venerdì 31 dicembre 2010

AUGURI DI UN BUON ANNO


Auguri a chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore, a chi saluta ancora con un bacio, a chi lavora molto e si diverte di più, a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse, a chi si alza presto per aiutare un amico, a chi ha l'entusiasmo di un bimbo e i pensieri di un uomo, a chi spegne la televisione per fare due chiacchiere, a chi vede nero solo quando è buio, a chi non aspetta il nuovo anno per essere migliore! Un Augurio grande di Buon ANNO!!!

mercoledì 29 dicembre 2010

Riceviamo e Pubblichiamo: Quella Pubblicità comune Marinagri fa venire meno il senso della decenza Istituzionale

Sulla GdM ho letto l'articolo sui manifesti di Marinagri e del Comune. E' singolare che una vicenda del genere passi sotto silenzio e che nessuno si accorga quantomeno della "ineleganza" di questi manifesti. Il nome del Comune affiancato a quello di una struttura turistica privata. Infatti lo slogan di Marinagri è: Your private sea city. E’ un'impresa privata che persegue legittimamente i propri interessi in un sistema di libero mercato. In uno Stato liberal-democratico, il ruolo degli Amministratori consiste nel far rispettare le regole all'interno delle quali i privati perseguono il loro interesse. Qui invece pare che gli Amministratori siano fianco a fianco degli imprenditori, i quali si considerano benefattori della comunità. (Al contrario, sono gli imprenditori che ricevono, a volte giustamente, ingenti finanziamenti pubblici). Sta venendo meno il senso della decenza istituzionale.
Basterebbe rispettare i principi basilari della liberal-democrazia. I privati cercano di fare profitto nel rispetto delle regole che sono stabilite dalla collettività per il bene comune. C'è qualcosa che non va quando i ruoli si confondono.

La giunta si farà dopo la Befana.. forse


Ieri non era stata convocata una riunione di maggioranza così come avevamo scritto , ma il sindaco si è sentito con i vari partiti e consiglieri per trovare una soluzione da portare in consiglio per il trenta. Ma subito ha incontrato delle difficoltà , per primo perche la PDL ha messo per iscritto la propria posizione chiedendo la riconferma dei tre assessori oppure il rinnovamento con l’entrata di R. Colucci e D. Bianco , rivendicando per se il ruolo del partito che comunque politicamente è il più rappresentativo nella città al di la dei consiglieri . Città nuova idem , essendo rientrato tra l’altro le dimissione di Ierone ( in effetti abbiamo fotografato la macchina nei posti riservati del comune ) con un assessorato dimezzato e sfiduciato dal sindaco, richiede anche lui un'altro posto in giunta come compensazione . Poi c’è la Dc da non confondere con U..DC e sembrerebbe avanzate anche le trattative con l'API di Nigro, partito che non produce miele ma gli piace il miele , e tanto, visto che con non scialans in regione stanno a sinistra a policoro andrebbe bene la destra ( loro stanno al centro e rinvendicano che sono al centro del centro) e visto che fanno un sacrificio sul programma giustamente la seggiola serve per motivare ed incoraggiare l’entrata in maggioranza. Allora Lopy ha capito che la situazione è diventata difficile e soprattutto visto i tempi e non avendo ancora risolto l’annoso problema che lo sta assillando in questi giorni che è quello del menu da servire alla festa di capodanno a marinagri , giustamente ha deciso di rinviare il tutto dopo la befana. Lui spera che la vecchia signora gli porti la soluzione , in effetti sta pensando non solo di nominare gli assessori ma contemporaneamente di mettere su il nucleo di valutazione fatta da tre nomine politiche e la municipalizzata per gestire la quarta farmacia ( su per giu 100 mila euro dalle casse del comune nella migliore situazione bazzecole per un paese ricco) accontendando in questo modo tutti. I costi di questa macchina sarà la medicina amara che noi dovremmo pagare affinchè loro trovino la soluzione di questa crisi , per fare che cosa questo non è dato sapere ……...

PS
All’ordine del giorno del consiglio comunale è iscritto il punto sulla nomina degli assessori. Il sindaco ancor prima che si riunisse la stessa ha deciso con un comunicato il rinvio della discussione o comunicazione . Segno della poca autorevolezza e rispetto del presidente del Consiglio e di tutta l’assise , lo stesso Ripoli , giurando si era impegnato di far prevalere le prerogative dell’assise. Aspettiamo sue notizie …………. Se i suoi impegni saranno come i partiti che cambia siamo fritti … ma noi aspettiamo fiduciosi.

martedì 28 dicembre 2010

Fumata bianca per la giunta?


Oggi ci sarà la riunione di maggioranza nella quale si deciderà chi saranno gli altri due assessori che siederanno in giunta. Sembrerebbe a questo punto certa la riconferma dell’assessore La Saponara mentre sarebbero in bilico sia Siepe che Trupo , dovendo uno dei due fare posto ad un nominativo espresso dalla DC , che dovrebbe essere il Dott.re Suriano. Il resto dovrebbe rimanere invariato , con l’UDC che rimane al palo , partito che è rimasto isolato e schiacciato dalla DC, oggi in questa maggioranza unico riferimento del centro forte di tre consiglieri e sembrerebbe anche partito di riferimento del sindaco che è pronto a lasciare la PDL.. Nel consiglio convocato per il 30 prosssimo all’ordine del giorno è stato iscritto anche il punto sulla comunicazione del sindaco della giunta , nell’ultimo consiglio Lopy si era impegnato di risolvere la crisi in tre giorni , sono passati quasi due settimane da quel giorno ed un mese dalla revoca delle deleghe, come dire lui le spara sempre grosse le c……...

Riceviamo e pubblichiamo

Sono un onesto cittadino della Basilicata e leggendo tutte queste illegalità mi veniva da piangere. Ci sono famiglie nella nostra regione che lavorano a singhiozzo,non arrivano al 15 del mese che sono già senza soldi, perchè la paga,non lavorando sempre,si riduce al 40%. I nostri figli sono disoccupati o lavorano a nero,senza prospettiva di pensione e quindi di futuro per loro e per tutti,visto che i giovani dovrebbero esserlo... La vita è sempre più onerosa,la benzina sempre più cara,nonostante le promesse fatte dalla regione,poste a dare un sostegno economico facendola pagare di meno...ma svanito nel nulla... L'agricoltura messa in ginocchio da tasse,contributi da pagare,eventi atmosferici,ecc... Il turismo è assente,non di strutture,ma di mentalità;troviamo un alto tasso di cafonaggine negli operatori del settore,disorganizzazione,menefreghismo e aumento dei prezzi ingiustificato... Il lavoro privato è messo a dura prova per la crisi generale che attanaglia "tutti",(parlo della gente comune,non politici)... Poi basta leggere un giornale o ascoltare la tv,per sentire che politici che noi stessi abbiamo votato e dato fiducia,hanno combinato tutta questa sporcizia sistemando amici,amici degli amici,cugini,mogli,figli,zii... Le cose più assurde sono due; La prima che si tratta,a quanto è emerso dalle indagini,di persone NON bisognose,ma di famiglie già benestanti,dando un ulteriore schiaffo morale ai poveri cittadini "normali"... La seconda è che la piovra non si è limitata a coinvolgere solo tutto il PD,ma per mettere tutti a tacere,sono coinvolti anche i vertici della PDL,che DOVREBBE fare opposizione,ma a quanto pare vanno a braccetto... ECCO PERCHE' RIMANE SOLO VOTARE SCHEDA BIANCA,FAR CAPIRE CHE COMUNQUE SONO ANDATO A VOTARE,MA NE PD, NE PDL... POLITICA=MAFIAUTORIZZATA (P.M.A.)

lunedì 27 dicembre 2010

Parentopoli e amicopoli all’ Arpab

Sotto accusa anche i concorsi per dirigenti Così la politica “mette le mani” sul personale. L'agenzia in deficit per 4 milioni.

di MARIATERESA LABANCA
POTENZA - La moglie dell'amico, il “fedelissimo” della campagna elettorale, l'autista del politico. Le “filiere corte”nell'assunzione del personale negli enti pubblici non fa quasi più notizia. La distorsione nel sistema che porta a scegliere questo piuttosto che quello, per consulenze esterne così come nei concorsi, è sempre più prassi consolidata e condivisa. Spesso è proprio la perdita diquel sano
senso di indignazione a consentire che la dinamica si perpetui. Eppure, hanno suscitato reazioni le notizie pubblicate ieri sul Quotidiano relative ai diciassette interinali dell'Arpab i cui contratti sono stati rinnovati per quasi tre anni.
Una lista di nomi legati ad altri nomi: amicizie, parentele, segnalazioni: se di parentopoli si può parlare, si tratta di un fenomeno abbastanza diffuso che si ripete non solo all'Arpab ma in tutti gli enti sub regionali e comunque pubblici. Il meccanismo è abbastanza scontato: se il dirigente è di nominapolitica, come avviene nel caso dell'Arpab, è alla politica che questi deve rispondere. Nel caso dell'agenzia regionale per la tutela dell'ambiente sotto accusa sona finiti proprio i contratti di lavoro interinale a diciassette unità esterne prorogati dall'ex dirigente dell'ente Vincenzo Sigillito per oltre tre anni. E, forse, solo per una strana coincidenza, interrotti proprio qualche mese prima dello scadere del mandato del direttore, attualmente nominato dalla giunta regionale a capo della struttura di progetto dell'autorità ambientale del comitato di coordinamento della Regione. Contratti che non solo superavano nel numero la percentuale rispetto agli assunti, secondo quanto previsto dalla legge in materia. Ma che soprattutto suscitavano perplessitàperchérinnovati apersone facilmente riconducibili al sistema della politica attraverso legami di amicizia edi parentela. Forse solo suggestioni. A guardare questa presunta fitta ragnatela di relazioni, comunque, ci si può rendere facilmente conto di come i “privilegiati”, se davvero sono tali o lo sono stati, rispondono a questa come a quell'altra parte politica. Una sorta di lottizzazione interna. Tra i diciassette c'è a esempio Raffaella Bollettino, figlia del gioielliere ben noto a Potenza, legato alla famiglia Sigillito da un consolidato rapporto di amicizia. Precari sono stati Mariangela De Fino, Francesco
Donnoli, AnnaRita Ferrulli, moglie di Francesco Bonelli, legato alla famiglia Sigillito. Cosa ci faccia poi un autista tra gli interinali, se lo chiedono
in molti. Si tratta di Mario Gentile, prima autista dell'assessore Erminio Restaino, poi di Sigillito. Giuseppe Laguardia, invece, è stato un vecchio collaboratore regionale dell’assessorato all’Agri - coltura, Savino Lombardi, invece, sarebbe stato
un uomo della corrente di Angelo Sanza. Matteo Mona sarebbe “uomo” di Vincenzo Folino, suo sostenitore anche in campagna elettorale. Miriam Motavarian sarebbe legata alla famiglia Sigillito da un rapporto di consolidata amicizia.Giampaolo
Pezzola risponderebbe politicamente a Roberto Falotico. Canio Sabia (successivamente assunto all'ente Parco Val d'Agri guidato dal commissario Totaro, nominato dal centrodestra), invece, al senatore del Pdl Cosimo Latronico. Sonia Salicone è
invece la figlia dell'ex presidente del consiglio provinciale di Potenza. Francesco Scieuzo sarebbe amico della famiglia Sigillito. Ma tra i “sospettati” non ci sono solo gli interinali. Loredana Festa Gallo, a esempio, vicina al capogruppo del Pdl
in seno al consiglio regionale, Nicola Pagliuca, faceva parte del progetto Tern che doveva durare solo sei mesi e invece è stato prorogato per due anni, fino allo scorso agosto. Ci sono poi i concorsi. Come quello per dirigente vinto da Adriana Bianchini, moglie di Sergio Paolino, segretario particolare dell'assessore Restaino. La sua assunzione è stata però bloccata perché nel frattempo è partito un ricorso al Tar. Per altre selezioni all’interno dell’agenzia i sindacati avevano denunciato il mancato rispetto delle norme che regolano la nomina delle commissioni interne. Oggi le presunte “relazioni corte” tornano a far notizia per ilpesantedeficit di bilancio
dell’agenzia regionale. Il buco è di circa quattro milioni di euro e una parte di quel debito,sembra più di un milione, è stato determinato proprio dal costo di quei contratti interinali prorogatiper tanto tempo, mentre i dipendenti vantano ancora
premi di produttività arretrati. Ma tra le spese “pazze”dell’ente ci sono anche fitti spesso spropositati e non giustificati da reali esigenze. Insieme ad altri costi che finiranno nel bilancio che sta per essere presentato in Regione. Mentre nell’agenzia prepara la stagione di rilancio.
Tratto dal quotidiano della basilicata

sabato 25 dicembre 2010

Spunta la Sanitopoli della Basilicata rossa: appalti truccati, nei guai i vertici del Pd (il giornale). Fatto smentito dalla regione.

Di E. Fontana Nuova offensiva giudiziaria. Indagati governatore lucano e presidente del Consiglio regionale con l’accusa di turbativa d’asta Secondo i pm avrebbero pilotato i servizi di pulizie, facchinaggio e pasti all’ospedale di Potenza. Si indaga sulla gara da 25 milioni di euro

Roma Un’indagine su appalti per pulizia e facchinaggio all’ospedale di Potenza punta al cuore della presidenza della regione Basilicata. Il governatore, Vito De Filippo (Pd), e il presidente del consiglio regionale, Vincenzo Folino (sempre Pd), sono iscritti nel registro degli indagati nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla procura di Potenza sugli appalti all’ospedale San Carlo. Il reato: turbativa d’asta. L’iscrizione è recentissima e sinora la notizia è stata tenuta sotto silenzio negli ambienti giudiziario-giornalistici lucani.
Il presidente e l’ex assessore, nomi di spicco del Pd meridionale e uomini simbolo della piccola roccaforte del centrosinistra al sud, sono sospettati dai magistrati di essere intervenuti sulla commissione aggiudicatrice dei servizi all’ospedale San Carlo. Un appalto molto ricco: 25 milioni di euro. Sono sotto inchiesta i componenti della commissione, i vertici de «La Cascina» (il gruppo che ha vinto la gara) e, con Folino e De Filippo, un collaboratore del governatore. Secondo i pm gli indagati «turbavano con metodi fraudolenti il regolare svolgimento della gara pubblica di appalto del servizio di pulizia e dei servizi secondari», ovvero il «facchinaggio» e il «trasporto dei pasti ai malati». L’importo totale della torta era appunto di 25 milioni di euro. La gara era stata bandita dall’ospedale San Carlo diretto da Giovanni De Costanzo (non indagato) ed era stata vinta nell’ottobre dal 2008 da Ati Naer servizi srl. e Vivenda spa, società del gruppo La Cascina.
Secondo la tesi dell’accusa, i vertici della «Cascina» e delle controllate «effettuavano pressioni sul presidente della regione Basilicata De Filippo Vito e l’assessore regionale Folino - come si legge nell’avviso di comparizione per quattro dei sei indagati - così determinando l’intervento di questi ultimi presso Spera Giuseppe», ovvero il presidente della commissione che aveva il compito di assegnare l’appalto. I pm contestano il fatto che dopo le presunte pressioni e poi le «attivazioni» di De Filippo e Folino, l’appalto fosse stato assegnato alle controllate del gruppo La Cascina con un punteggio pari a 5 del capitolato di gara «servizio pulizia e igiene ambientale», contro i 2 punti assegnati al concorrente (Ati Dm Smi), sebbene «entrambe le Ati avessero avuto lo stesso giudizio con riferimento a tale punto».
Proprio per l’ipotizzato «intervento» sulla commissione, il governatore lucano è stato raggiunto da avviso di garanzia. In prima battuta i magistrati hanno sentito, alla fine di novembre, i membri della commissione aggiudicatrice, ma l’inchiesta è in pieno svolgimento.
All’epoca dei fatti, De Filippo era al suo primo mandato da governatore, a tre anni dall’elezione nel 2005, a 42 anni, con il record del 67% dei consensi. Riconfermato nel 2010 con quasi il 61% dei voti, l’ora quarantasettenne governatore del Pd è stato collocato al quarto posto nella classifica estiva del sito Affaritaliani tra i presidenti di Regione più amati, dopo Formigoni, Zaia e Scopelliti. Con un consenso però sceso al 57%.
Da quest’autunno una serie di notizie di stampa hanno innescato feroci dibattiti in rete, soprattutto su Facebook, in merito alla gestione della cosa pubblica in Basilicata. Un episodio recente che ha creato sdegno sui network riguarda l’assessore provinciale al Bilancio Vito Di Lascio. Dai documenti pubblicati sui quotidiani locali, l’assessore risulta incredibilmente vincitore del concorso pubblico in Regione per due posti a tempo indeterminato di «funzionario in materie economiche, finanziarie e statistiche». Il primo posto è stato il suo. L’assessore-funzionario è stato bersagliato su Facebook da commenti spietati. Nel concorso ha totalizzato il massimo dei punti: 90 su 90.
E il Quotidiano della Basilicata ha pubblicato ieri la notizia di un buco di bilancio di 4 milioni di euro nelle casse dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arpab) con il dettaglio delle spese pazze per affitti e posti auto.
Tratto dal giornale.

Basilicata: Regione, nessun atto giudiziario notificato a De Filippo
Potenza, 24 dic (Adnkronos) - ''Da almeno 6 mesi al presidente della Regione Basilicata non e' stata notificata nemmeno una multa per divieto di sosta''. Cosi' con un comunicato la Regione Basilicata risponde al quotidiano ''Il Giornale'' che ha pubblicato oggi un articolo sulla ''Sanitopoli della Basilicata rossa'' in cui si afferma che in un'indagine su appalti per pulizia e facchinaggio all'ospedale San Carlo di Potenza il presidente Vito De Filippo (Pd) e il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino (Pd), ''sono iscritti nel registro degli indagati'' per turbativa d'asta. Per tale ragione, secondo il Giornale, l'iscrizione e' ''recentissima'' ed il governatore lucano ''e' stato raggiunto da un avviso di garanzia''. Per la Regione Basilicata, invece, si attinge ''a storie vecchie, trite e ritrite sui giornali''.

venerdì 24 dicembre 2010

Riceviamo e pubblichiamo :Buon Natale

auguri anche a te ottavio, al tuo lavoro, alle tue passioni per la ricerca della verità, a chi fa fatica a raggiungere la fine del mese, a chi lavora ogni giorno nel rispetto della legalità, a chi ogni giorno si indigna per le ingiustizie, a chi nel proprio piccolo cerca di combattere le prevaricazioni e l'illegalità, a chi non strizza l'occhio al potente di turno solo per ottenere il rispetto dei propri diritti, a tutti quelli che non cercano scappatoie...... a tutti voi l'augurio e la speranza di poter far crescere i nostri figli con un'amministrazione pubblica più trasparente e legale, con un'amministrazione pubblica che non avvalla la corruzione, che non schiaccia i deboli, e che faccia pagare a tutti e negli stessi tempi imposte e tasse. Questo è l'augurio che faccio a voi e ai miei figli.

buon natale a tutti voi


Ieri è storia, domani mistero, oggi un dono. Un dono da condividere con gli altri. Auguri di Buon Natale.


giovedì 23 dicembre 2010

L’amministrazione incontra i cittadini , ma i cittadini hanno poca voglia di incontrarli.

Nella serata dell’altro ieri nella sala consiliare mezza vuota , ad assistere all’incontro vi erano circa 60 persone il sindaco non ha attacato solo don Marcello , ma ha cercato di provocare anche noi quando ha accennato “ a quel sparuto gruppo di cittadini che sono contro Marinagri” , però non ha fatto nessun accenno al veglione di fine anno non si è sbottonato neanche a farci conoscere quale menu lui ha deciso per gli ospiti della serata , però ci ha tenuto a far sapere che la società ha donato 50 pacchi doni per i cittadini più bisognosi notizia che già circola da molto tempo per policoro . Al di la che è sempre poco elegante annunciare questi atti di bontà , solitamente si fanno in silenzio per non cadere nel sospetto che sia spinti più che da uno spirito di carità cristiana da quello del Marketing pubblicitario , non ha detto nulla invece del regalo natalizio che noi cittadini di Policoro abbiamo fatto a Marinagri quello di dilazionare a fine 2013 600 mila Euro scaduti nel 2007 (delibere 255 – 256/2010) , soldi che ci potevano essere utili visto la situazione drammatica della finanza pubblica . Lopatriello si sta accorgendo anche che la crisi sta investendo Policoro , ci ha messo due anni ma l’importante adesso che se ne sia accorto. Certamente se ricordato anche degli investimenti dell’orogel e pfanner , le due aziende che hanno ottenuto ingenti finanziamenti dalla Regione per ampliare i propri stabilimenti , se ne preso gli immeritati meriti ma si è tenuto lontano nel ripetere che questi creeranno oltre 150 posti di lavoro , la balla che è andato a ripetere nei mesi scorsi anche per giustificare il viaggio a Vienna . Mentre l’azienda fanner trattava a Potenza con l’allora assessore Viti lui era in Austria a fare che cosa ? Non poteva mancare un accenno alla crisi Politica e alla composizione della nuova giunta , ma qui scopriamo un Sindaco decisionista , rivendica per se il potere di decidere la squadra ma il problema ci fanno notare gli altri e che lui si è cosi incartato che non decide , ma rivendica solo di decidere.

mercoledì 22 dicembre 2010

Lopy si scaglia contro Don Marcello Cozzi .



Doveva essere l’incontro dell’amministrazione con i cittadini si è trasformato in uno show di Lopatriello contro Don Marcello Cozzi reo di aver accettato l’invito di Karakteria sul dibattito per il piano d’ambito e organizzato la manifestazione di veglia con Olimpia Fuina e i soci di Libera durante la riesumazione dei corpi di Luca e Marirosa. Dure sono state le parole del sindaco contro il prete antimafia, e a nulla è servita la garbata ma ferma spiegazione di Farina presidente dell’associazione Karakteria quando ha tentato di capire che dopo tre mesi che sono stati ignorati lui presta attenzione alle loro domande grazie alla presenza di Don Marcello a quel convegno a testimonianza dell’importanza che ha avuto la sua presenza. Una cosa è certa don Marcello e le sue battaglie fanno venire le orticarie a Lopatriello , difficile far capire al sindaco per esempio che senza questo prete i casi Claps e quelli dei fidanzatini di Policoro sarebbero rimasti senza una risposta , e a voglia lui a dire che è stata una vergogna la veglia per la riesumazione , perche quella manifestazione invece ha voluto significare che l’attenzione dell’opinione pubblica per la ricerca della verità è alta anzi noi Policoresi ci dovremmo interrogare il perché abbiamo allora lasciato sola Olimpia e la sua famiglia nella ricerca della verità a volte avendo anche un atteggiamento ostile. Lopatriello riferendosi ancora al prete e rivendicando che le sue mani pulite sugli atti dell’amministrazione e citando Marinagri ha gridato che “chi sa parli” e noi che da qualche tempo abbiamo accolto questo invito parleremo anzi scriveremo sperando di farlo con meno errori grammaticali (domani seconda parte.)

martedì 21 dicembre 2010

Lopy festeggia il capodanno a Marinagri. Il comune fa da Babbo Natale dilazionando il pagamento di circa 600 mila euro scaduti nel 2007


Marinagri fa il pacco dono ai poveri ,il comune ringrazia e dilaziona i pagamenti degli oneri scaduti nel 2007 fino a fine 2013.

Ci siamo chiesti come mai le luminarie che addobbano la città a festa sono così scarse è sono stati messi in ritardo, così come non vi è nessuna iniziativa per promuovere il Natale nella città, un Natale che vede le strade e i negozi di questa città vuoti di gente. Non era possibile che il nostro Lopy stesse mano nella mano senza fare niente. E avevamo ragione, lui era impegnato a organizzare il cenone di fine anno a Marinagri a conferma di quello che da molto tempo noi diciamo che lui è prima sindaco di quel villaggio e poi quando se ne ricorda di Policoro. Sembrerebbe a quello che ci riferiscono che abbia concordato insieme alla proprietà il menu, curato insieme il libro degli ospiti e addirittura dato una consulenza sullo spettacolo musicale e l’intrattenimento (noi non ci crediamo ma nulla sarebbe impossibile). Notiamo intanto che anche gli spazzi pubblicitari solitamente destinati alla pubblicità istituzionale sono occupati dai mega cartelloni che promuovono l’evento e la ditta che li ha prodotti è la stessa (SERIART) in cui una volta era socio un parente stretto del sindaco ed è la stessa che ha le commesse dal comune. Ci chiediamo cosa dovrebbero dire a questo punto gli altri operatori economici che promuovono la stessa iniziativa? Loro pagano le tasse, l’ici regolarmente, contribuiscono sostanzialmente alle casse del comune, e allora perchè questo diverso trattamento? E’ non ci dica per promuovere il territorio perche il caro sindaco sta promuovendo solo un’attività economica , il comune invece di tutelare tutti e promuovere tutti ridotto a PR di Marinagri. Non è ad oggi sapere se il prezzo del cenone sarà stabilito per delibera , visto che la serata è organizzata tra Marinagri ed il comune , comunque il regalo di Babbo Natale Lopy è la sua amministrazione a Marinagri lo hanno fatto a nostre spese , dilazionando circa 600 mila euro di oneri di urbanizzazione scaduti nel 2007 (delibera 225 e 226) fino alla fine del 2013 , come dire babbo natale ai più fortunati arriva anche prima della notte del 25.

"Fidanzatini Policoro"emerge dall'autopsia che manca un osso

MATERA – L'osso ioide di Luca Orioli - trovato morto insieme alla fidanzata, Marirosa Andreotta, la sera del 23 marzo 1988, nel bagno della casa della ragazza, a Policoro (Matera), in circostanze che i loro parenti hanno sempre giudicato sospette – è scomparso e domani l’avvocato della famiglia, Francesco Auletta, presenterà una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica di Matera. Lo si è appreso a Matera dallo stesso legale.

L’osso ioide si trova nel collo e gli esperti fanno notare che viene infranto quando avviene uno strangolamento: il fatto di non averlo trovato, quindi, fa sorgere il sospetto che Luca Orioli sia stato ucciso. Soprattutto perchè il 27 gennaio 1996, quando venne eseguita un’altra autopsia sui cadaveri dei due giovani, l'osso ioide di Orioli c'era e, dopo l’esame, fu riposto nella bara.

Auletta ha spiegato che di ciò vi è traccia nel verbale di quella autopsia. La scomparsa dell’osso ioide di Orioli – ha spiegato Auletta - è stata accertata a Bari, nell’Istituto di medicina legale, dove è cominciata l’autopsia sui cadaveri dei due studenti universitari, riesumati venerdì scorso nel cimitero di Policoro.

La scoperta è stata fatta dai periti nominati da Olimpia Fuina, madre di Orioli, da sempre convinta che i due giovani siano stati assassinati e non siano morti per cause naturali o per un corto circuito mentre erano nella vasca da bagno, come ipotizzato a lungo nel corso degli anni.(tratto dalla gazzetta del mezzogiorno)

lunedì 20 dicembre 2010

Occupata la sede Regionale dai manifestanti di Tinchi. Minacciano di darsi Fuoco


Per protestare «contro la chiusura dell’ospedale di Tinchi di Pisticci a Potenza, alcuni manifestanti hanno occupato lo spazio riservato al pubblico nella sede del Consiglio regionale della Basilicata che si era riunito per approvare la Finanziaria : il presidente dell’assemblea, Vincenzo Folino, ha sospeso la riunione «fino alle ore 16». I Manifestanti si sono incatenati alle poltrone per il pubblico ed alcuni hanno in in mano una bottiglietta piena di benzina e minacciano di darsi fuoco.I promotori della protesta di tinchi durante la seduta avevano interrotto la relazione alla Finanziaria con urla e insulti verso i consiglieri regionali e al Presidente della Giunta regionale, Vito De Filippo. Contestano il fatto che nessuno li ascolta e si sentono presi in giro dalla giunta De Filippo. Preferiamo morire in consiglio regionale piuttosto che a Tinchi».Temendo il peggio vengono guardati a vista dalla digos e dal personale del 118 allertata per ogni evenienza.

I segreti di Potenza e Salerno


Paride Leporace
I due casi più clamorosi di cronaca giudiziaria della città di Potenza devono fare i conti con la magistratura della procura salernitana. Mi riferisco al delitto Claps e all’omicidio dei coniugi Gianfredi.
In una città tranquilla e governata da una cronaca nera più vicina alla Scandinavia che non al Meridione d’Italia due omicidi feroci aspettano una soluzione da troppo tempo. Da troppo tempo s’invoca verità e giustizia.
La soluzione del giallo di una giovinetta e di due fidanzati dipende da magistrati fuori dal territorio perché fango a valanga è stato versato in passato contro un magistrato locale accusato di ogni nefandezza. Vicenda antica e molto complessa.
In queste ore assistiamo al successo dei magistrati potentini che stanno mettendo nell’angolo due clan di piccoli proporzioni che rischiavano di far saltare la pace sociale della Basilicata. Un procuratore capo serio e capace coordina i suoi collaboratori con grande acume. E bene ha fatto a rispondere a qualche polemica che si agitava contro il suo ufficio accusandolo di inefficienza. Una microscopica sezione antimafia poggiata su due magistrati in questi mesi ha svolto un lavoro che merita grande apprezzamento. Quell’apprezzamento che non si è levato dalla politica locale che pilatescamente evita questa discussione. Tra Melfi e Potenza nessuno ha mostrato interesse a quello che accade. Eppure soprattutto a Melfi queste bande hanno ucciso e hanno tentato d’infiltrare economia e società. Molti hanno fatto finta di non vedere e di non sapere. Nel capoluogo c’è stato anche chi ha civettato con persone che è bene non frequentare e infatti ne paga anche qualche conseguenza d’immagine e persino giudiziaria.
Questo piccolo pool ha utilizzato nel miglior dei modi due collaboratori di giustizia. Carabinieri e polizia avevano già imboccato le piste giuste. Le dichiarazioni hanno fornito riscontri. La mafia del Vulture possiamo forse già considerla una questione storica e non solo di cronaca.
Quei magistrati, in indagine connesse, sono riusciti anche a capire quello che accadde a Potenza con questi clan eccitati ad imitar le gesta dei più feroci gruppi calabresi. E oggi sappiamo che Cossidente ordinò il feroce agguato di via Livorno. Vi sono piccole discordanze tra i due collaboratori rei confessi in ruoli differenti. Nella Giustizia del garbuglio e delle pandette questo fascicolo decisivo nella storia della città pende tra quelli che son sospesi a Salerno. Il pm Volpe, che si occupa del delitto Gianfredi e del caso Claps, è alle prese con l’omicidio del sindaco di Acciaroli. Un fatto gravissimo che giustamente ha un’attenzione nazionale. Ma quell’emergenza non può diventare scoglio per i nostri diritti di verità e giustizia. La procedura giudiziaria ha le sue regole e i suoi tempi. Ma qui e ora va risolto il delitto Gianfredi. Abbiamo memoria lunga. E non dimentichiamo Mai quello che accade. Siamo giornalisti. Giornalisti giornalisti.
Pochi mesi addietro in seguito alle indiscrezioni pubblicate dal nostro Quotidiano sulle rivelazioni del collaboratore D’Amato abbiamo ricevuto da parte di Libera e del suo leader don Cozzi accuse pesanti. Siamo stati accusati di mistificare i fatti. Quei fatti che oggi trovano riscontro giudiziario con richieste d’arresto. Siamo stati accusati addirittura di aver messo a repentaglio la vita di don Cozzi. Don Marcello in quell’occasione dichiarò di conoscere verità diverse da quelle sostenute da D’Amato e di averne parlato con i magistrati di Salerno. Quindi che accade a Salerno? Dove un collaboratore di ben altra natura, l’ambiguo Cappiello, in un passato non troppo recente riempì le carte di fatti inventati e mai accertati. Aspettiamo ulteriori riscontri sul delicato crinale che ha esposto alla colonna infame già troppe persone. Per cronaca, e non per spirito di polemica, osserviamo una distrazione di Libera che sull’operazione Gattopardo non commenta. Si prepara la grande adunata nazionale di marzo a Potenza e non interessa questo duro colpo alle uniche consorterie lucane?
A parlar di Cappiello e di Salerno si arriva anche al caso Claps. E anche qui quei magistrati hanno forse poco tempo per il gravissimo delitto di Potenza? Un luogo di culto resta chiuso e sottoposto a sequestro. Da Salerno non giungono notizie sul ritrovamento sospetto e sui sacerdoti che non sono mai riusciti a far comprendere chi e quando capì che nel sottotetto della Chiesa c’era il cadavere scomparso. Considerati porpora e incenso Bruno Vespa non allestirà mai il plastico della Santissima Trinità. Servono magistrati seri e determinati. Che a Salerno pur ci saranno ma forse sono distratti dalle faccende del territorio. Anche sul caso Claps quella procura indaga da troppi anni e le clamorose novità del 2010 non possiamo ascriverle ai loro successi. La procedura non lo consente ma il senso comune di una giustizia giusta vorrebbe che il serio procuratore della Repubblica di Potenza potesse occuparsene per dare risposte alla famiglia e ai cittadini di Potenza che vivono con dolore e costernazione il caso Claps.
Il guardasigilli e l’Anm ieri sono tornati a scontrarsi per le scarcerazione degli studenti teppisti a Roma. Potenza è lontana dal proscenio. Non ci sono pire da ardere né più grandi inquisitori da censurare. Ci sono giudici a Berlino. Per fortuna di tutti. La politica pensa in larga parte allo scranno e agli sgabelli. Manca di carattere. Magari lo ritroveranno se la Giustizia tornerà ad occuparsi di lor signori.

sabato 18 dicembre 2010

Riesumati i corpi di Luca e Marirosa

MATERA – Sono stati riesumati oggi nel cimitero di Policoro (Matera) i cadaveri di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i due giovani studenti universitari trovati morti nel bagno dell’abitazione della ragazza, il 23 marzo del 1988. Nelle scorse settimane il pubblico ministero di Matera, Rosanna De Fraia, aveva disposto la riesumazione dei cadaveri, in seguito alla decisione del gip Rosa Bia, che nello scorso mese di luglio aveva respinto la richiesta di archiviazione avanzata dallo stesso pm.

La Procura di Matera ha incaricato quali consulenti i professori Francesco Introna e Simona Corrado dell’Istituto di medicina legale presso il Policlinico di Bari, che dovranno effettuare gli esami autoptici, strumentali e di laboratorio: i risultati saranno resi noti entro 60 giorni. I periti, secondo quanto si è appreso, stamani hanno effettuato l’ispezione esterna, cominciando dalla salma di Luca Orioli.

In serata i cadaveri saranno trasferiti all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera per l’esecuzione di una tomografia assiale computerizzata. Subito dopo vi sarà il trasferimento a Bari, presso l’Istituto di medicina legale, dove domani saranno effettuati l’autopsia e gli esami sul Dna mitocondriale, alla ricerca di eventuale materiale biologico. Quest’ultimo esame, autorizzato ieri dal pm De Fraia, era stato richiesto dall’avvocato della famiglia Orioli, Francesco Auletta, che ha sostenuto in più occasione come la morte dei giovani sia da imputare a un omicidio e non a cause accidentali.

Le salme dei due giovani erano state già riesumate il 27 gennaio del 1996, ma gli esami non avevano contribuito a chiarire le cause della morte della morte dei due giovani.

Il cimitero di Policoro, con ordinanza del sindaco Nicola Lopatriello, è stato interdetto al pubblico per due giorni per consentire l’esecuzione degli esami. Fuori dai cancelli ci sono alcuni giornalisti, amici dei due giovani, un presidio dei Cittadini attivi di Bernalda al quale si aggiungerà, nel pomeriggio, quello dell’associazione Libera. Agli esami assistono anche i periti delle famiglie.

Si tratta della criminologa Roberta Bruzzone e del medico legale Giorgio Bolino, per la signora Olimpia Orioli, assistita dagli avvocati Auletta e Nino Marazzita (oggi assente); del professor Antonio Palmieri per la famiglia Andreotta, assistita dall’avvocato Riccardo Laviola. F. Mele (tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno)

Fidanzatini di Policoro, medico legale: Salme possono parlare


"Dopo 22 anni corpi in stato migliore delle aspettative"

Le salme che abbiamo riesuamto sono in uno stato migliore di quanto ci aspettassimo e possono ancora dire molto". Lo ha affermato a Matera il professor Francesco Introna, il medico legale incaricato dalla Procura di Matera di effettuare l'autopsia sui corpi di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i ragazzi trovati morti la sera del 23 marzo 1988 nel bagno della casa di lei a Policoro (Matera). Il professor Introna ha effettuato un primo esame esterno delle salme nel cimitero di Policoro e successivamente ha assistito all'esame della Tac effettuato nell'ospedale di Matera. Alla domanda sulle impressioni rispetto ai primi esami il medico ha risposto che "ci sono stati già alcuni importanti riscontri" ma che li comunicherà solo ai magistrati, tuttavia ha auspicato il medico "ci auguriamo che finalmente si possa far luce sulla morte dei ragazzi". I corpi "dei fidanzatini di Policoro" sono ora in viaggio verso l'istituto di medicina legale di Bari dove domani saranno sottoposti ad autopsia.

venerdì 17 dicembre 2010

Fidanzatini Policoro; Don Cozzi: "Autopsia è una svolta"


Oggi e domani Libera Basilicata organizzerà un presidio davanti al cimitero di Policoro in occasione della nuova autopsia sui corpi di Luca Orioli e Marirosa Andreotta (i ragazzi trovati morti nel bagno di casa di lei la sera del 23 marzo 1988) disposta dalla Procura di Matera.
“Venerdì 17 dicembre - commenta il coordinatore di Libera don Marcello Cozzi - rappresenta una svolta importante nella storia di Luca e Marirosa. Ci auguriamo che la riesumazione dei loro corpi possa portare alla verità definitiva, intesa come verità dei fatti e non solo giudiziaria. Abbiamo bisogno di sapere cos'è realmente successo quella sera – ha detto don Cozzi - e se Luca e Marirosa sono morti davvero per un incidente domestico o se invece sono stati assassinati. Al di là di questo sono ancora molte le domande che attendono risposte. Non è mai stato chiarito, ad esempio, perché in alcune fotografie il luogo del ritrovamento dei cadaveri sia stato alterato così come la posizione dei cadaveri o per quale motivo le svariate perizie effettuate negli anni siano tanto contarddittorie loro. L'autopsia sui corpi dei ragazzi – ha aggiunto il responsabile di Libera Basilicata – è un po' come il ritrovamento del corpo di Elisa Claps: un punto fermo nelle singole storie che però non mette la parola fine, anzi solleva altri interrogativi ancora tutti da chiarire. Ci auguriamo che il lavoro della magistratura dia risposte anche su questo”.

Policoro, Simone: Gianni Di Pierro aderisce alla Dc

La Dc di Policoro continua a fare proseliti. In un anno circa in seno al Consiglio comunale il partito di Giuseppe Pizza ora conta tre consiglieri comunali e un assessore: Cosimo Simone, Pasquale Suriano e Otello Marsano, oltre a Saverio Carbone con la delega all’Agricoltura nell’Esecutivo di centro-destra che amministra la città di Policoro dal 2008. Simone e Carbone erano espressione dell’Udc, Suriano di “Città Nuova” e Marsano del Pdl. Ora il gruppo può contare sull’ingresso anche di un noto professionista del centro jonico: l’Avv. Gianni Di Pierri. A darne notizia è lo stesso Cosimo Simone: “Come già preannunziato nei giorni scorsi in una conferenza stampa, il nostro partito è in procinto di aprire una sezione a Policoro forte di nuove adesioni che stiamo riscontrando. L’ingresso di Di Pierri è la conferma che il nostro disegno politico di creare un’area moderata entro la quale far convogliare tutte le migliori esperienze e professionalità che può vantare la città di Policoro, è la giusta interpretazione delle aspettative della maggior parte dei cittadini. L’esperienza unita alla voglia di gente nuova di schierarsi politicamente con la Dc per dare un contributo alla crescita sociale della città è senza dubbio il nostro migliore pedigree. In molti in questi anni di transizione politica sono rimasti alla finestra in attesa di uno scenario politico diverso dall’attuale non certo rappresentativo di tutti i ceti sociali. Ora però che le scosse telluriche delle vicende nazionali stanno arrivando anche da noi, gli assestamenti dello scenario politico locale stanno cambiando proprio nella direzione da noi auspicata: la riproposizione di un grande centro". (G.E.)

giovedì 16 dicembre 2010

Lopatriello contro Karakteria: chi sa parli


Il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, in merito all’assemblea pubblica di sabato 11 dicembre sul Piano d’Ambito organizzata dal circolo Karaktèria nella sala parrocchiale di piazza Eraclea osserva: “Non ho preso parte all’iniziativa perché ero fuori per motivi istituzionali e se ci fossi stato non avrei avuto problemi nel confrontarmi con gli interlocutori presenti. Ai quali dico che lo strumento urbanistico è in fase di discussione tra i tecnici che seguono l’indirizzo politico della maggioranza. Ovviamente il Piano d’Ambito non è chiuso solo alla volontà di chi amministra ma aperto a tutti coloro, cittadini e associazioni, vogliono costruttivamente proporre qualcosa. L’ultima parola però, com’è giusto che sia, è di chi ha responsabilità di Governo. Viceversa non accettiamo nessun condizionamento di sorta né tantomeno pregiudizi di chi agita chissà quali interessi occulti si possano nascondere dietro questo strumento urbanistico. Ho l’impressione che ancora una volta prevalga in alcuni ambienti della città la cultura del sospetto su quella della verità e dei fatti. Ho dimostrato e difeso gli interessi del turismo della nostra città contro chi voleva isolarla temendo che l’eccessiva crescita potesse danneggiare altre località. Fuor di metafora Marinagri oggi è una delle realtà più grandi del Sud Italia, e qualcuno a Policoro ancora non se n’è accorto; anzi continua a remare contro agitando l’arma spuntata della legalità, quando di illegale non c’è nulla come appurato dalla Magistratura. Dov’erano all’epoca i sostenitori del turismo e dello sviluppo della città? Le nostre linee guida sul Piano d’Ambito vanno proprio nella direzione di continuare a puntare sul turismo come volano di sviluppo. Non riesco però a capire cosa centri Marcello Cozzi con il Piano d’Ambito visto che non mi risulta sia un urbanista, anzi in passato proprio su Marinagri, e dunque sullo sviluppo turistico, lui era tra quelli pro-De Magistris. Se ci dobbiamo confrontare con onestà intellettuale sono il primo a farlo, se poi si deve strumentalizzare la gente e ogni iniziativa, a prescindere, allora sarò il primo a rispondere per le rime: non accetto lezioni di legalità da nessuno e dietro il Piano d’Ambito non ci sono interessi di nessun tipo se non quelli della comunità intesi nel senso lato del termine. Se qualcuno ha notizie contrarie facesse nomi e cognomi senza sparare nel mucchio e andasse a denunciare eventuali reati commessi nelle sedi competenti che non è una sala parrocchiale



La Replica del Presidente di Karakteria Farina

Apprendiamo dai giornali che il sindaco Lopatriello giustifica la sua assenza di sabato "per impegni istituzionali".
A parte il fatto che ci piacerebbe sapere di quale enorme portata erano questi impegni da giustificare l'assenza in massa di tutta la maggioranza, non solo del sindaco, noi di Karakteria ci chiediamo anche come possiamo dar credito alle parole di Lopatriello - nonostante gli sforzi- quando dice che se gli fosse stato possibile "non avrebbe avuto difficoltà a confrontarsi con noi": sono mesi che gli poniamo delle domande e questi non solo non ha mai risposto, ma ha detto in Consiglio Comunale che non vuole risponderci, perchè non ci conosce.
Eppure il problema principale non è questo, ma il fatto che Lopatriello voglia farci passare come dei chiacchieroni che "coltivano la cultura del sospetto".

Questo ci intristisce e ci offende! A questo noi non ci sitamo, perchè noi abbiamo anteposto lo studio oggettivo e la ricerca della verità dei fatti ad ogni cosa; abbiamo ricostruito la storia documentata dei Piani d'Ambito di Policoro e ora la raccontiamo per far conoscere alla città i meccanismi che hanno guidato questa finta crescita e soprattutto perchè la storia serva a costruire un futuro diverso: vogliamo dotare i cittadini degli strumenti utili ad evitare che si continui a costruire in questa maniera e soprattutto invitarli ad entrare da protagonisti nella partecipazione alle scelte che riguardano il futuro della propria terra. Non ci vuole niente...basta informare e discutere, soprattutto ora che si sta per approvare il progetto definitivo del Piano d'Ambito.

Il sindaco dice che "il piano non è chiuso solo alla volontà di chi amministra, ma aperto a tutti coloro che vogliono costruttivamente proporre qualcosa".

Bhè, se fosse così saremmo dal sindaco ora e il sindaco sarebbe con noi!

Il problema è che non vediamo realizzato nei fatti quanto dice, anzi ogni volta che domandiamo o proponiamo qualcosa troviamo muri ovunque.
Se Lopatriello sabato ci fosse stato, saprebbe che almeno 150 policoresi ora sanno, dopo aver assistito all'intervento del prof. Murgante, qual'è la differenza fra un livello reale di partecipazione dei cittadini, una parvenza di partecipazione e una non partecipazione.
Vorremmo dire al nostro sindaco che raccontare la storia non è alimentare sospetti; chiedere che, prima dell'adozione in Consiglio Comunale, si renda pubblico alla città cosa i tecnici del Comune stanno elaborando non significa condannare, ma è un'elementare richiesta di Democrazia.
Se fosse un più attento, il nostro sindaco, si renderebbe conto che le nostre richieste sono rivolte più al futuro che al passato e ci ringrazierebbe per questo.
Lopatriello però non capisce quali sono le nostre reali intenzioni e di questo ci dispiace. Ci chiede di fare nomi e di denunciare alla magistratura eventuali illegalità.


Noi nomi ne abbiamo fatti (Paolo Castelluccio, Viceconte, Ivano Vitale e genitore, Lopatriello stesso... e poi Dioguardi, Di Cosola, Di Sanza, Anelina ... e poi la Cogem, la Pafim, l'Agenzia immobiliare Lucana, ecc...), tutti nomi che abbiamo fatto, ma non per condannarli: semplicemente perchè la storia è fatta da uomini e donne con nomi, cognomi e responsabilità.
Per quanto riguarda gli accenni alle lezioni di legalità e alle denunce alla magistratura diciamo subito a Lopatriello che non abbiamo intenzione di farne e questo almeno per due motivi:
1 - perchè non siamo dei banali forcaioli, come a qualcuno converebbe che fossimo; non ci piace inneggiare alla galera, non è nostro compito, nostra intenzione.

Noi facciamo cultura e politica, informiamo e proponiamo, se la magistratura è interessata al caso proceda per conto suo, come d'altra parte la procura di Catanzaro, con Facciolla, sta già facendo;
2 - perchè le ragioni dello sviluppo e della buona pianificazione, a nostro parere, non appartengono tanto alla sfera della legalità, quanto piuttosto alla dimensione della politica e dell'etica:
costruire nel Piano d'Ambito con deroghe come quelle con cui ha costruito il Comune non è un reato, è un'ingiustizia; non rispondere alle domande sulla questione, ma continuare a fare proclami su Marinagri, intesa come volano di sviluppo, senza dire che è una variante a proprietà privata del progetto di un porto pubblico, non è illegale, è falso; dire che si è disposti al confronto coi cittadini, ma che non si è disposti ad essere condizionati da quanto propongono e chiedono non è un crimine, è ipocrisia

martedì 14 dicembre 2010

Policoro: Il bluff di Lopatriello e Nigro




Girano voci di grandi manovre , come il berlusca anche il nostro lopy è alla ricerca di nuovi sostegni per far quadrare la sua amministrazione. Eppure i numeri ci sono tutti, fin ad oggi nessuno dei consiglieri ha mai messo in dubbio il sostegno a questa maggioranza. Il problema vero e che tutti aspettano di vedere come il sindaco riuscirà a trovare la sintesi per tranne le conseguenze, visto che in campo le richieste sono maggiori dei posti. Il pdl vuole per se la riconferma dei tre assessori , stessa richiesta da parte di città nuova con l'affare Ierone ancora da risolvere , ma anche la Dc con i suoi tre consiglieri non si accontenta più di un solo assessorato così come UDC di Mario Vigorito rimasto a secco nel primo giro oggi chiede a gran voce un suo uomo in cabina di regia. Se lopy pensava che con l'elezione del presidente del consiglio la chiusura della crisi fosse stata più agevole , dobbiamo dire che si è sbagliato. Ed allora ecco il colpo a sorpresa , cosi come fece con Simone , oggi tenta con l'api di Nigro , per addomesticare e convincere i suoi a stare buoni , se no lui li sostituisce. E Nigro ( quello grande ) sta al gioco , a lui va bene tenta in questo modo di premere sul centrosinistra regionali affinché lo nominino come commissario al consorzio di Bonifica se no fa l'inguacchio. Come tutti i Bluff per renderla veritiera non fanno mancare anche di fare circolare il nome che Nigro farebbe per la giunta , l'api si caricherebbe della quota rosa con Mery Padula , giovane archeologa e tesoriere Regionale del Partito della Mazzocco.
Conoscendo l'intemperanza di Lopatriello se fosse vera questa ipotesi l'avrebbe gia messa in campo, quindi è solo un bluff, un'altra polpetta avvelenata per l'informazione come quella di Simone Presidente del consiglio come titolava un giornale a caratteri cubitali. La verita è che questa crisi , che non ha nulla di politico ma neanche di programmatico ma solo di sedie e culi da incollarci sopra, sta producendo danni alla citta visto che quando era a regime già si distingueva per immobilismo ed incapacità. Ma c'è anche da dire che con Siepe almeno avremmo messo in tempo due lucini per Natale per dare almeno la sembianza di quello che dice quella pubblicità che il comune manda in onda : “Policoro la città del commercio”. Questo a dimostrazione che che il nostro lopy è grande solo nel virtuale , nella realtà sono solo dolori per noi.

lunedì 13 dicembre 2010

Policoro:piano d'ambito e Ayala fanno il pienone. Voglia di Politica.......



Voglia di politica . È il segnale che la gente manda , quella buona fatta di discussioni che hanno a che fare con la quotidianità.
L'otto ci si ritrova all'oro Hotel per la presentazione del libro del ex giudice e senatore Ayala , organizzato dall'associazione Oltre, e presieduta dal consigliere Comunale Francesco Labriola. La sala è piena, molti i volti dei giovani , i proventi della serata saranno devoluti all'associazione Filo D'oro.
Giuseppe Ayala ci parla del suo libro , di Falcone e Borsellino che di entrambi fu grande amico, oltre che collega, i due magistrati siciliani sono anche il ricordo commosso di dieci anni di vita professionale e privata, e un rabbioso e mai sopito rimpianto. Ayala rappresentò in aula la pubblica accusa nel primo maxi-processo, sostenendo le tesi di Falcone e del pool antimafia di fronte ai boss e ai loro avvocati, interrogando i primi pentiti (tra cui Tommaso Buscetta), ottenendo una strepitosa serie di condanne che fecero epoca. E fu vicino ai due magistrati in prima linea quando, dopo questi primi, grandi successi, la reazione degli ambienti politico-mediatici vicini a Cosa Nostra, la diffidenza del Csm e l'indifferenza di molti iniziarono a danneggiarli, isolarli. Per la prima volta, Ayala racconta la sua verità, non solo su Falcone e Borsellino, che in queste pagine ci vengono restituiti alla loro appassionata e ironica umanità, ma anche su quegli anni, sulle vittorie e i fallimenti della lotta alla mafia, sui ritardi e le complicità dello Stato, sulle colpe e i silenzi di una Sicilia che, forse, non è molto cambiata da allora. Segue in dibattito molto interessante, verso le 21 , la gente e ancora li...voglia di Politica

Stesso pienone per l'incontro dibattito sul piano d'ambito organizzato dall'associazione Karakteria. Comincia l'ing. Murgiante dell'universita della basilicata parlando del Film degli anni 60 le Mani sulla Città di Rosi , che è una spietata denuncia della corruzione e della speculazione edilizia dell'Italia
Per dare un'idea dell'intreccio tra affari e urbanistica ci ricorda una scena del film quando un uomo guarda il paesaggio, indica i palazzi sullo sfondo e dice ai suoi collaboratori che la città si sta muovendo verso una data direzione, che è quella stabilita dal piano regolatore. Loro sono su un terreno ad uso agricolo, e l'idea è quella di comprare la terra, cambiare il piano regolatore per deviare la crescita della città su tale terreno e costruirvi, guadagnando con il cambio di destinazione d'uso 70 volte tanto la spesa.Inoltre ci mostra tra gli altri Londra piena di Parchi , dicendoci che li nessuno penserebbe di costruirci. Noi invece non lasciamo alla natura neanche gli alvei.Da qui parte prima prima l'intervento di Gianni Palumbo del forum ambientalista che ci racconta della devastazione della costa per opera dei due porti (Marinagri e Argonauti) e delle battaglie purtroppo da noi perse , e poi di Ivano Farina che ricostruisce la storia del piano d'ambito del comune di Policoro. Ma la vera star della serata è don Marcello Cozzi, applauditissimo, che ci racconta dei due giornalisti gli hanno posto la stessa domanda: chi è venuto ad accusare stasera. Nessuno è la risposta di Don Marcello , lui è qui per testimoniare che è un diritto dovere da cittadini combattere quotidianamente tutte le illegalità , perchè il silenzio e l'indifferenza aiutano solo la criminalita . Intervengono tra gli altri i consiglieri comunale Marrese e Vetere e quello provinciale Serafino Di Sanza Da parte di tutti vi è la richiesta all'amministrazione assente (probabilmente avrebbero saputo cosa dire) , che per i destini urbanistici di questa città non sarà più consentito che sia un affare di pochi, tutti su questo avremmo occhi e orecchie attenti. Anche qui la gente rimane fino a tardi .. voglia di politica ….....

domenica 12 dicembre 2010

E' Fisiologico.


- Alemanno 2008 -
Alemanno sfida la lobby del potere.
Alemanno, con lui i valori e le novità.
Alemanno: "Evidente la voglia di cambiare".
Alemanno: "Tolleranza zero: a calci chi non lavora".
Alemanno conquista Roma: "Comincia una fase nuova".
Alemanno: "Mi sono messo in gioco per salvare Roma".
Alemanno: "Una Capitale morale, così cambierò Roma".
Alemanno tra gli applausi: caccia i primi consulenti di Veltroni.
Alemanno: "Costruiremo una Capitale degna di questo nome".
Alemanno: "Romani, noi daremo l'esempio. Aiutateci a cambiare pagina".
Alemanno: "La mia amministrazione non sarà del potere e dei poteri forti".
Alemanno: "Il nostro un miracolo politico: oggi è crollato un sistema di potere".
Alemanno: "Sarà una svolta per la città, è necessario voltare pagina, rompere con questo gruppo di potere che ha governato Roma per 15 anni ... Bisogna qualificare i dirigenti senza pensare all'appartenenza politica, ma al merito".

Alemanno 2010 -
Lo scandalo-parentopoli nel Comune di Roma è scoppiato da pochi giorni. Si è scoperto che negli ultimi 2 anni - da quando Alemanno ha preso il potere - 2 importantissime municipalizzate romane hanno assunto più di 2500 dipendenti, molti a chiamata diretta e con genorosi contratti a tempo indeterminato. Tra questi figurano caterve di condannati per reati penali gravi ed episodi di violenza, compresi ex naziskin e fascisti di ogni tipo. Una strage meritocratica, un tripudio clientelare che ha provocato enormi danni alle casse di Ama e Atac, e quindi alla vita dei cittadini. Ma ecco le parole del Sindaco ...

Tutto questo appartiene alla fisiologia del meccanismo delle assunzioni nel pubblico impiego in Italia ...

da non leggerlo questo blog

sabato 11 dicembre 2010

Il Parlamento chiude una settimana: ma ... per caso vi siete chiesti quanto cacchio ci costa?

Lopatriello che non non è stato avvisato (inconsapevolmente) si è recato a Roma.
Beh, tenetevi forte. Perché ogni deputato intasca circa 4.000 euro a settimana, e di deputati ce ne sono tanti, 630. Fanno 2.520.000 euro, duemilioniemezzodieuro. Tanto costeranno ai cittadini quei 7 giorni di Camera transennata, vuota per "crisi", per capriccio, per evitare ulteriori figuracce al miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni. Sì, sono tanti. I soldi dico. Infatti l'Italia intera, in questo momento, ha gli occhi ben piantati su Montecitorio, sul Parlamento della Repubblica, sui Deputati più privilegiati d'Occidente. 

venerdì 10 dicembre 2010

Basilicata, i droga-party che imbarazzano il Pd


Pubblichiamo l'articolo del giornale che ha fatto incazzare il segretario Regionale del PD Roberto Speranza , tanto da querelararli.
di Gian Marco Chiocci
Due pentiti raccontano i contatti con i boss di consiglieri e vicepresidente della giunta della Basilicata guidata dai democratici. C’è di tutto: appalti, ricatti, compravendita di voti, cocaina. I politici tirati in ballo: "Falsità"
Potenza - Scommesse clandestine, partite truccate, cocaina e politica, cocaina e calcio, cocaina alla «Potenza-bene». Un fiume di parole, e di polvere bianca. Inchieste e processi in corso scuotono la sonnolente Lucania: affari sporchi, appalti criminali, compravendita di voti e posti di lavoro, ricatti incrociati, relazioni pericolose coi boss della quinta mafia sconosciuta ai più: i Basilischi. Il bubbone della calciopoli locale esploso a novembre dello scorso anno con l’arresto del presidente del Potenza calcio, Giuseppe Postiglione - accusato di vendersi le partite e di scommetterci sopra - oggi investe il centrosinistra della Basilicata (la giunta regionale è guidata dal Pd Vito De Filippo). Antonio Cossidente, temuto pentito della cosca locale collegata alla ’ndrangheta, dopo aver verbalizzato quel che sapeva sulla connection sportivo-criminale (dalla costruzione di un nuovo stadio alla gestione di sale-scommesse, dai 170mila euro «di provenienza illecita versati al presidente Postiglione» al servizio d’ordine affidato al clan) ha «sparato» sui politici. E sui presunti rapporti con alcuni di loro che attualmente fanno parte, o appoggiano, la giunta del governatore De Filippo. Accuse tutte da dimostrare, ovviamente. I nomi snocciolati in aula dal super pentito Cossidente (che Postiglione considerava suo «fratello maggiore») sono quelli del vicepresidente della giunta, Agatino Mancusi, coordinatore regionale dell’Udc, ma anche del consigliere regionale Luigi Scaglione, eletto nelle file di Popolari uniti che appoggiano l’amministrazione di centrosinistra e poi Roberto Galante, già consigliere comunale dell’Idv e candidato dei Popolari uniti. È invece un secondo pentito, Alessandro D’Amato, a fare il nome di Gaetano Fierro, ex assessore regionale all’Agricoltura ed ex sindaco di Potenza, candidato al Senato con l’Udeur, ora nell’Udc al coordinamento regionale. D’Amato si sofferma anche sulla confidenza ricevuta in cella dal coimputato Cossidente che gli avrebbe parlato di un ricatto da 100mila euro ai politici per tenere la bocca chiusa. Vere bombe a orologeria quelle del collaborante Cossidente: «Negli anni dopo il 2002-2003 controllavo la sicurezza dello stadio Viviani di Potenza con la società Potenza Asc (...). Poi ebbi contatti con il consigliere regionale Luigi Scaglione sia in termini di politica che di amicizia, dopodiché, nell’ultimo periodo, parlammo della costituzione di una nuova società e della costruzione di un nuovo stadio con annessi locali commerciali». Affari su affari, favori su favori. Cossidente si sofferma a lungo su Scaglione: «L’ho conosciuto nel 2002 (...) era inserito nel Cda del Potenza e in quel momento entrai a far parte della sicurezza per il tramite di Renato Martorano (esponente della ‘ndrangheta in Basilicata, ora in carcere, ndr). In quell’occasione conobbi Raffaele Marino, Vito Giuzio, Genni D’Onofrio e Agatino Mancusi. Dopo iniziai ad avere vari contatti. Lui era inviso dalla tifoseria e quindi cercò di avere tranquillità. Dato che ero sottoposto a una misura di sicurezza molto rigida avevo la necessità di dimostrare che facevo qualcosa. Scaglione si adoperò con Orazio Colangelo (nel 2008 eletto con una lista civica vicina al centrosinistra, ndr) per farmi avere la gestione del campo “Tre fontane” e avere una facciata pulita (...)». A suo dire Postiglione sarebbe stato a conoscenza dell’ottimo rapporto tra il boss e il consigliere, tant’è che chiese al «fratello maggiore» d’intercedere: «Mi disse se potevo parlare con Gigi (Scaglione, ndr) perché sapeva che lo conoscevo (...) Per la mia organizzazione ci sarebbe stato un utile di tipo economico, avremmo potuto gestire sia lo stadio (...)».
Quando si passa al capitolo elezioni, le parole del «dichiarante» si spostano sull’ex Idv Roberto Galante: «Nel 2005 votammo sia lui (Scaglione, ndr) che Roberto Galante, alle regionali... comunque fu aiutato». E sempre a proposito di Scaglione parla dell’assunzione di uno dei suoi uomini al Don Uva, un centro di riabilitazione: «Ha fatto da tramite per far sì che una persona a me vicina facesse lavori di giardinaggio (...) un pregiudicato a me vicino (...), tramite un altro politico all’interno della struttura». Poi la domanda del pm punta alla droga. Cossidente non si fa pregare: «In un’occasione il boss Aldo Fanizzi (arrestato due giorni fa, ndr) mi disse di aver consegnato 5 o 10 grammi di cocaina a Scaglione». Vero? Falso? Le persone tirate in ballo dal pentito respingono le rispettive accuse. «Non ho mai fumato neanche una sigaretta - sbotta Scaglione - figuriamoci la cocaina. Hanno intercettato il telefono, è tutto negli atti, è tutto chiaro e trasparente». E sul favore chiesto per il figlio dal boss pentito? Scaglione non nega il contatto ma spiega d’aver chiesto a Cossidente il titolo di studio prima di liquidarlo così: «E fallo studiare che poi si vede». Nega anche Galante. Rapporti limpidi. «Gli inquirenti avranno modo di dimostrare che non c’entro niente. Cossidente lo conoscono tutti visto che i giornali ne hanno parlato tanto. Bisogna capire cosa si intende per “conoscere” (…). Il mio elettorato è fatto dalle persone che conosco, da amici. E allora quest’anno quando ho preso 838 voti chi mi ha appoggiato, la Sacra corona unita?». Si difende energicamente anche il vicepresidente Agatino Mancusi sui contatti con l’ex boss: «Andavo al campo ma non ho mai avuto rapporti di gestione all’interno del Potenza Asc (…), solo ruoli marginali. Eravamo un gruppo di amici che portavano avanti questa esperienza, niente più. Conosco Cossidente perché veniva sempre lì, né più e né meno (…). Quando stai ai bordi di un campo e conosci delle persone, non è che sai tutto il resto...».

giovedì 9 dicembre 2010

Lopatriello a Ierone : "nell edilizia ci vuole un uomo competente". Così oggi scopriamo che per due anni è mezzo ci è stato un incompetente


Ierone il re Nudo , così come Orlando quando scopre che Angelica ama Medoro è diventato furioso sentendosi tradito nell'assegnazione delle deleghe da parte di Lopatriello . Il contendere non è una bella ragazza o una amore tradito, anche se questo paese sembra sempre di più il paese di chiu pilu per tutti , ma una delega che vale la gestione dell'edilizia privata, una fetta consistente dell'economia di questa città. Il ragionamento del sindaco è molto chiaro ed da un certo punto di vista anche condivisibile anzi certamente condivisibile. Dice Lopatriello : “ è una delega che riguarda piccole pratiche di edilizia. Serviva una competenza specifica che non ho neanche io che sono qui da tredici anni”certamente è una piccola pratica edilizia tutta la parte privata che deve realizzarsi nel contratto di quartiere , una cifra che si aggira sui 50 milioni di euro, senza poi parlare di tutte quelle iniziative a mare che prenderanno corpo appena sarà approvato il regolamento edilizio ecc.. ma è eloquente quando parla che serviva una competenza specifica , quasi a dichiarare l'incompetenza dell'assessore in questo campo come dimostrato in questi due anni. E non ci vergogniamo a dirlo che siamo totalmente d'accordo con lui , tra l'altro noi l'ho abbiamo più volte scritto è sostenuto da questo Blog. La reazione del Liderino non si è fatta attendere , anche se ci ha messo un bel po' per capire la portata della sottrazione di questa delega , e di questo ci dicono le cronache siamo stati complici noi che per primo abbiamo segnalato con un post la bocciatura di Ierone, che sembrerebbe che abbia rassegnato le dimissione e che sia stata recapitato al sindaco una lettera dei tre consiglieri di città nuova di protesta e sostegno alle ragioni dell'assessorino. Per noi sono tutte manfrine , di questo né è anche convinto Lopatriello , Ripoli non lo sfiducerebbe mai , da poco ha incassato il prestigioso incarico di presidente del consiglio , e come un vero moderato non radicalizzerà mai lo scontro così come Spano che non ha nessun interesse di una fine anticipata della legislatura. A Ierone non gli rimane che il buon Galante, ben poca cosa a confronto della macchina da guerra che aveva fino a poco tempo fa (4 consiglieri è un movimento) e che con grande intelligenza ha dilapidato insieme alla sua credibilità. Le grane da risolvere per Lopatriello sono altre su questo sarà difficile che faccia un passo indietro ed a Ierone non rimane che ritirare le finte dimissione ed incassare la patente di incompetente ...o salvare la faccia ?

mercoledì 8 dicembre 2010

Domani news : Ierone come Orlando il Furioso?

Nicola Montesano: quando Policoro c'è la fa

Foto- Il capannone in costruzione Sogemont
Il sud che in libreria è scomparso, invece avrebbe il diritto di raccontare un’altra storia, diversa da quella settentrionale di 30 anni fa che vede il sud inefficacie e mafioso alle spalle di un nord ricco. La gente al nord si sveglia alle 5 del mattino per andare nelle fabbriche… al sud le donne si svegliano alle 3 del mattino per andare a lavorare nei campi , e proprio partendo da questa considerazione che con questo post vogliamo raccontare una narrazione diversa i cui protagonisti sono persone è gente del sud e di Policoro che realizzano un sogno fatta di competenza , innovazione e di quel talento tutto meridionale e soprattutto per mandare un segnale forte in un momento difficile , che c'è la possiamo fare. E' stato inaugurato lo scorso 2 dicembre a Castelnuovo Rangone (MO) l'impianto più grande di fotovoltaico della provincia emiliana, progetto di spicco realizzato grazie alla Joint Venture tra tra l’EPC Contractor Enerpoint S.p.A., una holding e la l Sogemont S.r.l., l'impresa il cui fondatore è stato il compianto Tonino Montesano oggi guidata dal figlio Nicola .Con una potenza di oltre 2 MWp allacciata alla rete elettrica il "Parco del Sole" si estende su una superficie di 50.000 mq e darà energia a 1000 famiglie contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 di 1.270 tonnellate annue. Per dare vita al “Parco del Sole” Sogemont e i partner del progetto hanno messo in campo tutto il loro know how nella progettazione e realizzazione di grandi parchi fotovoltaici nonché l’eccellenza tecnologica delle forniture: 9.030 moduli fotovoltaici Schott Solar al silicio policristallino da 230 Wp, gli inverter centralizzati Power One (1 PVI 275 e 5 PVI 300), le strutture interamente in alluminio Vettaflex e il sistema di controllo e monitoraggio a distanza. Ma non solo la sogemont ha realizzato l'impianto ma la direzione dei lavori fu affidata all'ingegnere Vincenzo Ferraiuolo anche lui figlio di questa terra. E' palpabile la soddisfazione di Nicola Montesano e del suo TEAM , lui ci tiene molto ai suoi ragazzi , sa che sono la sua ricchezza , il motore della sua azienda e tutti meridionali doc.
Per telefono Nicola Montesano è un fiume in piena di entusiasmo , già pensa ai prossimi impegni, e non è solo per una questione di profitto, per lui è una sfida , ogni lavoro è una bandierina è ci tiene a sottolineare che lo vuole condividere con la sua gente , quella di policoro di cui è legato in modo viscerale. L'unica nota di malinconia e che a fianco a lui a godere di questi successi non ci sia Tonino , il fondatore dell'azienda , e non manca di ricordarmerlo che è grazie a lui che oggi un piccolo pezzo di questa città conquista il nord..........

martedì 7 dicembre 2010

Dopo l'allarme di Lopatriello sulla chiusura dell'ospedale, interviene il comitato .

L'allarme lanciato dal sindaco di Policoro di un possibile ridimensionamento dell'ospedale di Policoro è pienamente condiviso dal comitato cittadino in difesa dell'Ospedale costituitosi circa un mese fa. Si assiste a una progressiva spoliazione di servizi e sottrazione di risorse umane, carenze queste ultime che incidono in modo determinante sia sulla qualità che sulla quantità dei servizi. Basta pensare che il servizio di mammografia non è stato garantito per circa un mese e mezzo per l'assenza del medico messosi in malattia , determinando una insostenibile lista di attesa. Ma questo è solo uno dei tanti casi che ormai sono la regola nell'ospedale , figlia di una politica tesa a sopprimere il PSA di Policoro che invece può svolgere un ruolo strategico e da protagonista nella sanità Lucana , visto anche la sua collocazione geografica. E proprio partendo da questa considerazione che il comitato ha elaborato un documento di rilancio del presidio di Policoro che sarà la base per un confronto aperto in primis con gli operatori sanitari e successivamente con le forze politiche ed associazione del Metapontino. Con questo vogliamo attivamente partecipare alla elaborazione del piano Sanitario Regionale dando un contributo fattivo non da una posizione di mera rivendicazione localista , ma da quella di un contributo che dia risposte alla domanda di salute e nella stesso momento tenendo conto di un contenimento della spesa sanitaria che deve essere razionale e compatibile con questo bisogno. Con il sindaco che prontamente ha accolto il nostro grido di allarme abbiamo concordato la convocazione di un consiglio comunale aperto e una serie di iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza in difesa e nel richiedere il rilancio del presidio Ospedaliero. Si rivendica non un’ insensata politica di spesa pubblica che serve ad alimentare ed ingrassare il consenso elettorale , ma un cambio di passo con più risorse e investimento ,analisi di mercato e dei bisogni , premialità in base ai bisogni e alla professionalità , e meno politica, queste devono essere l'ago e il filo di una trama nuova che consenta al presidio sanitario di Policoro di affrontare le sfide del futuro.

Per il comitato in Difesa dell'Ospedale di Policoro

lunedì 6 dicembre 2010

Lopatriello dimezza Ierone. All'ing. Di Cosola la gestione del Contratto di Quartiere.




Il sindaco nel conferire le deleghe ai vari assessori , non ha lasciato tutto come era. Anzi nello specifico da un segnale importante , attribuendo la delega dell'edilizia privata all' ingegnere Di Cosola politico navigato e collaudato sottraendola dalle grinfie del dilettante assessorisimo Ierone aggi più che mai assessorino. Certo Ierone e città nuova hanno incassato la presidenza del consiglio con l'elezione di Ripoli, ma dopo questo si ci aspetta un suo ridimensionamento. La delega spoglia il liderino di città nuova della possibilità non solo di gestire l'importante intervento del contratto di quartiere , ma anche di occuparsi dei comparti di edilizia privata che sono il cuore dell'economia di Policoro ed era l'asse più importante di quell'assessorato. Una vera e propria bocciatura per il Re Nudo, ma il sindaco non poteva fare altrimenti visto anche gli scarsi risultati fin ad oggi raggiunti, basti pensare che per definire solo la partenza dei contratti sono passati due anni e mezzo con molti nodi ancora da sciogliere a partire dall'intervento non ancora concordato dei privati in questa iniziativa e dall'ubicazione del nuovo campo sportivo , scelte e decisioni che saranno determinanti per la realizzazione di questo intervento che vale oltre 50 milioni di Euro. A Ierone rimangono i lavori pubblici, ma ormai il grosso è stato già consumato ( i soldi lasciati da Serafino Di Sanza) con risultati disastrati (vedi prolungamento viale Salerno e gara rondò Ospedale)
e all'orizzonte c'è il buio visto che l'assessore non è riuscito a mettere di suo niente , e l'urbanistica con i due atti da approvare , regolamento urbanistico e Piano D 'ambito gelosamente tenute nel cassetto e fonte di appetiti a tutto oggi inconfessabili il cui capolavoro è stato l'affidamento ad un architetto che sembrerebbe non abbia prodotto un lavoro in linea con le attese , tanto che si parla con insistenza di riaffidarlo agli uffici per una nuova elaborazione. Come ormai ci hanno abituato si rimangiano le proprie decisione ma non le parcelle che saldano regolarmente. l'ing.re Di Cosola si è messo subito al lavoro , sembrerebbe ( a noi piace crederci) che il primo atto che farà e di chiedere al dirigente la revoca di tutti gli incarichi ai familiari coinvolti nel contratto di quartiere e chiederà agli stessi di astenersi in progettazioni e lavori che coinvolgerebbero il suo assessorato. Voi vedere che la vecchia politica da un segnale forte alla nuova politica sulla questione Morale?

domenica 5 dicembre 2010

Notizie in Pillole

Putin è definito “maschio dominante”. A ben vedere è questa la rivelazione scomoda per Berlusconi)

Gli Usa rassicurano Berlusconi: “Non abbiamo amico migliore”. È che non ne avete più.

Nelle rivelazioni di Wikileaks neanche una parola sul Pd. Questo dimostra che sono autentiche.

Sarah Palin: “Assange ricercato come Bin Laden”. Quindi è al sicuro.

Alla Sapienza gli studenti protestano sui tetti. Si preparano al mondo del lavoro.

Gli studenti assediano il Senato al grido di “Dimissioni” e “Vergogna”. I senatori lamentano l’incomprensibilità del gergo giovanile.

Gli studenti hanno scelto la fine del mese per protestare. I poliziotti sono più deboli se a digiuno.

L’industriale Giuliani malmena Emilio Fede. A questo punto superflue le primarie del Pd.

La Gelmini si distrae e vota contro la sua riforma. Anche D’Alema si distrae e vota col Pd.

Tratti da spinozza

venerdì 3 dicembre 2010

Marsano lascia la PDL. Lite al comune tra Leone e i consiglieri della PDL.

Basterà la partecipazione a una sola giunta perchè Leone venga sfiduciato dai consiglieri del Popolo della Libertà
Ieri alle 19nella sala consigliare si è tenuta la conferenza stampa del Consigliere Marsano per dare l'addio al Popolo della libertà per approdare alla DC che cosi in pochi mesi passa da un consigliere a tre. Può piacere o meno politicamente , ma è quello di ieri è stato un incontro che ci ha commosso quando con un toccante passaggio Marsano ha parlato della sua vicenda personale e della mannaia giudiziaria che lo ha colpito negli anni 90 con la privazione della libertà personale. I cuscini del letto dei propri figli intriso di lacrime e dolore e il marchio indelebile sul proprio petto di quella vicenda detta con passione e commozione ci ha fatto venire i brividi così come abbiamo apprezzato i cenni della sua passione per la politica rivolto a ieri e oggi il suo ritorno alla politica per riscattare una storia tragica che ne ha segnato l'esistenza e che non poteva avere quell'epilogo. Duro l'accusa al popolo della libertà , un partito che ha tradito i propri valori soprattutto dopo la fusione e anche quello che lui è stato sempre trattato come un corpo estraneo. Non manca una dura critica alla componente di AN della PDL secondo noi riferita soprattutto a Leone e alla sua gestione del partito alle bizze e prepotenze che in questi mesi ha subito. Giura anche con tutta la DC fedeltà al centrodestra , ma subito dopo però dice che lui è il suo movimento guardano con interesse al partito della nazione la federazione tra UDC- FLI – Alleanza e MPA .Una cosa è certa il suo sostegno pieno a Lopatriello, ma non disdegna ad affondare una lama contro una gestione della cosa pubblica fin ad oggi messa in campo da questa maggioranza tutta rivolta ad una gestione per pochi , e qui si impegna che da domani la casa comunale sarà una casa di vetro dove le parole partecipazione e trasparenza avranno piena cittadinanza nel comune. Promesse che noi poi verificheremo sul campo. Così come giura che questa scelta non è dettata per avere un assessorato , anzi in tal senso rivendica per se un ruolo di guardiano del programma elettorale ma questo precisa non vuol dire che la Dc non rivendicherà per se la giusta visibilità che papale papale significa un assessorato in più , qualche contentino in municipalizzate o privatizzate. Questa decisione di Marsano mette in grave difficoltà la Pdl di Policoro , che ha perso anche Calla e noi prevediamo che subito dopo la nomina della vicepresidenza AQL , salterà da quel carro anche Lopatriello , che rimane li perchè aspira a quell' incarico. Residue speranze per il nostro amato lopy ma sempre speranza è. Ma lo scontro nella PDL ormai ridotto a brandelli non sono solo questi , nella mattinata di ieri si è svolto un incontro al comune al quando vivace tra il neo Vicesindaco Leone e il consigliere Colucci e quello Regionale Castelluccio. Sono volate parole grosse, si contesta al segretario cittadino l'incompatibilità tra l'essere componente della giunta e trattare per la composizione della stessa a nome di tutta la PDL. Non solo , è stato lanciato un messaggio chiaro è forte a Leone , basterà la sua partecipazione alla riunione di una sola giunta dopodichè il gruppo consiliare e la Pdl lo sfiducieranno . Quindi per Lopatriello siamo punto e a capo?

giovedì 2 dicembre 2010

Lopatriello verso la giunta a 4. I magnifici quattro sarebbero : Leone, Ierone , Carbone e Di Cosola.

Lopatriello questa mattina dovrebbe varare la nuova giunta nominando solo 4 assessori su 7. La scelta non è per risparmiare , ma solo per garantire l'attività amministrativa con la convocazione della giunta. I nominativi dovrebbero essere quelli di Ierone . Leone , Di Cosola , e Carbone , momentaneamente non dovrebbero cambiare neanche le deleghe. Per il resto in futuro non cambierà di molto , visto che è dato per certo la riconferma di Luisa Lasaponara, in gioco ci sarebberò solo due assossori (Siepe e Trupo) tutte e due in forse, si prevede che uno sarebbe sostituito da uno dei tre consiglieri del PDL e l'assessorato di Trupo andrebbe all'udc, solo ipotesi, noi pensiamo che alla fine non cambierà niente.

mercoledì 1 dicembre 2010

Noi le chiacchiere le abbiamo portate loro continuano.....

Foto dell'ultimo consiglio comunale
Chiediamo all'amministrazione quale sono i motivi organizzativi che non hanno consentito l'apertura delle offerte per l'assistenza ai disabili? Sapete dopo la storia del rondo, noi apriamo gli occhi , anche li cominciò con un rinvio per motivi ecc....

Omicidi di PolicoroSaranno riesumate i corpi dei fidanzatini

MATERA – Il pm di Matera, Rosanna De Fraia, ha disposto per il prossimo 17 e 18 dicembre l’esecuzione di «accertamenti tecnici non ripetibili» sui cadaveri di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, studenti universitari di 20 e 21 anni trovati morti nel bagno della casa della ragazza la sera del 23 marzo 1988, a Policoro (Matera). Lo si è appreso a Matera dall’avvocato Francesco Auletta, legale di Olimpia Orioli, madre di Luca, che si è ripetutamente opposta all’archiviazione dell’inchiesta sulla morte dei due giovani.

Gli esami autoptici, strumentali e di laboratorio saranno eseguiti da Francesco Introna e Simona Corrado dell’Istituto di medicina legale presso il Policlinico di Bari. Nel luglio scorso il gip di Matera, Rosa Bia, aveva respinto la richiesta di archiviazione e rinviato gli atti allo stesso pubblico ministero per la nomina di un consulente medico-legale. La Procura vuole chiarire in modo definitivo se i due giovani, come sostiene in particolare la madre di Luca Orioli, siano stati uccisi e non siano morti invece per cause accidentali (elettrocuzione o asfissia da ossido di carbonio le due ipotesi avanzate negli anni).

La riesumazione dei corpi dei giovani avverrà il 17 dicembre nel cimitero di Policoro, per consentire l'esame esterno delle salme. Nel pomeriggio i corpi saranno trasferiti a Matera per l’esame di tomografia assiale computerizzata per poi tornare al cimitero di Policoro. Il giorno dopo sarà eseguito l’esame autoptico.