giovedì 30 giugno 2011

Non un agenzia immobiliare. Si chiede una politica umana

La dott.sa D'Alessandro, che lavora presso lo studio legale del consigliere comunale Livia Lauria (recentemente passata all'opposizione), ci ha inviato la lettera con la quale denuncia l'insensibilità dell'amministrazione comunale di fronte ad un caso disperato. La lettera ci è arrivata nel giorno in cui l'assessore La Saponara comunica alla stampa la sua replica: " Il Comune non è un agenzia immobiliare [...] Siamo stati più volte intermediari con il curatore fallimentare affinché la signora restasse nella sua casa, uno di loro aveva messo a disposizione una casa per 200 euro al mese, ma la proposta non è stata accettata [...]Non è stata tra i vincitori dell’alloggio popolare". Ma, a quanto pare, la signora non può permettersi nemmeno queste 200 euro. Poi l'assessore si dilungava, difendendosi da accuse di razzismo, che non ci pare di aver sentito da nessuna parte e che riteniamo per questo inoppurtune, in quanto odorano di escamotage retorico per passare da vittime e sviare l'attenzione per alimentate nuove polemiche. Dire che una donna povera, straniera, senza seguito elettorale, evidentemente non avvenente, è stata liquidata in malo modo dal sindaco, non significa dire che il sindaco è razzista, significa - per noi - dire che il sindaco è Lopatriello. Non dimentichiamo quando a noi stessi, che gli domandavamo su questioni urbanistiche, disse : non so chi sono questi, quindi non rispondo. Non conosciamo la dott.sa D'Alessandro e speriamo con tutto il cuore che non si tratti di una strumentalizzazione politica: sarebbe disgustoso. Disinteressandoci comunque a questo vogliamo concentrarci sulla signora vedova in questione, della quale nemmeno conosciamo i particolari, ma alla quale non può non andare immediatamente la nostra profonda simpatia ( nel senso più profondo ed etimologico del termine sum pathos = condivisone del sentimento). La signora albanese, l'unica vera vittima di questa vicenda. Vittima della vita, della sua condizione economica, dell'emarginazione sociale, della burocrazia e del fatto di essere sola e straniera; il che non significa solamente parlare un'altra lingua e avere altre usanze, ecc., ma anche non avere amici che contano in un sud Italia, in cui tutto funziona tramite amicizie, clientele e raccomandazioni.Ha ragione l'assessore quando dice: "Il Comune non è un'agenzia immobiliare". Ma proprio per questo gli si chiede uno sforzo maggiore e ci si indigna quando ogni questione viene ridotta in termini economicisti e burocratici. La vita delle persone, i loro bisogni, la solitudine e l'emarginazione meritano altri argomenti, più politici e soprattutto più umani, pretendono quello sforzo di immedesimazione nella vita dell'altro che apre a soluzioni grandiose.

Ci dispiace entrare in polemica con Luisa La Saponara, che tra l'altro nel gruppo non certo di migliori in cui per sua volontà si trova ad operare, si è comunque distinta -almeno con noi - per comprensione ed apertura. Ci dispiace sentire queste parole da un assessore donna, perchè alle donne in politica noi ci crediamo e ci speriamo davvero, proprio per dotarci di quella sensibilità e di quell'attenzione all'umano che tanto spesso manca ai burocrati senza cuore e senza palle.

Da quì un accorato appello all'assessore: Non ci deluda. Una risposta infelice la si perdona a chiunque, soprattutto se magari ci sente in qualche modo colpiti - anche se nella lettera non si vedono lame e spine, ma frustrazione e disperazione. Si distingua assessore, mostri la sua umanità, ci aiuti a non entrare sempre e comunque in polemica con questa amministrazione. Metta lei a tacere queste polemiche con un atto grandioso. Il suo impegno può tanto, per un attimo si sganci dai condizionamenti di chi le sta vicino, guardi in fondo al suo cuore e trovi una soluzione. Lei se vuole è capace di umanizzare il volto di questa becera politica policorese. Se vuole il nostro modesto aiuto saremo lieti di fornirglielo per l'occasione.

Questa cittadina, già disastrata dalla sfavorevole congiuntura economica, dalla sottocultura di motli abitanti e da una pessima amministrazione comunale e regionale, ultimamente è anche di continuo avvelenata da critiche, polemiche, ecc. ecc. Faccia un gesto importante, aiuti una donna sola e aiuti noi e l'intera città a ritrovare almeno un punto d'accordo.

Tratto d a karakteria.org

mercoledì 29 giugno 2011

Quel Medico senza laurea nei nostri ospedali c’è o non c’è

Ieri pomeriggio tornando da Matera ,e sintonizzando la mia radio su radio Basilicata , ho sentito uno spot che diceva più o meno questo : ASM di Matera non si trova la laurea di un medico , che tradotto sarebbe che vi è un medico nella nostra ASM che opera in uno dei nostri ospedali senza la Laurea. Tale pubblicità che mi dicono viene trasmessa più volte in radio non può rimanere senza risposta. Con quale animo un cittadino può rivolgersi ad un ospedale della provincia di Matera con il pensiero che proprio quel medico che lo sta assistendo può essere quello a cui non si trova la laurea? A questo punto due sono le cose , che tale supposizione sia vera e allora Asm deve prendere i provvedimenti del caso senza tentennamenti , comunque aprire una verifica sui titoli dei medici , oppure setale supposizione fosse falsa prendere anche qui le iniziative a tutela del buon nome dell’Asm , ma comunque in ogni caso non si può sottrarre dal dare una risposta che deve essere esaustiva e pubblica . Comunque visto la gravità dei fatti ed in attesa di una risposta , oggi scriverò sia all’Asm che alla procura di Matera affinchè aprano una indagine per verificare i fatti a tutela dei cittadini.

Riceviamo pubblichiamo: Marrese , lo sdraiato sorpreso dall'onda della catena Umana


ecco lo sdraiato sorpreso dalla manifestazione che non ha letto neache i motivi per cui era stata indetta. Dichiara Marrese (Pd) su manifestazione costa Jonica 28/06/2011 13:29 BAS“Ho ritenuto opportuno partecipare all'iniziativa di domenica scorsa sulla costa policorese contro le eventuali estrazioni petrolifere nello Jonio” Lo -ha dichiarato Gianluca Marrese, membro della segreteria regionale del PD e capogruppo in consiglio comunale di Policoro. “Ritengo – dichiara Marrese -che la traiettoria di sviluppo del nostro territorio debba essere improntata prevalentemente al turismo ed alla tutela delle risorse naturali. In questo senso, comprendo le ragioni di chi ha partecipato ad una manifestazione colorata, pacifica e civile che appare essere in piena sintonia con chi lavora ogni giorno a costruire una Basilicata capace di coniugare lo sviluppo economico con il pieno rispetto dell’ambiente. Bene ha fatto l’Assessore Mancusi a precisare la posizione ufficiale del governo regionale di contrarietà a qualsiasi forma di estrazione petrolifera in mare nei pressi delle nostre coste e di ribadire l’impegno a vigilare sulle richieste di concessione estrattive a tutela dei lucani e della Basilicata”. Caro Marrese se leggevi meglio il manifesto partiva con un no a tutte le trivelle ,da quelle a monte come quelli a mare che il tuo caro amico Mancusi oggi come ieri i tuoi amici del governo regionale hanno consentito. Siamo la regione più bucata d'Italia , con la percentuale più alta di morti di tumori ecc.. scheggiata nelle sue ricchezze naturali con i parametri di sviluppo e spopolamento da Terzo Mondo. Vedi chi ha organizzato questa manifestazione e le sue ragioni non sono assolutamente in sintonia con le ragioni prospettatoci da questo governo regionale. Che tu fossi in sintonia con Mancusi , che è poi lo stesso che è venuto un mese fa qui a Policoro a Benedire con Ruggiero la nuova giunta Lopatriello non ne avevamo dubbi , ma ti vogliamo ricordare che con questo comunicato ti smentisci , perchè appena un anno e mezzo fa anche tu hai votato una delibera di consiglio a cui si diceva no a tutte le trivelle.

La risposta di Gianluca Marrese.

Credo sinceramente che stiamo arrivando alla follia più assoluta. Mi sento sinceramente offeso per questa continua campagna denigratoria nei miei confronti, senza una giustificata motivazione. Anche su questa vicenda si strumentalizza ed invece che commentare ciò che ho detto e cioè che sono assolutamente contrario a qualsiasi iniziativa di questa natura nello jonio, additando come motivazione la assoluta difesa della vocazione del territorio, si preferisce commentare ciò che non ho detto ma che era scontato. Ci tengo altresì a precisare che essendo una giornata di mare ed avendo partecipato come tanti cittadini, condividendone lo spirito, alla catena umana, mi sono regolarmente steso al sole per continuare la mia giornata di mare. Se ho offeso qualcuno per questo, mi scuso ma non credo di aver fatto niente di male. Per queste ragioni il mio ringraziamento per la riuscita dell'iniziativa va a tutti i cittadini liberi, civili e sensibili ed anche agli organizzatori, eccezion fatta per chi invece intende strumentalizzare la vicenda continuando ad alimentare quel clima, di certo non costruttivo per Policoro, che merita sicuramente altro. Gianluca Marrese P.S. Spero pubblicherai questo commento, e sappi che io non mi nascondo mai e per ogni cosa ci metto sempre la faccia. Saluti

martedì 28 giugno 2011

Riceviamo e Pubblichiamo. Una storia disperata.

Ieri ho ricevuto questa lettera . Una storia disperata , di una donna sola che vive con una pensione minima , una condizione di disaggio è povertà al di la delle apparenze molto diffusa nella nostra città a cui non si può rimanere indifferenti . Proprio per questo oggi sentiremo l'assessore comunale Luisa Saponara persona che sappiamo sensibile a questi problemi , ed interesseremo della vicenda anche il presidente dell' Ater Innocenzio Loguergio. Ma anche se noi riuscissimo a risolvere questo problema rimane la questione di un crescente disaggio sociale che rasenta la povertà che non trova risposta adeguata dalle istituzioni così come dovrebbe essere in un paese civile. Sempre meno risorse vengono destinate ad aiuti alle famiglie e soprattutto gli sprechi e la corruzione sottraggono altre risorse , ragione per cui noi ci incazziamo quando sentiamo parlare di viaggi e auto blu.....e tangenti e non diamo la solidarietà agli arrestati perche questa va data alle persone in difficoltà. Ma sapete come è , come dice Marrese , noi siamo il partito dell’odio Loro quelli dell’amore.

Egre.gio Frammartino

la presente per rappresentarLe una storia molto triste che riguarda una mia cliente residente in Policoro. Mi permetto inviare questa missiva perché stimo molto il suo lavoro e come Lei, vorrei fare della mia professione un servizio pubblico che sia d’aiuto per gli altri. Brevemente Vi descrivo la storia.
La mia cliente si chiama Hibro Zyrhra, è una sig.ra albanese che vive in Policoro, nel villaggio “Il Delfino” a mare, da quasi 20 anni.
Alla morte del marito, cittadino di Policoro, la sig.ra rimasta sola, non ha potuto pagare il residuo di quanto dovuto del contratto di mutuo accesso al momento del matrimonio né ha potuto insinuarsi nel fallimento della società che ha costruito la sua abitazione.
Sicchè da tempo pende su di lei un ingiunzione di sfratto.
La sig.ra ha più volte chiesto aiuto all’Amministrazione comunale di Policoro ma è stata ingiustamente cacciata dalle sedi del municipio senza che nessuno si degnasse di concederle un minimo di tempo per trovare una soluzione.
La predetta ha anche presentato domanda di partecipazione al bando per l’assegnazione di un alloggio popolare pubblicato dal Comune di Policoro in data 15.12.2008.
Sta di fatto che, nonostante le precarie condizioni economiche ed il pendente sfratto esecutivo dovuti al triste intrecciarsi degli eventi, non è risultata nella graduatoria per l’assegnazione del predetto alloggio né tampoco il Sindaco in intestazione ha ritenuto opportuno dover dare spiegazione alcuna alle richieste di chiarimenti della stessa né di raccogliere le sue richieste di aiuto.
Per di più dopo un notevole decorso di tempo dalla presentazione della sua domanda veniva bruscamente liquidata dal Comune di Policoro mediante una missiva con la quale le veniva comunicato che competente per la presentazione della stessa e per l’integrazione della documentazione richiesta era non più il predetto ma l’Ater di Matera (forse quando ormai il termine della regolarizzazione della domanda era scaduto!!!!!!).
Ma la cosa più rattristante è che il 30 giugno prossimo l’ufficiale giudiziario darà corso all’esecuzione dello sfratto gravante e la sig.ra dovrà lasciare la propria abitazione.
Non ha nessun parente o amici ai quali rivolgersi.
Il Comune non gli fornisce, neanche momentaneamente una soluzione alternativa, pur essendoci alloggi disponibili nell’immediatezza e liberi.
Attualmente le soluzioni prospettabili di questa vicenda sono 2:
1) la sig.ra finirà per strada;
2) si barricherà in casa il giorno dello sfratto. Ieri mi riferiva “da quella casa uscirò solo morta”.
E’ evidente che si tratta di una vicenda delicatissima che, stante la disperazione della mia cliente, rischia di assumere risvolti alquanto tragici.
Io ho preparato per lei una lettera di denuncia e di richiesta d’aiuto indirizzata a tutti gli organi di stampa e d’informazione dove descrivo la storia.
Sarei grata se Lei prendesse a cuore questa vicenda e dedicasse un po’ di spazio alla stessa.
Fiduciosa nella disponibilità e nella sicura Sua bontà e solidarietà che dimostra ogni giorno con le Sue denuncie sociali sul suo blog, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.
Se del caso provvederò ad inviarLe la lettera. Mi contatti per maggiori delucidazioni ai recapiti indicati in calce alla presente.

lunedì 27 giugno 2011

Mano nella mano per dire no alle trivelle . Una grande manifestazione in difesa della Basilicata


Venerdì 31 /07 conferenza stampa degli organizzatori e presentazione del Camper contro il memorandum sul petrolio.

Un inaspettato successo , si vede che il vento del referendum soffia forte e la voglia di partecipare e essere protagonisti per la difesa della propria terra tarda a scemare. Mano nella mano contro chi vuole bucare la basilicata , umiliare il metapontino ,depredare il nostro mare e la nostra costa .Da questa catena lunga quasi 6 chilometri si è alzata una voce forte contro il governo nazionale e regionale in difesa del nostro sud di questa regione delle sue coste e del suo mare.


domenica 26 giugno 2011

Prime immagine della grande manifestazione tenutasi a Policoro alle 12.00

Catena Umana lunga circa 5 Km per dire No alle trivelle nel nostro mare


La distruzione della Basilicata. Oggi alle 12 Catena umana contro le trivelle al mare

Intervista del blog di grillo a Felice Santarcangelo uno dei promotori promotore dell'iniziativa una catena umana contro le trivelle nel mare Jonio che si terrà oggi alle 12 a Policoro.



Tratto dall'intervista dove si parla dell'iniziativa di policoro:

Catena umana a Policoro (espandi | comprimi)
Nell’arco di 4 o 5 anni tireranno tutto e devasteranno un’intera Regione con il rischio di danneggiarci l’acqua che ci serve per dissetare due regioni: la Puglia e la Basilicata, per cui la questione è molto seria e è presa sottogamba dalla Regione Basilicata e da chi vuole tirare il petrolio e se ne frega niente di tutto il resto, non solo, a noi ci danneggiano addirittura l’agricoltura perché attualmente se va vicino il centro Oli di Vigiano gli agricoltori non vendono più nulla
perché già quell’impianto ha distrutto , non solo con la puzza, ma proprio con il nome col fatto che è una zona inquinata la gente non compra più nulla, figuriamoci se poi nella catena alimentare troviamo una serie di inquinanti che vanno a finire in tutta l’altra agricoltura nella Regione agricola cioè i nostri prodotti che fine fanno? O il turismo che si sta sviluppando e che è il fiore all’occhiello della nuova punta dell’economia sui nostri due mari perché noi abbiamo due mari: Tirreno e Ionio, mentre stiamo incentivando questi posti di lavoro con le trivellazione andiamo a distruggere investimenti e proprio i posti di lavoro, per cui sono due economie altamente incompatibili, questo discorso… noi abbiamo detto: “volete tirare il petrolio?” -“Sì!” –“Definiamo delle regole, ci sono delle regole, inquinate l’acqua? Allora non si tira il petrolio. Ci conviene economicamente? A queste condizioni assolutamente no”. Se ci date il 7, 10, 15 pure arrivando al 50% volendo, noi non possiamo cambiare la nostra economia…
Romani vuole tirare, raddoppiare la produzione in Basilicata e tirare pure nel Mar Ionio, per cui il problema è abbastanza serio, lui impone un certo discorso e il Presidente De Filippo con la sponda del Pdl è d’accordo su questa intesa, noi gliel’abbiamo già contestata, adesso ci aspettiamo che i sindaci dei territori con le popolazioni decidano il da farsi e questa catena umana è una prima iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questo grave problema.
La catena umana la faremo a Policoro il 26 giugno verso mezzogiorno sulla spiaggia di Policoro. Policoro è lunga 5 chilometri per cui possiamo fare una catena lunghissima e lo facciamo in contemporanea con l’iniziativa di Oceana che è un’associazione internazionale che il 25 giugno fa catene umane su tutte le spiagge contro le trivellazioni a mare, contro gli offshore. Noi siamo nella fase preliminare, ogni volta che facciamo iniziative per fortuna cerchiamo di anticiparle nella sua realizzazione, a noi interessa bloccare l’intesa con il Governo perché non ci sono regole su questa intesa, è una scelta calata dall’alto che non ci conviene economicamente perché ci distrugge, non c’è una convenienza né economica e né per il futuro, noi rischiamo di bruciare una regione per favorire gli interessi delle società, perché nell’ istante in cui gli aumentano le royalty già loro non vengono più e farlo nella nostra Regione è un danno irrimediabile per il futuro, siccome non c’è coscienza e non c’è criterio, non c’è solo l’interesse, allora i cittadini devono alzare la voce e autodifendersi proprio per certe scelte.

venerdì 24 giugno 2011

Politica e impresa rubano i sogni ai giovani

di PARIDE LEPORACE
Ho sempre sostenuto che la Basilicata è regione deberlusconizzata. Ma il berlusconismo è stato così penetrante che anche la politica di opposta tendenza ne ha introiettato verbo e parole. La comunicazione del presidente De Filippo e degli spin doctor e ghost writer degli ultimi tempi è diventata copia democrat governatoriale del verbo di Silvio. Ieri mattina l'ennesimo effetto boomerang: l'augurio agli studenti a restare lucani ha aperto il fuoco di fila del comunicato militante e della mail incazzata. Antonio Rubino, tecnico lucano di alto livello messo alla porta da Eni a fine contratto, scrive a De Filippo: “La natura (o una particolarissima ragione strumentale) soffoca la ragione, Presidente, oggi nella terra del petrolio e delle multinazionali onnivore. Non regaliamo un'illusione illuministica a questi giovani”. Il puntiglioso Giuseppe Potenza che tiene alto lo Scudo Crociato approfitta per ricordare i ricercatori del programma Gel prima chiamati al ritorno e ora lasciati sulla strada dalla Regione. Siamo freschi di un'altra intemerata scritta alla “Cavaliere” che ha preso di mira l'ufficio studi di Bankitalia. De Filippo oltre a contestare numeri si è presentato come l'Augusto Ottaviano dell'età aurea di Roma. Bene ha fatto Pasquale Carrano che con logo di Confindustria ha garbatamente fatto presente: “L'ottimismo va bene ma bisogna essere oggettivi, ricominciamo dai nostri punti di forza”. Va già meglio. E' più onesto. Ma il gracile mondo delle imprese assuma un ruolo più incalzante altrimenti l'Aquila lucana diventa solo un grillo parlante. Il documento di Confindustria “Costruire i fatti” è stato consegnato da circa un anno e non sappiamo in quale scrivania sia chiuso. Basilicatanet ha annunciato il Fondo di garanzia alle imprese almeno quattro volte. Confindustria scrive in bella prosa e la Regione fa annunci in stile Tremonti. State rubando i sogni ai giovani e quelli lucani, a differenza dei coetanei di Milano e Madrid, neanche vi disturbano il sonno. E non vorremmo che finisse come il precedente presidente di Confindustria scambiato, anche da noi, per un'alternativa politica e poi trasmigrato nel consociativismo della convenienza. Comunque, ieri, la neolingua berlusconiana di Vito ha avuto uno stop. Su Basilicatanet il commento alla vicenda Moody's della Regione è comparso rigorosamente anonimo. Non proferito né da voce né da portavoce. Forse una svista. O forse De Filippo era dal citazionista a cercare una frase di Warhol

giovedì 23 giugno 2011

L'edito Rumeno di Lopatriello


Ieri è apparso sul quotidiano a pagina 9 nella rubrica scale mobile questo notizia:
Dalla Romania il sindaco di Policoro annuncia: non manderò più comunicati ai
giornali perché non mi garantiscono il contraddittorio. Mah...I giornali, se sarà
necessario, continueranno a dargli spazio.


Si , si è lamentato del poco spazio che la stampa gli dedica , dopo che per anni ha riempito di varie notizie dalle più disperate e quelle fantasiose le pagine dedicate a Policoro e non solo , specie dal quotidiano della basilicata . Un vero e proprio edito contro Leporace , Mele , lutrelli ecc. dalla Romania in stile Berlusconi. Sembrerebbe che abbia parlato in toni sprezzanti della stampa , ovviamente salvando la sua radio ,unica fonte di verità da cui abbeverarsi.Eppure non dovrebbe proprio lamentarsi, gli hanno dedicato addirittura le prime pagine per raccontare le sue azioni meritorie da Sindaco , come per esempio l'appalto per l'illuminazione di via Salerno . Per ricordaglielo pubblichiamo la foto di una delle tante (vedi foto) prime pagine dedicate dalla stampa al nostro prode eroe.

Immagine primo giorno degli esami di stato del Liceo Fermi Policoro






mercoledì 22 giugno 2011

Lutto a Policoro. Deceduto stanotte Franco Martino

Foto Il Bar di Franco

Questa notte è deceduto Franco Martino 51 anni titolare del bar (Bar e Bar) in via Salerno. Il decesso è avvenuto per un aneurisma cerebrare , è avvenuto al lido torre mozza , dove franco si era recato per pescare. La pesca era la sua grande passione a cui dedicava tutto il tempo libero. Gli amici lo ricordano come una persona perbene e buona . Noi tutti ci stringiamo alla moglie Ottavia e al figlio Ciccio che proprio un anno fa di questi giorni stava facendo gli esami di maturità al liceo Fermi di Policoro.

CATENA UMANA CONTRO LE TRIVELLAZIONI PETROLIFERE 26 GIUGNO 0RE 12 SPIAGGIA DI POLICORO


PER UN UNICO GRANDE ABBRACCIO, DALLA TERRA DI BASILICATA AL MARE JONIO , PER DIRE UN UNICO GRANDE NO ALLE TRIVELLE

Il ministro di governo Paolo Romani vuole 90 mila barili in più al giorno dalla Basilicata e vuole trivellare il nostro mar Jonio. Ora nello Jonio Lucano ci sono quattro richieste di permessi di ricerca petrolifera, ben dieci in tutto il mar jonio, da Soverato a Policoro. In Basilicata, in terraferma, ci sono ben 68 pozzi attivi disseminati tra l’Agri, il Cavone e il Basento, più 43 pozzi per altre attività minerarie e 358 tra sterili ed esausti.

L’ultima intesa tra governo e Regione Basilica sulle estrazioni minerarie non prevede particolare tutela degli ecosistemi, dell’agricoltura, del turismo, dell’acqua e della salute delle persone. Le royalites, già un’elemosina (il 7 % dei barili estratti, in mare il 4%), non saranno più conteggiate e spariranno ulteriormente dal controllo sociale perché, col nuovo accordo, si trasformeranno in generiche opere d’infrastrutture. Sfruttati come nel medioevo dai signorotti del

petrolio perderemo posti di lavoro nell’agricoltura e nel turismo con il pericolo d’inquinamento irreversibile della nostra acqua, del mare e della terra. Il petrolio finirà nel breve periodo e ci lasceranno un territorio e un mare devastato, dove non sarà possibile costruire alcun futuro su agricoltura, turismo ed energie rinnovabili, mentre la Basilicata (non industrializzata) ha superato la media nazionale dei tumori.

Sull’ultima intesa Governo-Regione Basilicata e il memorandum sul petrolio del presidente Defilippo chiediamo ai sindaci lucani di opporsi a questo progetto di hub energetico calato dall’alto ,di convocare consigli comunali aperti con i cittadini e tutte le forze sociali e politiche per decidere in democrazia partecipata il futuro del nostro territorio e del nostro mare .

All'iniziativa hanno aderito molti lidi di Policoro.

N.B concentramento su lido Sirena -- rotonda lungomare di Policoro

martedì 21 giugno 2011

Il vero sciacallo è Lopyrom. Usa il nome e il prestigio di Adamesteanu per giustificare le sue schifezze.


Ci chiediamo è chiediamo cosa centra il maestro Adamesteanu con Banesti ? L'emerito professore è nato a Toporu il 25 maggio del 1913 , cittadina che dista da Banesti circa 170 Km , tra l'altro il professore non è mai stato a Banesti , che è una cittadina di circa 5000 abitanti. Banesti non è una paese di interesse archeologico , non è una città turistica, non vi è una comunità italiana , non è niente e allora perchè utilizzare il nome ed il prestigio del grande archeologo Romeno naturalizzato lucano per giustificare questi viaggi? Avremmo capito un gemelaggio con Toporu la sua città di nascità , magari istituendo nella sua casa natale e qui a Policoro che è la sua città adottiva un museo e la costituzione di una fondazione che ne curasse la memoria con una partnership con il Museo archeologico nazionale della Basilicata "Dinu Adameșteanu", ubicato nel palazzo Loffredo di Potenza. Avrebbe avuto senso inoltre spendere i soldi per questi inutili viaggi per far curare per esempio la sua biografia dalla nipote Gabriela Adameşteanu affermata scrittrice Romena insieme a un gruppo di ragazzi e ricercatori dell'università di archeologia della Basilicata. In questo modo avremmo non solo fatto qualcosa di utile per l'idendità della nostra comunità , creato una cultura dell'appartenenza che supera le nazionalità , onorato la memoria di un grande personaggio della cultura Italiana come Dino Adamesteanu e speso in modo intelligente le risorse dei cittadini. Cosa centra in tutto questo e con il professore BANESTI? Caro sindaco il vero sciacallo sei tu , che senza pudore utilizzi il nome e la memoria di un uomo dello spessore di Admesteanu per giustificare le tue schifezze e tutto a spese dei cittadini . VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA .


PS. Poi sul Bilancio ci arriveremo , questa volta non ti consentiremo di taroccarlo.............



SEGUE Il COMUNICATO STAMPA DI LOPYROM


in merito all’articolo, Frammartino (Prc): Lopatriello in Romania a spese nostre, il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, replica: “In Romania va il sindaco Policoro e non Lopatriello privato cittadino. Inoltre vorrei ricordare che Policoro e la città romena di Banesti sono gemellate dal 2008 in ricordo di Dinu Adamesteanu,


e chi specula non fa altro che atto di sciacallaggio su una vicenda che anziché accomunare tutti ci divide e offende anche la memoria di un uomo del calibro di Adamesteanu, persona di grande spessore culturale e morale tanto da essere annoverata tra i “Cittadini Illustri” di questa città nella metà degli anni ’90 per i suoi meriti nel campo dell’archeologia lucana. Ricordo a Frammartino che oltre al gemellaggio il Comune di Policoro ha messo in campo varie iniziative di scambi culturali: tra qualche mese arriveranno a Policoro venti giovani di Banesti, ospitati da famiglie di Policoro nel “Progetto Children”, e in inverno venti nostri ragazzi andranno in Romania per rafforzare i legami tra le due comunità.


La mia è una visita istituzionale di cortesia, così come quella loro in occasione della Madonna del Ponte, che durerà non più di 72 ore. Per quel che concerne il bilancio di previsione la Giunta ha già dato il via libera e a fine mese, mi dispiace per Frammartino, lo presenteremo in Consiglio. E vorrei ricordare, come anticipato nelle scorse settimane, che non abbiamo aumentato le tasse, che i conti godono di buona salute nonostante i tagli generalizzati del Governo nazionale, le entrate non sono diminuite e i servizi non sono stati ridotti per nulla, nonostante le sciagure preannunciate da Frammartino”.




lunedì 20 giugno 2011

Policoro: senza bilancio il sindaco va in Romania



Il Bilancio non è stato ancora approvato ma tempo e denaro per andare in viaggio in Romania ci sono".
E' il duro attacco di Ottavio Frammartino, leader locale di Rifondazione Comunista, sull'operato del sindaco della Citta di Policoro, Nicola Lopatriello, partito alla volta della cittá rumena gemellata con Banesti nelle ultime ore insieme ai due consiglieri Mimmo Simone (Dc) e Antonio Satriano, quest'ultimo ex Pdl e successivamente approdato nelle fila dell'Udc, dopo non aver condiviso la scelta del partito di Berlusconi di passare all'opposizione a seguito della defenestrazione degli assessori azzurri Leone, Colucci e Bianco.
"Cambia la maggioranza ma non cambiano i vizi dell’amministrazione- attacca Frammartino - riteniamo vergognoso l’ennesimo viaggio a Banesti del sindaco e dei due consiglieri mentre a tutt’oggi non c’è accenno di una minima discussione del bilancio con i relativi pesanti tagli che si annunciano ai servizi, mentre languono le entrate soprattutto per la crisi economica che ha fermato l’edilizia ed i relativi introiti". Va giù duro, Frammartino, che sostiene questa maggioranza "arrabattata" e povera di contenuti, soprattutto alla luce di una programmazione inesistente".
Intanto, sul fronte politico nuovi scenari si aprono.
A seguito del passaggio in minoranza di due consiglieri del Pdl, Lauria e Porsia, un altro consigliere della maggioranza sembra non essere più in sintonia con l'amministrazione Lopatriello: si tratta di Vigorito (Udc), assente all'ultima riunione di maggioranza.
Sulle singole "rivendicazioni", infine, si registra la richiesta di Callá (ex Pdl oggi Fli) di diventare presidente del consiglio al posto di Ripoli.
Decisione rinviata a settembre.
Tale richiesta, sollevata dallo stesso a settembre scorso e rispedita al mittente, provocó la fuoriuscita di Callà dal Pdl.

domenica 19 giugno 2011

Domenica a Scanzano, perchè bisogna essere in 100.000 ogni volta che si vuole cambiare qualcosa

Domenica alle ore 20,00 saremo a Scanzano per rispondere all'appello dei parroci della cittadina jonica: ""una fiaccolata silenzionsa per dire No agli atti di criminalità ripetuta che stanno caratterizzando il territorio di Scanzano. No ad ogni tipo di intimidazione del tessuto produttivo della comunità scanzanese. Sì ad una totale solidarietà con le vittime della violenza; Sì ad una comunità cristiana che testimoni la gioia del Gesù risorto; sì, infine, ad una Lucania Jonica coraggiosa che sia terra libera da ogni condizionamento".
In concomitanza con la partecipazione di Libera, anche l'associazione KARAKTERIA sente il dovere di esserci e non c'è nemmeno bisogno di dare tante spiegazioni per un'adesione che è del tutto naturale.
Piuttosto ci meraviglia non vedere tra i partecipanti associazioni e movimenti dei paesi vicini. Forse si sentono lontani da Scanzano o dai fatti accaduti?
Gli incendi è più facile spegnarli quando sono ancora piccoli, anche perchè se divampano per km e km durano molto molto a lungo e distruggo molto molto di più. Noi temiamo che la secchezza culturale ed economica del nostro metapontino possa garantire il combustibile perfetto per il fuoco dei delinquenti. Per questo è necessario reagire in tempo.
di Karakteria

sabato 18 giugno 2011

E si preoccupano delle dimissioni di Viti

Di Francesco Antonio Rizzo

Nel 2010 la diminuzione del 5,7 per cento dell’occupazione in Basilicata ha risentito molto dei dati negativi legati all’occupazione, con livelli superiori rispetto al Mezzogiorno e al resto d’Italia: di conseguenza anche le vendite al dettaglio (compresa la grande distribuzione) hanno continuato a registrare il segno negativo (quattro per cento), minore del 2009 (calo del 5,3 per cento), ma superiore al livello nazionale (meno 2,6 per cento). Il dato principale che emerge dal rapporto “L'economia in Basilicata nel 2010”, ha detto il direttore della filiale di Potenza di Bankitalia, Giancarlo Fasano, “riguarda quindi la differenza dei dati lucani dal trend, maggiormente positivo, del Sud e del resto del Paese, con un andamento ancora recessivo, anche se attenuato in termini di ritmo di diminuzione”: in questo senso è emblematico il dato relativo al Pil regionale ( meno 4,5 per cento) con una diminuzione di un punto rispetto al 2009 e opposto al livello medio nazionale (1,3 per cento) e meridionale (0,2 per cento), “e collegato per lo più alle esportazioni”.

In Basilicata, infatti, il protagonista principale del flusso dell’export è il settore dell’auto (meno 24,3 per cento), a cui si aggiunge un settore turistico “che ristagna” per soggiorni e spese. In questo contesto si inserisce anche l’aumento del credito erogato dalle banche alle imprese (3,2 per cento) e alle famiglie (5,9 per cento), con un livello complessivo di “sofferenze” sulla restituzione dei prestiti concessi di circa 65 mesi, rispetto ai 54 italiani e ai 57 meridionali. Restano, infine, “forti” i deficit infrastrutturali, in particolare per le reti di trasporto, con “un’accessibilità nettamente inferiore” alla media del Mezzogiorno, e con un indicatore di “interconnessione stradale”, cioè “i collegamenti con i mercati di sbocco nazionali”, secondo cui la Basilicata “non ha ancora raggiunto il livello dell’Italia del 1970”. Cfr: Gazzetta del Mezzogiorno.

"Ben altre nobili ragioni avrebbero meritato le dimissioni di Viti".

Per una volta che gli inciuci spartitori di poltrone saltano e che il luogo deputato alle decisioni assunte (il Consiglio) scombina gli accordi presi nelle impenetrabili stanze dei partiti e dei due principali schieramenti, nei quali, poi, si affermano le decisioni e gli interessi di tre o quattro individui, secondo modilità più coerenti con patti di "rinascita democratica", che tanto cari sono a Berlusconi ed a qualche altro illustre ed inquietante personaggio in voga nel passato (ma forse ancora oggi), piuttosto che con il vero esercizio democratico, ci dobbiamo fustigare e strappare le vesti?

Io credo che la rettitudine etica e la lealtà istituzionale abbiano ed abbiano avuto ragioni più nobili per essere invocate ed esercitate e che le dimissioni dagli scranni di tanti personaggi dal grande eloquio e dall'inossidabile potere sarebbero state più apprezzate al cospetto dei tanti disatri che stanno combinando nella nostra ragione.

A persone così attente al proprio ruolo istituzionale ed al bene comune, per esempio, per dare un segnale di rottura, dimettendosi dalla propria carica, da ultimo, non poteva sfuggire l'occasione, per una rinuncia di denuncia più nobile, data dal rapporto di Bankitalia (di cui nessuno parla) (v. articolo della Gazzetta sopra riprodotto) sullo stato spaventoso di irreversibile agonia in cui è stata ridotta la Regione dal "leale" inciuciare di destra e sinistra, ciascuna dedita alla recita del proprio ruolo, intriso di prebende e di privilegi, sia per le posizioni di governo, sia per quelle cosiddette di opposizione, che, sole, con fare "etico e leale" non vengono mai scalfite.

De Magistris: "Mi tolsero la toga dopo la perquisizione a Bisignani"


Roma, 17 giu. (Adnkronos/Ign) - "Nel 2007 l'inchiesta 'Why not' è entrata nel vivo, facciamo visita, con la polizia giudiziaria, a Luigi Bisigignani. Faccio la perquisizione e da quel momento è un cataclisma". A ricordarlo è Luigi De Magistris in una intervista a 'l'Unità'. "Quel sopralluogo imprime un'accelerazione folle, assolutamente inaspettata, alla vicenda che mi porterà nel giro di pochissimo tempo a perdere le funzioni di Pubblico ministero", dice il sindaco di Napoli."I miei ex colleghi Greco, Woodcock e Curcio hanno riscontrato quasi le stesse cose che stavo riscontrando io: un governo occulto della cosa pubblica, parallelo a quello legale e interagente con esso, che orienta il comportamento di organi costituzionali entrando nei processi di approvazione delle leggi e di adozione di provvedimenti amministrativi che incidono pesantemente sulla collettivita'", dice de Magistris.

venerdì 17 giugno 2011

L'ennesimo viaggio a Banesti a totale carico dei cittadini. Vergogna


Cambia la maggioranza ma non cambiano i vizi dell’amministrazione. Riteniamo vergognoso L’ennesimo viaggio a Banesti del sindaco accompagnato da due consiglieri a totale spese dei cittadini . Mentre a tutt’oggi non c’è accenno di una minima discussione del bilancio con i relativi pesanti tagli che si annunciano ai servizi , mentre languono le entrate soprattutto per la crisi economica che ha fermato l’edilizia ed i relativi introiti , situazione aggravata per la mancata approvazione degli strumenti urbanistici da parte di una compagine amministrativa arrabattata , guarda caso trovano il tempo e le risorse per un viaggio nella amata Romania di Lopatriello , e nella sua città adottiva Banesti. Troveranno le parole adatte per giustificare quest’ennesima vergogna , ci chiameranno razzisti e iscrivendosi anche loro al partito dell’amore del capogruppo del Pd , ci diranno che fomentiamo l’odio , la verità che siamo stanchi di questi viaggi che non sono ne tollerabili ne giustificabili sia sotto l’aspetto culturale ne quello etico e morale , e per protesta quest’anno come l’anno scorso continuerò a non versare l’ici per non vedere i soldi delle tasse da me dovute al comune essere utilizzate per i vizi o i capricci di questo sindaco e della sua maggioranza.

giovedì 16 giugno 2011

Pino Callà chiede la presidenza del Consiglio. Lopatriello risponde che se ne riparlerà a sttembre.Si salda l'asse Marrese -F.Montesano

Pino Calla chiede la promozione da consigliere comunale a presidente del consiglio , postazione garantitagli dal centro moderato , tenendo conto che il ragazzo è stato sempre affidabile e determinante per la tenuta del quadro politico. Lopatriello però non se la sente di fare una verifica oggi ed è intenzionato a rimandare il,ì tutto a settembre cercando nel frattempo di lavorare per rafforzare la sua maggioranza non avendo ancora del tutto escluso la possibilità di recuperare un qualsivoglia rapporto con la PDL . Tale prospettiva è necessaria perchè ad oggi la maggioranza può contare su 11 consiglieri considerando che la posizione del consigliere Mario Vigorito non garantisce aprioristicamente un sostegno incondizionato al sindaco. Lo stesso Vigorito è tentato di chiudere oggi un patto elettorale con Marrese dove vedrebbe l'asse Vigorito - De Santis saldarsi con quello di Fabiano Montesano - Marrese a sostegno di quest'ultimo candidato sindaco di Policoro. Ed sembrerebbe proprio l'area Chiuraziana con in testa Fabiano Montesano e Pierino Quinto i maggiori sostenitori del teorico del partito dell'amore di Berlusconiana memoria , in una partita dove i destini della città di Policoro vengono messi in gioco in cambio di postazioni di prestigio nelle ASL in un gioco azzardato tipo Tizio sostiene Gianluca per Policoro Caio sostiene Pierino per la direzione dell'asl , come tutto fosse di proprietà privata. Noi quelli del partito dell'odio speriamo che il vento che viene da Napoli e dai referendum spazzi via questo modo di fare politica

Ottavio Frammartino

mercoledì 15 giugno 2011

Caos nel PD. Vincenzo Viti si dimette da capogruppo


scrive su Facebook che ormai siamo al mercato della compravendita della Politica

Un «passaggio» della vita politica lucana che si annunciava quasi «naturale» – il rinnovo dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale, oggi, a Potenza – si è trasformato in una vicenda che lascerà il campo alla polemica sia nel centrosinistra, sia nel centrodestra, con dimissioni da entrambe le parti. Il «casus belli»: l’elezione dei due segretari dell’ufficio di presidenza, dopo che quella di Vincenzo Folino (Pd) alla presidenza e di Enrico Mazzeo (Idv) e Franco Mattia (Pdl) alla vicepresidenza era andata secondo tutte le previsioni. Segretari sono stati eletti Luigi Scaglione (Pu) con 13 voti, e Franco Mollica (Mpa) con otto: è rimasto «fuori» Mariano Pici (Pdl), che ha ottenuto solo sette voti, meno di quelli “previsti». Per la politica lucana, poco o addirittura per nulla abituata alle «sorprese», è stato un colpo. La prima reazione – fragorosa – è stata del capogruppo del Pd, Vincenzo Viti, che si è dimesso dall’incarico perchè non è riuscito a rimanere «indifferente di fronte alla patente caduta del patto di lealtà che dovrebbe regolare le relazioni fra i gruppi consiliari e fra i singoli consiglieri». Viti ha parlato chiaramente di «intese» raggiunte prima e «poi contraddette dal voto registrato in aula». Non basta: ha aggiunto di aver evidenziato «il deficit etico fra il voto che è stato convenuto nella coalizione e il voto successivamente espresso nel segreto dell’urna». Non è finita, perchè l'ultima «bordata» è proprio per il centrosinistra, che Viti ha invitato (ma ha scritto di «pretendere») a verificare «se esistano ancora le condizioni» per «corrispondere alla sua missione», dal momento che le sue «porte girevoli e la sua incerta perimetrazione» lasciano dubitare della sua “consistenza». Una reazione non meno rumorosa è venuta dal coordinamento regionale del Pdl, che ha «condannato le modalità con cui si è proceduto all’elezione dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale», avvenuta «senza tener conto della volontà della maggioranza dei consiglieri dell’opposizione». Il partito ha detto di condividere la volontà dei suoi consiglieri di «dimettersi da ogni carica all’interno del consiglio regionale». Infine, la richiesta al centrosinistra e al presidente del consiglio «di intraprendere ogni azione per ristabilire il corretto funzionamento della massima istituzione regionale, salvaguardando il rispetto reciproco tra maggioranza e opposizione».

Inchiesta domino : il GIP dispone i domiciliari per Franco Solimando

Foto F. Solimando
Ieri si è tenuta l'udienza davanti al gip di Lagonegro per l'inchiesta denominata Domino che porto il 26 maggio scorso agli arresti dell'imprenditore Franco Solimando ed altri. Il Gip dopo il dibattimento ha disposto gli arresti in custodia domiciliare. L'inchiesta aperta circa un'anno fa riguardava l'utilizzo di fatture false nel campo dell'energia alternativa. Pubblichiamo un articolo di Leo Amato apparso sul quotidiano della Basilicata che ci descrive l'inchiesta. Appena avremmo le motivazione del gip le pubblicheremo.
nel Dopo le centrali a biomasse avevano preso di mira i mulini a vento senza disdegnare nemmeno i fondi per la formazione. Francesco Solimando si definisce un «manager delle fonti rinnovabili». È a capo di un gruppo che vanta un “portfolio” di opere realizzate in tutta Italia. Impianti fotovoltaici per i musei archeologici di Policoro, che è la sua città, e della vicina Metaponto. Lavori d’illuminazione sulla A4 Brescia-Padova. Impiantistica per il centro Enea di Trisaia di Rotondella. Forse i margini di guadagno restavano comunque troppo stretti per mandare avanti la baracca, fatto sta che assieme a delle società operative avrebbe messo in piedi delle “cartiere”, e adesso è in carcere a Sala Consilina con Franco Mastropierro e il suo braccio destro Domenico Bruno.
L’Energaia srl, e la Clean Energy srl sono creature di Solimando, società che avrebbero dovuto costruire centrali a biomasse, ma per gli investigatori hanno prodotto soltanto fatture tarocche. La facciata, tuttavia, dev’essere rimasta molto credibile, perchè dopo aver ottenuto dalla Regione le autorizzazioni necessarie per accreditarsi come veri eco-imprenditori, stavano per arrivare anche i soldi per l’occupazione giovanile. È quasi un paradosso. Due società che esistono soltanto sulla carta perchè in sostanza non realizzano nulla, e 350mila euro di contributi all’occupazione e alla formazione, di quelli del progetto “Generazioni verso il lavoro”, prelevati dai fondi del Programma operativo regionale. Fondi europei. Al prossimo scorrimento della graduatoria il colpo era assicurato, ma a questo punto qualcuno in Regione potrebbe anche rimettere mano a quella pratica. Ma torniamo alle pale. Qui la cosa ha persino un’aspetto ridicolo per chi scrive.
Il giorno degli arresti Solimando pubblicava sul Quotidiano della Basilicata un annuncio a pagamento. In sostanza invitava chiunque fosse interessato a fornire osservazioni sui progetti di due nuove centrali eoliche, una da 19 “aerogeneratori” a Irsina in località Monte Verdese - Monte San Marco, e una da ben 30 “aerogeneratori” a Tricarico. Proprio così. A Tricarico. Dove avrebbe dovuto costruire la seconda centrale a biomasse, dopo quella di Teana. Un nuovo incubo da 63 Megawatt in località Monte Verrutoli - Giumentarizzo - Siggiano. Chissà che putiferio si sarebbe scatenato. Intanto lui chiedeva a norma di legge chi avesse nulla da eccepire così per riuscire a perfezionare la valutazione di impatto ambientale, che è un requisito necessario per l’autorizzazione regionale alla realizzazione e all’entrata in funzione delle pale. Ma non è finita. Una settimana prima Solimando pubblicava un altro annuncio dello stesso tenore. Questa volta i progetti riguardavano 12 “aerogeneratori” a Salandra in località Monte Cuccaro, e 21 a Sant’Arcangelo in località Monte Coppa - Timpone d’arena - Monte Florio.
Quattro progetti, tre diverse società e un solo imprenditore, che non dev’essersi scoraggiato nemmeno davanti all’ordinanza del Tar che ha bloccato tutto. Intanto nella graduatoria delle domande di autorizzazione si è piazzato al 23simo posto con la Wind Energy srl (Salandra), al 48simo la Vis ElettricaSrl (Irsina) e al 67simo e 114simo con la Company Wind srl, che dovrebbe realizzare i progetti più importanti (Sant’Arcangelo e Tricarico). Su 155 domande soprattutto le prime due hanno ottime possibilità di rientrare nella soglia di potenza autorizzata dal Piano energetico regionale, ma anche qui si può sempre sperare in uno scorrimento, se in Regione la pratica di quelli che si sono piazzati prima dovesse andare male. Oppure se il consiglio dovesse stabilire di aumentare la soglia di potenza che è consento produrre. Solimando sembra fiducioso e si porta il lavoro avanti. Se poi gli impianti sorgeranno davvero è un’altra storia, e a questo punto si potrebbe anche iniziare a sospettare.

martedì 14 giugno 2011

Brucia un'altra azienda a Scanzano.

Foto di G.Pizzolla
Questa volta le fiamme hanno divorato un’imprea agricola di propietà di un imprenditore del territorio Antonio Gallicchio, che aveva dato in gestione l’attività. Elemento comune con l’altro incendio di Piraccini in località Recoleta, sempre a Scanzano Jonico, l’essere un’attività in vita. Le fiamme questa notte hanno danneggiato il capannone, alcuni mezzi e due furgoni. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Policoro e gli agenti del locale Commissariato di Polizia. Le indagini sono in corso per ricostruire l’accaduto e identificare gli autori, ma azzardare l’ipotesi di una rete che sta prendendo piede nel territorio jonico-metapontino, ci sembra quanto mai veritiera. Non prendono fuoco attività fantasma, attività al lastrico ed in profonda crisi, per cui lavorando per esclusione, non dovrebbe trattarsi di incendi per riscuotere assicurazioni o altri risarcimenti. Gli imprenditori raccontano di non aver ricevuto alcuna richiesta estorsiva o avvertimento, ma negli anni passati il territorio era già stato interesato da questo fenomeno. Sembrerebbe tutto a posto, eppure le imprese bruciano….

lunedì 13 giugno 2011

Referendum acqua e nucleare: la democrazia dal basso vince sempre

Circa un anno e mezzo fa iniziammo la prima raccolte firme per il referendum sull’acqua, fu già un primo successo. Nacque il primo comitato acqua a Policoro. Nella nostra ormai decennale campagna contro il nucleare fu un piacere iniziare a divulgare il referendum contro le centrali nucleari spuntato dall’IDV (e ostacolato dal governo fino a due settimane fa). Siamo stati i primi a unire i fronti di lotta sui due referendum sul bene comune acqua energia invitando tutti gli altri comitati a fare altrettanto. Il lavoro svolto è stato premiato dalla partecipazione di questi due giorni al voto referendario, questo risultato ci riempie di gioia e di orgoglio, convinti di aver contributo alla crescita sociale della comunità e di aver tutelato in democrazia i nostri diritti di cittadini e consumatori.

Ringraziamo il disoccupato che con i suoi pochi euro ha volantinato il messaggio contro un’energia costosa e pericolosa come il nucleare contro gli enormi investimenti pubblicitari che le lobby dell’energia hanno investito. Ringraziamo tutti quei volti di uomini e donne semplici che hanno trasmesso il messaggio del sì al referendum contro i volti famosi e prezzolati della medicina e del giornalismo. Chi ha lanciato messaggi da un megafono contro gli spot delle tivù vigliacche che non hanno nascosto la verità e i direttori dei giornali amanti della pagina a pagamento.
Ringraziamo lo studente che inviato le sue mail e modificato il suo profilo su facebook per dare visibilità al referendum.Ringraziamo soprattutto gli anziani che sono stati i primi ad arrivare nei seggi, tra di loro abbiamo visto ultraottantenni, asmatici accompagnati da bombole di ossigeno e invalidi in carrozzella, uomini e donne che vogliono lasciare un futuro migliore ai loro figli e ai loro nipoti contrariamente agli “anta” della politica che eletti dal popolo pensano esclusivamente al business delle lobby industriali.
Ringraziamo i religiosi di Policoro che si sono schierati per la difesa del bene comune e contro il pericolo nucleare e padre Alex Zanotelli che nonostante la sua età non ci ha fatto mancare il suo messaggio di forza e sostegno .
Ringraziamo le casalinghe, gli operai, i precari, gli insegnanti che hanno realizzato insieme con noi i banchetti informativi e le iniziative di piazza. Ringraziamo quei talenti in erba della musica e del teatro che offerto la propria arte per allietare le serate pro acqua e contro il nucleare.
Il risultato di questo referendum è la conferma che la democrazia vince dal basso, ed è dal basso che si cambiano le cose, anche se con enormi sacrifici.
IL vento del cambiamento torna a soffiare sulla nostra terra e sulla nostra società. In Basilicata sul nucleare e sull’acqua è solo l’inizio di un altro lungo percorso per difendere il nostro patrimonio idrico dall’inquinamento, dalle trivelle e dalle discariche e per denuclearizzare questa terra dalle scorie americane di Elk River.


Comitato Acqua Pubblica Policoro
Noscorie Trisaia
Karakteria
Movimento Cinque Stelle Policoro
Comitato Bosco Soprano Policoro
Comitato Ospedale Policoro

P.s. Stiamo pensando per Domenica una festa in Piazza per la vittoria del SI. Stasera i comitati si riuniscono e vi faremo sapere.

Vincono i SI Vince la partecipazione e la democrazia.I dati dell'affluenza in provincia di Matera.

dati definitivi comune per comune per il referendum provincia di Matera. Mancano solo i dati di matera città che comunque sono ufficiosamente al 58 %.
ACCETTURA 3,026,117,24 28,74
ALIANO 3,3817,9030,24 42,35
BERNALDA 7,4019,4834,64 50,65
CALCIANO 9,8523,6239,13 53,04
CIRIGLIANO 6,6816,7127,05 43,46
COLOBRARO 4,5221,5632,17 42,69
CRACO 6,8422,8037,94 50,00
FERRANDINA 5,9420,3739,28 56,00
GARAGUSO 3,0711,4217,03 30,00
GORGOGLIONE 5,9120,1835,73 60,20
GRASSANO 5,8922,0739,90 55,27
GROTTOLE 6,0220,0036,00 51,32
IRSINA 5,6520,7234,78 49,22
MATERA 9,8227,1543,97 N.P.
MIGLIONICO 6,6023,3635,85 51,17
MONTALBANO JONICO 8,0123,3640,95 55,90
MONTESCAGLIOSO 4,9117,2134,42 50,89
NOVA SIRI 7,1222,1437,27 51,72
OLIVETO LUCANO 6,4123,2330,75 51,99
PISTICCI 7,3422,0741,22 59,69
POLICORO 7,0519,5535,12 49,96
POMARICO 6,8224,8140,44 54,33
ROTONDELLA 5,8017,5330,58 43,41
SALANDRA 5,4321,9239,79 56,80
SAN GIORGIO LUCANO 6,3923,3531,79 44,76
SAN MAURO FORTE 6,7424,4233,40 44,80
SCANZANO JONICO 7,3219,4437,74 53,31
STIGLIANO 3,7817,7826,53 44,47
TRICARICO 7,4521,4434,67 52,18
TURSI 5,5014,7028,44 43,89
VALSINNI 8,4825,9740,43 56,40