei posti per le educatrici visto che anche lei non mette in discussione la loro professionalità?
4-E' vero o non è vero che c'è un codice etico sottoscritto a livello nazionale dalle cooperative sociali che prevede la salvaguardia dei posti di lavoro in caso di perdita degli appalti nei servizi sociali?
5- Cosa pensa di questa regola?

Perché la presidenza è stata data al dirigente del settore economico dott. re Vitale e non al responsabile del servizio sociale dott.ssa D'Elia?
E' vero che vi lavorano o vi hanno lavorato persone con legami familiari con alcuni Assessori?
E' vero o non è vero che avete dato con delibera di giunta un incarico importante alla figlia di un assessore?
Se è vero, non ritiene onesto chiedere almeno scusa al consigliere Fabiano Montesano?
Stia sicuro finché non saranno date certezze alle lavoratrici noi non ci arrenderemmo
.

giovedì 5 novembre 2009

Il Punto influenza A in Basilicata

Sono quattro, fino a questo momento, i lucani con casi accertati di Influenza A, ricoverati nell’Ospedale San Carlo di Potenza ma per altre patologie: secondo quanto si è appreso, le loro condizioni non destano però preoccupazione. - PISTICCI (MATERA): Un ragazzo di 12 anni ha contratto a Pisticci (Matera) il virus A-H1N1. La classe frequentata dall’alunno, nella scuola media del centro materano, oggi è deserta poichè i genitori hanno scelto di tenere a casa i figli in via precauzionale. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese, ha però precisato che le scuole lucane sono tutte aperte, e non ci sono problemi particolari, ad eccezione di un numero di assenze superiore alla media.

Riceviamo e Pubblichiamo:

Il Capogruppo del Partito Democratico di Policoro, Gianluca Marrese, interviene sulla vicenda relativa alla stabilizzazione di tutti i precari dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni della Regione Basilicata, compreso quindi il Personale Precario in forza attualmente presso il Comune di Policoro.Il tema della precarietà del lavoro, fondamentale nell'Agenda politica del centro-sinistra,è stato sin dal momento in cui abbiamo amministrato il Comune di Policoro, nella passata legislatura, sempre oggetto di attenzione particolare essendo rivolto alla parte più debole della società.In quell'occasione, la nostra amministrazione ritenne necessario, in rispetto alle normative vigenti ed alla disponibilità di risorse, di procedere alla stabilizzazione di numero 12 unità di precari che, ad oggi, hanno consolidato il loro rapporto di lavoro con l'Ente a tempo indeterminato dopo oltre 10 anni di ingiusta precarietà, acquisendo così una stabilità economica e sociale.In linea con quanto già avvenuto e sopramenzionato, oggi, grazie ad un puntuale ed utile intervento della Regione Basilicata si presenta una nuova ed interessantissima opportunità per il nostro Comune per procedere alla stabilizzazione di altrettanti precari di categoria A e B (operai ed esecutori) a tempo indeterminato, e nelle categorie C e D a tempo determinato, al fine di assicurare anche a loro la giusta stabilizzazione.Infatti la Giunta Regionale con delibera n. 1758 del 13.10.2009 ha stanziato, all'uopo, le somme necessarie per poter procedere alla stabilizzazione per tutti quei lavoratori impegnati da almeno tre anni in attività socialmente utili (ASU) presso i comuni e gli enti pubblici utilizzatori prevedendo un contributo economico di € 9.200,00 per l’anno 2009, per ogni lavoratore stabilizzato.E'chiaro che l'occasione è quella giusta per regolarizzare i rapporti di lavoro precario, anche attraverso contratti part-time.Il tutto, ai sensi della citata delibera, deve avvenire entro la fine del corrente anno, per cui si invita l'amministrazione a far si che l'Ufficio competente metta in atto tutti gli adempimenti utili e necessari per permettere a numerose famiglie di Policoro di raggiungere il traguardo della serenità e della stabilizzazione lavorativa, ponendo altresì fine a forme di precariato presso la Casa Comunale.L'auspicio è che alla vicenda venga data la giusta rilevanza al fine di evitare ciò che già negli ultimi tempi è accaduto a seguito della perdita sul nostro territorio comunale di servizi essenziali, quali quelli dello sportello della Camera di Commercio, del Catasto e della Biblioteca Comunale, servizi di cui un Comune così vasto qual è quello di Policoro non può sicuramente farne a meno e le cui responsabilità prettamente politiche sono da attribuire a chi oggi ci amministra che, con superficialità e poca lungimiranza, ha sottovalutato gli aspetti e le conseguenze negative per tutta la popolazione di Policoro di perdere, speriamo non definitivamente, servizi così importanti ed essenziali anche per gli operatori commerciali di tutto il Comprensorio
IL CAPOGRUPPO DEL PARTITO DEMOCRATICO
Gianluca Marrese

Ma chi è che appica quegli incendi in via Agrigento?

POLICORO CITTADINI ALLARMATI PER QUANTO ACCADE NEL DEPOSITO DI BASILICATA PULITA
• Filippo Mele - P O L I C O R O. C’è allarme tra i cittadini di via Agrigento e dintorni. Lamentano il susseguirsi d’incendi al fare del giorno nel deposito della ditta Basilicata pulita, subappaltatrice del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani della città jonica. Deposito ubicato al centro tra il secondo piano di zona e l’area di nuova espansione ad ovest dell’abitato. Così, sono fioccate le segnalazioni alla Gazzetta. La prima sotto forma di una e-mail con cui ci sono state inviate 4 foto scattate alle prime luci dell’alba del 5 ottobre scorso. Si vedono densi fumi che si levano verso il cielo dall’interno del piazzale. Chi ha scattato le istantanee ha scritto di fumi maleodoranti. Insomma, brucia immondizia. Ma, chi ha appicca i roghi? Da allora sono arrivate più telefonate che ci hanno invitato a verificare di persona. Così, ieri, alle 8.10, un residente di via Macerata, con affaccio su via Agrigento, ha chiamato per l’en - nesima volta: «Se andate adesso ci sono i rifiuti che stanno bruciando. Il fumo è talmente denso che non posso affacciarmi fuori di casa o salire in terrazzo». Siamo andati a verificare. Alle 8.20, il cancello era aperto. Abbiamo chiamato prima di entrare ma non ci ha risposto nessuno. Siamo entrati. In fondo al piazzale una autobotte stava scaricando acqua su una grossa quantità di rifiuti indifferenziati che bruciava. Un operatore dirigeva il getto del liquido sulle fiamme. La puzza era così intensa da irritare la gola. Il fumo pestilenziale. Il dipendente, però, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione invitandoci a rivolgerci al numero di telefono della ditta per avere informazioni. Non abbiamo neanche potuto scattare fotografie. I residenti della zona sono inviperiti. «Si parla sempre di tutela dell’ambiente - ha detto Raffaele Apa - ma a parole e non nei fatti. Qui bruciano rifiuti, plastica, carta, tutto. Il fumo e la puzza entrano nelle abitazioni facendo diventare l’aria irrespirabile. Abbiamo segnalato il problema ma senza ottenere risultati». «Ieri, alle 7.30 - ha aggiunto Giacinto Nerino - c’era il falò nel deposito. Ho dovuto chiudere tutti gli infissi per impedire che entrasse in casa l’aria inquinata. La mattina, quando mi sveglio, debbo prima affacciarmi, se non c’è fumo esco, altrimenti resto dentro. Dal terrazzo ho visto le fiamme altre tre metri. Un falò durato più di un’ora». Poi, l’ironia: «Ogni tanto, tac la plastica ed i rifiuti si accendono. Così, da soli senza che nessuno appicchi il fuoco».

martedì 3 novembre 2009

Policoro: Guerra tra L'amministrazione e le Mamme. Rilievi di inadeguata manutenzione della scuola anche da parte delle ASL

Il comitato dei genitori ed un avvocato in qualità di mamma di un bambino che frequenta la scuola elementare in via Puglia, il 17/10/2009 con una diffida segnalano al comune le gravi carenze igienico sanitarie in cui versa il cirolo didattico L. Milani in via Puglia . La cosa passa inosservata , e non è la prima volta, visto che i nostri amministratori hanno sempre qualcosa d' altro di più importante da fare. Dopo cica 10 giorni vi è un intervento dei carabinieri e degli uffici Sanitari del ASL. La relazione dell'ufficiale Sanitario non smentisce le preoccupazioni dei genitori , anzi chiede interventi immediati. Solo allora l' assessore Leone si accorge del problema , ed è costretto ad intervenire . Aveva avuto tutto il tempo di incontrare i genitori e tranquilizzarli , niente , e come suo solito fare , invece di chiedere scusa e far comprendere le ragioni delle difficoltà , attacca , nega l'evidenza ( basta leggere il duro verbale delle ASL)e con tono minaccioso , vuole sapere addirittura da chi è composto questo comitato. Bastava che la mattina andasse davanti alla scuola e parlasse con i genitori , avrebbe capito che quelle preoccupazioni espresse in queste due lettere ( che noi pubblichiamo )erano condivise da tutti. Altro che scaldare i muscoli per le prossime amministrative , questi problemi politici c'è li hanno solo loro , ormai non pensano ad altro a chi tra lui e Lopatriello o Castelluccio si deve candidare alle Regionali , mentre questi genitori vorrebbero solo una scuola decentemente sicura.
Leone contro i paladini -
POLICORO " 2/11/ - «L'edilizia scolastica della città di Policoro gode di buona salute: molte migliorìe le abbiamo apportate, altre sono in cantiere, ma niente a che vedere con i falsi allarmismi che qualcuno sta provando a ordire, ai danni dell'amministrazione comunale». L' assessore alla Pubblica istruzione Rocco Leone, interviene pubblicamente su una serie di richieste formali inoltrate al Comune di Policoro, al comando dei Carabinieri e alla procura della Repubblica da parte di uno studio legale della città, circa il presunto stato di degrado di alcune delle scuole presenti sul territorio. «Sono abituato al dialogo e al confronto -continua Leone - le
carte le lascio scrivere ai lenti burocrati che pensano alla forma più che alla sostanza. Le richieste di verifica sullo stato dell'arte di alcuni edifici scolastici sono state evase nel giro di pochi giorni, attivando gli uffici preposti al controllo e alla stessa manutenzione, visto che si parlava
di qualche finestra malandata, di un rubinetto rotto, diunpaio di piastrelle penzolanti e del verde circostante non adeguatamente curato. Problemi tutti rimediabili prosegue l'assessore - molti dei quali già ampiamente risolti. Trovo eccessivamente inopportuno investire sin dal primo momento addirittura la Procura della Repubblica per risolvere problemi di tale portata: era sufficiente che una delegazione di questo "Comitato di genitori" di cui la lettera dello studio legale parla (in qualità di assessore alla Pubblica istruzione non sapevo nemmeno della costituzione di un comitato; a tal proposito ho inoltrato richiesta formale allo studio legale in questione per ricevere chiarimenti in merito) ne parlasse con il sottoscritto per trovare soluzioni adeguate in tempi celeri». Secondo il vicesindaco, inoltre: «Questo climaostile neiconfronti dell'Amministrazione si avvicina molto a quella che viene definita "contrapposizione politica": resta solo un dubbio - conclude Leone- qualcuno starà già scaldando i muscoli in vista delle prossime elezioni, ergendosi a"Paladino della Giustizia" a spese dei timori e delle apprensioni
delle famiglie policoresi?» (tratto dal quotidiano)

_____________________Policoro 17/10 La diffida del comitato___

Formulo la presente in nome e per conto di un comitato di genitori di minori d'età che frequentanola "scuola dell'infanziad i Via Dante" per esprorre quanto segue. Nella predetta scuola l'amministtazione comunale di Policoro' con specifico riferimento aI settore di competenza, non ha provveduto, all'inizio dell'anno scolastico,ad eseguire i necessari lavori per porre in
sicurezza e salubrità il predetto istituto. In effètti, è omessa la disinfestazione dei locali interni e del giardino che circonda l'intera struttura. L'omissione, risulta tanto più grave, considerando che La scuola ha, di recente, ospitato i seggi elettorali. Le carenze della struttura, inoltre, si registrano anche nella mancata funzionalità dei bagni con conseguente notevole disagio sanitario,
nell' imperfetta impermeabilizzazione del solaio che determina, nella stagione invernale, umidità e caduta d'acqua a stillicidio nei locali della scuola. Nella zona adibita a cucina, numerosissime piastrelle sono cadute,ed altre,Sono in procinto di cadere,con conseguertte carenza d'igiene del
locale e pericolosità per il personale addetto alla mensa. Nel giardino della scuola, sono presenti diversi alberi ad alto fusto la cui inclinazione è tale da costituire certo e diretto pericolo sia per gli
utenti esterni che, soprattutto per i bambini che ogni giorno transitano nella struttura e per il personale della scuola' Risulta che le problematiche ivi segnalate sono state immediatamente
portate all'attenzione dell'amministrazione comunale senza' tuttavia' mai ottenere utile riscontro.
Poiché a situazione non è in alcun modo più tollerabile, VI INVITO E DIFFIDO formalmente, a svoigere i lavori di cui sopra, e a dare pronta e celere risposta a tale diffida legale. Decorso inutilmente tale termine sàrò costretta, senza altro awiso, a adire il Magistrato competente per ottenere tutela giudiziaria degli interessi dei miei assistiti e , a segnalare formalmente la
questione agli uffic i giudiziari per accertare le eventuali violazioni della legge penale in vigore.
La presente,a d ogni modo, è portata a conoscenza ella Procura della Repubblica presso 'autorità investigativa, per compiere le opportune verifiche del caso.

_________________La Diffida dell'avvocato al comune
In qualità di genitore di minore di età iscritto alla scuola primaria di Via Puglia "L.Milani", ho potuto constatare numerose e gravi carenze d’ igiene e salubrità dell’edificio.
La questione viene sottoposta all’attenzione dell’amministrazione comunale, in persona dei due assessori interessati, per quanto concerne la specifica e diretta competenza del comune.
In effetti, ho riscontrato l’assoluto stato di degrado di tutta la zona di verde che circonda gli edifici, con particolare riguardo alla zona della sala –palestra. Ritengo che sia pura utopia ipotizzare che il comune voglia manifestare rispetto per la destinazione a verde dei predetti luoghi con sistemazione di piante e fiori ma, tuttavia, costituisce preciso onere del comune garantire la salubrità e igiene dei luoghi provvedendo al taglio delle sterpaglie e alla loro costante pulizia. L’istituto è quotidianamente privo di materiale igienico in tal modo da non consentire agli alunni di svolgere abitualmente ai propri bisogni fisiologici. Le finestre delle aule al secondo piano sono prive di sistemi di sicurezza sia per la loro apertura e chiusura, sia per scongiurare eventuali cadute all’esterno, degli alunni. Nei pressi della scuola, in totale disprezzo della sicurezza e salute dei minori di età, sono state collocate n.4 antenne di telefonia mobile che l’amministrazione comunale ha consentito di collocare nelle vicinanze della scuola invece di provvedere alla sistemazione in zona esterna al perimetro urbanistico della città. L’elenco di cui sopra non costituisce una sterile segnalazione ma precisa e puntale diffida ad adempiere in tal senso e dare riscontro alla presente entro dieci giorni dal ricevimento. Decorso inutilmente tale termine sarò costretta, senza ulteriore avviso, ad adire la magistratura per verificare eventuali violazioni alla legge in vigore. La presente diffida viene ad ogni modo portata all’attenzione dell’autorità investigativa per le verifiche del caso.
Distinti saluti.