lunedì 31 maggio 2010

Il Bilancio del comune di Policoro viziato dalla mancata pubblicazione del piano triennale del contenimento delle spese

L'approvazione del Bilancio è viziato dalla mancata pubblicazione da parte dell'amministrazione del piano triennale di contenimento delle spese per il funzionamento della proprie strutture previsto dall'articolo 2 della l. 244/97. La norma prevede in parole semplici che la P.A. metta in atto un piano che contenga azioni per il contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture. Il comune di Policoro doveva adottare misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo:
1. delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio;
2. delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo;
3. dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali;

L' 'adozione di tale provvedimento era ritenuto dovuto da parte dei revisori dei conti del comune , che prescrivevano di addotarlo prima dell'approvazione definitiva della stessa di cui doveva costituire allegato abbligatorio. Proprio così allegato obbligatorio. Nel sito internet non c'è traccia , infatti il il comma 598 della stessa legge ed articolo prevede che tali piani siano resi pubblici con le «modalità previste dall’articolo 11 del D.Lgs. 165/2001 e dall’articolo 54 del codice
dell’amministrazione digitale (D.Lgs, 82/2005). A dir la verita non sarebbe la prima volta , vedi l' l'inosservanza degli obblighi per la pubblicazione dell' anagrafe degli incarichi, inadempienza tanto grave da interessare l'attenzione del dipartimento della funzione pubblica che ha inviato la guardia di finanza ad accertare le irregolarita , questione che affronteremo con un'altro post. La questione sotto l'aspetto sostanziale e normativo non è di poco conto , tenuto conto che il comune di Policoro è recidivo , in quando il piano doveva essere già adottato nel Bilancio 2009. Domani noi chiederemo formalmente al comune copia del provvedimento successivamente interesseremo i revisori dei conti , e vedremmo quali iniziativa questi adotteranno nei confronti del comune. In un momento in cui si parla di tagliare le spese per le auto blu e spese inutili , vorremmo capire quali provvedimenti metteranno in campo per la razionalizzazione dell'auto di rappresentanza ed altre spese tipo telefonini ecc.... , e soprattutto capire se viene rispettata la delibera adottata dalla precedente amministrazione , dove Serafino Di Sanza imponeva agli assessori ed a se stesso di utilizzare i mezzi del comune senza l'autista ed in modo cumulativo limitando tale uso solo nei casi di effettiva necessità , o se tale provvedimento è stato annullato . Allora non vi era nessun obbligo per il comune , ma per quel sindaco tale atto non era nulla di eccezionale era solo una decisione che aveva a che fare con il buon senso.
Infine ci chiediamo se è del tutto legittimo il bilancio di un comune senza un piano di razionalizzazione prevista da una legge ? Visto la nostra incopetenza nel merito la risposta la lasciamo agli organi contabili , prima quelli interni che hanno consigliato l'adozione obbligatoria di questo atto ed infine alla corte dei conti.

Domani il Post : Emendamenti del PRC al Bilancio : il Comune le respinge violando il DL. 267 art 8 la legge 241 e art.67 dello statuto comunale.

domenica 30 maggio 2010

PalaOlimpia, il Pd chiede la revoca della delibera sulla gestione


• POLICORO VI SAREBBERO DELLE CLAUSOLE CHE FAVORIREBBERO UN’ASSOCIAZIONE VICINA ALL’AMMINISTRAZIONE.
NICOLA BUCCOLO
• P O L I C O R O. La gestione del PalaOlimpia comincia ad innescare le prime polemiche. A scatenarle è stata una delibera della Giunta municipale che detta le condizioni per l’af fidamento della gestione. Il Pd, che sta all’opposizione, ha tenuto nella tarda mattinata di ieri una conferenza stampa chiedendo la revoca della delibera. Il capogruppo consiliare, Gianluca Marrese, presenti anche il segretario del partito, Pietro Manolio, e i consiglieri comunali Beatrice Di Brizio, Fabiano Montesano e Franco Labriola, ne ha spiegato le ragioni. “Siamo in presenza – ha detto – di un deliberato che va nella direzione di favorire un’associazione “amica”, attraverso clausole in cui si prevede, per partecipare al bando di affidamento della gestione, “esperienza biennale nella gestione di strutture sportive”. A Policoro, sempre secondo Marrese, ci sarebbero solo tre associazioni che potrebbero vantare questa esperienza e poichè due di esse hanno dei contenziosi con il Comune, l’af fidamento verrebbe pilotato per favorire l’associazione amica”. Che cosa propone il Pd? Marrese ha chiesto “la revoca immediata della delibera e con la revoca la convocazione di una conferenza di servizi, invitando tutte le associazioni sportive per concordare la gestione e i costi per l’uso della palestra. Non si può affidare la gestione e previo pagamento di 1.200 euro all’anno delegare l’asso - ciazione che se l’aggiudica a stabilire costi e uso della struttura. Il Comune deve prevederli nella convenzione che si andrà a sottoscrivere”. I consiglieri comunali hanno anche chiesto di coinvolgere la commissione consiliare allo sport nella questione, sottolineando la necessità, unitamente a qualche rappresentante delle tante associazioni sportive presenti alla conferenza stampa, di procedere con sollecitudine a risolvere tutte le questioni che impediscono l’uso del PalaErcole a distanza di quasi un anno dalla sua inaugurazione. Il segretario Manolio ha assicurato il coinvolgimento del partito a sostegno del lavoro svolto dal gruppo consiliare Pd a favore della comunità nell’attività amministrativa.

sabato 29 maggio 2010

Hanno lucrato su Trisaia usandola come discarica radioattiva»

FILIPPO MELE
ROTONDELLA - Fu smantellato il pool di magistrati (tra cui il procuratore della Repubblica di Matera, Nicola Maria Pace) ed investigatori che indagava negli anni ’80 e ‘90 sui presunti traffici di scorie nucleari (anche su quelli che dall’Enea della Trisaia porterebbero a Pisticci - Ferrandina ed in Somalia) e navi a perdere. Ne è convinta la Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, presieduta da Gaetano Pecorella, che sta continuando a sentire persone informate su fatti in cui materiali atomici, armi, spie, ‘ndrangheta, manager di Stato, politici, faccendieri, morti sospette ed indagini mai chiuse, la fanno da padroni.

Così, i parlamentari hanno ascoltato l’ex maresciallo dei carabinieri, Nicolò Moschitta, componente del pool e nella stessa auto, con l’autista Saro Francaviglia, con il capitano di corvetta Natale De Grazia il 13 dicembre 1995 quando questo ufficiale “improvvisamente” morì. E Moschittà andò in pensione il 14 ottobre 1996, a soli 44 anni. Una circostanza su cui i commissari hanno rivolto domande all’ex maresciallo che ha spiegato la sua decisione per gravi motivi di salute.

Ma il sen. Candido De Angelis: «Dopo la morte di De Grazia, però, c'è stato il disfacimento del pool. Uno dei componenti (Rino Martini, ex colonnello della Forestale di Brescia, ndr) diventa commissario dei rifiuti speciali a Milano, lei va in pensione, i magistrati chiedono il trasferimento (Pace, ndr) o vengono trasferiti (Neri, ndr). Improvvisamente, il pool che aveva lavorato su un argomento così importante si dissolve».

Solo una strana coincidenza, per l’ex carabiniere. Che sulla morte di De Grazia ha parlato di «infarto del miocardio, come da atti ufficiali. A me non ha mai riferito che temeva per la sua vita».

E sull’Enea della Trisaia? Moschitta: «Il giudice Pace ci propose di lavorare insieme dal momento che lui aveva una centrale, disse, che stava esplodendo se pensiamo che il problema di Chernobyl è nato da mezza barra di uranio e che a Matera ve ne erano 64. Si rese necessaria, siamo negli anni 1995-96, una relazione al capo del governo dell'epoca (Lamberto Dini, ndr). Ma non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Il dr. Pace ci disse che Rotondella serviva anche come discarica nucleare. Fece l’esempio delle antenne parafulmine, radioattive. I funzionari andavano personalmente a smaltire questo materiale. Lo buttavano nella centrale stessa, lucrando abbondantemente».

venerdì 28 maggio 2010

Lopatriello come Roosevelt .

Ieri approvato un bilancio tecnicamente viziato
Non è una nostra invenzione ne tanto meno una deduzione , ma è lo stesso Lopatriello durante il consiglio per l'approvazione del bilancio a confessare la sua anima rooseveltiana in campo economico. Si proprio il grande presidente dell'america che rivoluziono l'economia americana e sconfisse il nazismo vincendo la seconda guerra mondiale . L'ideatore della Social Security , famoso è il suo Discorso sullo stato dell'Unione nel 1941, conosciuto come il "discorso delle Quattro Libertà" dove Franklin Delano Roosevelt accanto alla libertà di parola e di espressione e alla libertà di culto, enunciava anche la libertà dal bisogno e la libertà dalla paura . A questo uomo si ispira il nostro sindaco , e partendo proprio da questo, fa un discorso politico contro la manovra del governo che confessiamo senza imbarazzo di condividere. Si scaglia contro il blocco degli stipendi, che non aiutera la ripresa perché deprimerà l'economia , e spiega che anche lo slogan preferito del primo ministro Italiano ,» non metteremo le mani in tasca agli Italiani « sia una bufala , perché se taglia i trasferimenti ai comuni , questi saranno costretti a tagliare i servizi oppure ad aumentare le tasse. Ripete più volte che lui prima di essere un uomo di partito , è un uomo del sud e se questa manovra va contro gli interessi della sua terra e della sua gente , lui sta con questi ultimi , in questo caso sta con quei cittadini del Bisogno e quelli che hanno paura. E si capiva che non era un discorso buttato la per scaricare le responsabilità di una gestione che per i comuni sta diventando sempre più difficile, ma erano parole vere sentite. Naturalmente l'opposizione e buona parte del pubblico ha apprezzato questa parte dell'intervento di Lopatriello mentre la maggioranza era distratta quasi annoiata o forse inconsapevole, ma anche questo è un segnale che dopo la fine di questa legislatura molto probabilmente i destini di Lopy e della PDL prenderanno strade diverse. Sull'approvazione del Bilancio che riteniamo insufficiente ed anche Tecnicamente viziato e sul consiglio che è stato ricco di notizie e contenuti ne parleremo domani e Lunedi.

giovedì 27 maggio 2010

E poi dicono che i sacrifici sono equi. Forse intendono che ci massacrano allo stesso modo.

La notizia data dal Quotidiano circa il pagamento a 4 senatori della doppia indennità se corrisponde a vero, è di una gravità senza precedenti. Ricevendo quel denaro i 4 senatori hanno schiaffeggiato i disoccupati Lucani e quei lavoratori che per guadagnare quei soldi devono lavorare anche due anni. Oggi inviterò a mezzo Telegramma il presidente del consiglio regionale a verificare la notizia e in caso positivo ad agire legalmente per l'immediato recupero , gli interessi ed i danni all'immagine che non possono essere inferiori a quando indebitamente percepito. Segnalerò l'accaduto al presidente del Senato e al presidente della repubblica . Pongo una domanda che cosa pensano della doppia indennità il segretario regionale del PD e quello della PDL? Aspetto una risposta . In mancanza rivolgerò la stessa domanda a Berlusconi a Bersani e al presidente della Repubblica che non spreca appelli su una manovra segnata da equità nei sacrifici e rispetto delle regole.

Telegramma a Vincenzo Follino presidente consiglio Regionale

Stento a credere che 4 senatori hanno cumulato indennità consiglieri regionali et parlamentare. Se vero l'episodio mortifica elettori lucani. La prego di accertare effettiva percezioni di somme, et caso positivo avviare procedura per recupero mediante azione legale

distinti saluti

Ottavio Frammartino

Segreteria .Regionale PRC Basilicta

mercoledì 26 maggio 2010

Quei silenzi di Lopratriello

Ieri sembrerebbe che Radio Basilicato 2 si sia occupata del Blog e di me. Non ho avuto modo di ascoltarla, solo oggi avrò la registrazione e nel merito del contenuto di questo chiacchericcio domani esprimerò la mia opinnione, ma i miei amici mi hanno detto di consolarmi perche il trattamenti riservatomi da Linguetta è stato soft rispetto a quello al Vescovo Nolè.
So che ha riferito che dalla FBI a interpol stanno indagando su di me e il Blog , questa cosa mi rasserena ,se vuole sono disponibile a firmare una liberatoria anche perchè venga intercettato , autorizzo preventivamente a chiunque voglia indagare di farlo senza limiti,
Intanto più che le cose che dice la radio ci preoccupano ed inquietano i silenzi di Lopatriello. Il primo Marzo il consigliere Di Sanza ha presentato una interrogazione che pubblichiamo che ancora non ha avuto risposta , vogliamo una risposta visto che si parla di soldoni in contanti dei cittadini.

Il sottoscritto Consigliere comunale

Premesso che
-con deliberazione della giunta comunale n. 200 del 05/07/2005 il Sindaco veniva autorizzato a proporre atto di querela nei confronti del sig. Filippo D'Agostino per frasi ritenute oltraggiose per l'autorità comunale e per tutta l'amministrazione comunale : successivamenteil comune di Policoro ha affidato all'emittente Basilicata Radio 2 di cui il Sig. D'Agostino è conduttore , vari servizi informativi con costi a carico del comune
- che appare del tutto singolare il permanere della controversia giudiziaria tra D'Agostino e Lopatriello vista l'attuale assidua e cordialissima frequentazione tra i due :

Tutto ciò premesso

Si Interroga

Il sindaco di sapere

- se in relazione alla querela a suo tempo presentata sia o meno intervenuto atto di remissione ed accettazione da parte del querelato , e se in caso positivo, in quale data i relativi atti sarebbero stati sottoscritti.

- nel caso di intervenuta remissione se e quale data sia stata autorizzata sia stata autorizzata dalla giunta comunale , in quale modo sia stato regolamentatao il pagamento delle spese di lite e se quale importo abbia versato il sig D'Agostino al comune di Policoro a titolo di risarcimento.

martedì 25 maggio 2010

Concorso in Basilicata Esclusi per aver studiato troppo

di ANTONELLA INCISO
Il posto è uno solo. Quello di collaboratore tecnico - amministrativo presso gli uffici del Consiglio Regionale della Basilicata. Un solo posto diviso tra 582 aspiranti. Tanti, infatti, sono stati i nominativi delle persone che per quel posto hanno fatto domanda. Un numero non indifferente, un numero che dimostra la «fame di lavoro» che c’è in Basilicata. E proprio perché il posto era uno solo e gli aspiranti tanti, sono state fatte delle selezioni. Così i 582 sono diventati prima 92 e poi 10. Sì, solo dieci, chiamati nell’ultima prova del concorso. Ma proprio ad un passo da quello che sembrava un obiettivo raggiungibile i 10 fortunati si sono trovati di fronte ad una amara sorpresa.

Una determina del Dipartimento segreteria generale del Consiglio Regionale della Basilicata li ha «esclusi dalla graduatoria di merito» e ha stabilito «di richiedere a tutti i candidati che hanno partecipato alla pre- selezione il titolo di studio conseguito, per ammettere alle prove successive i primi dieci in possesso del requisito richiesto dal bando». Il che significa che quei dieci vanno a casa, ed altri saranno individuati tra gli 82 non ammessi semplicemente in base al titolo di studio che hanno.

Ma perché i ragazzi sono stati esclusi? Quali motivi sono alla base di tale decisione? Semplice, solo ora - dopo tante selezioni - gli uffici regionali si sono accorti che i dieci ragazzi «non avevano il titolo di studio richiesto dal concorso ossia il diploma di qualifica professionale triennale o il corso triennale ad indirizzo amministrativo contabile». Un diploma triennale, quindi, un diploma di quelli che si prendono dopo i primi tre anni di scuola superiore. In particolare, un diploma preso in un istituto tecnico commerciale.

E i dieci ragazzi? Loro avevano non il diploma triennale ma una qualifica quinquennale ossia la cosidetta maturità. Un titolo superiore, dunque. E non solo, ad eccezione di due che sono in possesso della maturità scientifica e di uno che ha il diploma di qualifica professionale per operatore elettrico, gli altri sette ragazzi coinvolti hanno la qualifica di ragionieri. Una beffa che si aggiunge al danno.

Già perché , non solo nel bando di concorso non veniva specificato il titolo di studio ma si parlava semplicemente di un «diploma triennale», ma lo stesso contac center a cui alcuni ragazzi si sono rivolti per avere delucidazioni sui titoli richiesti non avrebbe saputo dare indicazioni precise. A questo, poi, si aggiunge che per partecipare al concorso i giovani hanno dovuto pagare 5 euro a testa.

Ora sono in tanti a chiedersi cosa succederà e soprattutto chi saranno i fortunati che - dopo essere stati esclusi - solo in base al possesso del diploma triennale potranno essere ripescati. La determina, infatti, stabilisce «di richiedere a tutti i candidati che hanno partecipato alla preselezione per il reclutamento di 1 unità di categoria B3, il titolo di studio conseguito, per ammettere alle prove successive i primi dieci in possesso del requisito richiesto dal bando». E poi, tra loro, arrivare ad individuare il vincitore. E gli altri? Non potranno fare altro che rimpiangere di aver studiato due anni in più per prendere la maturità.
(gazzetta del Mezzogiorno)

Condividi

domenica 23 maggio 2010

Policoro: questo PD inaffidabile e il Bilancio 2010


Mentre Lopatriello continua a disamministrare questo comune, il Pd di Policoro è sempre più diviso e litigioso.Il Partito Democratico oggi non sembra neppure capace di fare opposizione, arte in cui il centrosinistra si era sempre saputo cimentare discretamente.
Dinanzi alle immani oscenità proposte da lopatriello , il PD pare timido e privo di coraggio. Anziché reagire all'indecenza di questa amministrazione , con il lancio di nuove proposte politiche alternative e la ferma opposizione ad una res pubblica che diviene, giorno dopo giorno, res privata, sembra si siano arresi, anzi per certi versi cerchino convergenze. Qualche loro consigliere è già in partenza verso i lidi della maggioranza , e non senza un ritorno in termini concreti. Tra l'altro sono pure inaffidabili anche sotto l'aspetto politico ( o rimangono tali) appena una quindicina di giorni fa sul Bilancio si era concordato con il capogruppo Marrese di incontrarci per proporre degli emendamenti di tutto il centrosinistra. Era un nuovo percorso per costruire un progetto.Loro hanno preferito diversamente. Probabilmente sono stati molto presi dalle risse interne, o si sentono autosufficienti ,sapete come è , forse per loro gli impegni come le promesse elettorali sono carta straccia. Gli stessi emendamenti presentati dal PD hanno un profilo basso e sostanzialmente differenti da quelli avanzati da noi . Le nostre proposte partono dal recupero di legalità soprattutto in tema di evasione e Morosità per distribuire queste risorse in direzione del sostegno sia delle famiglie monoreddito che cassaintegrati con un abbassamento dell'IRPEF.
Ulteriormente chiediamo al comune un sostegno alle attività commerciali che stanno vivendo un periodo difficile abbassando la Tarsu e i tributi sulle insegne. Richiediamo un contributo per chi gestirà il cinema, che dovrà fare rete con le scuole , un finanziamento per la costituzione della consulta dei giovani , un organismo che deve essere messo in piedi per dare una parziale risposta ai bisogni dei giovani di Policoro e creare quel giusto canale di comunicazione con l'amministrazione sullo sviluppo di una programmazione che tenga conto di un mondo quello giovanile , che vive con un crescente disaggio questa città. E per finire proponiamo di utilizzare le risorse per formazione dei dipendenti comunali sull'utilizzo del TIC (tecnologia della comunicazione) per applicare da subito senza ulteriori ritardi la bacheca elettronica, dove dovevano già essere pubblicati tutti gli atti della P.A., dalle delibere alle determine , in ossequio della legge Brunetta , nel difficile tentativo di far diventare la casa comunale una casa di vetro e consentire anche grazie ad internet di controllare atto per atto l'attività del comune.
Peccato che il Pd non ha ritenuto necessario confrontarsi, ma sopravviveremo anche senza di loro.

sabato 22 maggio 2010

L'acquisto del cinema Hollywood , una patacca o una t.... di Lopatriello?


Forse Lopatriello ci voleva raggirare con parole, comunicati ed addirittura finte indignazioni, tramutando il falso in vero.
Non sappiamo se sia una patacca un raggiro una attività simulatrice nel tentativo di far passare con parole, fatti o circostanze una realtà inesistenti. Ma da oltre un mese è riuscito ad ingannarci e far parlare con oltre 6 articolo dal quotidiano alla gazzetta dell'acquisto del cinema o complesso“Summer Time” . Addirittura ha sollecitato i proprietari ad aprire al pubblico il cinema e succesivamente li ha incontrati al comune per discuterne l'acquisto . Il nostro amato sindaco dichiarava in pompa magna che : “La proprietà è impegnata su altri fronti imprenditoriali, di diverso genere, e pertanto non riesce a conciliare le esigenze lavorative private con quelle legittime pubbliche " , oppure affermazioni tipo "finora è arrivata qualche offerta da parte di altre società operanti nel settore, ma l’incrocio tra domanda e offerta non c’è stato . Di fronte a queste difficoltà oggettive di libero mercato affermava il sindaco , prende sempre più piede la possibilità che sia lo stesso Comune a farsi avanti nella gestione del nuovo impianto (inaugurato 7 anni fa) turistico per poi concedere a privati in sublocazione la struttura" . Tutte delle colossali bugie o balle , perché se non fosse così ci troveremo difronte a un grave tentativo di Truffa. Ebbene si , non poteva mai e poi mai trattare l'acquisto del cinema con la Mideterranea SPA da lui incontrata il due Marzo, ne tantomeno non vi erano nessuna possibilità che la società potesse affittare il cinema a terzi cosi come faceva crede il comunicato del comune e lo stesso sindaco , essendo il bene pignorato, nominato il curatore giudiziario e l'immobile messo all'asta , e tra l'altro risultando la stessa già in fitto ad una società in forza di un contratto , stipulato in data 31-10-2007 registrato a Policoro il 5 novembre 2007al n. 1930 serie 3, decorrenza dal 15 settembre 2007 e scadenza 15 agosto 2008.
Ne tantomeno Lopatriello potrebbe dire che non sapesse di tale procedura , avendo il curatore fallimentare chiesto al comune l'accesso agli atti delle concezioni edilizie , accesso consentitogli solo dopo la nomina del giudice notificata all'ufficio Tecnico di policoro. Quindi il sindaco deve alla comunità di policoro , a tutti i cittadini delle spiegazioni chiare e trasparenti , se no ci autorizza ad ipotizzare che ci troviamo o difronte a un cronico bugiardo o ad un vero e proprio raggiro .

risposte non querele ..............

P.S aveva detto che era nato un gruppo con oltre mille adesioni su FB, di questo gruppo sul network non c'è traccia .... Tempo fa avevamo consigliato al sindaco di far tesoro del vecchio proverbio che dice che le bugie hanno le gambe corte ma lui si vede che non fa tesoro dei suggerimenti.................

in effetti il gruppo su FB c'e e conta quasi 1700 adesioni , comunque il consiglio a lopy rimane ....

Condividi

venerdì 21 maggio 2010

Affittopoli anche a Policoro


Da anni il comune non riesce a incassare centinaia di miglia di euro

Di Filippo Mele
Affittopoli nel centro del Metapontino. Risulta alla gazzetta che sono decine i titolari di contratti di immobili comunali (abitazioni , negazi , box , impianti sportivi , terreni ) affidati in locazione o in concessione ad associazioni o singoli cittadini o attività commerciali o artigiani a non pagare i cononi da anni. Alcuni contratti risalgono al 1985 , altri sono più recenti del 2008. Non tutti i contraenti però sono ritardatari nei versamenti. Ma i soggetti in regola sono come le mosche bianche non arrivando nenche a una decina su più di una cinquantina di contratti. Molto varie le somme di cui l'ente è creditore , si va da cifre irrisorie , 70 100 euro ad altre più consistenti sino a circa 100 mila euro per un solo fitto. In totale si tratta di circa 250 mila euro da recuperare qualcosa in più qualcosa in meno. Tra i morosi tra commercianti ed artigiani spunta anche il wwf Italia. Il wwf risulta morosa per un importo pari a 95 mila euro . «ma il wwf chiarisce il sindaco , e un caso a parte nel senso che l'associazione vanta nei nostri confronti delle compenzazioni che il nostro ufficcio sta valutando. Il wwf avrebbe fatto dei lavori nelle strutture affidatogli che vanno compensati con gli oneri del fitto contrattuale. nell'elenco c'è anche un ente pubblico come l'IMPS il cui centro operativo e ubicato da anni nel palazzo municipale. La morosità ammonta a circa 20 mila euro. Il contratto al Imps risalirebbe a luglio 2009 per un importo mensile di circa 1200 euro. E qui c'è una sorta di mistero « a me non risultano debiti dell'IMPS nei nostri confronti asserisce il sindaco. Anzi debbo dire che questo ente sta facendo un buon investimento da noi allargando gli spazi a sua disposizione nei nuovi locali che gli abbiamo affidato. Per molti dei contratti morosi tuttavia gli uffici comunali hanno attivato le procedure per il recupero credito. anche perchè la corte dei conti è in fase di grande attenzione per qualsiasi affittopoli.

giovedì 20 maggio 2010

Processo per calunnia contro Frammartino rinviato al 1° Ottobre. Scoppia lo scandalo Affitopoli.

Affitopoli: Lopatriello se la prende coi funzionari del comune.
Il processo per calunnia e diffamazione intentato contro di me dal Sindaco Nicola Lopatriello è stato rinviato al primo ottobre , e il sindaco si è costituito parte civile. II giudice ha ammesso che sarà un procedimento complesso , avendo la procura raccolto un fascicolo di oltre 850 pagine e noi integreremo con altre 200 pagine , video e audio. Oggi comunque la gazzetta del mezzogiorno con un ottimo articolo del giornalista Filippo Mele parla di affittopoli a Policoro ( articolo che pubblicheremo domani) anticipando uno dei temi che dovremo discutere nel processo. Proprio le morosità e l'inerzia della sua amministrazione a tutela degli interessi dei beni del comune era un tema affrontato dal post di cui Lopatriello si sente diffamato. Oggi con una sua dichiarazione cerca di scaricare le responsabilità sui funzionari del comune e su di me. Se oggi su questa questione se ne dovrà accupare anche l'autorità giudiziaria non so se quella penale o contabile , Lopatriello se la deve prendere solo con se stesso , non avendo mai questo blog denunciato nessuno su questa vicenda amministrativa e su altre ma posto sempre questioni politiche in ordine alla moralità , trasparenza e tutela degli interessi dei cittadini. Quando mi sono candidato a sindaco avevo promesso ai miei (pochi) elettori che se non fossi stato eletto avrei fatto una opposizione senza sconti per nessuno , sto mantenendo un impegno , quindi nulla di personale , invece il nostro caro Lopy ha cercato di portare una questione politica nelle aule dei Tribunali , e noi toccherà difenderci e sia sicuro ci difenderemo.

De Filippo chieda scusa ai 13 mila giovani e restituisca di tasca propria le spese

il presidente De Filippo e la sua giunta , dovrebbero chiedere scusa ai 13 mila giovani lucani , che hanno fatto domanda per i tirocini formativi e restituire di tasca propria almeno il costo delle raccomandate. E' inutile sottolineare come tutta questa vicenda non solo è ridicola ma è la a
testimoniare inaffidabilità del presidente della regione che ancora una volta si prende gioco delle speranze e aspettative di tanti giovani lucani che della sua Basilicata Felix hanno imparato a conoscere solo disoccupazione ed emigrazione come condizione per il futuro. Se il senatore Iachino parlava del bando dei tirocini come una truffa , oggi possiamo dire senza paura di essere querelati che si è perpetuato una truffa nei confronti di tanti giovani e perchè no anche di tanti elettori che sono stati ingannati. Invitiamo la magistratura a fare chiarezza nei tanti passaggi oscuri di questa vicenda, per quando ci riguarda ci faremo promotori di iniziative affinchè vengano restituiti almeno i costi vivi che tanti disoccupati hanno sborsato per le domande , non guadagnando loro gli oltre 14 mila euro di appannaggio del presidente.

Ottavio Frammartino ( lettera iviarata via FB al Presidente)

mercoledì 19 maggio 2010

Caso Claps: arrestato Restivo , prelevato Dna per inchiesta a Salerno

Potenza, 18 mag. - (Adnkronos) - La polizia inglese del Dorset effettuera' il prelievo del dna di Danilo Restivo, arrestato all'alba per l'omicidio Barnett, per inviarlo in Italia. Nelle scorse settimane la Procura generale di Salerno ha inviato la richiesta ai fini delle indagini sull'omicidio di Elisa Claps di cui Restivo e' l'unico sospettato. La polizia del Dorset aveva gia' prelevato il dna di Restivo sei anni fa ma, non avendolo incriminato, non lo ha poi conservato per le norme vigenti sulla privacy.

La Procura di Salerno ha richiesto l'esame del dna nell'ambito della propria inchiesta e cio' fa ritenere che nell'autopsia di Elisa Claps - la perizia e' ancora secretata - siano emerse tracce biologiche di altra persona. Attualmente, inoltre, e' in corso l'incidente probatorio su un centinaio di 'reperti' tra cui i capelli e parti del corpo della ragazza su cui si cerca di isolare tracce biologiche per le successive comparazioni.
Condividi

Domani a Pisticci saremmo processati per calunnia su denuncia di Lopatriello


Domani si aprirà il dibattimento in Tribunale contro di me per calunnia su denuncia di Lopatriello per due post pubblicati su questo Blog circa un anno e mezzo fa , uno riguardante il rapporto tra una società che riceve appalti e pubblicità dal comune e il sindaco , lo smantellamento dell'ufficio licenze e il sostanziale condono di fatto delle morosità degli affittuari dei locali di proprietà comunale. L'altro post dove io sollecitavo Lopatriello a dare la giusta interpretazione alla sentenza della cassazione su Marinagri. Così come ho più volte promesso, chiederò al giudice di riprendere il dibattimento per poterlo pubblicare sul blog , e spero che non ci una opposizione da parte del sindaco , se questo non sarà possibile vi informerò ritenendo tale processo importante , perché comunque dalle indagini fatte dalla polizia emerge che il danno patrimoniale per le casse del comune in merito alle morosità hanno una consistenza economica enorme. Inoltre in questo comune , vi è un sistema del tutto unico in Italia per la istituzioni di nuove strade ed intitolazioni di vie , diciamo creativa , starà a noi dimostrare che tale procedura è illegittima ed è collegata all'acquisto del materiale sempre alla stessa ed unica ditta , e a noi toccherà l'onere della prova anche nel dimostrare i rapporti tra questa e Lopatriello. L'unica prova inconfutabile a nostro favore sono le dichiarazione che abbiamo anche in video , quando lo stesso sindaco candidamente ammette , che non c'è nessun scandalo se il figlio lavora per una ditta che poi risulta vincitrice di un appalto. Come dire che male c'è se la moglie , il cognato di Bertolaso avevano rapporti con Balducci e Anemone . Chi sa chi esagera la procura di Perugia a mettere sotto la graticola il povero sottosegretario della protezione civile, o quella di Matera ? O noi che siamo i soliti moralisti giustizialisti?

martedì 18 maggio 2010

Basilicata: l'energia del vento potrebbe tramutarsi in una tempesta giudiziaria


Vento in Poppa", "Nà Volta", "Eolo 3W", "Serre dei Venti" ed anche "Via Col Vento", nomi di imprese napoletane, siciliane ed alcune anche del Trentino Alto Adige, che insieme ad altre decine di società, hanno messo gli occhi sul grande business dell'eolico. Ed i titolari di molte di queste società sono indiziati mafiosi, camorristi e 'ndranghetisti, già sfiorati o finiti anche in galera nelle inchieste di alcune procure italiane. L'eolico insomma interessa tutti perché ci sarebbero soldi per tutti, faccendieri, politici, funzionari pubblici ed imprenditori. Le ultime procure che stanno provocando un vero e proprio terremoto politico e che hanno già coinvolto il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, iscritto nel registro degli indagati, sono quelle di Roma e di
Cagliari. Due inchieste che partono dalla Sardegna e dal Lazio e che sono finite nel mirino del procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo che ha intercettato mezzo mondo scoprendo un vero e proprio reticolo di interessi, politici e finanziari, che coinvolgono decine di persone molte delle quali avrebbero costituito una vera e propria "cricca" simile a quella degli ormai
noti Balducci, De Santis, Anemone e Della Giovanpaola, finiti in galera per mano delle procure di Firenze e Perugia. Dall'inchiesta sembrerebbe coinvolta anche la basilicata con accuse che vanno dalla corruzione alla turbativa d'asta. L'inchiesta tra l'altro riguarderebbe non solo le fonti di energia rinnavabili ma anche gli appalti dei rifiuti e e quello della gestione delle acque.. Si parla di un vero e proprio comitato d'affari che ha potuto godere degli appoggi di politici , funzionari statali e pezzi importanti delle istituzioni. Ricordiamo in proposito che nel 2007 il Corpo Forestale dello Stato ha sequestrato a Grottole (Matera) un parco eolico in corso di realizzazione con 27 generatori in 14Km ed erano stati imputati reati come l'assenza di autorizzazioni e violazione delle norme ambientali, urbanistiche e di tutela idrogeologica. Il provvedimento fu allora disposto dal sostituto procuratore Cazzetta e furono emesse allora 5 informazioni di garanzia ai titolari delle imprese, residenti in Trentino-Alto Adige, Campania, Puglia e Basilicata, che stavano realizzando l'opera.

Condividi

lunedì 17 maggio 2010

Serafino Di Sanza contro il trasferimento della fisioterapia e 118 da Policoro a Tinchi

La decisione di portare la fisioterapia ed il 118 dall'ospedale del centro jonico a Tinchi di Pisticci è una decisione che lascia perplesso, il consigliere provinciale Serafino Di Sanza, che dichiara: «E' il caso di chiedersi e capire quali siano stati i criteri che hanno portato ad una scelta del genere, che non ha certamente tenuto conto dei numerosi e complessi disservizi e difficoltà che tale trasferimento produrrà ai cittadini non solo policoresi, ma di tutto il comprensorio. Va ricordato a quanti stanno lavorando alla riorganizzazione e razionalizzazione degli ospedali lucani -prosegue Di Sanza che attualmente anche residenti nei Comuni limitrofi raggiungono con facilità il nosocomio di Policoro grazie agli efficienti collegamenti garantiti dal trasporto pubblico locale. Più difficile, invece, sarà, per gli stessi cittadini, raggiungere il presidio di Tinchi. Una scomodità in termini di trasporto e praticità, frutto di una decisione del tutto scellerata, che invece andava concordata, valutata e analizzata in una logica di costi-benefici. Questo non è avvenuto, ecco perché occorre domandarsi e auspicare chiarimenti sulle reali ed effettive ragioni di tale trasferimento».
Della questione si è ripromesso il consigliere provinciale Di Sanza , investirà anche il presidente della provincia affinchè si faccia portavoce dello scippo ingiustificato compiuto ai danni di Policoro

Policoro : dopo Fisioterapia ci tolgono anche il 118 medicalizzato. Dal primo giugno l'ambulanza di Policoro sarà trasferita a Tinchi.


sfogliando i petali della margherita, un giorno si toglie un servizio al nosocomio del centro jonico papa “Giovanni Paolo II”; il giorno dopo si inaugura il nuovo reparto di ginecologia/ ostetricia e il terzo c'è la spoliazione del servizio del 118 “In - dia”, l'ambulanza medicalizzata. Gli operatori di Basilicata Soccorso sono sul piede di guerra per la paventata soppressione del 118, che dal primo giugno prossimo dovrebbe passare a Tinchi di Pisticci, in quella logica infernale per la sanità che nessuno dirà mai, ma nei fatti è quella del do ut des. Siccome la coperta è corta, con la riforma del sistema sanitario entrato ormai a regime, il nosocomio di Tinchi è già nei fatti ridimensionato;
per evitare di chiuderlo del tutto, e a tal proposito gli abitanti già da mesi si sono riuniti
in comitato, si cerca di dargli “il contentino” che non serve a nessuno. Infatti, sulla costa jonica l'India di Policoro è l'unica con 2000 interventi l'anno, molti dei quali durante l'estate, dove per giunta da anni non esiste più il presidio medico sul lungomare centrale proprio perché c'è (ancora per poco?) l'ambulanza con il dottore a bordo, e non si capisce il motivo per il quale debba essere
spostata in un'altra località, sempre della fascia jonica, ma più difficile da raggiungere. Probabilmente, alcuni addetti ai lavori pensano che Tinchi sia una tappa intermedia che poi porti
dritti dritti a Matera, Madonna delle Grazie. Infatti, i nosocomi della vicina Puglia sottrarebbero
degenti al capoluogo, e così si toglie alla periferia per ingrassare il capoluogo. Questa politica sanitaria accentratrice non viene digerita facilmente da infermieri, autisti del 118 e cittadini che già dalla imminente estate potrebbero vedersi aumentati i disagi. Con la beffa che la medicalizzata di Stigliano, l'altra dell'ex Asl 5 di Montalbano, con 300 interventi l'anno, non viene toccata per non accendere gli animi dei residenti. Così lavorare troppo e bene quasi mai paga perché la cattiva politica ci mette la coda, come il diavolo, in una sorta di Robin Hood al contrario.
A gioire potrebbero essere solo coloro i quali per salire sull'autolettiga non medicalizzata, avranno il gettone di presenza, come se gli stipendi del personale medico fossero da fame (e molti anno anche l'ambulatorio privato!), in barba anche alla legge regionale che prevede l'ambulanza
con medico, dove c'è il Pronto soccorso attivo. A Policoro c'è ma la tolgono: perché? Cosa mai ci sarà in cambio sfogliando il quarto petalo della margherita?
Gabriele Elia

sabato 15 maggio 2010

Durante la festa firma per l'acqua bene pubblico


Oggi e domani in via Siris vicino alla sede dell 'associazione Karakteria si raccoglieranno le firme per il referendum per l'acqua come bene pubblico

Notizie in pillole


Scajola si è dimesso. A sua insaputa.

L’ex ministro ha dichiarato di provare “una grande sofferenza”. Ma la vista non è male.

A giorni Scajola sarà ascoltato come persona disinformata sui fatti.

Il coordinatore del Pdl ha respinto ogni addebito. Ma ha accettato ogni accredito.

Noemi Letizia festeggia i 19 anni: “Dimostrerò quanto valgo”. Vabbe’, la cosa non dovrebbe prendere molto tempo.

Stavolta Berlusconi non è intervenuto alla festa. Non ama le tardone.

Pestaggio Gullotta:

Durante il pestaggio, qualcuno dai palazzi urlava: “Siete in venti contro uno!”. Immediato l’arrivo dei rinforzi.

Un dente rotto, sei punti in testa e segni di numerose manganellate per uno scambio di persona. Pensate se era quello giusto.

Tratti da spinozza


venerdì 14 maggio 2010

Gianni Fabbris sfida il consorzio e sflangia i sigilli delle Bocchette dell'acqua per irrigare le piante.


NOI RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO A LAVORARE LA TERRA

NEL METAPONTINO CENTINAIA DI AZIENDE AGRICOLE NON POSSONO ANNAFFIARE I CAMPI PERCHE'IL CONSORZIO DI BONIFICA GLI HA TAGLIATO L'ACQUA
E' il risultato della crisi economica in agricoltura, dei ritardi delle istituzioni, della mancanza di risposte della politica e di una inefficente gestione del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto che, con organismi non più legalmente in carica, pensa solo di fare cassa mostrando agli agricoltori il volto feroce
Abbiamo chiesto la rateazione della debitoria delle bollette non pagate alle stesse condizioni già accordate da Equitalia per altri debiti e di togliere i sigilli per permettere alle aziende di annaffiare i campi, gestire il raccolto e realizzare reddito
Invece, di fronte alla crisi drammatica delle aziende del territorio, nonostante il tavolo di confronto aperto in Prefettura, si continua a tagliare l'acqua agli agricoltori.
I tempi della terra non sono quelli della politica: senza acqua i frutteti seccano

Per queste ragioni ieri in una azienda agricola della trisaia di Rotondella , Gianni Fabbris responsabile dell'associazione sindacale altragricoltura ha sflangiato la bocchetta dell'acqua sigillata dal consorzio di Bonifica, sfidando l'ente che se entro la giornata di oggi non si riunisce un tavolo per dare delle risposte agli agricoltori questa , azione di ieri che è solo una dimostrazione diventerà una azione di disubbidienza civile e l'associazione toglierà tutti i sigilli posti dal consorzio , poi vedremo conclude Fabbris se in tribunale i giudici daranno ragione al Consorzio e alle loro ragioni di cassa o al diritto delle piante di sopravvivere e degli agricoltori di lavorare la terra.

giovedì 13 maggio 2010

Aggredito il Sindaco di Matera


Questa mattina, verso le 11, lo stesso giovane che aveva minacciato i dipendenti del Comune utilizzando in maniera impropria un estintore installato al piano terra del Comune di Matera ha aggredito improvvisamente il sindaco di Matera Salvatore Adduce all'interno di un bar di via Don Minzoni. Adduce è stato colpito con calci e pugni ma grazie all'immediato intervento di una volante della Squadra Mobile della Polizia di Stato in servizio il giovane, che attualmente non ha una occupazione, è stato immediatamente bloccato e arrestato. Il sindaco Adduce, in ogni caso, ha preferito non denunciare il fatto alle forze dell'ordine.Con questi due gesti, ovviamente da condannare, il giovane aveva cercato di attirare l'attenzione degli amministratori locali verso la sua situazione di emergenza. Un episodio che conferma il diffuso malessere sociale legato alla perdita progressiva di posti di lavoro sul territorio Matera.


Serafino Di Sanza e Rocco Leone: giu le mani dall'Ospedale di Policoro


POLICORO - Sono dure le prime reazioni politiche alla notizia pubblicata ieri dal Quotidiano, sul trasferimento del servizio di fisioterapia dall’ospedale di Policoro a quello di Tinchi di Pisticci, dove l’Atto aziendale dell’Asm prevede di allestire un ambulatorio polispecilistico. A Policoro resterebbe solo il supporto temporaneo per i malati acuti. Una soluzione che sembra non piacere a cittadini-pazienti, almeno a sentire Cittadinanzattiva. Ma registriamo anche il secco no delle Amministrazioni comunali, Policoro in primis, attraverso l’assessore alla Sanità, Rocco Leone ,e il consigliere provinciale dellaLista Stella, Serafino Di Sanza, già sindaco della città jonica. «Giù le mani dall'ospedale di Policoro. -esordisce il vicesindaco con delega alla Sanità, Rocco Leone, a nome anche dei sindacidella fascia jonica e in particolare di: Tursi, Colobraro, Valsinni, Nova Siri, Rotondella- Sta nascendo un notevole disagio tra gli orizzonti della sanità del Metapontino -spiega Leone- soprattutto per la popolazione anziana. Pur cercando di capire le motivazioni di tale spostamento, la razionalizzazione della spesa sanitaria, per noi amministratori rimane fermo il principio sacrosanto della centralità dell'utente, soprattutto anziano, penalizzato oltremisura da questa decisione da parte dei vertici dell'Azienda sanitaria diMatera La nostra non è una guerra di campanile, ma la consapevolezza che nell'hinterland c'è un alto indice di invecchiamento della popolazione e che l'ospedale di Policoro ha raggiunto livelli di eccellenza nella fisioterapia, con un bacino di utenza molto ampio, che serve non solo la fascia jonica lucanama anche della confinante Calabria, e che durante il periodo estivo aumenta a dismisura. La nostra proposta è quella di
riservare il servizio alle fasce sociali più deboli e particolarmente disagiate, vedi anziani,
ancora presso l'ospedale di Policoro, evitando così di far sobbarcare loro la spola tra i Comuni di residenza e Tinchi, la cui sede ospedaliera è più difficile da raggiungere e mal collegata. Questi sono i principi che ci hanno spinto a non condividere tale scelta, che speriamo non sia il primo passo verso il ridimensionamento degli ospedali di periferia, che con la riforma sanitaria regionale rischianodi perdere servizi essenziali. Le scelte sbagliate in materia di politica sanitaria fatte in passato -conclude Leone- non possono ricadere sull'utenza che non ha nessuna colpa. Certamente l'Asm dovrà tenere conto della fascia jonica, di cui Policoro è il riferimento naturale, che serve il 50% degli abitanti dell'intera provincia di Matera ». La questione era stata sollevata, nei giorni scorsi, al sindaco di Policoro dal consigliere di maggioranza Mario Vigorito (Insieme per Policoro) e Pasquale Suriano (Città Nuova). Una decisione che lascia perplesso, il consigliere provinciale Serafino Di Sanza, che dichiara: «E' il caso di chiedersi ecapire qualisiano stati i criteri che hanno portatol'Asma unasceltadelgenere, che non ha certamente tenuto conto dei numerosi e
complessi disservizi e difficoltà che tale trasferimento produrrà ai cittadini non solo policoresi, ma di tutto il comprensorio. Va ricordato a quanti stanno lavorando alla riorganizzazione e razionalizzazione degli ospedali lucani -prosegue Di Sanza che attualmente anche residenti
nei comuni limitrofi raggiungono con facilità il nosocomio di Policoro grazie agli efficienti collegamenti garantiti dal trasporto pubblico locale. Più difficile, invece, sarà,per gli stessi cittadini, raggiungere il presidio di Tinchi. Una scomodità in termini di trasporto e praticità,
fruttodi unadecisione del tutto scellerata, che invece andava concordata, valutata e analizzata in una logica di costi-benefici. Questo non è avvenuto, ecco perché occorre domandarsi e auspicare
chiarimenti sulle reali ed effettive ragioni di tale trasferimento ». Strano, perchè l’Asm sostiene di aver illustrato ampiamente ai sindaci le linee guida dell’Atto Strano, perchè l’Asm sostiene di aver illustrato ampiamente ai sindaci le linee guida dell’Atto aziendale.
Antonio Corrado ( quotidiano della basilicata)

mercoledì 12 maggio 2010

Chiude il reparto di fisioterapia a Policoro. Protesta di Cittadinanza attiva. Lopatriello promette il suo intervento con l'assessore della sanità

Il reparto di Fisioterapia lascia Policoro per trasferirsi a Tinchi. La notizia che questo Blog aveva dato per primo grazie alla segnalazione di un lettore si è dimostrata fondata. Noi da subito avevamo sollecitato il sindaco ad intervenire , tale richiesta ha avuto una pronta risposta da parte del primo cittadino come potrete riscontrare dalla sua e-mail che pubblichiamo in coda a questo post . Questa riorganizzazione tra l'altro è stato ed è contestata dalle associazioni per la tutela dei malati in primis cittadinanza attiva. Dice l'associazione attraverso la sua segretaria Regionale Antonietta Tarsia , che ci si trova di fronte a un provvedimento che non ha rispettato le leggi 502 e 299 in materia di sanità, che prevedono che ci sia una consultazione preventiva dei cittadini, che hanno il diritto di esprimersi su scelte così radicali.Cittadinanzattiva non èmai stata coinvolta, né dall'attuale dirigenza dell'Asm, né dalla Regione, mentre spesso si ragionava con la vecchia dirigenza dell'Asl 5 (Piero Quinto, oggi dirigente del dipartimento regionale ndr). Si fa tutto solo per risparmiare, in barba alle necessità dei cittadini, che con una popolazione anziana in continuo aumento, saranno costretti a mettersi in auto e andare a Tinchi; per non parlare dei bambini, con disagi e spese per le famiglie, che preferiranno rivolgersi ai centri privati o, peggio, andranno fuori regione, visto che la Puglia è a 4 passi. Ogni anno a Policoro si erogano 36-40mila prestazioni fisioterapiche, come si farà a trasferirle a Tinchi, considerando che lì convergerà anche Matera? Oggi a Policoro si aspetta 6-7 mesi per una prestazione fisioterapica, dove arriveremo con la centralizzazione? Ricordo alla dirigenza aziendale che Cittadinanzattiva avvierà una battaglia su questo, non parliamoin difesa
degli operatori sanitari, che sono ben tutelati dal sindacato, ma per i pazienti penalizzati.
Se si vuole veramente ottimizzare la spesa - conclude Tarsia- si riduca il servizio pomeridiano di fisoterapia a Policoro, dove tre professionisti lavorano per altrettanti pazienti. Ricordo, infine, alla dirigenza dell'Asm, che il Tdm ha inoltrato, tra gennaio e febbraio, una serie di esposti, che ad oggi non hanno ricevuto alcuna risposta, pur essendo noi stati incaricati dai pazienti di portare avanti le pratiche. Perché non ci rispondono?».

E Mail di Nicola Lopatriello inviatami il 08/05/2010
Caro Ottavio, il giovane cittadino deve sapere che ho già chiesto un incontro al nuovo Assessore al ramo Martorano ed al dirigente Quinto che si terrà in Policoro il 13 c.m.. Spero, che tutti facciano sentire il loro dissenso su questo trasferimento che pare essere un contentino a Tinchi dopo la chiusura di altri reparti. Penso, altresì che questi piani sanitari regionali ed aziendali stanno deludendo tutti. N. Lopatriello