venerdì 31 maggio 2013

Policoro .PD-PDL tutti contro Tutti. La maggioranza si divide. Mitidieri (PD) cacciate Montesano.

 La questione del Nucleo di valutazione sta lacerando il il PD –L molle , al di la di ogni rosea
F. Mitidieri 
aspettativa. Il partito di Berlusconi a Policoro ha scaricato il sindaco , ritenuto l’unico responsabile della nomina dell’esponente del PD Nicola Montesano , scelta ha voluto precisare il segretario di sezione del partito delle Libertà , non condivisa dalla locale sezione , anzi al contrario ha avuto un atteggiamento apertamente ostile. Ma la protesta sarebbe molto più estesa, anche gli stessi militanti del partito hanno visto questa nomina come un inciucio ed un tradimento di quella promessa di cambiamento e liniarita promessa da Leone, che in realtà si sta rilevando poco propenso al rinnovamento ed al cambiamento pronto invece agli inciuci .Ormai dicono i più è certo il fidanzamento con Fabiano Montesano, sembrerebbe sia ufficioso quello con Labriola, nel nome dell’opposizione responsabile , mentre tutti gli altri , quelli che svolgono un’opposizione senza in cambio di nulla sono una volta tuttologi e un altro giorno amici delle Lobby. Dopotutto e Nicola Montesano ad aver professato per primo che sui grandi temi PD e L la pensano allo stesso modo , allora ci chiediamo perché alle elezioni non si sono presentati insieme ? Una casa li unisce , quello della ruberia regionale , su questo hanno rubato utilizzato gli stessi metodi, nonostante i nostri sforzi hanno mangiato alle nostre spalle allo stesso modo ed alla grande , questi che possiamo definire senza indugio dei pezzi di merda. Ma anche nel PD ci sono acque agitate , mentre i consiglieri con atteggiamento responsabile stanno zitti, non prendono posizione , non sappiamo se perché non hanno nulla da dire o
 perché impegnati in altre faccende, e il Renziano  Mitidieri che su FB che si scatena dando voce al maldipancia che cova nel ventre del partito ,  ridotto ormai  al lumicino per le guerre intestine. Scrive F. Mitidieri : PER LA SERIE........HANNO SEMPRE LA FACCIA TOSTA.
Si, sono quelli che dichiarano di essere semplici militanti del pd e che in forza di tanto non inciuciano perchè sarebbe stato proprio il sindaco a proporre il "posto" nel nucleo di valutazione. QUESTI pensano che chi ascolta le loro stupide giustificazioni siano dei deficienti. Come?..Come?...Due pesi e due misure......Si che questi ingordi andrebbero "cacciati". Esattamente come furono cacciati altri due esponenti del PD per gli stessi fatti. Non provano nessuna VERGOGNA.......navigano nell'oro e non si accontentano mai...perchè vorrebbero addirittura le miniere. 
NON UN PASSO INDIETRO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! .
Ma l’indignazione e lo sbandamento è tale , che per strada ne senti di tutti i colori , quella che doveva essere secondo Leone un’azione politica che avrebbe dovuto rafforzare la sua maggioranza si sta rilevando  il suo tallone di achille , mentre il PD policorese se non si sveglia e decide di svolgere il ruolo di opposizione vera si avvicina all’autodistruzione . Intanto noi di Policoro è Tua con Policoro Futura e Karakteria , stiamo cercando di portare avanti una sana opposizione , e con soddisfazione  possiamo dire che questo lavoro non solo viene apprezzato ma ci fa incontrare nuovi pezzi di società  e ci fa sperare , anche per questo diciamo ai tanti militanti del PD ed della PDL che credono nella buona politica  , non mollate , basta girarvi e guardarvi intorno , c’è un’altra policoro.

PS. Lunedì ( ci scusiamo per il ritardo) presenteremo al comune la nota indirizzata al collegio dei revisori ed al segretario comunale in cui chiederemo il ritiro della delibera 8/2013  per il Nucleo di Valutazione perché manifestatamente illegittima.   

giovedì 30 maggio 2013

Provincia Matera, la rimborsopoli si allarga Fino al 2011 danni per 100 mila euro

ALL’indomani del “j’accuse” del dipendente, firmatario dell’esposto che ha avviato l’indagine della Corte dei Conti sui rimborsi ai capigruppo consiliari della Provincia di Matera, è sempre più pesante l’aria che si respira nel Palazzo di via Ridola
di MARGHERITA AGATA Tratto dal Quotidiano della Basilicata
Provincia Matera, la rimborsopoli 
si allarga 
Fino al 2011 danni per 100 mila euro
L'aula del consiglio provinciale di Matera

Gruppi, annidi impunità
Fino al 2011 danni per 100 mila euroLa cresta più frequente? Sulla carta
ALL’indomani del “j’accuse” del dipendente, firmatario dell’esposto che ha avviato l’indagine della Corte dei Conti sui rimborsi ai capigruppo consiliari della Provincia di Matera, attraverso le colonne del Quotidiano della Basilicata, è sempre più pesante l’aria che si respira nel Palazzo di via Ridola. 
La caccia alla talpa continua, in un incalzare di battutine a mezza bocca, allusioni e sguardi di sottecchi, mentre gli organismi di controllo proseguono con meticolosità e discrezione  nella loro attività di riscontro delle irregolarità denunciate.
 Ma, a quanto pare, non è solo sui rimborsi ai capigruppo che nell’ultimo quinquennio si sarebbe fatta la cresta. 
Oltre 100.000 euro la cifra di spese viaggio impropriamente intascata nel complesso dai consiglieri con  funzione di capogruppo (il più delle volte di sè stesso). 
Scava, scava, un altro filone che potrebbe rivelarsi  ricco di sorprese è quello relativo alle spese dei gruppi consiliari. 
Su questo fronte di buono c’è che nel 2012 non si è sprecato nulla, semplicemente perchè, su proposta del presidente Franco Stella questo capitolo di spesa è stato cancellato, per consentire l’avvio dei cantieri dei lavoratori della forestazione. 
Ma guardando indietro, fino ad arrivare al 2011, si scopre che l’utilizzo delle risorse assegnate da Ufficio di presidenza della Provincia e capigruppo in proporzione alla consistenza numerica di ciascun gruppo non sempre è stato dei più appropriati. 
La torta da spartirsi è  di 30.000 euro annui. Non una cifra eclatante, ma pur sempre di soldi pubblici si tratta. 
E in quanto danari di tutti vanno utilizzati con rigore e rispetto, evitando sprechi e creste. 
Torniamo alle carte. Il dato che balza immediatamente agli occhi, facendo una scorsa veloce delle spese dichiarate e ovviamente puntualmente rimborsate dall’ente, è che la voce più onerosa riguarda la carta: decine e decine di risme, neanche si trattasse di soddisfare le esigenze di un’intera scolaresca, anche per gruppi che hanno un solo componente. 
Ed è qui che l’impiego delle risorse in dotazione fino al 2011 ai gruppi si interseca con i rimborsi ai capigruppo consiliari: nei casi di “monogruppo” a incassare rimborsi viaggi e fondi destinati al gruppo è sempre e solo un’unica persona. C’è chi, oltre a quantità spropositate  di risme di carta A4 e generico materiale di cancelleria, ha inserito tra le spese (non proprio) chiaramente ascrivibili all’attività consiliare del gruppo si  anche notebook, i-pad, personal computer, oltre che francobolli, giornali e libri. 
Tra i nomi dei beneficiari delle risorse assegnate ai gruppi fa capolino anche quello di qualche assessore regionale, transitato per la Provincia prima di arrivare in via Anzio, adesso indagato per la scabrosa vicenda degli scontrini e dei rimborsi illeciti. Della serie, insomma, il buon giorno si vede dal mattino. 
 Fa eccezione a una certa attitudine alla spesa facile il gruppo più numeroso: quello del Pd. Le spese per i quali i consiglieri del Partito democratico hanno chiesto, negli anni passati, il rimborso, è pari a un quarto di quanto richiesto da  gruppi composti da una sola unità. E sempre solo per convegni, brochure informative, manifesti: attività, quindi, di effettiva rilevanza pubblica. Sarà che più numeroso è il gruppo e meno si cade in tentazione, dovendo rendere conto della propria condotta non solo a sè stessi ma anche agli altri? 
Margherita Agata
m.agata@luedi.it
ALL’indomani del “j’accuse” del dipendente, firmatario dell’esposto che ha avviato l’indagine della Corte dei Conti sui rimborsi ai capigruppo consiliari della Provincia di Matera, attraverso le colonne del Quotidiano della Basilicata, è sempre più pesante l’aria che si respira nel Palazzo di via Ridola. 
La caccia alla talpa continua, in un incalzare di battutine a mezza bocca, allusioni e sguardi di sottecchi, mentre gli organismi di controllo proseguono con meticolosità e discrezione  nella loro attività di riscontro delle irregolarità denunciate. Ma, a quanto pare, non è solo sui rimborsi ai capigruppo che nell’ultimo quinquennio si sarebbe fatta la cresta. Oltre 100.000 euro la cifra di spese viaggio impropriamente intascata nel complesso dai consiglieri con  funzione di capogruppo (il più delle volte di sè stesso). Scava, scava, un altro filone che potrebbe rivelarsi  ricco di sorprese è quello relativo alle spese dei gruppi consiliari. Su questo fronte di buono c’è che nel 2012 non si è sprecato nulla, semplicemente perchè, su proposta del presidente Franco Stella questo capitolo di spesa è stato cancellato, per consentire l’avvio dei cantieri dei lavoratori della forestazione. Ma guardando indietro, fino ad arrivare al 2011, si scopre che l’utilizzo delle risorse assegnate da Ufficio di presidenza della Provincia e capigruppo in proporzione alla consistenza numerica di ciascun gruppo non sempre è stato dei più appropriati.
 La torta da spartirsi è  di 30.000 euro annui. Non una cifra eclatante, ma pur sempre di soldi pubblici si tratta. E in quanto danari di tutti vanno utilizzati con rigore e rispetto, evitando sprechi e creste. Torniamo alle carte. Il dato che balza immediatamente agli occhi, facendo una scorsa veloce delle spese dichiarate e ovviamente puntualmente rimborsate dall’ente, è che la voce più onerosa riguarda la carta: decine e decine di risme, neanche si trattasse di soddisfare le esigenze di un’intera scolaresca, anche per gruppi che hanno un solo componente. Ed è qui che l’impiego delle risorse in dotazione fino al 2011 ai gruppi si interseca con i rimborsi ai capigruppo consiliari: nei casi di “monogruppo” a incassare rimborsi viaggi e fondi destinati al gruppo è sempre e solo un’unica persona.
C’è chi, oltre a quantità spropositate  di risme di carta A4 e generico materiale di cancelleria, ha inserito tra le spese (non proprio) chiaramente ascrivibili all’attività consiliare del gruppo si  anche notebook, i-pad, personal computer, oltre che francobolli, giornali e libri.
Tra i nomi dei beneficiari delle risorse assegnate ai gruppi fa capolino anche quello di qualche assessore regionale, transitato per la Provincia prima di arrivare in via Anzio, adesso indagato per la scabrosa vicenda degli scontrini e deirimborsi illeciti. Della serie, insomma, il buon giorno si vede dal mattino.  Fa eccezione a una certa attitudine alla spesa facile il gruppo più numeroso: quello del Pd. Le spese per i quali i consiglieri del Partito democratico hanno chiesto, negli anni passati, il rimborso, è pari a un quarto di quanto richiesto da  gruppi composti da una sola unità. E sempre solo per convegni, brochure informative, manifesti: attività, quindi, di effettiva rilevanza pubblica. Sarà che più numeroso è il gruppo e meno si cade in tentazione, dovendo rendere conto della propria condotta non solo a sè stessi ma anche agli altri? 

mercoledì 29 maggio 2013

Di Pierri : La nomina del direttore esecutivo del contratto sulla spazzatura all' ESPER è illegittimo.

Come avevamo annunciato questa mattina il consigliere Di Pierri consegnerà al protocollo la nota con cui invità i revisori dei conti , il segretario , il sindaco ed ai dirigenti in autotutela di annullare gli atti dell'incarico all'ESPER per manifestata illegittimità . Se nei termini di due settimane a partire da oggi se non avremmo notizie o risposte in merito chiederemo su questa brutta vicenda , alla corte dei conti di intervenire. Ricordiamo che l'ESPER dopo un nostro articolo dove raccontavamo con dovizia di particolari la creatività con cui hanno avuto questo incarico , ha annunciato querela , adesso però dopo questa nota ci aspettiamo che facciano lo stesso con l'avv.to Di Pierri , se no ci incavoliamo. Sui rapporti tra Esper , Lippo e l'assessore delle alpi torneremo, malgrado le querele ,  aspettando serenamente il giudizio dei giudici ,  noi comunque non  ci faremo intimidire , anziiiiiiiii
Domani saremo noi di Policoro è tua ad inviare una segnalazione ai Revisori ed al segretario comunale , che con la nuova legislazione ha poteri di controllo sugli atti amministrativi del comune sulla nomina del nucleo di Valutazione che presenta anche essa dei profili di illegittimità gravi-

Gianni Di Pierri
Capogruppo Consiliare
Policoro Futura
Comune di Policoro
Al Sindaco
Al Segretario Generale
Al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti
Al Dirigente del Settore III

Oggetto : Affidamento incarico DEC relativo al servizio di igiene urbana alla Esper srl.

Con la presente sottopongo alla Vs. cortese attenzione una serie di rilievi inerenti gli atti di cui all’incarico in oggetto,  tali – a sommesso parere dello scrivente – da evidenziarne possibili profili di illegittimità cui porre, sin dove possibile, sollecito rimedio :
-        L’incarico in intestazione, avente ad oggetto la direzione dell’esecuzione del contratto relativo al servizio di igiene urbana, per € 18.876,00, è stato affidato senza alcuna evidenza pubblica, senza bando, senza procedura comparativa ma su semplice richiesta della stessa Esper srl, peraltro formulata il giorno precedente all’affidamento stesso; tanto in violazione della normativa nazionale e regolamentare che – al contrario – comporta l’obbligo di adottare le dette procedure, come evidenziato dal Consiglio di Stato e ricordato al Nostro Comune dalla Corte dei Conti (Art. 300 co. 4 del DPR 207/2010 - Regolamento di Esecuzione del Codice degli Appalti Pubblici - Deliberazione n. 46/2013/REG – pag. 7 – 8).
-        Lo stesso incarico, in aperta violazione del detto art. 300 DPR 207/2010, è stato affidato ad un professionista (rectius : ad una società di consulenza) esterno all’amministrazione nonostante la presenza di personale dipendente dell’Ente adeguato alla prestazione da eseguire e munito dello stesso  titolo abilitativo del DEC designato.
-        L’incarico di DEC deve essere affidato per un periodo corrispondente alla intera durata del contratto mentre nel caso di specie è stato limitato ad un arco temporale di tre mesi, per ciò stesso configurando un incarico di consulenza e collaborazione frazionato e come tale non ammissibile (oltre che illogico).
-        D’altronde è davvero difficile comprendere come si possa giustificare un incarico affidato all’esterno a causa dell’alta specializzazione che lo contraddistingue se poi si prevede che, allo scadere dei tre mesi, lo stesso incarico sarà affidato ad altro ingegnere (dipendente del Comune) che intanto in questi tre mesi avrà affiancato il DEC così maturando, evidentemente, questo “alto grado di specializzazione” nell’arco di soli tre mesi nell’ambito dei quali  tra l’altro sono previsti solo 13 – 14 giorni di lavoro a Policoro come espressamente previsto al punto 2 dell’atto di affidamento dell’incarico (che richiama espressamente la proposta di collaborazione della Esper che, a sua volta, prevede non più di 13 – 14 giorni di lavoro a Policoro in tre mesi). Ed allora delle due l’una : o l’incarico è veramente di alta specializzazione e in tal caso non si capisce come potrà il futuro DEC dopo soli 13 – 14 giorni di affiancamento aver maturato questa enorme specializzazione oppure, al contrario, tutto sommato, come personalmente lo scrivente ritiene, un ingegnere può svolgere l’incarico di DEC, ed allora proprio non si capisce come si è potuto affidare l’incarico all’esterno.
-        Il rispetto per il Regolamento comunale per il conferimento di incarichi di consulenza e collaborazione esterna  avrebbe dovuto comportare il preventivo rilascio del parere dei revisori dei conti anche per la verifica del rispetto del limite di spesa previsto per gli enti locali (art. 6 co. 7 DL 78/2010 convertito dalla L n. 122/2010 in forza del quale la spesa annua per studi ed incarichi di consulenza non può essere superiore al 20 % di quella sostenuta nel 2009). Sul punto si formula espressa richiesta di verifica al Collegio dei Revisori dei Conti cui pure la presente è indirizzata.
-        Altro profilo contabile che suscita non poche perplessità è dato dalla circostanza che la spesa  complessiva prevista, pari ad € 18.876,00, è stata imputata sul cap. 394 del bilancio 2013, il che non farebbe una grinza… se non per il fatto che detto bilancio non è stato ancora approvato dal Consiglio Comunale.
-        Altra incredibile annotazione è data dal fatto che l’incarico in argomento è stato conferito anche a seguito di un parere favorevole del Sindaco : tale indebita ingerenza è contraria ai principi fondamentali del d. lgs. 267/2000 (Testo Unico sugli Enti Locali) che sanciscono a lettere chiarissime la netta separazione che deve sussistere tra gli organi politici dell’amministrazione e gli organi di gestione.
-        Ulteriori perplessità suscita l’affidamento di un incarico “accessorio” successivo, sempre alla Esper srl, avente ad oggetto una semplice redazione di una perizia di stima giurata per la valutazione dei mezzi in appalto per il servizio di igiene urbana; valgano, per essa, le stesse considerazioni sin qui riportate ed in particolare : ancora una volta nel giro di 24 ore la Esper srl formula la sua proposta di redigere la perizia e ottiene l’incarico, ma soprattutto come si giustifica per una semplice perizia sui mezzi un incarico dato ancora una volta all’esterno e senza procedura comparativa e tra l’altro ad un prezzo  esorbitante per il mercato (€ 3.775,20) ???
**************
In considerazione delle criticità sin qui evidenziate si invitano gli Organi in intestazione, ciascuno per la propria sfera di competenza, ad adottare ogni provvedimento eventualmente ritenuto idoneo ad eliminare ogni possibile profilo di illegittimità relativo alla procedura in argomento ovvero ad impedirne il diffondersi delle relative conseguenze.
Si resta in attesa di cortese e sollecito riscontro all’esito del quale sarà adottata ogni eventuale ulteriore iniziativa.

Policoro, 27.05.2013                                             
Policoro Futura

Gianni Di Pierri

martedì 28 maggio 2013

Mentre la città Brucia, Leone e Castelluccio fanno il "Valzer del Moscerino." Di Pierri e Farina "sono solo degli Irresponsabili"

Brucia la pineta , e brucia con essa l’illusione che qualcosa cambiasse , invece siamo alle solite , anzi sempre peggio. I danni sono ingenti , per certi aspetti incalcolabili , poi è andata a fuoco  uno dei Lidi Sporting Bach , molto amato e frequentato dai ragazzi  , l’emblema dell’estate Policorese. Anni di duro lavoro andati in fumo in un attimo . A Massimo il gestore del Lido va tutta la nostra solidarietà. Ma per chi fa politica non basta , ormai è intollerabile da parte delle istituzioni come si affronta la questione , con superficialità e non curanza. Scrive oggi Ivano Farina dopo le dichiarazioni del redivivo  Castelluccio e del sindaco Leone   che siamo difronte al  valzer del moscerino. Lo avevamo predetto appena ieri: nessuno di chi doveva controllare e tutelare si sarebbe assunto la benchè minima responsabilità dell'accaduto. Loro non c'entrano niente, nonostante avessero il compito di controllare rispettando semplicemente la legge non c'entrano mai niente. E' il vile piromane l'unico colpevole. Loro si erano impegnati e si impegnano, eccome. Dice Ivano di notare il tenore dei discorsi? “Al centro c'è l'IO: la difesa personale alla quale si accompagna un misto di discolpa e autocelebrazione,  la fuga da ogni responsabilità alla quale si accompagna la feroce accusa al vile sconosciuto piromane (tra l'altro con quest'astuta affermazione danno per certo che l'incendio sia di natura dolosa, quando invece - al contrario di quello di tre anni fa - non esistono al momento prove lampanti a riguardo. Già così hanno la responsabilità di aver abbondanato a se stesso il polmone verde della città, ma se fosse di natura colposa non potrebbero avere scusanti).
 Non sappiamo se costoro siano incapaci , in malafede , perché dovrebbero tacere , se ne hanno le capacità operare , altrimenti andarsene .
 In merito è lo stesso  Gianni Di Pierri a ricordare al sindaco:
 che, contrariamente a quanto pensava  l’anno scorso di questi tempi, ha pubblicamente dichiarato che aveva in corso varie attività volte a prevenire il fenomeno degli incendi estivi così dimostrando di aver finalmente capito che il Comune ha delle possibilità e delle competenze per arginare il fenomeno  (cosa che noi gli ripetevamo appunto da un anno) , ma aggiungiamo noi visto i risultati poco e male ha fatto ed oggi ribalta a discolpa agli altri enti.
 Appunto il valzer del moscerino , tutti colpevoli , nessun responsabile , fino al prossimo incendio. Ma questo è il minimo , perché lo scempio naturalistico continua con la pulizia della spiaggia , anche qui l’amministrazione che deve controllare , omette al proprio ruolo , la provincia autorizza la pulizia dell’arenile che deve avvenire con mezzi manuali per preservare la dune e loro che fanno assistono all’utilizzo indiscriminato dei mezzi meccanici distruggendo tutto, anche qui nessuno controlla fino al prossimo disastro ……. Eloquente  di questa sensibilità “DISTRUTTIVA” è stata l’autorizzazione con tanto di contributo (2700 euro, soldi nostri ) concessa da Leone ei suoi Trenta per una manifestazione di Moto Cross, tanto da far gridare Legambiente “  Distruggere le dune per far divertire per poche ore degli appassionati a questo sport non certo qualifica la nostra città come rispettosa del territorio, quindi, non si sa probabilmente che il "Fratino", un uccello che nidifica sulle dune, rischia di perdere la sua covata oppure non si sa neanche che la tartaruga "Caretta Caretta" difficilmente potrà tornare a nidificare sulla nostra spiaggia se permetteremo ancora di dare spazio a questi sport sul litorale” Aggiungiamo noi che la presenza della dune non consente tra l’altro l’erosione della costa.
 E poi la condizione di sporcizia , non solo della pineta ma anche delle aree urbane al lido sono VERGOGNOSE.

 E’ arrivato adesso il momento di dire BASTA , rilanciamo la proposta di Legambiente di un incontro a Policoro tra Provincia Comune e Regione  ed associazione per un piano di gestione della nostra Pineta con il coinvolgimento dei privati , e non solo chiederemo che una parte dei finanziamenti delle compensazioni per Itrec in aggiunta a fondi del nuovo Bilancio vengano destinati alla salvaguardia della nostra pineta, che non è solo un polmone verde ma anche una importante risorsa economica. 

lunedì 27 maggio 2013

Policoro ; Di Pierri e Vinci all'attacco. Il comitato del Lido organizza una giornata di Pulizia.......


Da ieri è scaduto il contratto di consulenza sul Direttore esecutivo del contratto con l'esper e come volevamo dimostrare dell'assurdità di quell'atto , da oggi siamo senza DEC , cioè colui che dovrebbe controllare e sanzionare se la l'impresa( Tradeco vincitrice dell'appalto) esegue i lavori così come concordati. Nel merito dell'illegittimità di quest'atto, domani il consigliere Di Pierri , presenterà un'articolata lettera ai revisori dei conti affinché annullino quell'atto e se ciò non avrà gli effetti richiesti sarà l'incarico segnalato alla corte dei conti. Intanto un mese fa , solennemente Leone aveva promesso in  consiglio comunale  che il lunedì successivo l'amministrazione avrebbe fatto la risoluzione del contratto ed avviato una nuova fase. Intanto di Lunedì ne sono passati tre , di risoluzioni neanche l'ombra , anzi con la motivazione della risoluzione l'amministrazione assegna l'ennesima consulenza a supporto del rup a un legale , non iscritto all'albo degli avvocati. La città continua a rimanere sporca , anzi al lido siamo già all'emergenza tanto che i cittadini stanno pensando di sostituirsi all'amministrazione e organizzare delle giornate di pulizia per il 2 giugno , come dire siamo alla frutta. E in questo caos e l'ex candidato sindaco di Vinci per Policoro , avv.to Vinci a ricordare con una nota che pubblichiamo in seguito , quest'appalto fu assegnato dall'allora Sindaco facente funzione Leone.Una risposta dovuta per chi dice di non saperne nulla , infatti siamo passati da Leone a Leone , la città continua ad essere sporca ..........l'unica novità è il  Lippismo imperante e si vede........

Nota di Filippo Vinci
Per non dimenticare, si potrebbe dire, parafrasando qualche altra roboante e suggestiva premessa.
Le parole dell’ allora sindaco facente funzione del Comune di Policoro, Rocco Leone, pubblicate sul corriere di Policoro in data 27 febbraio 2011, qui allegato, smentiscono, sembra paradossale ma non lo è, le parole dell’ attuale sindaco del Comune di Policoro, Rocco Leone. Qualcuno penserà ad una omonimia, purtroppo non è così, si tratta della stessa persona.
Il Rocco Leone che oggi dichiara di non aver avuto alcun ruolo in relazione all’ appalto sulla raccolta differenziata e che, anzi, critica negativamente quell’appalto e il relativo servizio reso, smentendo se stesso, e non per la prima volta, è lo stesso che nel 2011affermava che si era finalmente giunti alla risoluzione del problema tessendo le lodi della società e del bando.
Sarebbe facile, anzi troppo facile, commentare questa vicenda. Ma proprio perché è così, non voglio strumentalizzarla, lasciando ai cittadini ed elettori di Policoro ogni relativa valutazione e conclusione e nel congedarmi mi pongo e pongo loro una curiosa domanda: si può ancora credere a chi, senza concedersi alcuna pausa, in maniera infaticabile continua a smentirsi da solo?
Il candidato sindaco non eletto, e cittadino di Policoro, Filippo Vinci.
Articolo con dichiarazioni del sindaco ff di Policoro Rocco Leone pubblicato sul corriere di Policoro domenica 27 febbraio 2011
Alla Tradeco il servizio di Rsu per i prossimi nove anni
POLICORO - L’Amministrazione comunale con delibera di Giunta ha provveduto ad assegnare per i prossimi nove anni il servizio Rsu di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani: “Finalmente –osserva il sindaco facente funzioni della città di Policoro Rocco Leone- con l’aggiudicazione del servizio poniamo la parola fine ad un atavico problema che ci portavamo dietro da anni, con numerose proroghe, iniziate a dire il vero con la passata Amministrazione. Non è stato semplice formulare il bando ed inserirci requisiti di serietà per questo delicato servizio. E neanche la fase istruttoria di valutazione di tutte le domande pervenute non è stata facile da vagliare da parte della commissione competente, che ringrazio per la pazienza avuta, la quale ha aperto le buste e con scrupolo analizzato tutta la corposa documentazione delle imprese che si sono candidate per la gestione del servizio con procedura aperta. Da qui la necessità di non essere approssimativi e spulciare con calma tutto l’incartamento”. Pertanto con la delibera in questione, la numero 9 dell’undici febbraio, la Tradeco Srl di Altamura si è aggiudicata il servizio per i prossimi nove anni al prezzo annuo di 1692990,15 comprensivo di Iva e oneri per la sicurezza, con un ribasso di 7009,85, con un punteggio complessivo di 87,7215. Questa è risultata l’offerta più vantaggiosa per le casse comunali. In tutto sono stati sette i verbali di gara. Per l’aggiudicazione definitiva bisognerà verificare i requisiti dichiarati in sede di gara dalla suddetta società. “In questo appalto c’è già un risultato importante: un risparmio di risorse non indifferente per il bilancio comunale rispetto a quello ultimo ormai scaduto. Sono sicuro che la Tradeco, società leader nel settore, garantirà standard qualitativi di efficienza ed efficacia del servizio all’altezza delle sue tradizioni e di una città marina come Policoro, estesasi molto durante gli ultimi anni con la nascita di nuovi quartieri non solo nella zona Lido ma anche nel centro urbano. Naturalmente tra le nostre priorità c’è quella della raccolta differenziata, che sarà effettuata con puntualità cercando di educare i cittadini all’importanza ecologica di dividere i rifiuti”. Ricordiamo che le domande pervenute sono state quattro e il giorno di scadenza il 22-02-2010.

domenica 26 maggio 2013

«Basta con l'omertà, ho visto abusi e falsi» Esclusivo: parla la talpa della provincia di Matera


L'atto di accusa del dipendente di via Ridola che, con il suo esposto, ha dato il via alle indagini sugli illeciti dei consiglieri: «Mi sono deciso a dire tutto perché nessuno mi dava retta»
di MARGHERITA AGATA
«Basta con l'omertà, ho visto abusi e falsi»
Esclusivo: parla la talpa della provincia di Matera
la Provincia di Matera
«PIU’ che alla talpa, alla Provincia di Matera si dovrebbe dare la caccia ai volponi». Comincia con una battuta la lunga chiacchierata con il dipendente firmatario dell’esposto che ha dato il via agli accertamenti della Corte dei conti sui rimborsi ai capigruppo consiliari dell’ente di via Ridola.
«Un esposto - tiene a precisare la “talpa” - sottoscritto con tanto di nome e cognome, perchè non sono io a dovermi vergognare. Se continuo a mantenere il riserbo su questa faccenda è semplicemente per una questione di rispetto nei confronti di chi sta svolgendo gli accertamenti del caso». Perchè sollevare tutto questo polverone? Non certo per bramosia di celebrità o desiderio di vendetta. «E’ stata la mia coscienza morale e civica - spiega - a impormi di non girarmi più dall’altra parte. La famiglia da cui provengo conosce bene il sacrificio di sudarsi il pane, la mia storia personale e quella della mia famiglia mi hanno reso particolarmente sensibile di fronte a certo malcostume. Ragion per cui non potevo non provare fastidio verso quanti continuavano ad approfittare di una cosa che è poi di tutti, come se fosse la cosa più normale del mondo. Avere sotto gli occhi comportamenti così poco rispettosi del denaro pubblico, quando fuori dal “palazzo” la disperazione uccide tanti onesti lavoratori mi era diventato insopportabile».
La pietra dello scandalo? Le 24 ore mensili (4 giorni complessivi), concesse per legge ai soli capigruppo consiliari residenti fuori Matera, per i quali è previsto il rimborso spese. «Con il sistema delle autocertificazioni - spiega l’estensore dell’esposto - si è trovato in pratica il modo di bypassare le verifiche dell’ente. E’ abitudine diffusa e consolidata presentare le richieste di rimborso anche mesi dopo rispetto alle date in cui si sarebbero svolte attività relative allo svolgimento del proprio mandato, rendendo complicata se non addirittura impossibile la verifica della veridicità di quanto dichiarato nell’autocertificazione».
Quello della “talpa”, insomma, è stato un gesto estremo di ribellione al “sistema”. Ma prima di arrivare a decidere di prendere carta e penna e segnalare l’andazzo alla Corte dei conti, il dipendente ha tentato di percorrere tutte le strade possibili per poter risolvere la questione dall’interno. Inutilmente. «Dai dirigenti - racconta, senza celare un comprensibile scoramento - sono stato costantemente sottovalutato e quasi preso in giro, nel senso che quando mi sembrava che fosse vero che il dirigente di turno si apprestasse a rimettere in ordine le cose, poi nei fatti continuava a non succedere niente».
E non diverso, da quanto racconta la “talpa”, l’atteggiamento dell’organo politico della Provincia di Matera. «Le osservazioni mosse ai dirigenti - dice- le ho esposte in più occasioni anche al presidente della Provincia che, insieme al segretario generale, mi ha pure dato ragione, quando facevo presente cose elementari carte alla mano. Stella addirittura, una volta, mi ringraziò perchè lo stavo aiutando a fare meglio il suo lavoro. Ma in concreto non si è mai messo mano al Regolamento che consente a molti di essere capigruppo di sè stessi o dato corso a controlli su dichiarazioni di rimborso di fondatezza quanto meno dubbia».
La cosa più insopportabile? «La tacita complicità di certi dirigenti che, pur avendo uno stipendio che gli consente di vivere più che dignitosamente e nulla da temere, grazie a un contratto a tempo indeterminato, assecondano in tutto e per tutto l’organo politico». Ma da quando in via Ridola sono arrivati gli uomini della Guardia di finanza qualcosa improvvisamente è cambiato. «Adesso, sembrerà strano - dice il dipendente che ha fatto esplodere il caso- mi sento più rispettato. Quelli che fino a ieri facevano spallucce e mi guardavano con aria quasi di commiserazione, mi guardano con occhi diversi; mi sento quasi un po’ temuto». 
E tra i colleghi? «Noto di avere qualche considerazione in più - ammette- anche se la maggior parte continua a essere o “accomodante” con la politica o menefreghista». Non si salva nessuno, insomma? «No, non dico questo. Ci sono anche politici onesti - chiarisce il dipendente - ma per come intendo io la cosa pubblica, un buon amministratore non è sufficiente che non rubi, non deve permettere che altri lo facciano».

venerdì 24 maggio 2013

Policoro :Commercio e piccoli Negozi al Tracollo. Grido dall'allarme al sindaco , rivedere aliquote IMU e deliberare sulla TARES


Nel primo trimestre del 2013 hanno chiuso in basilicata 255 esercizi , 198 in provincia di Potenza e 87 in quella di Matera “Sono ancora i piccoli negozi al dettaglio, che da noi in Basilicata hanno già pagato un prezzo altissimo della crisi dei consumi con 285 attività chiuse (198 in provincia di Potenza e 87 nel Materano) al primo trimestre 2013, a risentire direttamente del dato negativo delle vendite di marzo, un nuovo e severo monito sulla condizione di crescente difficoltà per il comparto commerciale”. E’ il commento di Prospero Cassino, presidente di Confesercenti della provincia di Potenza, per il quale “siamo ad un tracollo angosciante di interi settori del commercio, a partire da quello dell’abbigliamento da tempo in affanno, con un pesantissimo - 9% ed una previsione di chiusura, a livello nazionale, per il 2013, di 13-14 mila unità, come per l’arredamento (-7%), articoli per la casa (-6,8%) e gioiellerie (-6%). Regge a fatica l’alimentare mentre soffrono sempre di più i negozi di vicinato che sfiorano una vera e propria Waterloo con un calo che, in volume, supera l’8% su base annua ed il 7% nei primi tre mesi di quest’anno. Policoro è la citta più colpita da questa crisi , molti resistono ma con fatica e sono li per li per mollare. Non solo la crisi dei consumi , ma anche l’alta tassazione dell’IMU , e quello altissima che sarà la TARES , contribuiscono a questa dato di fatto. Anche i bar si stanno attrezzando per superare questo momento di crisi abbassando i prezzi e dando via a offerte incredibili , vediamo il  bar  Prospero vicino alla p.zza Heraclea che offre caffe e cornetto a 1.20 o panino e bibita a 3.50 . Nell’anno corrente l’amministrazione comunale di Policoro ha incassato oltre 800 mila euro in più dall’imu del mancato trasferimento da parte dello stato di una parte dei trasferimenti. Un bel bottino che è costato caro soprattutto alle attività produttive della città. Urge immediatamente dare fiato all’economia della citta , bisogna dare un segnale forte ai commercianti e alle attività produttive , che è quello di non mollare e resistere. Leone deve ( è usiamo la il verbo deve) rivedere l’alta tassazione dell’imu per le attività commerciali (Policoro è la città con il più alto versamento pro capite dopo Potenza in basilicata) così come urge portare in consiglio il rinvio dell’applicazione della Tares come previsto dalla legge.  Policoro è tua e Policoro Futura un anno fa inutilmente fecero un manifesto in cui contestavano la scellerata decisione di aliquote così alte, dopo un anno abbiano il coraggio di ammettere che hanno incassato più del dovuto , e rivedano quella decisione. Visto la scelleragine dei trentenni ci appelliamo alla responsabilità di impegno comune e della PDL , quest’ultimo partito non si può sottrarre a tale richiesta visto anche la posizione del Popolo della libertà a livello nazionale. Meno Tasse e maggiore lotta all’evasione ed all’elusione contributiva , che dopo tutto era l’asse portante del programma elettorale di leone , troppo presto abbandonata , e che oggi la crisi e la fame deve riportare al centro delle decisioni di questa amministrazione , prima che scoppi una questione sociale dagli esiti imprevedibili

giovedì 23 maggio 2013

Inciucio PDL Montesano ? quella delibera è NULLA


Dopo la nomina del nucleo di valutazione , i più hanno gridato all’inciucio , su FB si sono


Nicola Montesano Comp. Nucleo Valutazione
scatenati sia attivisti del PD che si sono sentito traditi che quelli del centrodestra , tutto perché tra i nominativi scelti da questa maggioranza spuntava il nome pesante di Nicola Montesano , nipote del consigliere comunale Fabiano eletto nelle file del partito che ha sostenuto Marrese. Ma prima di entrare nelle considerazione politiche , noi vogliamo soffermarci su quelle della delibera n°8 del 17 gennaio 2013 , che consideriamo non solo nulla ma anche schizofrenica.  Nella premessa il citato deliberativo dice:

“sulla base delle Linee guida dell’anci tenedo conto delle indicazioni della CIVIT al riguardo, è stata elaborata dagli uffici comunali, proposta regolamentare per l’istituzione e il funzionamento dell’O.V.I. nucleo di valutazione , in forma monocratica al fine di assicurare il contenimento della spesa , pur nel rispetto dei requisiti professionali necessari  ad assicurare la corretta applicazione della riforma”.
Questa nella premessa , poi quando la stessa approva il regolamento quel monocratico per il contenimento della spesa diventa inspiegabilmente all’art.1  : Il nucleo di valutazione è nominato con atto sindacale ed è composto di Tre Membri”
Ci chiediamo e chiediamo soprattutto agli organi competenti , ci può essere una deliberato che parla di organo monocratico e contenimento della spesa poi delibera  un atto stridente in contradizione a tale principio ? come lo consideriamo questo atto , coerente , schizofrenico o nullo ?  
Seconda osservazione , la delibera abroga gli articoli 34, 35, 36, 37 del regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi vigenti  , non motiva per quale ragione vengono abrogati  questi articoli , non motiva se questi vengono sostituiti con il nuovo  regolamento , ma soprattutto viene abrogato  l’articolo 37 dello stesso che parla di :”Trasparenza  valutazione e merito “ con l’istituzione di Home page sul web ecc.. , questa norma ed in generale i processi di trasparenza e merito , erano tra le linee di indirizzo definiti dal consiglio comunale del 19/05/2011 , che recepiva in merito le nuove disposizioni legislative in merito alle pubblicazione sul web di criteri compensi ecc… l’abolizione di tale norma richiedeva per le ragioni esposte , che prima della sua abrogazione ,  il consiglio deliberasse nuovi indirizzi a cui la giunta avrebbe dovuto attenersi , ragion per cui riteniamo anche per questa ragione tale delibera  nulla.
Terza ragione  , ma sostanzialmente quella che senza ombra di dubbio rende nullo  questo atto , che ad oggi nel Bilancio non vi è nessuna somma  destinata al compenso dei tre nominati al nucleo , quindo così come prevede la norma , senza impegno spesa , qualsiasi atto è nullo , cosa che stamani con il presente post segnaleremo ai revisori dei conti del comune , e se ciò non avrà effetto alla corte dei conti via fax.
Ultima considerazione . Leone preso dalla foga e dalla fretta , o come molti dicono emozionato dall’ebrezza di nominare Nicola Montesano ,  sembrerebbe che non abbia verificato se tutti i componenti così come prevede la CIVIT  , non abbiano avuto incarichi di partito o sindacali negli ultimi tre anni , intendiamoci questa norma non è consigliata solo dalla Civit , ma anche  dalla legge. Noi sinceramente gli consigliamo di annullare la delibera perché nulla , ma in subordine almeno di verificare se tale requisito è stato rispettato.
Ritornando in ultimo sulla questione politica , noi non ci meravigliamo , se il PDL ha deciso di sostenere la candidatura di Nicola Montesano , probabilmente Leone e il suo partito pensano  di allargare gli orizzonti della maggioranza , dopotutto Fabiano Montesano  ultimamente ha atteggiamenti responsabili nei confronti dell’amministrazione di centrodestra , quindi il gruppo consiliare e il direttivo del partito di berlusconi si è sentito in obbligo di dare un segnale , sembrerebbe dopotutto che la cosa sia stata gradita , visto ( solo Marrese è amareggiato) il silenzio degli altri due consiglieri.
P.S. sembrerebbe che nella sezione del PDL addirittura si sia votato , indicando il nome , ed abbia prevalso il nostro nicolone , ci dicono  che il consigliere Castelluccio era visibilmente alterato , non tanto per il risultato , ma essendo finita la carta ha dovuto usare uno scontrino per votare , che avrebbe diversamente utilizzato in modo proficuo .

mercoledì 22 maggio 2013

«Rimborsopoli lucana» Indagini chiuse: 42 indagati compresi i due presidenti De Filippo e Santochirico. Irrevocabili le dimissioni di De Filippo

 A conclusione del consiglio regionale di oggi, che si è riunito per la prima volta dopo la bufera
giudiziaria sui rimborsi, sono stati notificati gli atti di conclusione indagini da parte della Procura della Repubblica di Potenza. In totale sono 42 gli indagati, tra attuali ed ex consiglieri regionali. Coinvolta anche tutta la giunta regionale compreso il governatore dimissionario, Vito De Filippo, e il presidente del consiglio regionale, Vincenzo Santochirico.

Tra le persone a cui verrà consegnato l’avviso di chiusura delle indagini preliminari vi sono – come si era già appreso nelle scorse settimane – anche lo stesso De Filippo (il governatore dimissionario del Pd è coinvolto per l’acquisto di francobolli) e il presidente del Consiglio lucano, Vincenzo Santochirico (Pd, indagato per l'acquisto di giornali).

Inoltre sono indagati anche tutti i componenti della giunta nominata da De Filippo pochi minuti prima di dimettersi lo scorso 24 aprile: si tratta degli assessori Marcello Pittella (Pd), Attilio Martorano (esterno), Nicola Benedetto (Centro democratico), Luca Braia (Pd) e Roberto Falotico (Udc).
Nell’elenco degli indagati ci sono anche gli ex assessori dimissionari dopo i domiciliari dello scorso 24 aprile, Vincenzo Viti (Pd, che si è dimesso anche da consigliere) e Rosa Mastrosimone (Idv, esterno), che furono arrestati insieme a Nicola Pagliuca (ex capogruppo del Pdl, ora consigliere e indagato). Tutti sono tornati in libertà.


Domani i dettagli delle accuse

Tutti i 42 indagati lucani
POTENZA – Nell’avviso della conclusione delle indagini preliminari sono indicati 42 nomi, tra assessori e consiglieri regionali in carica ed ex, ristoratori, commercialisti e commercianti.

In particolare – secondo quanto si è appreso in serata – gli indagati sono il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo (Pd), il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico (Pd), gli assessori Marcello Pittella (Pd), Attilio Martorano (esterno), Nicola Benedetto (Centro democratico), Luca Braia (Pd) e Roberto Falotico (Udc) e i consiglieri in carica  Antonio Autilio (Idv), Paolo Castelluccio (Pdl), Giuseppe Dalessandro (Pd), Antonio Di Sanza (Pd), Agatino Mancusi (Udc), Franco Mattia (Pdl), Enrico Mazzeo Cicchetti (gruppo misto), Francesco Mollica (Udc), Michele Napoli (Pdl), Nicola Pagliuca (Pdl), Mariano Pici (Pdl), Erminio Restaino (Pd), Pasquale Robortella (Pd), Luigi Scaglione (Popolari Uniti), Alessandro Singetta (gruppo misto), Gennaro Straziuso (Pd), Mario Venezia (Pdl), Rocco Vita (Psi).

Nell’elenco degli indagati ci sono anche gli ex assessori dimissionari dopo i domiciliari dello scorso 24 aprile, Vincenzo Viti (Pd, che si è dimesso anche da consigliere) e Rosa Mastrosimone (Idv, esterno), gli ex assessori Vilma Mazzocco (esterno) ed Antonio Potenza (Popolari Uniti) e gli ex consiglieri Pasquale Di Lorenzo (Pdl), Antonio Flovilla (Udc), Innocenzo Loguercio (Psi), Giacomo Nardiello (Comunisti italiani), Vincenzo Ruggiero (La Destra), Donato Paolo Salvatore (Psi), Antonio Tisci (Pdl).

Infine vi sono sei persone senza incarichi politici: Ascanio Emanuele Turco, Donato Santoro, Antonio Sanrocco, Rosa Amoroso, Serena Marino e Francesco Marino.


martedì 21 maggio 2013

Policoro: la protezione civile occupata da un condannato dalla corte dei conti e con a carico un procedimento penale . Questa è L'italia che cambia.


Circa due mesi fa , durante il processo a mio carico , dove sono imputato per diffamazione dopo una denuncia di quel galantuomo di Filippo Dagostino , (si proprio lui quello che si accinge a vincere per l’ennesima volta il ricco ed illegittimo  appalto costruito ad HOC dalla Regione ) , per aver chiesto a lui ed all’allora tenente dei vigili Labate Antonio dove fosse finita la pasta destinata ai poveri di Policoro , la cui destinazione finale di 5 pacchi non è a tutto oggi chiara , il Labate interrogato dal mio difensore ha ammesso di aver una condanna dalla corte dei conti di diverse centinaia  di euro per le vicende legate alla protezione civili , e di aver un procedimento penale con gravi accuse pendente davanti al tribunale di Matera sempre nella veste,  allora, di responsabile dello stesso ufficio. Indovinate che cosa fa oggi questo bravo dipendente , defenestrato dalla polizia municipale , sistemato alla protezione civile , come se non bastassero i precedenti. Non solo ultimamente sempre per radio , gli ascoltatori sentono una  bella canzoncina una di queste si intitola  Rocco il ciuoto , e la voce sembrerebbe proprio quella del bel Antonino , in cui tutti noi abbiamo capito che è riferita al Sindaco , ma ieri dopo tanto tempo abbiamo riascoltato L’AFRICANO , a mo di intimidazione , tu parli dell’appalto regionale e noi cerchiamo di metterti alla berlina , e cosi via puzzone , untore ecc. , al di la che la cosa personalmente non mi scalfisce, avendo messo in conto che chi come me si espone si deve aspettare tutto, avendo a differenza del conduttore di BIERRE due la fedina penale PULITA  e non avendo parenti o figli che lavorano negli Uffici stampa della Regione (ne parleremo) per grazia ricevuta , ritengo come utente e cittadino di questa comunità questa canzone altamente offensiva , e proprio traendo spunto dal codice disciplinare dei dipendenti pubblici, stamane ricordero all’amministrazione comunale di policoro se : non vi siano gli estremi disciplinari codificati dal contratto a tutela della salvaguardia della dignità e rispetto degli utenti , se visto il procedimento penale presso il tribunale di Matera e la condanna della corte dei conti nei confronti dell’ex comandante dei vigili Labate  , l’opportunità che costui occupi ancora la postazione di Responsabile della protezione civile, mi attiverò affinchè l’amministrazione metta in atto tutte le procedure previste dalla legge a tutela degli interessi della stessa.  
Che volete questa è L’Italia , un pluricondannato vince gli appalti alla regione , un altro condannato dalla corte dei conti diventa Responsabile della protezione civile ……………… 
Frammartino Ottavio
Portavoce di Policoro è Tua

lunedì 20 maggio 2013

Policoro : i lavori fantasma , strade rurali pagati, ma mai eseguiti ?


 Si saldano le competenze professionali ma le strade rimangono così come sono , sempre più 
Via Bellini
 sgarrupate. Tutto nasce da un contributo regionale del 2011 relativamente a un progetto di adeguamento e ristrutturazione , messa in sicurezza della rete viaria rurale pubblica che interessava  le strade di via Bellini , via Monte Grappa e Piave come declamato dal bando di gara e dal progetto esecutivo  approvato con delibera n°191 del 26/10/2011.   Bando di gara e progetto esecutivo, visto le condizione delle strade che sono rimaste sulla carta.
 Infatti l’amministrazione comunale di Policoro solerte a liquidare la ditta e le competenze professionale , credo che sia stata molto ma molto distratta nel verificare l’esecuzione della stessa come è testimoniato dalle foto. Anche la stessa perizia di variate, la n°57 del 16/07/2012  , citata nella determina 557 del 11/04/2013  di liquidazione al solito professionista conferma il falso o l’errore o illegittimità  di tale atto e nel caso contrario delle esecuzione dei lavori , perché quel provvedimento riguarda le opere di completamento di un comparto privato (C/3/ 1 ) e non certamente  le strade rurale , e allora ci chiediamo quei soldi e quel appalto che fine hanno fatto?
 Intanto se c’è un errore grossolano per aver citato nella determina una perizia diversa da
articolo ieri sul quotidiano della Basilicata
quella interessata dai lavori ,per la cronica sciatteria amministrativa di cui si sta distinguento questa compagine,  questa è illegittima e va subito ritirata e richieste indietro le relative competenze saldate al professionista,  alla città va da subito chiarito dove sono stati utilizzati quelle risorse , su quale opere destinati.
Siamo sempre di fronte all’ atavico  problema che si fa un progetto esecutivo , e non si sa per quale ragione sempre ma sempre vi è sempre o una variante che aumenta a dismisura i costi e nei peggiori dei casi , come in questo non vi è certezza se le opere siano state realizzate. Se le opere non sono state realizzate in quelle strade rurale indicate nel progetto e nella gara di appalto (come dimostrato dalle foto)  , ci chiediamo quale
articolo pubblicato sulla nuova del SUD
strada sono state interessate visto che la determina 557 non ne fa cenno ? Inoltre la presente la inoltreremo all’autorità dei lavori pubblici per verificare se è possibile fare un’Appalto con un progetto definitivo , poi fare una variante che interessa strade totalmente diverse ? Siamo alla solita storia , un comune sempre vicino al qualcuno sempre meno ai cittadini , come diceva una vecchia e famosa canzone : come prima più di prima ………….

sabato 18 maggio 2013

Policoro: Festa Patronale all'insegna dell'austerita Senso Unico suonerà alla festa patronale

Certo un bel segnale , fare una festa senza tanto spreco di denaro pubblico , un contributo di 5 mila euro del
comune , a differenza di quelli buttati per quella specie di festa della fragola (10 mila euro) che sommate ad altre manifestazioni tra aprile e maggio in tutto si è speso  (come dimostreremo pubblicando le determine)oltre 19 mila euro e nessuno se ne accorto se non le casse del comune. Sprecopoli , Vippimismo e lippismo sono i nuovo pensiero dominante di una città in decadenza economica e culturale. In verità vi è stata anche una polemica forte coni commercianti e l'amministrazione , poi superata , perchè i più hanno preso coscienza che quella del comune non è LA CASA AMICA , ma sono gli esattori e noi i limoni spremuti per bene, e pensare che berlusconi è la PDl sono il partito anti Tassa , sfortunatamente a noi ci è capitato un PDL e un sindaco che ha il primato di averci fatto pagare pro capite il più alto contributo di tasse in basilicata sia per quando riguarda L'imu che IRPEF e fra poco ci aspettiamo il botto con la spazzatura.
Polemiche superate grazie al grande senso di responsabilità dei commercianti , e dei volontari che attorno al parrocco sono riusciti alla fine a far conciliare l'austerità e le difficoltà economiche con l'allestimento di una festa. Tra l'altro con un papa come come quello attuale, Francescano non solo nel nome ma anche nella testimonianza quotidiana e nella predica , la sobrietà e la solidarietà devono essere il nuovo pensiero dominante che deve necessariamente segnare questo tempo , alla faccia del Vippivismo vergognoso che abbiamo visto in Piazza. Oggi è la giornata del complesso Senso unico , un'altra risorsa creativa di questa città , sono sicuro che saremo numerosi a sentirli e loro daranno il meglio per divertirci.

venerdì 17 maggio 2013

Regione Basilicata :Migliaia di Euro per il radiogiornale a un consorzio gestito da un pluricondannato.

la regione non riesce ad affrontare le emergenze sociali , la richiesta di aiuto che viene dal tessuto produttivo e terziario, tutto è bloccato , ma Vito è solerte a bandire il bando per la comunicazione radiogiornale che passa da 140 mila euro dell'anno scorso alla bella somma di 230 mila euro. Ieri come è probabile oggi lo vincerà  lo stesso consorzio con a capo Filippo D'agostino, più volte condannato per diffamazione ed altri reati , che anche ai sensi dello stesso bando non potrebbe partecipare. Lui il  fustigatore altrui   dei comportamenti scorretti e dei concorsi delle ASL.E  lo stesso D'Agostino che per amore di trasparenza ci impedisce di avere accesso agli atti affinchè noi possiamo controllare se l'iter amministrativo dell'aggiudicazione che vale  migliaia di euro sia rispettosa delle regole e della legge. Altro che concorso alle ASL dei Marrese o delle Montagne Verdi, un vero  proprio scandalo e sperpero..1°PARTE

segue articolo del Quotidiano della Basilicata


In Regione continuano gli sprechi
Bando per il notiziario radiofonico in Val D'Agri

di MARIATERESA LABANCA
In Regione continuano gli sprechi 
Bando per il notiziario radiofonico in Val D'Agri
Il portale territoriale Basilicatanet

Titolo ad una sola riga
Catenaccio light per primo piano da non modificare e pieno da SX a DX
Prova catenaccio in corsivo prova e riprova con catenaccio in corsivo etc etc etc
di MARIATERESA LABANCA
POTENZA - La Regione Basilicata broadcasting company, la più grande realtà lucana  nel settore della comunicazione, con un’offerta diversificata che va dai comunicati stampa, al portale istituzionale fino a giornali e tv fai da te, si espande ancora con nuovi servizi di informazione. Il piano editoriale relativo al 2013 ancora non c’è, ma la Giunta ha proceduto lo stesso ad approvare il nuovo bando per l’affidamento della  produzione del notiziario radiofonico: una sorta di servizio affidato in appalto che, quest’anno, oltre a  curare le classiche informazioni istituzionali dell’ente, si arricchisce di un’edizione speciale -  quella delle 15 - da dedicare agli interessanti contenuti del Programma operativo Val d’Agri. Evidentemente  i lucani chiedono di esserne informati quotidianamente. O forse, più che rispondere a una domanda d’informazione, l’edizione dedicata al Po Val d’Agri serve a garantire la copertura di una parte della spesa: 90 mila dei 230 mila euro complessivi impegnati dalla Regione arrivano proprio da lì, dalle royalties del petrolio  che, come sempre, fanno da bancomat destinato a finanziare qualsiasi genere di attività.E quelle relative alla realizzazione del radiogiornale devono risultare molto impegnative   visto che il bando della Regione pone il vincolo dell’assunzione di nove giornalisti, garantendo continuità lavorativa a chi in passato ha già fatto la radio ma anche altre attività comunicative per lo stesso ente. Tre in più rispetto a quelli che curavano il radiogiornale dell’anno precedente. Una struttura organizzativa evidentemente molto complessa  visto che per soli nove giornalisti  ci saranno ben due coordinatori di redazione e anche un vice. Il piano editoriale della regione del 2012 prevedeva invece solo sei unità, di cui due part time  che, invece, ora non ci sono più. Segno che l’attività di comunicazione si è fatta più complessa, tanto da rendere necessario il ricorso a un maggior numero di giornalisti. 
Sì perché  anche se forse solo in pochi se ne sono accorti - così  come si evince dalla delibera dello scorso aprile approvata dal presidente De Filippo e dagli assessori Pittella, Mastrosimone e Viti - il notiziario radiofonico ha avuto un successo tale  da rendere necessario un arricchimento dell’offerta con edizioni dedicate a tematiche specifiche  come quelle del Po Val d’Agri. Anche se in realtà sembra più un modo per attingere ad altre risorse.
Il bando che porta la firma del capo ufficio stampa della Giunta regionale, dirigente e responsabile del procedimento, Giovanni Rivelli, è destinato agli operatori del settore  che negli ultimi tre anni abbiano svolto servizi di caratteristiche analoghe. Fino a ora ad aggiudicarsi la gara pubblica è stato sempre il Consorzio di radio guidato dall’editore di Sant’Arcangelo Filippo D’Agostino.
Il bando precisa che anche in caso di una sola offerta, purché valida e ritenuta congrua, si procederà comunque all’assegnazione del servizio.
Per l’anno in corso, quindi, aumentano le attività, aumenta il personale e soprattutto aumentano i costi: i 180.000 mila euro previsti dal Piano editoriale  del 2012 passano a 230.000: 50 mila in più. Ma ben 110 in più rispetto al 2011 quando il costo per il radio giornale era di “soli” 74.000 euro. Alla faccia della spending review  e della rimborspoli che ha investito tutto il Palazzo. Del resto, che in fatto di comunicazione la Regione Basilicata non badi a spese, è un fatto ormai risaputo: vale ben 880.000 euro il piano editoriale del 2012; mentre per l’anno in corso non è possibile avere cifre di riferimento visto che il nuovo piano non è stato ancora approvato.  Non c’è solo il radio giornale tra le attività di comunicazione della Regione: per diffondere le notizie istituzionali l’ente spende altri 160 mila euro per il Quotidiano on line. Altri 200.000, invece, servono a far funzionare l’ufficio stampa. Oltre alle tante altre attività che comportano altrettante spese. 
Il grosso delle quali per pagare l’esercito dei giornalisti arruolati dal Palazzo per diffondere la buona novella della massima istituzione regionale.
m.labanca@luedi.it
POTENZA - La Regione Basilicata broadcasting company, la più grande realtà lucana  nel settore della comunicazione, con un’offerta diversificata che va dai comunicati stampa, al portale istituzionale fino a giornali e tv fai da te, si espande ancora con nuovi servizi di informazione. Il piano editoriale relativo al 2013 ancora non c’è, ma la Giunta ha proceduto lo stesso ad approvare il nuovo bando per l’affidamento della  produzione del notiziario radiofonico: una sorta di servizio affidato in appalto che, quest’anno, oltre a  curare le classiche informazioni istituzionali dell’ente, si arricchisce di un’edizione speciale -  quella delle 15 - da dedicare agli interessanti contenuti del Programma operativo Val d’Agri.
Evidentemente  i lucani chiedono di esserne informati quotidianamente. O forse, più che rispondere a una domanda d’informazione, l’edizione dedicata al Po Val d’Agri serve a garantire la copertura di una parte della spesa: 90 mila dei 230 mila euro complessivi impegnati dalla Regione arrivano proprio da lì, dalle royalties del petrolio  che, come sempre, fanno da bancomat destinato a finanziare qualsiasi genere di attività.E quelle relative alla realizzazione del radiogiornale devono risultare molto impegnative   visto che il bando della Regione pone il vincolo dell’assunzione di nove giornalisti, garantendo continuità lavorativa a chi in passato ha già fatto la radio ma anche altre attività comunicative per lo stesso ente. Tre in più rispetto a quelli che curavano il radiogiornale dell’anno precedente. Una struttura organizzativa evidentemente molto complessa  visto che per soli nove giornalisti  ci saranno ben due coordinatori di redazione e anche un vice. Il piano editoriale della regione del 2012 prevedeva invece solo sei unità, di cui due part time  che, invece, ora non ci sono più. Segno che l’attività di comunicazione si è fatta più complessa, tanto da rendere necessario il ricorso a un maggior numero di giornalisti. 


Sì perché  anche se forse solo in pochi se ne sono accorti - così  come si evince dalla delibera dello scorso aprile approvata dal presidente De Filippo e dagli assessori Pittella, Mastrosimone e Viti - il notiziario radiofonico ha avuto un successo tale  da rendere necessario un arricchimento dell’offerta con edizioni dedicate a tematiche specifiche  come quelle del Po Val d’Agri. Anche se in realtà sembra più un modo per attingere ad altre risorse.Il bando che porta la firma del capo ufficio stampa della Giunta regionale, dirigente e responsabile del procedimento, Giovanni Rivelli, è destinato agli operatori del settore  che negli ultimi tre anni abbiano svolto servizi di caratteristiche analoghe. Fino a ora ad aggiudicarsi la gara pubblica è stato sempre il Consorzio di radio guidato dall’editore di Sant’Arcangelo Filippo D’Agostino.Il bando precisa che anche in caso di una sola offerta, purché valida e ritenuta congrua, si procederà comunque all’assegnazione del servizio. 
Per l’anno in corso, quindi, aumentano le attività, aumenta il personale e soprattutto aumentano i costi: i 180.000 mila euro previsti dal Piano editoriale  del 2012 passano a 230.000: 50 mila in più. Ma ben 110 in più rispetto al 2011 quando il costo per il radio giornale era di “soli” 74.000 euro. Alla faccia della spending review  e della rimborspoli che ha investito tutto il Palazzo. Del resto, che in fatto di comunicazione la Regione Basilicata non badi a spese, è un fatto ormai risaputo: vale ben 880.000 euro il piano editoriale del 2012; mentre per l’anno in corso non è possibile avere cifre di riferimento visto che il nuovo piano non è stato ancora approvato.  Non c’è solo il radio giornale tra le attività di comunicazione della Regione: per diffondere le notizie istituzionali l’ente spende altri 160 mila euro per il Quotidiano on line. Altri 200.000, invece, servono a far funzionare l’ufficio stampa. Oltre alle tante altre attività che comportano altrettante spese. Il grosso delle quali per pagare l’esercito dei giornalisti arruolati dal Palazzo per diffondere la buona novella della massima istituzione regionale. 

giovedì 16 maggio 2013

Mentre pensano a portare l'appalto della Munezza a 2.400.000, nulla fanno per deliberare sulla rateizzazione della Tares

Neanche la crisi li ferma , sono cosi presi nel ruolo di esattori , che dopo averci spremuto sull'imu ,  e non stanno facendo nulla proprio nulla per rivedere le tariffe per l'anno corrente tenuto conto anche della posizione su tale fatto della PDL nazionale , aspettiamoci  sulla Tares  (nuova tassa sulla spazzatura)un'altro salasso , per adesso solo un aumento di 30 centesimo al metro quadrato per l'abitazione , ma prevediamo a tra poco , un aumento del costo della spazzatura dal 40 al 50% dalle attuale tariffe, in barba alla solenne promessa di Leone in campagna elettorale che non avrebbero toccato le tariffe. E per studiare come metterci le mani in tasca sono andati in un paese sperduto del bellunese , il nuovo pensiero dominante cosmopolitico , il Lippismo coniugato al finto virtuosismo nordista , che fa delle buone pratiche amministrative un affare pagato a buon prezzo e non certamente un esempio , che poi tale pratiche per riuscire nel loro intendo  percorrono la strada più facile di cui tutti ma tutti sarebbero capaci  , tartassare di tasse i cittadini . Ci chiediamo come fa il PDL locale il partito anti tassa a sostenere questa politica suicida non solo politicamente ma che sta menttendo in ginocchio il tessuto economico della città a sostenere questa linea voluta fortemente dai TRENTA , della serie incasso in contanti  con le tasse e sperpero in feste e VIPPIVISMO. Eppure Leone come noi aveva giurato che non avrebbe , (sulla spazzatura promesso solennemente) toccato le tariffe , per questo ha vinto , se ha diversa intenzione dovrebbe dimettersi e chiedere un'altro mandato su questa diversa impostazione programmatica.

Dato che sono presi in feste e festiccciole speriamo che almeno accolgano l'invito fatta dall'avv.to Bellizzi sulla TARES che pubblichiamo in questo Post

 cittadini saranno presto chiamati a pagare una nuova imposta ossia la Tares –Tassa per i rifiuti e i servizi.
Come spesso accade in Italia, prima si annunciano nuovi salassi economici per poi dichiarare con maliziosa ambiguità lo slittamento della tassa.
E’ quanto accaduto anche in merito alla Tares poiché il Governo prima nel dispone l’applicazione a partire dall’anno 2013 con quattro rate: gennaio, aprile, luglio e ottobre e poi ne annuncia lo slittamento a  luglio.
Sembrerebbe di poter così tirare un sospiro di sollievo ma l’inganno è dietro l’angolo.
In effetti, se da una parte si prevede per il solo anno 2013 lo spostamento del pagamento a luglio, dall’altra parte una recentissima circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze, datata 29 aprile 2013, chiarisce che se il Comune non interviene con una propria delibera a modificare la scadenza delle rate della Tares, il versamento delle rate di gennaio, aprile e luglio resta fissata a quest’ultima scadenza, mentre l’ultima scadrà ad ottobre.
Pur volendo sorvolare sull’ambiguità delle disposizione della Tares, resta il dato di fatto che in assenza di delibera tutti i cittadini potrebbero rischiare di perdere il beneficio della rateizzazione.
Il Ministero delle Finanze ha chiarito anche che per l’anno 2013 il numero delle rate e le scadenze di pagamento della Tares devono essere adottate dal Consiglio Comunale.
E’ quindi necessario muoversi e con sollecitudine al riguardo perché vi è l’obbligo di pubblicare il provvedimento almeno 30 giorni prima della rata di versamento, ma se il comune non interviene si corre il rischio di perdere la possibilità di configurare quattro rate di pagamento in quanto il termine per il versamento rimane fissato a luglio e a ottobre 2013, quindi due rate invece di quattro e in un periodo di forte crisi economica ciò potrebbe costituire un grosso problema per i cittadini.
Ho già sollecitato verbalmente l’Ufficio Tributi di Policoro che deve però avere il vaglio sempre del Consiglio Comunale.
Inoltre, la Tares prevede oggi la possibilità di escludere da tassazione le aree scoperte quali pertinenze dell’immobile, mentre le aree scoperte operative restano ancora soggette al pagamento.
La questione non è di poco conto se si considera che la Tares si determina considerando la superficie dell’immobile e delle aree scoperte.
In passato con la Tarsu la previsione nel calcolo della tassa anche delle pertinenze comportava un aumento vertiginoso dell’imposta.
 Oggi i comuni sono chiamati anche ad inserire con attenzione la modifica nel regolamento della nuova Tares escludendo dalla tassazione le aree scoperte non operative anche per evitare aumenti incontrollati e illegittimi dell’imposta.
In un periodo di profonda crisi economica di tutti i settori commerciali e produttivi è preciso dovere delle amministrazioni comunali dare puntuale e rigorosa applicazione della normativa nazionale.
A tal fine l’Avv. Bellizzi ha inviato, in tal senso, una formale istanza al Comune di Policoro e un’altra sarà inviata per chiedere un rapido intervento che possa scongiurare il rischio di perdita della rateizzazione.
 Avv. Giovanna Bellizzi