mercoledì 31 marzo 2010

Policoro preaviso di sfratto al sindaco : Pd al 40% il centrosinistra al 70% solo il 26% al centrodestra di Lopatriello


l Pd primo partito a Policoro con il 40%, dei voti, si parte da questo straordinario dato per analizzare la disfatta del centrodestra Policorese attestatasi a un misero 26% , centrodestra che qui a Policoro è rappresentato dal primo cittadino Nicola Lopatriello. La stessa elezione del candidato della PDL Paolo Castelluccio è da attribuire più che ai consensi raccolti a Policoro (1350 Voti) a quello che è riuscito raccogliere in termini di preferenza in provincia (2000 voti) grazie soprattutto all'impegno dei vertici Regionali di PDL Latronico e Viceconte che non solo contro tutti lo hanno voluto in lista ma poi lealmente sostenuto. Mai il centrodestra in questi quindici anni alle regionali era sceso a Policoro sotto il 40% di consenso alle Regionali , basta controllare i dati storici delle elezione sul sito del ministero degli interni dal 95 anno di nascita di F. Italia al 2005, e nelle ultime due tornate le elezioni si sono tenute con alla guida del comune il centrodestra. Questa per la maggioranza di centrodestra di Policoro non solo è una disfatta elettorale , ma segna anche e lo sfaldamento del profilo politico. Almeno due consiglieri Ripoli e Vigorito hanno sostenuto UDC e il candidato Ruggiero che è stato appena poche settimane fa protagonista di una forte polemica con Lopatriello , per non parlare poi del gruppo che fa riferimento a Ierone la cui libertà di voto concentrato su Magda Allam si è rilevata un vero e proprio Flop se è vero che a Policoro il centrosinistra si attesta al 70%., Allam al 8% di voti sul presidente e 2,7 sulla lista. Lopatriello che in questi giorni lo vediamo festeggiare, ci chiediamo cosa festeggia , visto i dati , secondo noi dovrebbe onestamente cominciarsi ad interrogare se su questo voto negativo della PDL non abbia influito anche la opaca gestione della sua amministrazione, visto che almeno formalmente ha sostenuto la PDL. Secondo noi è un segnale forte e chiaro dell'elettorato che gli manda un preavviso di sfratto, a un sindaco ormai che non può neanche dire di avere il consenso da parte dei cittadini , a due anni dalla sua elezione il centrodestra è passato dai 5400 voti ottenuti alle amministrative al risicato 2400 voti dell'ultima tornata elettorale, contento lui figurarsi noi................

I 26 consiglieri eletti in Basilicata

Questa la composizione del Consiglio regionale della Basilicata sulla base dei risultati elettorali, secondo quanto reso noto sui siti delle Prefetture di Potenza e di Matera.
Partito democratico: Marcello Pittella che è risultato il candidato più sufragato con 11 mila preferenze , Vincenzo Folino, Pasquale Robortella, Erminio Restaino, Luca Braia, Vincenzo Santochirico, Vincenzo Viti.
Italia dei Valori: Enrico Mazzeo Cicchetti, Antonio Autilio, Nicola Benedetto.
Udc: Agatino Mancusi, Vincenzo Ruggiero.
Popolari Uniti: Luigi Scaglione. Partito socialista: Rocco Vita.
Alleanza per l’Italia: Alessandro Singetta. Sinistra ecologia libertà: Giannino Romaniello.
Partito delle Libertà: Mariano Pici, Gianni Rosa, Michele Napoli, Franco Mattia, Romeo Sarra, Paolo Castelluccio, Mario Venezia.
Movimento per le Autonomie: Francesco Mollica. Per la Basilicata: Roberto Falotico.

Io amo la Lucania: Ernesto Alfonso Navazio.

Risultano eletti nel Consiglio anche il confermato Presidente della Giunta, Vito De Filippo (Pd), il candidato del centrodestra Nicola Pagliuca (Pdl) e i primi due del “listino” del centrosinistra, che sono l’onorevole Felice Belisario (Idv) e la senatrice Maria Antezza (Pd): questi ultimi due, all’inizio della campagna elettorale, hanno annunciato che si dimetteranno per fare posto ad altri due candidati delle liste proporzionali.

martedì 30 marzo 2010

Definitivi Policoro. Il Cs altre il 70%. Castelluccio eletto Consigliere Regionale


A Policoro il Cs si attesta al 70% pari a 5707 voti battendo nettamente il CD che si ferma al 27% pari a 2221 voti il dato più negativo degli ultimi 15 anni per la destra nella nostra città mentre Magda Allam e terzo con 8% .

Paolo Castelluccio è il nuovo Consigliere Regionale di Policoro, è stato il secondo eletto nella PDL con 3431 voti, dopo Sarra eletto con 4412 voti, e prima di Venezia eletto con 2927 voti. Nel Pd invece sono stati eletti primo Luca Braia con 5157, secondo Vincenzo Santochirico con 4909 e terzo Vincenzo Viti con 4995, Antonio Di Sanza e quinto con 2995 voti.

Gli altri consiglieri eletti di Matera sono l'imprenditore Benedetto in IDV con 3591 che supera la Mastrosimone fermatasi a 3471 voti mentre UDC elegge e Ruggiero con 3720 voti.

Gianni Rondinone è il primo eletto di SL con 1800 voti mentre Virgilio Lifante con 788 voti e il secondo, SL pur prendendo il 5% in Provincia non elegono nessuno così come API di Nigro che si ferma a 1453 voti, stessa sorte di Innocenzo Loguercio consigliere Regionale uscente dei socialisti che prende 2450 preferenze con il partito a 5,45

Risultati definitivi di Policoro

PD 3377 voti uguale 40,20%

IDV 672 voti uguale 8,32%

SL 630 voti uguale a il 3,16%

Socialisti 207 voti uguale 2,56

Api 202 voti uguale e 2,50

Casini 630 voti uguale al 7,04



Idea 82 uguale e 2,88
Popolari 54 uguale a 1,90

PDL 1980 voti uguale a 26,42
MPA 128 voti uguale a 1,83

Magda Allam 217 voti uguale a 2,67

Preferenze su un campione parziale :

A. Di Sanza 1500 voti
Santochirico 468
Viti 506
D'allessandro 440
Braia 87

Lifante 96 voti
Rondinone 108
Nigro 95
Rizzo Antonio 104
Persiani 109
Ruggiero 466
Libuti 87
Palazzo 145

Castelluccio 1347
Giordano 140


lunedì 29 marzo 2010

dato definitivo affluenza urne a policoro

ore 15 votanti il 67,83 nel 2005 votanti 78,26 meno 10,50 pari a 8950 votanti

In provincia di matera la percentuale è stata del 68,47 a fronte del 70,46 del 2005

un voto contro di lui


La sua sfida: o con me o con i giudici e la sinistra

Si sente dire: ero incerto ma dopo che ho visto Berlusconi impazzare su tutte le reti andrò a votare. La teoria dell'effetto boomerang, tante volte evocata (soprattutto dal "Corriere") a proposito di Santoro stavolta rischia di colpire il padrone delle televisioni. Anche chi scrive ha seri motivi per diffidare dei partiti della cosiddetta opposizione. Sempre meno credibili soprattutto a livello locale. Sempre più afflitti da clientele e trasformismo a scapito dei tanti galantuomini che ancora praticano una politica pulita. E dunque finché la partita era giocata sul tavolo delle amministrazioni regionali (come era giusto che fosse) un certo tipo di astensione consapevole sembrava farsi strada tra i poveri elettori del centrosinistra. Le uniche eccezioni potevano riguardare personaggi per diversi motivi controcorrente e dunque degni di attenzione. Emma Bonino, impegnata nell'impresa impossibile di governare Roma e il Lazio avendo contro tutti i possibili poteri forti, a cominciare dai monsignori e dai proprietari di cliniche. Il Nichi Vendola pugliese che dopo aver schiantato nelle primarie il candidato di D'Alema e dribblato lo scandalo escort e tangenti (Frisullo era il suo vicepresidente in giunta), sfida per la seconda volta l'armata berlusconiana con buone possibilità di ripetere il miracolo. Il Movimento 5 Stelle che, come dice Beppe Grillo, hai il non piccolo merito di aver dato in queste elezioni una possibilità a ragazzi e ragazze, ingenui e incensurati.

Tutto qua. Berlusconi si avviava dunque verso un nuovo trionfo elettorale, sia pure per abbandono dell'avversario quando ha pensato bene di esagerare. Prima imbavagliando Annozero e tutti gli spazi televisivi non ancora addomesticati. Suscitando però Raiperunanotte, che sarà ricordata come la prima rivolta civile di massa per il diritto all'informazione. Poi, ecco l'indimenticabile scena di lui che nel Tg1 del Minzolini signorsì signore, sottotitolato come presidente del consiglio e addobbato con il tricolore ordina di "tracciare la croce sul nome Polverini". Dall'aria che tira questa non dovrebbe passarla liscia. In fondo dobbiamo ringraziarlo. Quando lui dice o con me o contro di me rende tutto più semplice.

Da il Fatto Quotidiano del 28 marzo

domenica 28 marzo 2010

Grande astensionismo a Policoro

ore 22 ha votato 47,04 nel 2005 erano stati il 60,32 , quindi a policoro si è a un - 13%.
Oggi i seggi saranno aperti fino alle 15.00, noi contiamo di dare le prime proiezione sui voti sia ai partiti che le preferenze dei candidati di Policoro a partire dalle 16,30 e dalle 18.oo anche dei risultati provinciali e regionali

affluenza alle 12. le ultime sulle corse clandestine nell'ipodromo regionale

POLICORO 6,42 precedente 9,82

le ultime notizie dalle corse clandestine sulla basilicata

Ippodromo di Spinòl - GP della BASILICATA
Fan De Philippe 51.5"
Paglienne 40.4"
Ipson de Allah 6.5"
(tratto da notapolitica)

Notizie in pillole



Il Pd non teme l’astensionismo. Ecco il lato positivo del non avere elettori.



Quagliariello: “Santoro non è nei pensieri di Berlusconi”. Non ha le tette.
(In effetti Santoro non è pensieri di Berlusconi. È nei suoi ordini)

Berlusconi: “Sono anni che la sinistra dice di essere cambiata, ma non è vero”. È ancora incapace di fare opposizione.

Gli ascoltatori di Travaglio riescono a guardare la luna invece del dito. Quello lo sentono.

venerdì 26 marzo 2010

Oggi ultimi comizi e gli appelli al voto di Magda Allam e Di Sanza

La vera novità di questa campagna elettorale , non sono stati ne i candidati , ne le proposte programmatiche del tutte assenti , ma l'utilizzo social network. Molti a cominciare da Vito De Filippo sono stati stregati dalle piattaforme di Facebook. Nella campagna elettorale on line, infatti, molti candidati hanno un profilo , altri come la candidata di Ferradina Rosa Rivelli hanno utilizzato FB per aprire un dialogo e scambi di idee mentre a Di Sanza, Santochirico e Rondinone come inviti ai vari incontri o annunci per i comizi . Pochi hanno utilizzato filmati su YouTub e quasi nessuno Twitter e Flickr. Stasera si chiude con i comizi dalle 20.30 alle 24 saranno tutti in piazza, anche la PDL locale con il segretario Leone , il candidato Castelluccio ed il sindaco Lopatriello, unico ed ultimo comizio del centrodestra, mentre il comizio del PD con Antonio Di Sanza è annunciato per le ore 21,30.Tra gli altri sono previsti anche gli interventi dell'UDC con Nicola Viola e Io Amo La Lucania con Antonio Rizzo. E poi tutti ad attendere i risultati. Noi azzardiamo una previsione per Policoro , primo è quella di una cocente sconfitta della PDL (qualcuno dice che per il CS è stato come giocare senza l'avversario), contraposto a uno straordinario risultato del PD e del candidato Magda Allam che sarà la grande sorpresa di queste regionali, con tutti gli altri che prenderanno i resti, ma il primo partito sarà quello degli astensionisti e le schede bianche e nulle, che sarà il grido di dolore fatta di disperazione di tanti cittadini che non si riconoscono più in questa classe dirigente.Noi Domenica e Lunedì mattina vi aggiorneremo sui dati dell'affluenza e pensiamo di essere in grado già da lunedi alle 15,30 di di darvi le prime proiezione dei risultati dei principali candidati di Policoro.



mercoledì 24 marzo 2010

SE ANCHE IL BISOGNO PRIMARIO DI TUTTI DIVENTA UN AFFARE DI POCHI?

POLICORO - GIOVEDI’ 25 MARZO – VILLA COMUNALE ore 18,30
ACQUA
SE ANCHE IL BISOGNO PRIMARIO DI TUTTI DIVENTA UN AFFARE DI POCHI?



Campagna elettorale: vietato parlare di problemi reali per non interferire con le frottole dei candidati più influenti?

NON PER NOI
Il governo ha dato via alla privatizzazione dell’acqua, alcune regioni, come la Regione Puglia, hanno già detto no e hanno impugnato il provvedimento legislativo per vizio di incostituzionalità.
Da gennaio si è chiesto di fare lo stesso alla Regione Basilicata, che naturalmente non lo ha fatto.

PERCHE’ ?
Campagna elettorale: nemmeno le piazze vanno più bene, i candidati si riuniscono in sale conferenze chiuse col loro seguito, spesso adunato da datori di lavoro e meschini potentati vari, in un braccio di ferro a chi le riempie meglio. Sul disastroso Piano Energetico Regionale tante bugie bipartisan e tanti silenzi da ogni parte, sulla questione dei rifiuti tossici nemmeno una parola, sul problema del lavoro tante promesse, qualche scandalo e il solito voto di scambio (un’altra bugia!), sulle trivellazioni selvagge tanti sotterfugi e ancora silenzio, sulla questione del nucleare tanta demagogia e pochi fatti, sulla privatizzazione dell’acqua e sull’inquinamento da bario nella diga del Pertusillo, dovuto alle estrazioni petrolifere, nemmeno una parola!

Giovedì parliamo di acqua:
Che significa privatizzare l’acqua? Chi lo vuole e perché? Perché non si è fatto ancora nulla quì?

Cosa possiamo fare noi?
Fra pochi giorni partirà la raccolta di firme per indire un referendum nazionale che abroghi la legge sulla privatizzazione dell’acqua: per questo, per non farti abbindolare, perché il tuo voto sia cosciente ti chiediamo di informarti!
E per questo a parlare con noi in piazza ci sarà il padre missionario, fondatore della rete Lilliput, Alex Zanotelli

In caso di pioggia l’incontro si terrà presso la sala parrocchiale della Chiesa Madre
Karakteria - Noscorie trisaia- Bosco

Ferrara : «Ecco perché sosterrò Magdi Allam» Frammartino: noi speriamo che c'è la caviamo

POLICORO - «Con un discorso serio, attraverso un'analisi puntuale di quella che è la situazione politica, sociale ed economica della nostra Regione, l'eurodeputato e candidato alla presidenza della Regione, Magdi Cristiano Allam, ha toccato durante un recente incontro questioni che dovrebbero stare a cuore a tutti coloro che si presentano oggi a governare per altri 5 anni questa terra. Ma così non è». Lo sostiene il consigliere comunale di Policoro, Giuseppe Ferrara, che ha espresso apprezzamento e vicinanza al programma del candidato Allam soprattutto in relazione alle proposte riguardanti le agevolazioni alle famiglie che vogliono avere figli,
con aiuti diretti e sgravi fiscali in relazione al numero di componenti dei nuclei familiari, al fine di incrementare le nascite nei nostri paesi che soffrono di uno spopolamento allarmante. «L'idea diconcedere uno stipendio alle madri casalinghe,
che decidono di occuparsi dell'educazione dei propri figli evidenzia Ferrara- come quella di investire nella scuola e nell'università per invertire il trend demografico negativo e la migrazione dei nostri giovani verso le regioni industrializzate del Nord, attraverso l'istituzione di facoltà realment corrispondenti alle vocazioni del territorio e connesse ai bisogni
di occupazione della Basilicata, sono esempi di un valore umano altissimo del candidato presidente di “Io amo la Lucania”. Reale alternativa al governo di centro sinistra di questa Regione, e che io sosterrò alle elezioni del 28 e 29 marzo (tratto dal quotidiano)

E non sembrerebbe l'unico consigliere della maggioranza che si smarca dalla PDL giudata da Nicola Pagliuca, a lui si aggiungerebbero almeno altri tre consiglieri di Citta Nuova. Mentre i consiglieri Vigorito ed Ripoli con un assessore della giunta , hanno scelto di " dare una mano" al candidato e consigliere Regionale dell'UDC Ruggiero schierato nel centrosinistra di De Filippo.Appresa questa notizia sembrerebbe che Lopatriello sbigottito ha risposto Ruggiero chi? Tutti quelli della sua maggioranza conosco e hanno trattato con Ruggiero, ma lopatriello molto probabilmente non percepisce più la realtà che lo circonda, o fa finta,ma ormai possiamo dire che non vi è più una maggioranza di centrodestra al comune, così come sarà estremamente difficile una ricomposizione del quadro nel centrosinistra , anche li più che prevalere la logica del partito e della politica, la partita si gioca sui candidati, ed ad ogni candidato corrisponde una logica politica del contarsi, senza un progetto ne una prospettiva solo nella logica del muro contro muro e far affidamento dopo nella legge del più forte.Nessuno al di fuori di Di Sanza, Toscano e Giordano ha avuto il coraggio di affrontare la piazza, in una campagna elettorale giocata tutta nei luoghi chiusi più adatta ai tifosi che alle persone che vogliono capire perché votarli.....e preoccupate che molti di questi candidati continuano utilizzare le strutture pubbliche, vedi ASL, dipartimento Agricoltura, Ambiente, Formazione, per una campagna elettorale nella ricerca della riproduzione clientelare del potere. Per quel che mi riguarda sto vivendo questa campagna elettorale da spettatore, senza entusiasmo ne speranza , consapevole di vivere in una regione che in questi anni è stata celebrata anche dal PDL e i lopatriello di Turno (che sono parte integrante di questo sistema) con un ottimismo tanto fatuo quanto irresponsabile come isola felice,mentre e sotto gli occhi di tutti la sua condizione di decadenza. Queste classi dirigenti che dovrebbero rappresentarne la cura, sono invece la malattia. Le proposte politiche ad oggi presentati forniscono una mappa delle contraddizioni tra interessi privilegiati e bisogni negati. Quote di spesa pubblica vengono investite nella produzione di consenso, per l’incremento della produttività elettorale e della ricchezza di ceti e lobbies che fanno blocco intorno alla spesa pubblica, in cui agiscono da cerniera o da operatori in proprio molti componenti degli apparati politici e burocratici. Insomma come disse Giacomo Schettini “la fragile egemonia della borghesia lucana” persevera in una storia che si è svolta nel corso dei secoli e degli ultimi decenni a ridosso del clero, delle rendite, e, di recente, anche di uno scambio politico-affaristico". Questo è lo sfondo della crisi ormai in fase acuta che sta vivendo la basilicata , in cui tutti, chi con la convinzione incauta e persino stupida di starci ottimamente, chi con la preoccupazione e responsabilità operanti e insieme frustrate di doverne uscire, pena una comune rovina, tutti, dicevamo, siamo immersi, a questa crisi questa campagna elettorale al di la degli slogan vuoti e degli scambi di favore o il voto sui rapporti amicali , non da una soluzione capace di superarla ne tantomeno si intravede un progetto per il futuro.Noi speriamo che c'è la caviamo..........

martedì 23 marzo 2010

Riceviamo e Pubblichiamo: Io Voto


Io voto Antonio Disanza perchè ritengo che Policoro meriti un rappresentante competente ed esperto, perchè credo al principio di territorialità e rappesentanza, principi che sono stati il motore della campagna per le elezioni del segretario nel 2007 di Carlo Chiurazzi, principi che oggi tradisce con il sostegno elettorale a Viti...non si capisce come mai a Policoro non si debba votare uno di noi.
Voto Antonio Disanza perchè mi rappresenta nel Centro Sinistra, è una persona che ho sempre stimato ma che non ho votato prima in quanto non mi riconoscevo nelle sue idee politiche. Voto Antonio Disanza perchè è stato l'unico del Centro Destra che ha avuto il coraggio di cambiare partito per essere fedele ai suoi pricipi.
Voto Antonio Disanza perchè se ritengo chiedere conto delle sue azioni politiche posso farlo direttamente, senza dover scappellarmi a persone interposte che pensano di fare politica utilizzando poteri di altri.
Voto Antonio perchè oggi per lui essere eletto in una coalizione di maggioranza significa avere un ruolo determinante per il nostro territorio. Voto Antonio Disanza perchè sono nata a Policoro, perchè i miei figli sono nati a Policoro, voglio un'autodeterminazione che ci permetta di ritrovare l'orgoglio che ci appartiene e che ultimamente si è assopito, alziamo la testa e rompiamo le catene invisibili che dall'esterno spesso vogliono metterci senza neanche rendercene conto.

Una campagna elettorale indifferente

Una campagna elettorale indifferente
POLICORO – Piazze vuote e poche idee. A poco meno di due settimane dal voto per il rinnovo del Consiglio regionale, l’atmosfera pre-elettorale non si respira per nulla in città. Eppure non mancherebbero gli argomenti e nemmeno i candidati visto che negli apposti spazi elettorali ci sono partiti e potenziali consiglieri a go-go come se fosse una tornata elettorale comunale. Finora però, nel momento in cui scriviamo (15 marzo), nel luogo per antonomasia dell’incontro tra candidato ed elettori, la piazza, c’è stato solo un comizio. Si è perso così il contatto diretto, la semplice stretta di mano, una parola di conforto, un consiglio, un incoraggiamento…Tutto sembra morfinizzato facendo regnare l’indifferenza. Anche le stesse sezioni di partiti tradizionali, una volta collettori di idee e fucina di classe dirigente, non pullulano più di persone. Vicino qualche comitato per poche ore la giornata si intravede qualcuno, per il resto è tutto piatto. Forse troppo distante è il Palazzo dai bisogni della gente, ma anche la gente è troppo lontana dalla politica e chiusa in se stessa. Non c’è partecipazione in una delle città più grandi della regione, ma credo che anche altrove in Lucania sia così. Eppure in una competizione elettorale territoriale così importante come le regionali, soprattutto in una regione con una densità di popolazione così bassa –meno di 600 residenti- la campagna elettorale dovrebbe essere più sentita proprio perché ci conosciamo tutti; perché, purtroppo, i problemi non mancano e perché le stesse Regioni dopo l’approvazione dei decreti attuativi del Governo centrale relativi al federalismo fiscale saranno dei veri e propri mini-Stati per le competenze e le risorse che gestiranno. Non è forse un motivo valido per sentirsi tutti più protagonisti indipendentemente da come la si pensi? Almeno a Policoro no! E’ altrettanto vero però che gli stessi candidati, tolta qualche eccezione che si può contare sulla punta delle dita di una mano, non hanno esternato uno straccio di programma, forse inconsapevoli anche loro dei problemi reali, presi soltanto ad affiggere manifesti, intenti solo a criticare e ad incontrare la gente in luoghi chiusi e ristretti a pochi intimi: il contrario di quello che è la politica. Sostanza e non forma. Essere presenti ad una competizione così importante per il destino delle nostre già tristi realtà non può essere ridotto soltanto ad un: “c’ero anch’io…” e raccontarlo domani ai nipoti come se fosse un gioco; ma una competizione elettorale regionale (sic) è soprattutto: conoscenza del territorio e dei suoi problemi, amore per il riscatto della propria terra e idee. Quelle che mancano, purtroppo, in una campagna elettorale fredda e senz’anima come quelle dei regimi totalitari dove esisteva solo il partito-Stato.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

lunedì 22 marzo 2010

MA CHE POLITICA E' QUESTA?


23 Pozzi per l'estrazione di gas in tutto il metapontino, 4 solo a Policoro: solo in pochi lo sanno e nessuno ne beneficia.
Secondo i dati del Ministero la produzione media annua di gas della concessione di Policoro si aggira in media dagli 8.990.265 mc ai 13.000.000 mc l'anno. Il quinto pozzo, denominato "Masseria Morano" ha acceso la sua fiammella alla fine di gennaio, illuminando la località Bosco Soprano, lo stesso quartiere rurale (insieme a Madonnella) sul quale agli inizi di febbraio si sono accese le telecamere di Strisci la Notizia per denunciare lo spreco di denaro pubblico di 200 lampioni alimentati a energia solare, del costo di 2500 euro ognuno, mai entrati in funzione...fino a che la televisione non ha detto "Sia luce" e le amministrazioni locali sono state costrette a rispondere "...E luce sia".
Gli abitanti del luogo, abituati al buio, al sacrificio e al silenzio, sulla questione del pozzo di gas hanno voluto vederci chiaro, per questo si sono costituiti in comitato e noi naturalmente con loro, ma nonostante manifestazioni, battagli e promesse, l'unica fonte di luce certa a Bosco Soprano rimane la fiammella della Gas Plus.Il Comitato, durante il periodo natalizio, aveva combattuto con riunioni, incontri, sit-in per chiedere l'elementare diritto a sapere cosa si facesse in mezzo alle loro case e ai loro campi e per denunciare la stanchezza di quei cittadini nel vedersi continuamente privati nei loro diritti: si chiedeva alle istituzioni rispetto e attenzione!
Trivellavano in mezzo alle loro case e ai loro campi, pregiudicando il prezzo dei loro prodotti e della loro fatica, l'economia e la salute dell'intero territorio; quei cittadini erano preoccupati perchè vedevano cambiare il paesaggio e il loro stile di vita da un giorno all'altro, senza che nessuno li avesse fatto sapere niente.
Abbiamo chiesto di essere informati sul rischio di inquinamento alle falde acquifere che le trivellazioni comportano, sui rischi dell'inquinamento dell'aria e sul controllo dello smaltimento dei fanghi tossici usati per trivellare; abbiamo chiesto che i cittadini vengano tutelati dal rischio di esplosione dei pozzi e di sprofondamento del suolo (rischi insiti in ogni attività di estrazione gas-petrolifera e che vedrebbero nella malaugurata evenienza di accidenti nessun responsabile e nessun risarcimento alle persone che potrebbero perdere la vita, i campi, le case...ricordiamo che 15 anni fa a Policoro un pozzo esplose, la fortuna fu che esplose in verticale...e se, come è altrettanto possibile, esplodesse in orizzontale nel sottosuolo? Brucerebbe ogni cosa).
Il 9 gennaio abbiamo sfilato con i trattori per le vie di Policoro e abbiamo ottenuto un incontro con l'amministrazione comunale, esperti e i cugini Di Sanza (il consigliere regionale e il consigliere provinciale).
Tanto clamore aveva portato alla convocazione di un consiglio comunale che si era tenuto l'11 gennaio e dopo questo consiglio comunale si pensava che tanto rumore non fosse stato fatto per nulla, dal momento che maggioranze e opposizione, con un documento unitario, chiedevano: la predisposizione di un sistema di controlli adeguato, la sospensione dei lavori fino a quando non si fossero accertati i materiali di utilizzo per la trivellazione, provvedimenti tesi ad impedire l'apertura di altri siti estrattivi in assenza di un accardo con la popolazione dell'area interessata e la convocazione di una conferenza di servizi fra i sindaci del metapontino.
Un risultato che pareva tanto più soddisfacente perchè la realizzazione del pozzo era stata possibile grazie ad autorizzazioni regionali e al silenzio-assenso del Comune di Policoro sulla V.I.A. ( valutazione di impatto ambientale).
Lodevole sembrava il comportamento dei rappresentanti politici: il sindaco Lopatriello aveva dichiarato pieno appoggio al comitato e il documento era stato firmato anche dai rappresentanti politici del PD cittadino, molti dei quali, appendici di Santochirico, definito dagli ambientalisti "il santo protettore delle trivelle".
Però, spenti i riflettori e placato il rumore, sono tornati silenzio e foschia a Bosco Soprano.
Non si è mosso più niente, se non le trivelle.
Il sindaco, che di fronte a noi e di fronte alla stampa, aveva fatto un'ordinanza per rimuovere i fusti potenzialmente nocivi, di fronte al ricorso al TAR della Gas Plus non si è nemmeno costituito, lasciando così decadere l'ordinanza stessa.
Nessuna conferenza di servizio, nesun controllo, nessuna tutela, niente di niente!
Solo il solito silenzio, interrotto dalle chiacchiere elttorali.
Insieme al Comitato chiediamo a gran voce al sindaco, ai consiglieri provinciali e regionali e a tutto il consiglio comunale:

CHE NE E' DELLE VOSTRE PROMESSE?

PERCHE' NON SI E' MOSSO NIENTE?

TROPPO STRANO L'ATTEGGIAMENTO DEL COMUNE E TROPPO DEBOLE E APPARISCENTE L'AZIONE POLITICA DEI NOSTRI RAPPRESENTANTI CHE CON LE LORO PROMESSE NON MANTENUTE SI MOSTRANO PIU' SENSIBILI AI RIFLETTORI CHE AI RIFLESSI CHE PUO' AVERE UN TIPO DI SVILUPPO IMPOSTO DALLE MULTINAZIONALI AI CITTADINI E ALL'ECONOMIA DEL TERRITORIO, PIU' ATTENTI AI SONDAGGI DI GRADIMENTO CHE ALLE SONDE CHE TRIVELLANO LE VISCERE DELLA CITTA', ESPERTI NELL'APPARIRE INCAPACI NELL'ESSERE.

POPULISTI APPUNTO E NON POPOLARI !

DOBBIAMO PER FORZA FARE ALTRO RUMORE PER FARCI ASCOLTARE ?
Ivano Farina - Karateria.org

domenica 21 marzo 2010

Policoro: «Affossati dagli atti ingiuntivi»


Le aziende del Metapontino non possono pagare ed il tracollo è dietro l’angolo
CARMELA COSENTINO
• Migliaia di atti ingiuntivi contro le aziende del Metapontino. Atti che, se non bloccati, determineranno la fine del comparto agricolo lucano. Altragricoltura non ci sta. E così insieme con il Cam (Comitato agricoltori del Metapontino) ha organizzato per lunedì a Policoro, davanti ai cancelli di Equitalia, una mobilitazione generale che avrà inizio alle 10 e terminerà alle 20.30 con un comizio in cui sarà resa pubblica una lettera inviata a tutti i politici, compresi i candidati alla Regione, per informare sullo stato attuale della crisi e annunciare le iniziative di lotta in corso e le prossime.

La mobilitazione nasce in seguito alla richiesta, ancora disattesa, di concedere alla Basilicata lo Stato di crisi, misura che aiuterebbe il comparto agricolo ad uscire dalla grave situazione in cui versa. Stato di crisi richiesto al Governo da più Regioni, tra cui la Puglia e la Basilicata, e concesso solo alla Sicilia «per motivi prettamente strumentali ed elettoralistici», accusa Gianni Fabb r i s, coordinatore nazionale di Altragricoltura, nella conferenza stampa tenuta ieri a Matera, alla Provincia. «Una misura da condividere – ha però precisato – perché anche questa regione ha subito danni notevoli. Secondo i dati di Eurostat la produzione nel Sud solo lo scorso anno ha subito un calo del 30 per cento penalizzando in modo particolare il comparto ortofrutticolo».

Il 18 a Roma si è tenuto l’in una soluzione». E nel caso in cui la situazione non si dovesse sbloccare? « È chiaro, non ci fermeremo – risponde Fabbris – e, anzi, in chiusura della campagna elettorale riprenderemo la mobilitazione. In ogni caso saremo vigili per dimostrare che la nostra azione di protesta non è una passeggiata».

Il presidente di Altragricoltura, Pasquale Marino, conclude: «Con queste azioni stiamo dimostrando che la crisi non è solo un problema del Meridione ma di tutta l’Italia perché la crisi non ha risparmiato nessuno, Nord compreso».
Tratto dalla gazzetta del Mezzogiorno

Notizie in Pillole

Il Pdl alla prova della piazza. Ancora un po’ di pazienza per quella dello stadio.

I militanti convocati via sms: “Ciao, sono Silvio Berlusconi, ti aspetto al Circo Massimo. Ti chiamerei ma non ho più molto credito”.

“Mi riconoscerai. Sarò quello con un Paese in mano”.

Berlusconi agli aquilani: “Vi voglio in piazza”. Come da un anno a questa parte.

C’è chi insinua che dei disoccupati siano stati pagati per manifestare. Ma è impossibile: non ci sono disoccupati.

Cento euro per andare in piazza con Berlusconi. Mille per chi si ferma anche la notte.

(Paga persino i manifestanti. Possibile che nessuno sia disposto a frequentarlo gratis?)

(Il premier: “Ditemi se sono indagato”. Deve aggiornare il curriculum)

Alfano invia gli ispettori ma rassicura: “È solo ordinaria intimidazione”.

Sotto inchiesta anche Minzolini. Per sequestro di notizie.
Oggi Santoro sarà ascoltato dai magistrati. Come da regolamento Rai, non potrà parlare di politici.

Approvato il decreto salvaliste. La Beghelli nega ogni responsabilità.

L’articolo 1 del decreto: “Chiamiamo noi quando siamo pronti”.

Il decreto interpreta la legge. Del più forte.

Il Consiglio dei Ministri è durato 35 minuti. Poi la democrazia ha smesso di soffrire.

Napolitano ha firmato poco più di un’ora dopo. Il tempo di far credere di averlo letto.

Tratte da Spinoza

venerdì 19 marzo 2010

Magdi Allam a Policoro a sostegno del candidato Rizzo e contro il centro Destra e sinistra.Per la PDL e Lopatriello si prevede la caporetto



Abbiamo seguito l'appuntamento di Magdi Cristiano Allam che si è tenuto ieri a Policoro alla sala P. Minozzi , e con grande sorpresa abbiamo notato un una entusiatica partecipazione di cittadini di Policoro. Grande ed inaspettata è stata l'accoglienza per Magdi Cristiano Allam accompagnato dal candidato locale della Lista IO AMO LA LUCANIA avv.to Rizzo, una sala consiliare gremita da una platea di ogni colore politico ha salutato l'intervento del candidato presidente alla regione Basilicata.Abbiamo notato che comunque la maggior parte delle persone facevano parte di un elettorato tradizionalmente di centro destra, e non solo semplici cittadini ma anche un pezzo importante di ceto politico, che fiutanto la caporetto della PDL e del suo massimo rappresentante in questa città, il sindaco , che a pancia a terrà misurera il suo consenso e quello della sua amministrazione con Paolo Castelluccio. Giovani, valori e turismo i temi affrontati con onestà e lungimiranza insolita per la comunità lucana messa spalle al muro da un clientelismo e da un assistenzialismo folle. Interrotto a più riprese da vigorosi applausi, l'eurodeputato ha dato la sensazione, pur racchiuso nella sua consueta pacatezza, di poter essere il trascinatore di una realtà depressa e con speranze di ripresa pressoché inesistenti con l'attuale ed epocale sistema politico radicato nella cultura e nelle azioni di eletti ed elettori. Un sistema che Allam denuncia senza mezzi termini e che individua come la vera palla al piede della corsa della Basilicata verso quel futuro sgombro da dubbi auspicato ormai da una grossa fetta del popolo lucano. Non c'è che dire, al momento l'ex vicedirettore del Corriere della Sera sembra avere una marcia in più rispetto al candidato classico di destra e sinistra se non altro per la capacità di coinvolgere nei suoi interventi la gente, quella gente abbandonata dai carrieristi della politica e quella gente costretta "a vendersi l'anima, a barattare la propria dignità di persone" per un posto di lavoro. Una regione, forse la più ricca di risorse dell'intera nazione, col reddito procapite più basso e l'emigrazione ai massimi livelli, secondo Magdi Cristiano Allam, ha bisogno di un rinnovamento profondo della cultura politica per avviarsi verso un futuro di cambiamenti e miglioramenti. Una regione che deve recuperare puntando sulla Buona Politica, quella fondata sui valori etici e con una marcata indentità culturale , che combatte il qualunquismo e l'illegalità.
Lunedi Pubblicheremo l'appello al voto ai Policoresi di Magdi Allam per la sua lista e per il candidato locale Avv. Rizzo

giovedì 18 marzo 2010

Riceviamo e pubblichiamo : Io Voto Antonio Rizzzo

o voto per Antonio Rizzo per 10 semplici ma efficaci ragioni.
1. Adesso ha quarantasei anni ed ha cominciato a fare politica trenta anni fa, da ragazzo, quando fare politica voleva dire anche protestare per la difesa degli ideali degli adolescenti: la libertà, la giustizia, la solidarietà, la possibilità di avere un lavoro, magari rispondente alle proprie attitudini ed aspirazioni. La difesa dei diritti di ognuno e per l’impegno del rispetto delle regole e delle leggi fissate e stabilite.
2. Il tempo intanto passava e mentre tutte le cose dette prima se le studiava a scuola, continuava a fare politica e si imbatteva nelle difficoltà di farle emergere senza compromessi da firmare con quelli che, più o meno suoi coetanei, facevano politica facendosi cresimare dai politici più anziani e già affermati.
3. Poi arriva la laurea, il suo praticantato, il suo esame d’avvocato e con i problemi politici che fino ad allora aveva affrontato con disinvoltura e quasi goliardia, ci si scontra, approfondendone aspetti e caratteri a dir poco loschi.
4. Però si intestardisce e costruisce il suo lavoro in modo completamente autonomo, svincolato da ogni altro legame; anzi, rimanendo innamorato della POLITICA e del far politica, affronta e studia problemi, intavola discussioni e fonda movimenti che cominciano ad individuare e descrivere i veri termini delle questioni che ci riguardano tutti;
5. Passano molti anni, rende solide le basi del suo lavoro ed ancora più solida la conoscenza dei temi della sua adolescenza e della sua giovinezza; intanto affina anche la conoscenza di tutte quelle persone che un tempo gli avevano ispirato fiducia e si accorge che quelle persone poi non erano così affidabili, soprattutto in riferimento a quegli ideali che avevamo da giovani e che per fortuna tutti i giovani hanno e ad essi non vogliono rinunciare; così come non ci ho rinunciato io.
6. Poi finalmente, per soddisfare i bisogni del suo primo amore, sale sui palchi, in occasione di una campagna elettorale e comincia a dire tutto ciò che pensa con un coraggio indescrivibile, tipico di un adolescente, consapevole, informato sui fatti e responsabile. Anche quando, una sera, in una piazza pressoché vuota, fa il suo comizio manifestando la volontà di un impegno autentico e si accorge il giorno dopo che tutti, dalle finestre, dal bar, dai vicoli lo avevano ascoltato ma nessuno aveva avuto il coraggio di scendere in piazza, vittime di una atipica “omertà mafiosa” e vittime di quelle persone che tengono legate a sé, con stratagemmi offensivi e lesivi della dignità delle persone, queste persone stesse che non sanno o non vogliono, forse per paura, venire allo scoperto svincolandosi da coloro che le tengono effettivamente soggiogate.
7. Il suo impegno non utilitaristico continua in nome del bene della nostra Regione per denunciare i fatti che avvengono, valutarne gli aspetti buoni e quelli negativi e prospettare soluzioni ai problemi, con la competenza necessaria che possiede; certo del sostegno delle persone che lo conoscono bene.
8. Non ha paura di vincere perché ha le autentiche competenze per sostenere il suo ruolo.
9. Non ha paura di perdere perché il suo impegno politico potrà continuare, nell’ambito del suo lavoro, nei rapporti personali con la gente che deve affrontare ogni giorno difficoltà e superare le ingiustizie di cui è quotidianamente vittima.
10. È e rimarrà un uomo libero svincolato da compromessi e accordi subdoli di ogni genere.

mercoledì 17 marzo 2010

Stanno usando sostanze tossiche nei pozzi per la ricerca di petrolio?

In un’area di falde freatiche le conseguenze potrebbero essere gravi

ENZO PALAZZO

• P O L I C O R O. «Ma il Dipartimento ambiente della Regione sa se si usano sostanze chimiche durante le perforazioni?». La domanda la pone il Comitato di Bosco Soprano contro la trivellazione di pozzo Morano a Policoro. Un pozzo estrattivo realizzato alle porte della città, in un terreno agricolo fertile, a ridosso di diverse case coloniche del borgo agricolo di Bosco Soprano, quasi nell’alveo del fiume Sinni, in un’area di sicura presenza di falde freatiche. Qualche giorno fa sono stati fotografati due camion nell’area della perforazione con su scritto “Trasporto di sostanze pericolose”. Nella stessa area del pozzo, durante le fasi esplorative di ricerca, oltre ad aver visto altri due insoliti camion (segnalati in un precedente articolo della Gazzetta) – forse adibiti al trasporto di esplosivi normalmente usati nella ricerca petrolifera – sono stati anche parcheggiati una settantina di fusti di polimeri che furono oggetto della ordinanza sindacale di rimozione n.3671 (ordinanza sospesa dal Tar di Basilicata a gennaio). Rimozione che non si è mai saputo se sia stata eseguita, o se i fusti, nonostante l’ordinanza, siano stati comunque utilizzati dalla società perforante, visto che senza polimeri sembra impossibile la perforazione di un terreno. Fusti la cui natura e il cui utilizzo sono stati descritti dalla stessa Gas Plus, la società titolare della coltivazione petrolifera di Pozzo Morano, solo in un secondo momento, dopo e non prima della contestazione cittadina all’estrazione di Pozzo Morano (contengono avapoli, polimeri sintetici, utilizzati in pratica per compattare e pulire il terreno). Sono sostanze sicuramente tossiche che si vanno ad inserire in un percorso di gestione degli idrocarburi, dall’estrazione alla pompa di benzina raffinata in auto, che è cancerogeno secondo lo Stato della California e secondo le maggiori compagnie petrolifere internazionali, firmatarie negli Usa di un warning di allerta sulla cancerogenicità della filiera idrocarburica. In una memoria depositata al Comune di Policoro, la Gas Plus, afferma che tutto il procedi mento è consentito dal Ministero per lo sviluppo economico ed è approvato dall’Unmig, Ufficio nazionale minerario e geotermia, ma ciò non tranquillizza i cittadini del Comitato. I quali vorrebbero capirne di più sull’uso e sulle conseguenze di questi polimeri, visto le contraddizioni emerse con il Dipartimento Ambiente della Regione che ebbe ad affermare in un comunicato stampa, ad agosto scorso, durante le prime contestazioni, che a Pozzo Morano, «si usa solo la tavola rotary a scalpello rotante e nessuna sostanza chimica».

Tratto dalla( Gazzetta del Mezzogiorno)

martedì 16 marzo 2010

Un'altro grande risultato per l'amministrazione Lopatriello : abbiamo perso anche la farmacia comunale

Cominicato stampa del comune
Pronto il ricorso contro la mancata assegnazione della quarta farmacia
POLICORO - L’amministrazione comunale di Policoro proporrà ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) contro la Regione Basilicata per la mancata concessione dell’autorizzazione all’apertura della quarta farmacia nel centro jonico: “Purtroppo –osserva il sindaco Nicola Lopatriello- durante la gestione commissariale del Comune di Policoro (ottobre 2007-aprile 2008 ndr) sono scaduti i termini per poter farne richiesta. Però subito dopo il nostro insediamento abbiamo chiesto all’Ente regione una riapertura dei termini per colmare quella vacatio politica di otto mesi di paralisi istituzionale, essendo la gestione commissariale solo di ordinaria amministrazione. Gli stessi funzionari regionali non ci sono stati di grande supporto nel fornirci i pareri, da noi richiesti, che hanno impedito la riapertura dei termini. Da qui la decisione, come extrema ratio, di impugnare tale decisione davanti alla giustizia amministrativa nella speranza che ci venga riconosciuto il nostro sacrosanto diritto di avere la quarta farmacia a Policoro la cui utenza (più di 16 abitanti con l’aggiunta dei turisti durante la stagione estiva) e la cui ubicazione era proprio la zona Lido, ormai diventata una sorta di Policoro 2, in modo tale da servire tutta quell’area oggi scoperta dal servizio: dunque anche un ruolo sociale per i cittadini. Sono fiducioso dell’esito del ricorso poiché le nostre ragioni, giuridiche e politiche, hanno basi solide”.

Avevamo consigliato a Lopatriello di far tesoro del Proverbio che dice: le Bugie hanno le gambe corte, ma lui imperterrito le continua a dire .

La responsabilità della perdita della farmacia è tutta addebitabile alla sua amministrazione e il commissario prefettizio non c'entra niente così come si vuole far credere dal comunicato stampa del comune, e vi spieghiamo perchè:

1- quando si sono insediati avevano 60 giorni per far valere il diritto di prelazione della farmacia così come richiedeva il bando regionale, il termine scadeva il 12 giugno 2008, le elezioni sono avvenute il 14 di aprile 2008, il sindaco è stato nominato il 15 aprile , e da quella data si poteva convocare il consiglio, la giunta è stata nominata il 28 aprile quindi il sindaco ha avuto la bellezza da 57 a 45 giorni per attivare gli atti di sua competenza.

2- Il Sindaco non può nenche dire che non ne sapeva niente, in quando la procedura di richiesta della quarta farmacia era stata avanzata dalla sua amministrazione nella passata legislatura (2001-2006) ed era uno degli impegni programmatici della sua amministrazione.

3- la verità , come vi documenteremo in seguito , e che invece di fare la richiesta di prelazione così come previsto dal bando Regionale con delibera di consiglio, l'amministrazione erroneamente ha fatto tale richiesta con un atto di giunta, motivo per cui la regione dopo una serie di pareri anche dell'avvocatura dello stato ha negato la concessione al comune. Quindi non è colpa della dott.ssa Iaculli ne di nessun altro, ma la responsabilità è solo di Lopatriello

Tale errore era stato fatto rilevare dal consigliere Di Sanza nel Consiglio comunale convocato il 13 giugno 2008, proprio per riparare a questo errore, ma ormai era tardi,e a testimonianza di quando diciamo riportiamo sotto il Post del 14 giugno 2008 pubblicato questo da questo blog e vi linkiamo i filmati di quel consiglio.

A lopatriello cordialmente gli chiediamo in rispetto della nostra intelligenza di non prenderci più per il culo.............ed utilizzi il nostro proverbio....la Bugia è una brutta bestia.......

Post del 14 giugno 2008

Farmacia Comunale : Forse si Forse no
Un altro punto importante presentato dalla maggioranza in Consiglio è la facoltà da parte del comune del diritto di prelazione della quarta Farmacia. Scelta ritenuta strategica perché cosi come ha relazionato il sindaco, sarebbe una delle attività che giustificherebbero l’esistenza della società municipalizzata. Ma il diritto di prelazione era stata fatta dall' assessore del ramo, nei termini dei 60 giorni scaduti il 12 del c.m. tale procedimento non era corretta, in quando il bando prevedeva che l’opzione doveva essere deliberata dal consiglio e non dall’assessore dei servizi sociali. Ed è il consigliere Di Sanza a far rilevare tale incongruenza, non solo ma è sempre lui a suggerire le modalità per cercare di salvare il diritto di prelazione da parte del comune . Infine è lui a scrivere la delibera , la scena (terzo filmato) è eloquente, la maggioranza ha ritrovato il suo Leader , forse il comune ha perso il diritto di prelazione della farmacia. (cliccare due volte sul video per ingrandire l'immagine)

Di Sanza sulla Farmacia
Caricato da Consigliocomunale. - Video notizie in tempo reale

lunedì 15 marzo 2010

IDV presenta il candidato Gianbattista Parciante.

Alla presenza del senatore Bellisario , il partito di De Magistris e Di Pietro presenta il candidato Giambattista Parciante nella sala di P. Minozzi , che pur essendo di Tursi, e ormai dai i più considerato di Policoro, citta dove svolge la professione di Medico ortopedico. Persona mite e professionalmente molto apprezzato, tutti gli riconoscono una grande umanità e disponibilità. Non nuovo alla politica , avendo già fatto il consigliere comunale nella sua amata città natale. Ed è proprio il senatore Bellisario, a spiegare i motivi della candidatura di Parciante, uomo onesto e ligio ai propri doveri, attaccato alla propria terra, e proprio di questi uomini dice il senatore che ha bisogno la Basilicata per ritrovare una connessione con la propria gente, nella costruzione di una politica all'insegna della legalità e della trasparenza, nel tentativo di spezzare il circolo vizioso del clientelismo emarginando ed isolando i farabutti della Politica.Parciante più che da candidato ha parlato da cittadino, dicendo un grande no a qualsiasi ipotesi di centrale Nucleare e ponendo la questione trivellazione selvagge, come centrale per il metapontino , dice: " è vergognoso che le risorse di questa terra vengano utilizzate per arricchire i pochi, delle ricadute economiche del gas devono beneficiarne Tutti i cittadini " e da qui propone anche la rinegozzazione rayalty per il petrolio . Non manca nel suo intervento l'acceno alla sanità regionale, spiega perche non ha condiviso la scelta anche del suo partito dell'abolizione delle ASL , che ci ha fatto ritornare secondo il candidato dell'IDV dietro di quaranta anni centralizzando il SSL , spiega che non solo non si abbatterono i costi, perché i distretti sanitari saranno inutili carrozzoni mangiasoldi che serviranno a alimentare le clientele e favoriranno la migrazione sanitaria nella vicina Puglia oggi più attrezzata e concorrenziale , ma impoveriranno anche il nostro tessuto sociale ed economico.

Di Sanza sfida tutti

Al primo comizio in piazza a Policoro c' era presente molta gente, certamente non era il pienone degli altri anni , un complice il freddo un una campagna elettorale che non entusiasma.Di Sanza, è il primo a scendere in piazza , quasi in segno di sfida, a voler dimostrare che lui questa ennesima competizione elettorale la vuole vincere facendo leva sulla capacità e qualità della proposta politica. Rivendica con forza il lavoro di cinque anni in consiglio regionale , non solo sbandierando con orgoglio l'assidua presenza sia in commissione che in consiglio , ma elencando la lunga lista di proposte di legge , attività ispettive, atti che hanno visto protagonista gli interessi del metapontino , questo territorio che per lui come recita il suo slogan elettorale " è una questione di principio una questione di possibilità".Un comizio non contro qualcuno , ma che chiede a tutti i candidati di misurarsi sulle proposte affinché gli elettori affidino il destino di questa terra con il voto a colui che meglio possa rappresentarla , perché oggi più che mai c'è bisogno di una politica e di uomini capaci di farci vedere la luce nel tunnel in cui ci siamo cacciati. Sul palco era presente il consigliere Provinciale Serafino Di Sanza, lo stesso tandem vincente delle scorse provinciali.

Segue un commento che abbiamo ricevuto tempo fa da un nostro visitatore a sostegno di Di Sanza , che ci da l'occasione per invitare i moltissimi nostri amici , di inviarci anche loro dei commenti ( la rubrica si chiamerà Io Voto e io non voto ) spiegandoci le ragioni perchè sostengono i loro candidati o anche io non voto sostenendo le ragioni dell'astensionismo o scheda bianca.. Inoltre lanciamo da questo Blog l'invito ai candidati di Policoro , Di Sanza, Casteluccio, Parciante, Agresti di accettare l 'invito per un pubblico confronto in piazza organizzato da questo blog e moderato da tre giornalisti da loro indicati. ( luogo e data da concordare)

Riceviamo e Pubblichiamo:

IO VOTO

Caro Ottavio, prendo spunto dall'incontro sui Vigili del Fuoco per fare una riflessione sull'importanza della rappresentanza politica. Dopo il ciclone tangentopoli tutti immaginavano una nuova fase della politica dove il legame tra il politico ed il territorio, e quindi i cittadini, fosse più saldo e vicino. In quegli anni Policoro riusciva a generare una nuova classe di dirigenti, sia a destra che a sinistra a segnalare una vivacità nuova, con il raggiungimento dello storico obiettivo di eleggere un consigliere regionale, in poche parole dopo anni Policoro si autodeterminava da semplice serbatoio di voti la nostra città diventeva "matura" e sceglieva attraverso un suo rappresentante un suo cittadino di non sottomersi alle logiche dei partiti impostaci dai paesi viciniori.
Oggi ,dopo quello storico risultato, abbiamo l'opportunità di fare un'ulteriore scatto in avanti, ossia la nostra rappresentanza può ,se suffragata dal voto, entrare "nella stanza dei bottoni". Votare Antonio Di Sanza per il PD locale e per tutti i cittadini di Policoro potrà significare , finalmente, la consacrazione della nostra città a centro Politico di primaria importanza. Votare Antonio Di Sanza potrà garantire la stabilizzazione e l'oportuna bilanciamento dell'azione politica verso il Metapontino, che nessuno non appartenente a questo territorio potrà realizzare.
Inoltre, tutte le criticità che possiamo ascrivere ad Antonio Di Sanza, se volessimo ragionare machiavellicamente, non sono superiori alle positività ad una sua elezione, volendole replicare:
1) Giusta rappresentanza al 3°o 4°
città dell Regione,
2) Rappresentanza al territorio economicamente più vivace,
3) Chiarimento e ribilanciamento del quadro politico all'interno del PD,
4) Stabilizzazione delle vicende politiche locali con la possibilità di inaugurare una nuova stagione con la costruzione di una nuova classe politica e di un nuova coalizione.
Per ultima la motivazione principe, nel Cinquantenario della nostra Città abbiamo l'obbligo di mettere a frutto il lavoro dei nostri padri che nella nostra Policoro hanno creduto, hanno lavorato e sudato perchè i loro figli potessero vivere in una città di UOMINI LIBERI, per tali motivi non possiamo che votare un suo figlio :ANTONIO DI SANZA.
Io Voto per Policoro.

domenica 14 marzo 2010

Generatore automatico di decreti legge "interpretativi"

I compiti in classe si considerano consegnati, a prescindere dall’effettiva compilazione del foglio, a condizione che lo studente si trovi all’interno della classe prima del suono della campanella.

l calendario della Carfagna appartiene costituzionalmente alla nostra formazione più genuina. La sua rimozione dalle salumerie sarebbe uno schiaffo alle pari opportunità.

I gol si considerano realizzati, a prescindere dall’effettiva entrata della palla in porta, a condizione che il centravanti si trovi all’interno dell'area di rigore entro il novantesimo più recupero.

Nella Hit Parade impazza Vasco con la canzone Voglio una Vita Ripristinata

VOGLIO UNA LISTA RIPRISTINATA
DI QUELLE LISTE FATTE FATTE COSI'
VOGLIO UNA LISTA CHE SE NE FREGA
CHE SE NE FREGA DI TUTTO SI'
VOGLIO UNA LISTA CHE NON E' MAI TARDI
CHE IL TRIBUNALE NON CHIUDE MAI
VOGLIO UNA LISTA DI QUELLE CHE NON SI SA MAI


E POI CI TROVEREMO COME GEI AR
A FARE IL RICORSO DAVANTI AL TAR


E FORSE NON LO VINCEREMO MAI
E ALLORA PER SILVIO SONO GUAI
UN POLO SENZA SEGGIO
UN POLO DIVERSO
E OGNUNO IN FONDO PERSO
NEGLI INTRALLAZZI SUOI

Tratto da Metilparaben

Arrestato un giovane di Policoro, nascondeva la droga nelle mutande

Matera, 13 mar. - (Adnkronos) - Un giovane di 22 anni di Policoro (Matera) e' stato arrestato dalla Polizia di Stato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio sulla strada statale 106 Jonica. All'altezza dello svincolo di Pisticci-San Teodoro, gli agenti in servizio di controllo hanno visto transitare un'autovettura a forte velocita' e l'hanno bloccata all'imbocco della complanare che conduce a Policoro.

A bordo vi erano due giovani, conosciuti come assuntori di sostanze stupefacenti. Durante la perquisizione, il 22enne e' stato trovato con 11 grammi di eroina, contenuta in una busta di cellophane che era nascosta nelle mutande. Dopo l'arresto, e' stato condotto al carcere di Matera.

venerdì 12 marzo 2010

Viale Salerno: esercenti sul piede di guerra

Oramai gli infiniti lavori di viale Salerno hanno fatto perdere la pazienza anche ai miti commercianti ed artigiani che svolgono l'attività su quell'arteria.
I disaggi creati da quei lavori che stanno andando oltre il consentito , con costi più che raddoppiati alla collettività, hanno anche irrimediabilmente compromesso i guadagni degli esercenti, gli incassi lamentano sono diminuiti di oltre il 50%, alcuni addirittura pensano di cedere l'attivita, a questo si potrebbe aggiungere il pericolo alla loro sicurezza e a quella dei clienti che tentano di raggiungerli. Avere l'acesso alle loro attività è proprio una vera avventura, una corsa ad ostacoli, ed a pagarne le spese per primo è stato proprio uno degli artigiani che ha la propria officina meccanica parallela alla strada, Antonio Lippo, uno dei meccanici storici di questa città. Ieri verso le 17 mentre tentava di raggiungere la sua officina , si è trovato davanti a un cumulo di di stabilizzato che era privo di segnalazione finendoci sopra con la sua automobile una opel Vectra, complice in questo caso anche il sole che gli batteva Frontalmente impedendogli la visuale . Anche lui conosciuto come uomo mite e moderato , ha perso la calma, e con lui tutti gli esercenti della zona, all'unisono ormai sanno che la responsabilità è dell'amministrazione comunale e del suo sindaco, a cui tra l'altro contestano il sarcastico paragone con i lavori di via flaminia a Roma, quando ha affermato che li nessuno aveva protestato. Invece dicono i commercianti , anche grazie al nostro blog , a loro risulta il contrario, ed è intollerabile il tentativo di Lopatriello di farci passare come degli intolleranti e privi di senso civico , tentando di screditarci. Inoltre visto il prolugamento della chiusura della strada ed i danni subiti , i commercianti riuniti in associazione stanno valutando di citare ai danni il comune per i mancati introiti derivanti dai lavori , anche perchè siamo tutti consapevoli che non solo stanno ampliando la strada , ma i ritardi derivano anche perchè stanno rifacendo il primo tratto , propabilmente qualcuno si è accorto che le denunce che in questi mesi abbiamo fatto sulla qualità dei lavori erano fondate...... A Lopatriello il nostro blog vuole ricordare un vecchio proverbio che le Bugie hanno le gambe corte..ne faccia tesoro

Clientelismo e alternativa

PIERO DI SIENA

Si potrebbe anche dire che per merito dell’episcopato lucano, e in particolare del vescovo di Potenza, mons. Agostino Superbo, che sicuramente è tra gli ispiratori delle recenti posizioni della Cei sul Mezzogiorno, il ceto politico che governa la Regione incomincia a riconoscere che il clientelismo è una delle peggiori piaghe che colpiscono la Basilicata. Ma si potrebbe anche aggiungere che se la Chiesa lucana abbandonasse un certo generico moralismo e incominciasse ad additare le responsabilità forse ci saremmo risparmiati dall’ascoltare o leggere le affermazioni opinabili che il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, si è sentito di fare in occasione della discussione sull’ultimo documento della Cei avvenuta a Potenza.
Secondo il sindaco della città di Potenza, che è anche uno dei più autorevoli esponenti del Pd e del centrosinistra in Basilicata, è vero che il clientelismo nella nostra regione rischia di soffocare la buona amministrazione, ma la responsabilità di questa situazione va equamente ripartita tra amministratori e cittadini, essendo i primi assediati continuamente da richieste improprie, dalla ricerca di favori, di scorciatoie per giungere a realizzare il particolare interesse di una marea di questuanti soffocante. Il ragionamento di Santarsiero non farebbe una grinza se a quei genitori che chiedono un posto di lavoro per i propri figli, a quelle imprese che chiedono agevolazioni negli appalti, a tutti quelli che chiedono licenze edilizie fuori da ogni norma, l’amministrazione e la politica avessero offerto un’alternativa. Tutti sappiamo che non è così. E allora qualcuno spieghi che cosa avrebbero dovuto e dovrebbero fare quelle imprese, quei genitori, quei cittadini.
Santarsiero sicuramente sa quanta sofferenza, quanta umiliazione, subisce un genitore che è costretto a chiedere per un proprio figlio, spesso ultratrentenne, come un favore quello che la Costituzione sancisce come un diritto. La possibilità, cioè, di accedere a un posto di lavoro. E sa certamente che in questa condizione sono ormai costretti non solo chi appartiene alle classi più deboli, ma professionisti, gente agiata, che sa che non può durare a lungo il fatto che i figli vivano in età adulta a carico dei genitori. E sa anche che spesso si mette in moto una relazione tra politici, amministratori e cittadini, per la quale basta solo dimostrare interessamento, millantare una qualche possibilità di risolvere il problema che viene sottoposto all’attenzione per ottenere gratitudine. E’ terribile ma è così.
Perciò, siamo ancora in tempo, all’inizio di questa competizione elettorale per la Regione, per porci l’obiettivo di formulare un sistema di regole – per gli appalti, per l’accesso al lavoro, per la realizzazione dei propri individuali obiettivi – che sia trasparente e oggettivo, che dia la sensazione che dall’arbitrio e dalla discrezionalità si cominci a passare finalmente a principi di equità e giustizia.
Naturalmente a nessuno di noi deve sfuggire che le cause oggettive del clientelismo sono ben altre. Più che dal costume e dalle abitudini dei nostri concittadini, che pure contano, esso deriva dalla penuria delle risorse e dalla ristrettezza delle opportunità. C’è un problema di modello di sviluppo, di un’assenza di prospettive per le giovani generazioni, la cui responsabilità è sostanzialmente estranea alle classi dirigenti locali. E sta tutta nelle politiche nazionali dell’ultimo ventennio. Ma il Mezzogiorno non è nuovo a classi dirigenti che hanno alimentato le loro fortune e il consenso attorno a sé lucrando sulla condizione di stagnazione e di subordinazione della società che hanno governato. In Italia siamo di fronte al paradosso che il successo della destra nasce dal fatto che essa si alimenta della rovina del paese. In Basilicata non siamo a questo punto. E a nessuno deve sfuggire che se il centrosinistra non dovesse riconfermarsi forza di governo, di fronte alla regione si aprirebbe un baratro. Ma sulla base clientelare del suo sistema di potere si attende da tempo una svolta. E’ ora non di trovare giustificazioni, di non abbandonarsi a spiegazioni sociologiche di comodo, ma di dare un segnale. Lo si faccia prima che sia troppo tardi.

giovedì 11 marzo 2010

Policoro: un percorso ad ostacoli per andare a lavorare


Ipovedente costretto ad attraversare un percorso ad ostacoli per andare a lavoro.
Come se non bastasse non gli è stato assegnato il numero civico all'abitazione!

di Gianluca PIZZOLLA

POLICORO – Recarsi al lavoro dopo aver attraversato un selciato angusto e scivoloso e una serie di pozzanghere? Poco più che irritante per chi gode di buona salute. Ai limiti della praticabilità per chi, come Michele Votta (31) di Policoro, residente in viale Salerno, senza numero civico, ha problemi di salute in quanto ammalato di glaucoma, malattia cronica e progressiva che pregiudica fortemente la vista. Aveva già segnalato un anno e mezzo fa le difficoltà che adesso si sono comprensibilmente accentuate. Infatti, lungo un tratto della via in cui risiede, e che serve anche l'ospedale in cui lavora, sono in corso importanti lavori di ammodernamento. Ogni mattina va a lavoro a piedi, ma dopo aver percorso qualche metro di marciapiede è costretto ad
immettersi su un sentiero ciottoloso provvisorio lungo poco più di 200 m., sconnesso e con pozzanghere . Potrebbe utilizzare il marciapiede situato sull'altro lato della carreggiata (opposto rispetto a dove si trova il suo portone,ndr.), ma rinuncia a farlo perchè ciò comporterebbe l'attraversamento del tratto di strada in cui transitano le auto. “ Gli automobilisti non rallentano”, ha detto. E per giunta mancano le apposite strisce pedonali. Michele “deve” avventurarsi lungo il sentiero impervio che non abbiamo rinunciato a percorrere. Provare per credere! Non è stato facile destreggiarsi fra auto, buche e pozze d'acqua. Possiamo ben immaginare quanto più difficile sia per lui! Ma le difficoltà aumentano nelle ore serali. “ Il mio lavoro impone dei turni, quindi a volte devo tornare quando non c'è luce. L'illuminazione serve il tratto dove c'è il marciapiede che evito a causa dell'attraversamento.” Il primo lampione utile, rispetto al percorso a cui è obbligato, è situato all'altezza di una rotonda in fase di ultimazione; prima di raggiungerlo è necessario percorrere all'incirca 200 metri “quasi al buio”. “ Dopo le sollecitazioni l'assessore Ierone ha provveduto a far installare due lampioni vicino al rondò. Il tratto era pericoloso anche per gli automobilisti. Il mio auspicio è che sia osservata la normativa che consente di abbattere le barriere architettoniche. Purtroppo dalle ultime schermaglie lette sui giornali i politici hanno discusso di tutto ma nessuno ha spostato l'attenzione sulle barriere architettoniche! Infine, colgo l'occasione per ricordare che, come se non bastassero i tanti disagi, non mi è stato ancora assegnato il numero civico. Per ricevere la corrispondenza devo sperare che il postino addetto mi conosca. Quando mi assento dal lavoro per malattia gli ispettori hanno difficoltà a rintracciarmi!” (pubblicato su LaNuova il 27 feb 2010)



LA REPLICA DELL'ASSESSORE COSIMO IERONE


POLICORO – Abbiamo esposto il problema di Michele Votta all'assessore competente,

Cosimo Ierone. Il quale ci ha ricevuti nel suo ufficio nel Municipio di Policoro. “ Capisco le difficoltà del cittadino che conosco bene, poiché in un'altra circostanza, qualche mese fa, ho aiutato personalmente poiché era in difficoltà a causa di un tratto di strada non illuminato. Immediatamente, ho provveduto facendo impiantare alcuni lampioni. Gli chiedo umilmente di pazientare qualche altro giorno. Farò subito un sopralluogo per accertare se realmente il tratto è dissestato e adottare, fin sa subito, i provvedimenti del caso specifico. Quanto ai lavori in corso, invece, nei prossimi quindici, venti giorni - condizioni meteo permettendo - risolveremo il problema che riguarda l'intero tratto e provvederemo alla sistemazione della strada e della segnaletica. E' chiaro che, verso le persone che hanno particolari, quanto giustificate esigenze, abbiamo tutta la volontà di essere tempestivi. I disagi ci sono. Ma sono la normale conseguenza di un intervento che migliorerà la funzionalità urbana della città e i cui ritardi sono da attribuire ad una serie di ragioni non attribuibili all'Amministrazione”. L'assessore, infine, ha esortato tutti i cittadini a rivolgersi direttamente a lui per segnalare problemi legati alla sua sfera di competenze. “ Non ho mai negato attenzione a nessun cittadino”, ha concluso. (GianPi)
Pubblicato da gianluca p. a 03.30
Etichette: estratto da LaNuovadelSud 27 feb 2010 di g.p.

martedì 9 marzo 2010

Una marea di fischi per De Filippo costretto ad andar via


ANGELO MORIZZI
• B E R N A L DA . Si alzano i toni della protesta. A farne le spese, domenica sera, è stato Vito De Filippo, giunto a Bernalda per aprire la campagna elettorale della lista “Centrosinistra”. Il presidente della Giunta regionale uscente, accompagnato dal candidato sindaco Leo Chiruzzi, ha fatto visita al presidio degli operatori turistici in piazza Plebiscito, ma è stato accolto da una marea di fischi, nonchè da insulti e contestazioni. De Filippo, che ha cercato di instaurare un dialogo, si è visto costretto ad abbandonare quasi subito la scena. A prendere le distanze dall'accaduto è stata solo l'associazione "Leucippo", attraverso la voce del suo presidente, Gianfranco Sortiero: «Certe manifestazioni di dissenso non si condividono, ma si possono capire, vista la drammatica situazione di molte famiglie messe in ginocchio dall'erosione costiera. Come asso ciazione proseguiremo la nostra lotta pacifica, ma sempre nell'ambito della civiltà dei toni». Il sodalizio ha quindi diramato un comunicato in cui denota «stanchezza e sfiducia, dopo 29 giorni di vana attesa, tavoli tecnici e tante promesse Siccome, finora, le parole non hanno trovato riscontri ufficiali, gli operatori hanno chiesto a De Filippo almeno un silenzio rispettoso del loro dramma, umano e lavorativo».

Sul palco elettorale, Chiruzzi ha invitato «a moderare i toni del confronto» e ha chiesto scusa a De Filippo per le contestazioni, auspicando per Bernalda e Metaponto «la fine delle barricate e degli striscioni». Molto provato è apparso De Filippo, specie da certi attacchi personali subìti: «Hanno intaccato - ha confessato - la mia dignità di uomo». Il governatore ha minacciato, quindi, di adire a vie legali verso colui che lo ha indicato come assuntore di stupefacenti. «Ho già individuato questo signore e segnalato il suo nome ai carabinieri. Non ho mai fatto uso di droghe – ha proseguito sul palco De Filippo –. Semmai ho aiutato i tossicodipendenti e ho perso alcune persone a me molto care. Sono abituato – ha concluso – anche alle contestazioni. Non mi hanno mai spaventato, ma sempre nel rispetto delle persone. Certi atteggiamenti strumentali danneggiano, semmai, il confronto dialettico e non consentono agli operatori turistici di essere ascoltati, come vorrebbero».

Ieri, intanto, si è tenuto un tavolo tecnico, in Regione, a Matera, per discutere sugli interventi tecnici di ripascimento del litorale. Oggi invece i commercianti di Bernalda e Metaponto abbasseranno le serrande dalle 16 alle 20, in segno di solidarietà con gli operatori turistici che, a loro volta, entreranno nelle istituti scolastici per confrontarsi coi ragazzi. Giovedì, infine, scenderanno in piazza tutti gli studenti delle scuole superiori.

La Federazione della Sinistra di Matera non utilizzera il DL Vergogna Berlusconi



La federazione della sinistra, nonostante l'esclusione dalla competizione elettorale della circoscrizione di Matera, non si avvarrà del decreto vergogna salva liste varato dal governo Berlusconi. .Questo decreto rappresenta un attentato alla costituzione, in quanto viola palesemente l'art.72 comma 4 della nostra carta costituzionale; noi con grande sofferenza abbiamo scelto la seconda alternativa, optando per la strada più difficile tra salvare la nostra lista e testimoniare invece la salvaguardia della legalita, Chiediamo scusa ai tanti compagni e compagne, ma il rispetto delle regole è il principio fondante di una società di cui noi vogliamo essere protagonisti, ed utilizzare a nostro vantaggio il decreto Truffa Napolitano-Berlusconi avrebbe significato deiventare complici di un atto illeggittimo.
Soleva dire Pertini che “La morale è una scienza morta se la politica non cospira con lei e non la fa regnare nella nazione, la democrazia si difende, si sostiene e si rafforza con una grande tensione morale" proprio partendo da queste considerazioni, noi chiederemo in questi giorni la massima mobilitazione a tutti gli uomini e le donne che hanno a cuore le sorti della nostra democrazi, e la federazione della Sinistra a Matera sarà impegnata in iniziative e manifestazioni di protesta a difesa della legalita senza se senza ma

Segreatario Provinciale PRc Matera
Ottavio Frammartino

Il Segretario PDCI Matera
Francesco Mandile

lunedì 8 marzo 2010

Sul lungomare una catena umana contro lo scempio dell’erosione


FILIPPO MELE
• M E TA P O N TO. Protesta ad oltranza del Comitato civico per la difesa di Metaponto, costituito da operatori turistici, studenti, rappresentanti di categorie economiche e professionali, sindacati, semplici cittadini, al fine di ottenere interventi strutturali per risolvere il gravissimo problema dell’ero - sione costiera. Ieri, in mattinata, raduno sul lungomare, a ridosso della spiaggia “de gli dei” che non c’è più, e catena umana proprio sull’ultimo lembo di arenile salvatosi dai marosi. Alle due iniziative, graditissima la presenza di un centinaio di studenti dell’Istituto tecnico agrario di Marconia, guidati dal presidente del Consiglio studentesco Pasquale Cariello. Intanto, alcuni operatori stazionano ancora, in catene, sul campanile del vecchio convento ristrutturato a sede municipale di Bernalda. Permanenza che continuerà sino allo stremo. E sono in programma altre manifestazioni di lotta. Per oggi, ad esempio, processione, alle 15.30, sul lungomare, organizzata dalla parrocchia con in testa il parroco don Ro s a r i o M a n c o. Non si sa, tuttavia, quale santo sarà portato a spalla dai fedeli a cui elevare… preghiere. E martedì, serrata, dalle 16 alle 20, dei commerciati in tutto l’ambito comunale. Novità, tuttavia, anche sul fronte istituzionale. Per domani, alle 14, gli assessori regionali all’ambiente, Vincenz o S a n t o ch i r i c o, ed alle infrastrutture, Ro c c o Vi t a , hanno convocato i rappresentanti dell’associazione di operatori turistici Leucippo a Matera, presso la sede della Regione, per l’ennesima riunione del “tavolo tecnico” messo su per individuare misure di contrasto all’erosione e per esaminare l’esito della conferenza di servizio sulle proposte di intervento urgenti finalizzate ad assicurare le condizioni di fruibilità della spiaggia per la stagione balneare 2010. Pare, però, che il filo del dialogo tra manifestanti e Regione stia per rompersi. «Non so se parteciperemo alla riunione - ha detto Gianfr anco Sor tiero, presidente della “Leucip - po” – perché non vogliamo essere coinvolti nella discussione tecnico-scientifica. Noi non siamo tecnici. È un caso che ci stiamo interessando alla questione… Noi siamo operatori economici non scienziati». Né si è mai aperto un canale con il Governo nazionale: «Continueremo a lottare sino a quando la nostra voce non travalicherà i confini regionali giungendo sino a Roma. Abbiamo fatto appello a Guido Bertolaso ma non abbiamo avuto risposta. E nessuna risposta ci è arrivata anche dopo gli appelli rivolti al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed al ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo». Insomma, non è escluso un ulteriore inasprimento delle azioni di lotta. Fa b r i z i o C o s p i t e, operatore turistico: «Siamo uniti e solidali nella battaglia per la ricostruzione di Metaponto affinché ritorni quella che era un tempo. Qui siamo all’anno zero». E Pino Pa s s a r e l l i , del Comitato di difesa, ha puntato il dito accusatore contro le strutture portuali realizzate alle foci dei fiumi negli ultimi anni.