il post che che seguirà riguarda l'ennesimo atto criminale subito da un cittadino Policorese pochi giorni dopo la vile aggressione del Bar di Elio e l'arresto di un pregiudicato colpevole di aver chiesto il pizzo ad un imprenditore. Atti questi che messi insieme agli svariati furti che si sono consumati nell'anno passato nella nostra città e al taglieggiamento subito dai nostri agricoltori fanno della città di Policoro una delle meno sicure della provincia di Matera. Si tratta di timori confermati anche dal prudentissimo procuratore generale Tufano all'apertura dell'anno giudiziario. Al contrario il nostro sindaco risponde con un comunicato che minimizza gli evidenti segnali di una ripresa della criminalità così crescente per aggressività da far ricordare i drammatici anni 90, quando criminali grandi e piccoli spadroneggiavano e furono debellati solo grazie al lungo e coraggioso lavoro investigativo svolto dai carabinieri guidati dal capitano Zaccheo.
Molti cittadini denunciano che la villa comunale ed i giardini Murati dopo una certa ora sono off limits, la droga dilaga tra i giovani, alcune zone del territorio sono completamente abbandonate , mai un vigile nè un carabiniere che, rappresentando un segnale della presenza dello stato, almeno fungerebbero da deterrente. E il sindaco invece risponde con una proposta estemporanea e puerile, quella di aumentare il numero dei vigili in servizio vicino all'ufficio postale nei "giorni caldi", come se il comando della polizia urbana non fosse distante solo pochi metri. Ma poi come credergli visto il presidio fantasma al secondo piano di zona, di vigili neanche l'ombra ma la casetta abusiva è ancora la, ci è è costata per istallarla bei soldini ( sempre a spese nostre) e a spese nostre pagheremmo gli avvocati per difendere gli amministratori e tecnici per l'accusa di abuso.
Il vero problema da noi più volte sollevato è che l'organico dei vigili risulta sottodimensionato e insufficiente, e sembrerebbe quasi volutamente, alcune unità sono state spostate negli uffici. Il comune di Policoro e il prefetto hanno sottoscritto un protocollo di intesa sulla sicurezza che è rimasto lettera morta; ripetutamente il sindaco aveva promesso delle postazioni video nelle zone sensibili della città, ma di questi impegni sono rimaste solo parole vuote. Non è che per avere più vigili urbani e più sicurezza dobbiamo raccogliere le firme, come si sta facendo per i Vigili del Fuoco? Chi sa se al consigliere Ferrara questa idea piace................
Policoro (MT), sono quasi le quattro del pomeriggio, quando una signora, una pensionata di 71anni del posto, si reca presso il locale Ufficio Postale per ritirare la propria pensione e poter pagare, quindi, qualche bolletta.
Come sua consuetudine e così come fatto da anni, la pensionata, effettuate le operazioni di ritiro della pensione, ripone nella borsa i contanti, poco più di 1.550 euro e si allontana in direzione di casa, ignara di essere stata osservata da qualcuno. Infatti, uno sconosciuto ha attentamente osservato le sue mosse e decide di seguirla.
Giunta in via Siris, scatta l’aggressione: lo sconosciuto, un giovane, l’aggredisce alle spalle e le strappa con forza e violenza la borsa.
L’anziana donna, nonostante la veemenza dell’aggressione, resiste, si oppone come può, ma in vano, in quanto viene scaraventata a terra dalla furia del malfattore che, così, riesce ad appropriarsi della borsa e fugge. La malcapitata, per fortuna, resta quasi illesa e ha la forza di informare i Carabinieri.
I militari dell’Arma, guidati personalmente dal Capitano Carbone, giunti sul posto, effettuano, subito, i primi accertamenti e, acquisiti i primi elementi testimoniali, avviano le ricerche dell’autore, un ragazzo con un giubbotto a quadri, bianchi e neri, notato mentre si allontanava dal posto dell’aggressione con stretto al petto qualcosa.
Si decide così di bloccare i principali accessi alla Città e, soprattutto, viene effettuato un capillare controllo presso la locale stazione degli autobus, nell’ipotesi che il fuggitivo potesse salire su qualche mezzo in partenza e allontanarsi.
L’ipotesi così formulata si svela fondata.
Proprio presso la fermata degli autobus, i carabinieri notano un giovane che, di fatto, corrisponde, alla descrizione fatta del rapinatore.
Senza indugiare, i militari lo raggiungono e, nonostante questi tenti una disperata fuga, riescono a bloccarlo.
Il fermato, non pago, pur di sottrarsi al controllo, reagisce, cerca di divincolarsi, scalcia, si agita forsennatamente, ma ciò nonostante viene immobilizzato definitivamente ed ammanettato.
I carabinieri lo perquisiscono, rinvenendogli, nella tasca anteriore dei jeans, il bottino della rapina, i soldi della pensione della signora.
Da segnalare che l’arresto è stato effettuato personalmente dal Comandante della Compagnia di Policoro, Capitano Carbone, unitamente agli altri militari che hanno concorso nell’operazione.
Al rientro in caserma, la signora è ancora lì che sta denunciando l’episodio e, quando i Carabinieri le restituiscono i soldi, scoppia in lacrime, abbraccia e bacia tutti, ringraziandoli e, così, d’un tratto, i dolori, dovuti alla caduta e all’aggressione subita, sembrano scomparsi.
Il referto medico del Pronto Soccorso le riconoscerà una prognosi di 7 giorni, per contusione e distorsione al polso destro ed all’anca destra.
Il ragazzo, un albanese di 19 anni, domiciliato a Tursi (MT), confessa l’evidenza, anche se ad inchiodarlo, ulteriormente, alle sue responsabilità vi è finanche il filmato di una delle telecamere di sicurezza di un negozio di via Siris, che lo aveva ripreso proprio mentre seguiva la signora, poco prima dell’aggressione.
Lo stesso è stato tratto arrestato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale e accompagnato in carcere a Matera.
Da evidenziare che, nel 2008, la stessa signora aveva già subito un altro scippo, questa volta ad opera di due altri giovani, poi identificati dai carabinieri in due fratelli minorenni del posto e denunciati.