martedì 30 luglio 2013

Parla la Sogim , quel trasferimento riguarda le barre Elk River. La domanda rimane :cosa è successo?

In fretta  e furia  l'altra notte ci dice la Sogin (quella del General Jean ) sarebberò stati trasferiti le barre Elk River in america ,  eppure l'evento avrebbe dovuto essere reso noto subito dopo l'operazione , perchè è un avvenimento storico , che libera questa terra da un problema che ne ha condizionato la vita degli ultimi 50 anni. Invece niente lo hanno fatto in chiti chella , zitti zitti , invece di gridare al vento lo storico traguardo i vari Filippo Bubbico , Alfano ecc.. se ne sono stati zitti , nulla sapeva neanche il governatore lucano. Perchè stare zitti per una cosa invece dopo l'operazione avrebbero dovuto prendersi i meritati plausi dalla popolazione della zona ? si ritorna alla domanda di partenza , quella che il portavoce di cinquestelle Petrocelli e i giornalisti che hanno scoperchiato l'avvenìmento Farina e Picenna , si chiedevano dall'inizio : COSA è SUCCESSO di così grave perchè il tutto avvenisse in clandestinità e nel silenzio assoluto ? Perchè Bubbico ha detto al giornalista che non ne sapeva niente , eppure erano coinvolti gli uomini e le forze che fanno capo al ministero dell'interno ? Come mai non è stata coinvolta la Difesa , visto che fonti ufficiosi hanno riferito ai portavoce di cinque stelle che dell'operazione non ne sapevano nulla ?
Queste domande aspettano risposte , forse qualcosa la sapremo già il 1 agosto .

Ecco l'esauriente comunicato della Sogim:
Roma, 30/07/2013 - In ossequio agli impegni presi dall’Italia in occasione del Vertice sulla Sicurezza Nucleare svoltosi a Seoul nel marzo del 2012, si è concluso oggi il rimpatrio negli Stati Uniti di materiali nucleari sensibili di origine americana, che erano custoditi in appositi siti sul territorio nazionale per attività di ricerca e di sperimentazione.
Il rimpatrio di tale materiale negli USA si inquadra nell’ambito dell’Accordo internazionale tra Stati Uniti e Comunità Europea dell’Energia Atomica (EURATOM) concernente l’utilizzo dell’energia nucleare a scopi pacifici.

Intanto Bonelli dei verdi rilancia:
Bonelli: Ispra verifichi radioattività
ROMA – "Chiediamo che l’Ispra effettui immediatamente un monitoraggio del percorso compiuto dal convoglio militare per appurare che non ci siano state variazioni ai livelli di radioattività normalmente registrati". Lo dichiara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli che chiede al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e a quello dell’Interno Angelino Alfano "di fare immediatamente chiarezza su questa vicenda che rischia di diventare un caso Shalabayeva-bis per i contorni oscuri che presenta".

"Cosa trasportava il convoglio del mistero? Si trattava di materiale radioattivo? Erano scorie? Combustibile nucleare? Si trattava forse di plutonio? Dov'è stato portato il carico? E' stato portato via con un aeroplano? Quali misure di sicurezza - insiste Bonelli – sono state adottate a tutela della salute e dell’ambiente? A queste domande, a cui la nota diffusa da Sogin non ha dato nemmeno una mezza spiegazione, pretendiamo risposte immediata",

Petrocelli 5 Stelle : in
tanto, il senatore Vito Petrocelli (Movimento 5 Stelle) ha definito "preoccupante il silenzio delle istituzioni sulle nostre denunce e le richieste di trasparenza". Petrocelli ha chioesto che i Ministri della Difesa e dell’Interno riferiscano all’aula di Montecitorio "ma a questo punto, vista la superficialità con la quale si è gestita questa delicata operazione, e il rischio che è stato fatto correre alle popolazioni del territorio – ha aggiunto – chiediamo che anche il primo ministro Enrico Letta intervenga pubblicamente su questa grave questione. Anche per spiegare il ruolo avuto dall’aeroporto militare di Gioia Del Colle, se al suo interno esiste un centro che può stoccare materiale radioattivo o se il dilettantismo con il quale è stata gestita questa operazione non abbia anche consentito il trasporto aereo di scorie nucleari. Permettendo sui cieli italiani il transito di una mina radioattiva vagante e contro ogni principio di precauzione e di sicurezza. Bisogna arrivare a scoprire cosa è accaduto e le relative responsabilità tecniche e politiche, al fine di applicare il corretto principio che la gente ha diritto ad essere informata e tutelata e che chi ha sbagliato deve pagare, sperando che questa volta, a differenza del caso Shalabayeva - ha concluso il senatore lucano – paghi anche il ministro responsabile e non il dirigente sacrificale di turno"

Inquinamento radioattivo? Se non risponde Bubbico, chiediamolo a Geiger

Alle domande sul “misterioso” corteo che alle prime ore del giorno 29 luglio 2013 ha percorso le strade Lucane e Pugliesi dal centro “Enea-Itrec” di Rotondella (piccolo comune in provincia di Matera) sino all'aeroporto militare di Gioia del Colle, nessuno risponde.
Il ministro ed il viceministro dell'Interno tacciono, i Prefetti di Bari e Matera non parlano, i parlamentari lucani nemmeno chiedono (fatta eccezione per l'isolato Vito Petrocelli M5S). Anche i responsabili dell'Itrec nulla dicono. Il responsabile del sito Itrec, Edoardo Petagna, non parla con i giornalisti e li indirizza all'ufficio stampa della Sogin con sede a Roma. Il responsabile dell'ufficio stampa, Marco Sabatini, dichiara di non sapere nulla. Chiuso per ostentato silenzio!
L'assenza di risposte, piuttosto che silenziare e tacitare le domande ne suscita altre e (se possibile) ancora più gravi.
Ci sono state contaminazioni, dispersioni, inquinamento dell'ambiente? Di quale entità?
Solo questo, signori. Una domanda semplice che consente solo risposte semplici: sì o no.


La risposta non tarderà a venire, che a fornirla sia Filippo Bubbico o un contatore Geiger è solo questione di tempo (poco, circa tre mesi).
di Nicola Piccenna da Toghelucane.blogspot.com

Trasferimento delle scorie: Adesso Bubbico dica tutta la verità . Petrocelli (5 Stelle) Bubbico dica tutto senza reticenza

Vi sono le immagine di quello che è accaduto l'altra notte nel metapontino , e i protagonisti di questa incredibile storia sono due giornalisti , Nicola Picenna e Ivano Farina  , ed il filmato uscirà a giorni su la testata nazionale come il settimanale oggi. Ma già grillo ieri ha postato sulla vicenda sul proprio blog l'accaduto e il portavoce al senato di 5 stelle ha articolato una interrogazione di  cui chiede conto dell'accaduto. Rimaniamo comunque allibiti dei comunicati dei sindaci compreso il nostro , sembrano dei preconsoli di Filippo Bubbico  , pieni di dubbi sull'accaduto , invece di incazzarsi come bestie perchè sono stati tenuti all'oscuro fanno i sofisti. , su  una vicenda che per le modalità in cui si sono svolti nascondono verità inconfessabili. . Questa terra ormai è Terra di conquista per le lobbie , sia quelle del nucleare che quella del petrolio ,  saccheggiata e violentata con la evidente complicità di una classe politica ormai asservità solo a potenti di turno , una classe politica che per i danni che ha provocato va bonificata.

ADDESSO BUBBICO dica tutta la verità , dopo dieci anni dalla vicenda delle scorie di Scanzano , ancora una volta i cittadini del metapontino  sono chiamati a mobilitarsi per difendere la propria terra ed i propri figli.

Aggiornamento  Il senatore bubbico sentito ieri per telefono da un giornalista (filippo Mele ) come avevamo previsto ha detto che non ne sapeva niente ( tutto è avvenuto  a sua insaputa) e che si sarebbe informato dell'accaduto. Poi successivamente è diventato irreperibile .Bubbico 2003 e 2013 dica la verità

Dal BLOG DI PEPPE GRILLO

Stanotte in 
Lucania è transitato un carico di scorie nucleari daRotondella a Gioia del Colle, sfiorando le famiglie che dormivano nelle proprie case. Nel buio, all'insaputa di tutti, tranne dei giornalisti de L'Indipendente Lucano Nicola Piccenna e Ivano Farina che hanno seguito la traccia del carico. Telecamere e taccuino alla mano hanno ripreso e testimoniato tutto. Poi hanno fatto domande, ma della scorta di 300 uomini tra finanzieri, carabinieri e poliziotti, nessuno sapeva nulla. Il Comandante dell'Aeroporto di Gioia del Colle e il Prefetto di Matera? Non pervenuti.
In settimana i giornalisti Piccenna e Farina termineranno il montaggio del video che sarà pubblicato anche su La Cosa."segnalazione da La Cosa

UPDATE: Il M5S oggi stessopresenterà in Senatoun'interrogazione urgente sulla questione e diretta ai ministri interessati: il ministro dell'interno Alfano e il ministro della difesa Mauro. I cittadini hanno il diritto di sapere chi ha autorizzato questa operazione.

comunicato di oggi ore 9 .00 
CENTRO ITREC DI ROTONDELLA: I MINISTRI DIANO SPIEGAZIONI SU COSA STA ACCADENDO
«Il Movimento 5 Stelle chiederà immediatamente al ministro degli Interni e al ministro della Difesa spiegazioni su questo schieramento di forze dell’ordine, circa 300 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, avvenuto alle 3,10 di questa notte, per scortare, sembrerebbe, un “travaso” di materiale radioattivo dal centro Itrec in Trisaia di Rotondella all’aeroporto militare di Gioia del Colle. Contenuti e destinazione ignoti».
Questa la dichiarazione del portavoce al Senato della Repubblica per il M5S, Vito Petrocelli, in merito alla notizia che si è diffusa stamattina tra la gente e anche su alcuni organi di stampa su questo ennesimo allarme sociale che genera in Basilicata la presenza del centro Itrec della Sogin, all’interno del centro di ricerca Enea di Rotondella, dove sono contenuti materiali radioattivi di II e III categoria. La terza categoria è il livello più pericoloso da gestire sia per lo stoccaggio che in caso di contaminazione per fuoriuscita di materiale radioattivo ed è riferito alla presenza a Rotondella delle 84 barre di uranio-torio che negli anni tra il 1969 e il 1971, ai sensi di un accordo mai ratificato dal Parlamento italiano, giunsero dagli Stati Uniti d’America all’allora Cnen, oggi Itrec. Provenienti, appunto, dalla centrale Elk River, nel Minnesota, Usa, con un contratto di lavorazione per il riprocessamento (cioè il recupero) del combustibile. Venti di queste barre furono realmente riprocessate, mentre le restanti 64 sono contenute in una piscina all’interno dell’Itrec e raffreddate con acqua.
«I ministri della Difesa e dell’Interno – ribadisce il portavoce al Senato, Petrocelli – devono dare risposte immediate al territorio e ai cittadini e non ci sarà segreto militare che tenga perché la gente ha il diritto di sapere cosa accade nel luogo dove vive, per esercitare il diritto all’essere informati, ma anche al potersi regolare e difendere di conseguenza. Ai ministri chiederemo anche cosa è stato spostato da Rotondella e dove e come è stato trasferito, perché se sono state spostate le barre di Elk River devono aver obbligatoriamente usato i cask, contenitori specifici per materiale di terza categoria. E chiederemo, se sono state spostate in tutta fretta le barre di Elk River, che queste non tornino più in Basilicata».
Se è veramente stata un’operazione di trasferimento non previsto di materiale radioattivo, una delle ipotesi possibili potrebbe essere quella di una probabile perdita importante delle acque contaminate delle piscine che raffreddano le barre di Elk River. Un motivo in più per pretendere tutte le informazioni su questo movimento di forze dell’ordine avvenuto nottetempo e sui rischi che questa struttura di stoccaggio genera nei lucani e nei calabresi della fascia jonica e non solo, vista la facilità con la quale si può diffondere la contaminazione radioattiva.
«È in gioco la salute della gente e quella dell’economia del territorio – ribadisce Petrocelli –, che è già compromessa per la pubblicità negativa che il centro Itrec di Rotondella “irradia” in quanto tale e a prescindere dai rischi di contaminazione che si potrebbero verificare. Ed è in gioco il buon nome del territorio, motivo per cui informo che al più presto chiederò un incontro all’ambasciatore americano a Roma per trattare la restituzione agli Usa delle loro barre “lucane” di Elk River, favore che hanno già fatto ai centri Itrec di Trino Vercellese e di Saluggio. Perché non anche a Rotondella?».

Ufficio stampa al Senato del portavoce M5S Vito Petrocelli

Il video del Portavoce al senato  Petrocelli




lunedì 29 luglio 2013

Stanotte Imponente servizio di scorta per un misterioso travaso di scorie nucleari da Enea Trisaia a Gioia del colle. Interrogazione del senatore Petrocelli movimento 5 stelle

 apprendiamo questa sconvolgemte notizia da toghelucane,blogspot.it , In pratica stanotte alle " alle 3.10, un carico di materiale radioattivo è partito dal centro Enea-Trisaia di Rotondella ed è stato "consegnato" all'Aeroporto Militare di Gioia del Colle intorno alle ore 6:00.

Circa 300 tra Finanzieri, Carabinieri e Poliziotti hanno scortato il pericoloso carico e presidiato gli svincoli di Matera, Santeramo, Gioia del Colle e tutta la SS 106 Jonica nei tratti interessati dal "trasferimento".
Appena concluso il trasporto, ho chiesto di parlare con il Comandante dell'Aeroporto Militare di Gioia del Colle ma, mi è stato riusposto che stavano cercando di svegliarlo. Alle 8 e 30, pare non sia ancora sveglio o, quantomeno, così mi dicono.
Bella cosa, comanda un Aeroporto interessato da una delicatissima operazione di spostamento rifiuti radioattivi e lui dorme.
Torni a bordo, comandante, c..zo.
Intanto andiamo a vedere se il Signor Prefetto di Matera è a bordo oppure altrove.
Nicola Piccenna

Dopo la notizia data da questo blog e da Nicola Picenna , il senatore del Movimento 5 stelle fa un'interrogazione :

De Filippo su presunto trasporto ''scorie'': Se fosse vero, minata la trasparenza

Il presidente della Regione, Vito De Filippo, a seguito delle notizie su un presunto trasferimento di materiale nucleare da Trisaia di Rotondella verso l'aeroporto militare di Gioia del Colle si è messo in contatto con i competenti uffici governativi per avere ragguagli in merto.
"Il senso dello Stato - commenta De Filippo - mi spinge a credere che se le notizie dovessero trovare effettivo compimento il Ministero dell'Interno e della Difesa avranno avuto i loro buoni motivi per agire e chiediamo che ce le spieghino in tempi rapidissimi. Ma episodi come questi, con il mancato coinvolgimento dei territori interessati potrebbero minare quel rapporto di trasparenza e collaborazione tra diversi livelli dello Stato indispensabile per gestire una questione delicata come quella delle scorie nucleari, rischiando di riaprire la vecchia ferita di Scanzano".
Petrocelli Portavoce movimento cinque stelle
“Il Movimento 5 Stelle chiederà immediatamente al ministro degli Interni e al ministro della Difesa spiegazioni su questo schieramento di forze dell’ordine, circa 300 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, avvenuto alle 3,10 di questa notte, per scortare, sembrerebbe, un “travaso” di materiale radioattivo dal centro Itrec in Trisaia di Rotondella all’aeroporto militare di Gioia del Colle. Contenuti e destinazione ignoti”. Così Il portavoce al Senato della Repubblica per il M5S, Vito Petrocelli in merito alla notizia diffusasi questa mattina. “I ministri della Difesa e dell’Interno – ribadisce il portavoce al Senato, Petrocelli – devono dare risposte immediate al territorio e ai cittadini e non ci sarà segreto militare che tenga perché la gente ha il diritto di sapere cosa accade nel luogo dove vive, per esercitare il diritto all’essere informati, ma anche al potersi regolare e difendere di conseguenza. Ai ministri chiederemo anche cosa è stato spostato da Rotondella e dove e come è stato trasferito, perché se sono state spostate le barre di Elk River devono aver obbligatoriamente usato i cask, contenitori specifici per materiale di terza categoria. E chiederemo, se sono state spostate in tutta fretta le barre di Elk River, che queste non tornino più in Basilicata”. “È in gioco la salute della gente e quella dell’economia del territorio – ribadisce Petrocelli –, che è già compromessa per la pubblicità negativa che il centro Itrec di Rotondella “irradia” in quanto tale e a prescindere dai rischi di contaminazione che si potrebbero verificare. Ed è in gioco il buon nome del territorio, motivo per cui informo che al più presto chiederò un incontro all’ambasciatore americano a Roma per trattare la restituzione agli Usa delle loro barre “lucane” di Elk River, favore che hanno già fatto ai centri Itrec di Trino Vercellese e di Saluggio. Perché non anche a Rotondella?”.
NO SCORIE TRISAIA. Nella notte del 29 luglio la città  di Policoro  a causa della calura estiva  del solleone  è ancora sveglia ed è principalmente per questo motivo  che   quella notte sulla ss 106 jonica  siamo stai  colpiti da uno strano e massiccio  movimento  delle forze dell’ordine  e dallo strano  vuoto di  transito  di una  carreggiata  della statale   che da Policoro  andava  verso il bivio ss 106 di Rotondella.  Increduli ai nostri occhi  proveniente  da Nova Siri  in direzione Taranto alle ore 3,15 circa  abbiamo visto transitare  sulla ss 106 jonica  all’altezza di Policoro un  tir con un container di  colore   apparentemente marrone e identificato   con un simbolo apparentemente simile a quello  della  radioattività della  stella a tre punte (un container di medie dimensioni )  scortato da diverse volanti  ,da furgoni  di polizia antisommossa  , da un tir motrice    e due mezzi dei vigili del fuoco  (di cui uno particolare ).Era troppo evidente  che si trattava  di un trasporto  speciale  con tanto di classica scorta simile a quello che avviene per il trasporto dei prodotti nucleari.I dubbi  e gli interrogativi di fronte  a simile scena  sono diventati  enormi  ,considerato  la presenza del centro nucleare Itrec,che non è ancora stata chiarita la questione del segreto di stato  da  parte del governo italiano sull’impianto nucleare lucano (su cui è già stata fatta una interrogazione parlamentare) e che  sono ben due anni che la regione Basilicata non convoca più  il tavolo della trasparenza sulle attività del decommisioning nucleare nel centro.Cosa trasportava quel container  scortato   secondo le misure  di massima sicurezza  ?Dove era diretto ?Si trattava forse  delle barre di elk river? Per noi sarebbe una buona notizia  ed bene per le comunità che tornino ai legittimi proprietari americani, o  si trattava di cosa? Ma qualcosa ci sfugge, il piano di decommisioning  per il trattamento del combustibile secondo   Sogin (http://www.sogin.it/chi-siamo/bonifica-ambientale-degli-impianti-nucleari/dove-siamo/impianto-itrec-rotondella---matera-.html)  prevede l’arrivo di due cask di contenimento all’Itrec con successivo incapsulamento  delle barre e svuotamento della piscina,con destinazione il Deposito Nazionale .La domanda è martellante ,se cosi fosse è accaduto qualcosa nell’interno dell’Itrec che ha fatto accelerare i tempi di incapsulamento ? è cambiato qualcosa che ovviamente noi non sappiamo o non sono  aggiornate  le informazioni sul sito ,o chiaramente c’era altro su quel container ?Le istituzioni locali compresi i comuni da Rotondella ,Policoro e tutti gli altri a venire  erano a conoscenza di questo transito?Dubbi e domande  che per il bene e la salute dei cittadini   le istituzioni  locali e nazionali dovrebbero chiarire.
OLA. La Ola, Organizzazione lucana ambientalista, chiede chiarimenti al sottosegretario degli interni, Filippo Bubbico, su quanto accade presso il centro Sogin della Trisaia di Rotondella. Infatti, con un grande spiegamento di forze dell'ordine, questa notte, materiale radioattivo di cui se ne chiede di conoscere tipologia e quantità sarebbe  stato traslocato da o per il centro Itrec  di Rotondella  verso o da l?aeroporto militare di Gioia del Colle. La Ola,  come più volte denunciato, paventa la possibilità che ciò potrebbe preludere alla trasformazione del centro della Trisaia di Rotondella in deposito provvisorio delle scorie radioattive. Quanto accaduto questa notte palesa l'intenzione di procedervi lasciando all'oscuro le amministrazioni comunali ed i cittadini. Il sottosegretario degli interni, Filippo Bubbico non può non sapere quanto è davvero successo questa notte ed i cittadini, la Regione ed i Comuni non possono subire un segreto militare che lede fondamentali diritti costituzionali e quelli preminenti di tipo democratico. La Ola chiede alle amministrazioni comunali di convocare con urgenza consigli comunali aperti allertando i cittadini e denunciando il tentativo di gestire le scorie nucleari italiane, a distanza di 10 dalla lotta di Scanzano Jonico, escludendo ancora una volta le comunità locali ed imponendo scelte calate dall'alto.
POLICORO E’ TUA. La notizia del trasporto delle scorie dalla trisaia all’aeroporto militare di gioia del Tauro che per primi abbiamo dato su FB , non ci sorprende. Siamo in una democrazia sospesa , dove ai cittadini non è dato sapere quello che succede suoi propri territori ,  così come per la storia delle scorie di Scanzano , scopriremo che quello che noi sapevamo i politici di turno (guarda caso sempre gli stessi) ci diranno che questo brutto affare , che a noi puzza di marcio è avvenuta a loro insaputa. Il primo a trovarsi sorpreso e il presidente della giunta Regionale Lucana , e vedrete che il secondo che troveremo nella fila del è :  “ successo a mia insaputa “ sarà  il recidivo viceministro dell’interno Filippo Bubbico. Facciamo appello ai cittadini alle forze sociale quelle sane alle associazioni affinchè si alzi forte una voce dove si chiede con forza un’azione di trasparenza e verità. Vogliamo sapere se questo trasferimento notturno di materiale  è dovuto a fuoriuscita di materiale radioattivo perché sono collassate le strutture che li contenevano ?  se fosse così di che dimessioni sono queste fuoriuscite e quali danni potrebbero produrre alla salute dei cittadini ?  A filippo Bubbico nella sua qualita di viceministro dll’interno riproponiamo una domanda fatta recentemente da un noto giornalista Lucano :  Lei oggi cosa sa dello stato di conservazione dei rifiuti radioattivi del Centro Trisaia di Rotondella? Se nulla sa, potrebbe cortesemente informarsi a fare sapere qualcosa ai suoi concittadini lucani? Frammartino Ottavio - Policoro è Tua

Magna Magna regionale e Il cosi Fan tutti di Castelluccio Paolo. Il silenzio di Leone e i trenta sulla questione morale che travolge il centrodestra

Duro il commento del tribunale del riesame che nell'accoglimento dell ricorso della procura sui provvedimenti
restrittivi ad alcuni consiglieri parla di : «pervicace disinvoltura» a proposito dei soldi rimborsati «nonostante l’assenza di motivazioni istituzionali al solo fine di soddisfare esigenze personali  ammantate ex post da motivazioni politiche».

Per diventare esecutivi i provvedimenti bisognerà comunque aspettare la decisione della cassazione , probabilmente dopo novembre , ma dopo questa sentenza non è detto che i consiglieri coinvolti nelle misure cautelari non siano sospesi così come avenne in precedenza con un provvedimento governativo.

Tra questi vi è quello di Paolo Castelluccio , uomo simbolo della PDL locale. Su di lui a policoro è calato il silenzio , ne Rocco Leone ne i Trenta ( di cui molti allora ed alcuni assessori di oggi ) sostennero la sua candidatura. Nessuno diciamo i Lippo , i Montano ne lo stesso sindaco hanno mai espresso una sola parola di condanna contro gli inguaghi da costui combinati. Le accuse mosse al Consigliere Castelluccio sono odiose , e se anche non costituissero reato , rimangono atteggiamenti e comportamenti che in altri paesi non avrebberò consentito a nessun politico di rimanere al proprio posto neanche un minuto.

 Il consigliere Castelluccio ha presentato nel 2011 il rimborso di una fattura del 13/06/2011 
(euro 525) relativo ad un tagliando su una BMW X3 , risultata di proprietà di Di Maggio Ida che ha negata di averla anche occasionalmente prestata al consigliere , la stessa è risultata collaboratrice del consigliere , avendo espressamente negato tale circostanza non avendo mai prestato attività lavorativa per conto del Castelluccio , pur avendo preso parte ad un soggiorno avvenuto a Tivoli per un importo di euro 144,00. In entrambi i casi si tratta di spese in toto o in parte di natura personale e come tali non potevano essere rendicontate o portate a rimborso.
A proposito di imborsi Kilometrici per destinazione fuori regione , risulta che tra il 7/04/2011 ed il 29/11/2011 il Castelluccio effettuava una serie di viaggi utilizzando un calcolo dei Km percorsi completamente indebito e con una differenza , rispetto al reale di 2.660 Km in più per i 
P.Castelluccio
quali introitava il corrispondente rimborso 
Anche la spesa di ristorazione sono state gonfiate dal consigliere in forma disinvolta , scrive il gip , soprattutto per quelle fatte presso il ristorante il Cortile che è stata una delle mete preferite. Ad esempio  una fattura di euro 80 per otto pasti , risulta manifesta la correzione materiale del numero 3 trasformata in 8, circostanza che lascia ritenere che l’originale fattura riguardasse 3 persone ed il costo finale di 30 euro.
Per una strana combinazione , dice il gip l’originale della ricevuta non è stata conservata dal titolare del ristorante e non e stato possibile la verifica
La posizione del Castelluccio è risultata dopo l’accurata indagine della squadra mobile di Potenza molto compromessa relativamente alla legge regionale che disciplina i rimborsi ai gruppi consiliari , il PG infatti riferiva che nel periodo tra il 25 /05/201° e il 21/12/2011 il Castelluccio aveva dichiarato di aver partecipato a 42 incontri politici istituzionali avvenuti in buona parte a Roma e presso uffici ministeriali , ottenendo un riborso dei costi KM pari a 19,150,000 euro. Dalle verifiche di riscontro , analoghe a quelle effettuate per Pagliuca , è emerso al contrario che gli incontri come avvenute in almeno 12 volte , in verità non avevano mai avuto luogo , i ministeri interpellati sul punto , rappresentevano di non aver mai censito la persona Castelluccio presso le loro sedi , in cui l’indagato non aveva libero accesso.
Per questi viaggi “simulati” il Castelluccio aveva ottenuto l’indebito rimborso di euro 5.850.00.
Peraltro  nelle date del 2011 dei giorni  2/2 , 25/05, 06/06, 6/7 , 15/12  e 21 /12  il Castelluccio prendeva parte a Potenza ad altrettanti  riunioni del consiglio Regionale in orari e circostanze incompatibili con le corrispondenti dichiarate missioni di rappresentanza a Roma, per ciascuno di queste missioni inoltre il Castelluccio otteneva rimborsi chilometrici di 450,00 euro.
Conclude malinconico e diciamo immaginiamo noi , abbastanza schifato il Gip che le missioni fatte a Roma nelle predette date siano state illegalmente introitate dal consigliere policorese.  Pari ad euro “2.700,00” euro”, e conclude il giudice che dall’esito di valutazioni di tipo prudenziali , si può ritenere che in totale il profitto illecito ex art. 314 C,P; incamerato dal consigliere sia corrispondente almeno a euro 7.605,04.

domenica 28 luglio 2013

Rimborsopoli : vince la procura Tutti dentro. Misure cautelari Anche per Paolo Castelluccio

Il Riesame ha accolto l'appello fatto dalla procura di Potenza rispetto a sette consiglieri a cui il gip aveva revocato le misure restrittive dopo la restituzione dei rimborsi consiliari contestati. per questi consiglieri torna, così, l'obbligo di dimora lontano dal capoluogo, sospeso tuttavia in attesa del pronunciamento della Cassazione. 

Il tribunale del Riesame di Potenza ha accolto il ricorso della Procura della Repubblica contro la decisione con la quale il gip aveva stabilito che non vi erano più le esigenze cautelari a carico di sette fra gli indagati nell’inchiesta sull'uso illecito di rimborsi da parte di amministratori, consiglieri ed ex consiglieri della Regione Basilicata.

Il provvedimento riguarda Antonio Autilio (Idv), Paolo Castelluccio (Pdl), Alessandro Singetta (gruppo misto), Rocco Vita (Psi), Nicola Pagliuca (Pdl), Agatino Mancusi (Udc) e Mario Venezia (Pdl). 
Nella prima fase dell’inchiesta, la Procura chiese ed ottenne dal gip l’emissione di tre ordinanze agli arresti domiciliari e di altri provvedimenti di divieto di dimora. Successivamente, secondo lo stesso gip, erano venute meno le esigenze cautelari: uno dei motivi alla base della decisione del giudice era costituito dal fatto che molti degli indagati hanno restituito le somme che - secondo l’accusa - avevano percepito illecitamente. 
Secondo i pubblici ministeri Francesco Basentini e Sergio Marotta, invece, “la restituzione delle somme non può influire nè sul quadro indiziario nè sulle esigenze cautelari”: su tale base la Procura ha presentato ricorso contro la decisione del gip. 
Oggi, il Tribunale del riesame ha depositato la sua decisione di accoglimento della tesi della Procura della Repubblica: secondo il Tribunale, “non sono venuti meno i gravi indizi di colpevolezza”, nonostante ''tutti gli indagati abbiano negato totalmente gli addebiti. E si può dunque desumere - è scritto più avanti nel provvedimento del Riesame - che la restituzione del maltolto appare cosa diversa dalla valutazione sulla sussistenza delle esigenze.

Lunedì : tutte le accuse a Paolo Castelluccio.

venerdì 26 luglio 2013

Basilicat Coast to coast. No Basilicata del Tengo Famiglia e i figli son Piezz e core.La profezia del camice bianco Va avanti lo scandalo degli specializzandi lucani 2013

Due ragazzi di Rionero, entrambi sponsorizzati in quota Pd entreranno come specializzandi nel Crob rionerese», aveva detto il mese scorso al Quotidiano un giovane medico. Un pronostico che sembra stia per avverarsi. La figliopoli transuniversitaria va quindi avanti, come prima e più di prima E alla Cattolica su tre borse regionali spuntano tre  lucani e una “madrina” di Lagonegro
di LEO AMATO
La profezia del camice bianco
Va avanti lo scandalo degli specializzandi lucani 2013
Il Crob di Rionero in Vulture
POTENZA - Dev’essere che medici lucani freschi di laurea stravedono per l’Università Cattolica di Roma. Ma è certo che anche la Cattolica stravede per loro. E la Regione Basilicata per tutti e due. Mentre all’Università di Foggia devono aver preso una sbandata per il Crob di Rionero, e dev’essere una cosa sotto gli occhi di tutti. Se no come si spiega che sembra lì lì per avverarsila profezia rivelata il mese scorso al Quotidiano da un giovane medico “senza speranza”? «Due ragazzi di Rionero, entrambi sponsorizzati in quota Pd e che entreranno come specializzandi nel Crob rionerese». Aveva detto. E su 3 borse di specializzazione finanziate dalla Regione Basilicata in radiodiagnostica ecco spuntare tra gli ammessi alla prova pratica 2 giovani medici volontari che prestano servizio proprio a Rionero.
Figliopoli transuniversitaria 2013. Si ricreda chi pensava che lo scandalo si sarebbe fermato. Come prima peggio di prima. Anche dopo la pubblicazione degli articoli sulle delibere milionarie approvate “fuori sacco” dalla Regione. Le statistiche improbabili sugli specializzandi lucani “doc”. I loro genitori celebri e le riserve espresse persino dall’Ordine dei medici di Potenza sulla selezione degli atenei e delle specializzazioni da foraggiare con i fondi a disposizione di via Verrastro.
Chiusi termini per presentare domanda nelle varie scuole, in un caso anche prima che la giunta regionale decidesse di assegnarvi un contratto aggiuntivo a sue spese, sono infatti di questi giorni i primi risultati delle selezioni che si sono svolte fino alla scorsa settimana. Così cominciano a uscire i nomi dell’ultima “infornata” di specializzandi e prima ancora i numeri sulla loro presenza nelle graduatorie “beneficiate” dalle generose elargizioni della Regione Basilicata. In prima e in seconda mandata. Sì perché quest’anno qualcosa sembr’essere andato storto, o troppo bene (dipende dai punti di vista). Quindi se a fine maggio il fabbisogno delle aziende sanitarie locali era stato stimato in 15 specializzandi per un esborso di poco meno di 2 milioni di euro in 5 anni, a giugno la giunta è dovuta tornare sui suoi passi smentendo le previsioni del mese prima e aggiungendo 5 specializzandi, che in soldoni fanno altri 640mila euro.
Qualcuno, ad esempio, dev’essersi accorto che due soli contratti aggiuntivi in pediatria all’Università cattolica di Roma sono troppo pochi. Perciò a giugno ne è stato aggiunto un terzo. Che altro dire se poi il diavolo ci mette lo zampino e tra tutti e 23 i candidati che hanno partecipato alle selezioni superando lo scritto i lucani sono proprio 3: Raffaele Angelo Bochicchio di Baragiano, Giulia Brindisi di Potenza e Giovanna Carmela Fabrizio di Policoro? In realtà sarebbero 4 se si considera anche Rita Flora di Lagonegro, ma lei è originaria di Napoli, ha 30 anni più della media degli altri concorrenti e già una specializzazione in tasca, peraltro in chirurgia pediatrica che è una branca contigua alla pediatria. Le sarà venuto in mente di prenderne una seconda, ma senza cambiare più di tanto. O chissà cos’altro. Fatto sta che contando anche la dottoressa la Basilicata di sicuro può dirsi fiera, dato che ha lo stesso numero di candidati ancora in gara per quei posti tanto ambiti della Campania. Nonostante abbia circa 12 volte la sua popolazione. Mentre stacca di lungo Umbria, Calabria, Puglia e Sicilia, fermi al massimo a due. La Cattolica è roba per romani e lucani. Senza dubbio.
Poi la storia di Paola Rabasco di Barile e Antonio Villonio di Venosa, ammessi alla prova pratica del concorso per la specializzazione in radiodiagnostica all’Università di Foggia. «Per quale motivo l'avete tenuto segreto fino ad ora? Chi dovete fare entrare? Avete stanziato 375.000 euro di soldi pubblici lucani... Pretendiamo un minimo di trasparenza». Queste le parole di un giovane camice bianco che si era sfogato in una lettera al quotidiano il mese scorso, quando si è saputo - in ritardo - di quei posti aggiuntivi finanziati in mezza Italia dalla Regione Basilicata. «Per farti un esempio... A 2 delle borse di studio in radiologia sono candidati due ragazzi di Rionero, entrambi sponsorizzati in quota PD e che entreranno come specializzandi nel Crob rionerese. Molti altri ragazzi non essendo stati a conoscenza di questi bandi ovviamente non si sono iscritti a Foggia (per quanto riguarda Radiologia) ma in qualsiasi altra università d'Italia. E non “vedranno” borse di studio».
Se ci fosse un concorso per una specializzazione in chiromanzia non avrebbe problemi ad aggiudicarselo.
l.amato@luedi.it
il quotidiano della Basilicata

giovedì 25 luglio 2013

Modarelli a 5 stelle , rinuncia alla indennità di presidente del consiglio. E gli altri......

Il segnale lo ha dato per primo il VALUTATORE , Nicola  Montesano , rinunciando alla propria indennità ,
seguito a ruota da Modarelli Gianluca attuale Presidente del Consiglio Comunale , giovane non TRENTENNE , della PDL che con una intervista ci dice le ragioni della sua decisione , rinunciare alle indennità per rimetterla disposizione della sociale , di coloro che oggi più di ieri chiedono una mano. Una azione da cinque stelle , sperando che questo sia un  primo passo , si potrebbe per esempio nel prossimo bilancio ridurre le indennità del 30% , per il resto ogni uno faccia come vuole. Leone se ci sei batti un colpo .... se ci sei...
Intervista a Gianluca Modarelli

Come mai ha deciso di devolvere la sua indennità di carica?

Avevo detto sin dal primo giorno del mio insediamento quando mi è stato chiesto cosa avrei voluto fare nei primi 100 giorni di amministrazione?  Risposi che per tutta la durata della legislatura sarei stato accanto, nel limite del possibile, a quelle persone meno fortunate, ai ragazzi presenti nelle case famiglia peter pan e pippo’s house, stella maris,  alle persone con disabilità, affette da malattie rare, nefropatici, talassemici, portatori di handicap.
Il momento è tutt’altro che facile per le Amministrazioni locali. È frustrante non poter rispondere a tutte le esigenze della propria comunità a causa di vincoli punitivi quali il patto di stabilità e i tagli dei fondi da parte dello Stato centrale. Una simile situazione sacrifica ed onera maggiormente i cittadini con aumenti di tasse, ingenerando in loro la convinzione di una mala gestio. Ecco perché ritengo che la riduzione dei costi della politica è un’azione da portare avanti tempestivamente e che la classe dirigente non può chiedere sacrifici ai cittadini se non è disposta a farne in prima persona. Sono fermamente convinto che sia compito di tutti dare un segnale.

Cosa è per lei la politica?

La politica continua - Modarelli - non deve essere un mestiere per tutta la vita, deve essere un servizio temporaneo che si rende ai cittadini e che, a livello locale, deve attivarsi al meglio per risolvere problemi come la manutenzione di strade e marciapiedi, di aree verdi, dell’illuminazione pubblica, la raccolta dei rifiuti solidi urbani, la difesa della piccola e media impresa, dei servizi sociali alle vere persone in difficoltà (famiglie numerose, diversamente abili, anziani).
Questo, in aggiunta alla mia sensibilità nei confronti di queste tematiche,  mi ha spinto senza pensarci su due volte a devolvere per intero l’ indennità di carica ad un associazione Onlus (Filo di Arianna).

Sa che lei è il primo amministratore della storia del comune di Policoro che devolve per intero la propria indennità?
Sinceramente non sapevo fossi il primo amministratore ad aver devoluto l’indennità di carica in favore di un’associazione Onlus, …auspicoro che ci sia un’ampia convergenza su questo tema e che la politica scelga di dare corso responsabilmente e tempestivamente al superamento di quei privilegi che sono diventati ormai inaccettabili.

Quale la prossima iniziativa dell’associazione Filo di Arianna?

La partita “Un calcio all’indifferenza”, giunta alla sua seconda edizione, che si terrà nello stadio Comunale “Rocco Perriello” di Policoro il 31/08/2013 ore 20.30 per raccogliere fondi e procedere all’acquisto di altalene per disabili da donare al parco giochi comunale. 

mercoledì 24 luglio 2013

Rimborsopoli, richieste di rinvio a giudizio , coivolti anche De Filippo e Santochirico. Esclusi dall'elenco solo Mazzeo e Restaino

Chiuse le indagini sui rimborsi gonfiati in consiglio, la Procura di Potenza ha formalizzato le richieste di rinvio a giudizio per 34 consiglieri ed ex. Niente sconti: solo in due verso
l’archiviazione

di LEO AMATO Quotidiano della Basilicata

POTENZA - Le loro giustificazioni non sono bastate, e da ieri mattina in 34 tra consiglieri e assessori “esterni”, in carica ed ex, sono imputati davanti al gup di Potenza. Tutti tranne due di quelli che a maggio avevano ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini: Enrico Mazzeo (Mdl) ed Erminio Restaino (Pd).
Con la firma sulla richiesta di rinvio a giudizio dei pm Sergio Marotta e Francesco Basentini da meno di 24 ore il processo per la rimborsopoli lucana può dirsi tecnicamente iniziato. Nei prossimi giorni il fascicolo sarà assegnato al giudice competente per l’udienza preliminare e verrà fissata la data per la prima comparsa in aula. Dopodiché partiranno le comunicazioni per le parti in causa.
A difendersi dalle accuse di falso e peculato saranno 22 consiglieri in carica, tra cui l’intero ufficio di presidenza del parlamentino lucano e la giunta regionale con l’aggiunta dell’unico assessore esterno. Gli altri hanno già lasciato le stanze di via Verrastro al termine della scorsa legislatura, o più di recente come nel caso di Rosa Mastrosimone (Idv) e Vincenzo Viti (Pd), dimissionari dopo gli arresti di marzo proprio nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi. Con loro era finito ai domiciliari anche l’allora capogruppo Pdl Nicola Pagliuca, per cui il gip in un secondo momento avrebbe optato per un più blando obbligo di dimora lontano dal capoluogo di regione. Stessa misura, quest’ultima, adottata anche nei confronti di Antonio Autilio (Idv), Paolo Castelluccio (Pdl), Agatino Mancusi (Udc), Alessandro Singetta (Misto), Mario Pici (Pdl) - il solo per cui sarebbe stata revocata per un ripensamento sull’esistenza dei gravi indizi di colpevolezza - , Mario Venezia (FdI) e Rocco Vita (Psi), più un ex come Vincenzo Ruggiero (Udc). Mentre per Franco Mollica (Udc) e altri quattro consiglieri della scorsa legislatura è stato disposto il sequestro sui conti corrente delle somme contestate.
Oltre ai 16 destinatari dell’ordinanza, disposta solo per chi è accusato di di essersi intascato in maniera indebita di oltre 5mila euro, ci sono quelli a cui vengono contestate somme inferiori come il presidente della giunta regionale Vito De Filippo (Pd) e gli assessori Nicola Benedetto (Idv), Luca Braia (Pd), Roberto Falotico (Udc), Marcello Pittella (Pd) e l’“esterno” Attilio Martorano. O ancora il presidente del Consiglio Vincenzo Santochirico (Pd), e i consiglieri Giuseppe Dalessandro (Pd), Antonio Di Sanza (Pd), Franco Mattia (Pdl), Michele Napoli (Pdl), Pasquale Robortella (Pd), Luigi Scaglione (Pu) e Gennaro Straziuso (Pd). Infine gli ex onorevoli lucani: Pasquale Di Lorenzo (Fli), l’attuale presidente dell’Ater di Matera Innocenzo Loguercio (Psi), l’ex assessore Vilma Mazzocco (Cd), Giacomo Nardiello (Pdci), l’attuale presidente dell’Asi di Potenza Donato Salvatore (Psi) e Antonio Tisci (Pdl).
Tra gli esempi di malcostume presi di mira dagli investigatori di carabinieri, finanza e polizia c’è una varietà di spese personali rimborsate con i fondi di segreteria e rappresentanza a disposizione dei consiglieri e quelli per l’attività politica dei gruppi: circa 2.600 euro al mese più altri 1.200 per ogni singolo componente da rendicontare in un secondo momento depositando scontrini e fatture. Si va dall’orsetto di peluche alle sigarette acquistate in autogrill, passando per caramelle e prodotti da forno di ogni tipo, il noleggio di un auto in Costa Smeralda in altissima stagione, soggiorni a Ponza, settimane bianche, pernottamenti in albergo con accompagnatrici impre cisate, pranzi in Costa Azzurra o in occasione di ricorrenze familiari tipo il compleanno del coniuge, la finitura e la levigatura del parquet in alcuni locali privati, i mignon di domenica, il cenone di capodanno e il pranzo di ferragosto. Poi ci sono i collaboratori “fantasma” che hanno smentito di aver ricevuto le somme dichiarate nei contratti depositati, o di aver mai lavorato per il consigliere in questione, oppure - in un caso - hanno ammesso di averlo fatto ma all’insaputa del marito che di quel dubbio rapporto di lavoro non sapeva nulla, né avrebbe dovuto saperlo. Quindi una montagna di fatture e scontrini ritoccati con l’aggiunta di un numero a penna a destra o a sinistra dell’importo originale: a volte aggiungendo 300 euro, e a volte soltanto 2. Schede benzina “gonfiate”, fatture fotocopiate e rimborsate più volte, altre per spese già rimborsate con le indennità di missione, altre per spuntini in varie parti d’Italia allo stesso momento e altre ancora per francobolli disconosciute da chi dovrebbe averle emesse.
In totale si tratta di circa 200mila euro, ma i numeri nelle prossime settimane sono destinati a essere rivisti. Restano infatti da sommare gli esiti delle ultime verifiche sulla contabilità dei gruppi (vedi sotto) e da giugno a oggi l’elenco degli indagati si sarebbe già allungato per ricomprendere l’attuale presidente di Acquedotto lucano spa, Rosa Gentile, a causa di un pranzo per gli auguri di Natale con funzionari e impiegati del dipartimento Infrastrutture della Regione, rendicontato per intero come «spesa per l’esercizio del mandato senza vincolo di mandato» nonostante ci fosse chi aveva pagato per sé. D’altra parte gli investigatori avrebbero integrato i loro calcoli in considerazione di chi ha depositato più fatture di quelle rimborsate.
Assieme ai 34 politici è stato chiesto il rinvio a giudizio anche di sei persone per reati collegati: il commercialista Ascanio Emanuele Turco, l’albergatrice Donata Santoro, i ristoratori Antonio Sanrocco e Rosa Amoroso, e i tabaccai Serena e Francesco Marino.

Gli unici due consiglieri per cui i pm hanno disposto lo stralcio ai fini dell’archiviazione, Enrico Mazzeo ed Erminio Restaino, erano accusati di essersi intascati in maniera indebita 275 e 240 euro. A entrambi veniva contestato di aver pagato per dei pranzi in concomitanza con il compleanno della moglie, in più col suo proprio a Restaino, e con quello della figlia a Mazzeo. Per fugare il sospetto che si fosse trattato di festeggiamenti privati hanno presentato entrambi una memoria difensiva in cui hanno documentato la natura politica delle occasioni. Mazzeo, in particolare, ha portato anche le foto della torta e del compleanno della moglie celebrato ben lontano dal ristorante in cui ha dichiarato di aver consumato soltanto un pasto frugale con i suoi collaboratori.

martedì 23 luglio 2013

Marco Travaglio : E Speranza sarebbe di sinistra?

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E Speranza sarebbe di sinistra?

di Marco Travaglio
Il capogruppo alla Camera del Pd sembra copiare le idee e le parole del Caimano. Vuole una legge contro le intercettazioni, si lamenta della carcerazione preventiva, tifa per l'elezione diretta del capo dello Stato. E attacca l'anti-berlusconismo nel suo partito. Che però non ha mai cancellato le leggi vergogna di B.
(22 luglio 2013)
Roberto SperanzaRoberto SperanzaSe Roberto Speranza fosse solo Roberto Speranza, cioè un trentaquattrenne funzionarietto del Pd lucano alla prima esperienza parlamentare, non ci sarebbe motivo per prenderlo sul serio. Ma siccome Roberto Speranza è da quattro mesi, non si sa bene come né perché, nientemeno che il capogruppo del Pd alla Camera, ci tocca.

Nelle sue copiose interviste sulla giustizia al "Foglio", al "Corriere" e così via, egli trova che il Pd debba «liberarsi del complesso di Berlusconi»: «Nella storia recente del centrosinistra un nostro limite è stato aver seguito per troppo tempo un carrozzone giustizialista che, complice un anti-berlusconismo sfrenato che ha fatto il gioco dello stesso Berlusconi, ci ha costretto a curvare la nostra identità sul nostro essere contro qualcuno e non a favore di qualcosa e ci ha impedito di affrontare alcuni temi che avrebbero dovuto far parte del nostro patrimonio genetico».

Essendo noto che nell'ultimo quinquennio Berlusconi ha perso milioni di voti da quando esplose l'inchiesta Ruby che lo inchiodava all'immagine, già dipinta dall'ex moglie Veronica e dal caso Noemi, di vecchio malvissuto che frequenta minorenni, alienandogli le simpatie vaticane e molti voti cattolici, non si comprende come l'anti-berlusconismo abbia fatto il suo gioco.

Né è dato sapere quando mai il centrosinistra abbia seguito il "carrozzone giustizialista", visto che in vent'anni non ha approvato una sola legge in favore della giustizia né contro la corruzione né contro la mafia, mentre non si contano quelle anti-giustizia, pro-corruzione e pro-mafia, e quando fu al governo non abrogò una sola delle decine di leggi vergogna varate da Berlusconi.

MA ECCO L'IDENTITÀ e il patrimonio genetico del centrosinistra modello Speranza: «Dobbiamo avere il coraggio di far diventare la parola garantismo una parola di sinistra, smettendola di tifare quando c'è un processo». Siamo proprio sicuri che il garantismo consista nel non "tifare quando c'è un processo"? Il garantismo è una corrente di pensiero che, da Cesare Beccaria in giù, si batte affinché ogni imputato abbia il pieno diritto di difendersi. 

Forse a Speranza risulta che in Italia vengano violati i diritti di difesa? E perché allora le corti europee, così solerti a condannare l'Italia per la lunghezza dei processi, dovuta proprio a un eccesso di garanzie formali (tipo i tre gradi automatici di giudizio, unici al mondo), non l'hanno mai condannata per violazione dei diritti di difesa? Può lo Speranza indicare quando, come e perché ciò avverrebbe? Sul "tifo" dinanzi a un processo, poi, bisognerebbe intendersi: augurarsi che un colpevole venga condannato non è giustizialismo, è rispetto per la Giustizia e per le vittime dei reati. «E' il momento», filosofeggia lo Speranza, «di riconoscere, senza schemi ideologici, che l'arretratezza del sistema giudiziario è uno dei simboli dell'arretratezza del Paese». Giusto.

Marco TravaglioMarco Travaglio RESTA DA CAPIRE come si manifesti quest'arretratezza, e perché: negli ultimi vent'anni, i governi di destra e di sinistra hanno approvato 110 leggi in materia di giustizia, riformando più volte la custodia cautelare e persino l'ordinamento giudiziario, oltre a intervenire continuamente sul Codice penale e di procedura. Ogni volta dicevano di farlo per rendere la giustizia più rapida ed efficiente, ogni volta ottenevano esattamente l'effetto opposto.

La colpa sarà dei giudici, dei pm, del carrozzone giustizialista, o dei politici di destra e di sinistra proni ai diktat di Berlusconi? Ed ecco le ricette di Speranza per liberarci dal complesso di Berlusconi: una legge contro le troppe intercettazioni sui giornali, una contro «l'abuso di carcerazione preventiva» (che in realtà non esiste, visto che a decidere sulla libertà delle persone sono un pm, un gip, tre giudici del Riesame e 5 di Cassazione), una per le "pene alternative" alla cella; e, fuori dalla giustizia, il sistema "semipresidenziale" con "elezione diretta del capo dello Stato". Bene, bravo, bis. Peccato che siano tutte proposte già fatte da Berlusconi. Ma, secondo Speranza, il miglior modo per liberarsi del complesso di Berlusconi è copiarlo. Furbo, lui.

lunedì 22 luglio 2013

Quella Frequenza (93,8) di BR2 sullo jonico deve chiudere perché abusiva.

E si ed è proprio vero , non è uno scherzo , dopo una nostra azione presso il tar del lazio e dopo aver bombardato il ministero delle comunicazioni e informato la procura della repubblica ,  affinchè la legge venisse rispettata , ci è arrivata via email questa nota:
“Con nota del 16 luglio 2013 l'ispettorato territoriale ha revocato l'autorizzazione al trasferimento dell'impianto di Basilicata radio Due da Croce di Raparo a Monte Sant'Arcangelo ed il contestuale cambio di frequenza da 94,300 MHz a 93,800 MHZ. L'emittente è  obbligata al ripristino delle condizioni tecnico operative dell'impianto antecedenti all'autorizzazione provvisoria del 25/7/96, oggetto di impugnativa da parte dell'emittente innanzi al T.A.R. che ne aveva sospeso l'efficacia (il giudizio è stato successivamente dichiarato perento).
Cordiali saluti
Il Dirigente
Dott. Giovanni Gagliano
Quindi da subito BR2 non può e non deve trasmettere su questa frequenza , perche come sostenevamo era abusiva. Oggi stesso allerteremo tutte le autorità preposte affinchè venga rispettata la legge.

Cronistoria:
data 15/5/2013 ho prodotto un esposto rappresentando, fra l’altro, quanto segue.
1) Opera, nel Comune di Sant’Arcangelo, una radio locale prima denominata Basilicata Radiodue e poi Bierredue. L’emittente aveva prima come titolare D’Agostino Filippo cui sono succedute prima la suocera e poi la figlia. Gestore di fatto dell’emittente è comunque il D’Agostino Filippo che non ha i requisiti per essere titolare di concessione.

 2) In data 22/8/1995 D’Agostino Filippo chiese l’autorizzazione a trasferire l’impianto posto in Croce di Raparo, in Spinoso, in quello di Monte Sant’ Arcangelo, in Comune di Colobraro, con cambio di frequenza da 94,300 a 
93,800.  Trattasi di trasferimento non consentito perchè dal centro interno della Basilicata ci si spostava sull’intera fascia jonica, e quindi in area completamente diversa. Fu concessa autorizzazione provvisoria. Tale autorizzazione, in data 
4/2/1998, veniva revocata con ordine di ripristino. Produceva il D’Agostino ricorso al T.A.R. Lazio che concedeva sospensiva.

 Senza qui ripercorrere l’iter del ricorso, vi è solo da ricordare che l’udienza fissata per il merito è stata rinviata ad istanza di parte.


3) Con il richiamato esposto del 15/5/2013 ho segnalato, oltre che all’autorità giudiziaria penale, la stranezza secondo  cui  un ricorso, dopo la  sospensiva, rimaneva pendente ancora per 15 anni. Il Presidente della II sezione T.A.R. Lazio, ricevuto il mio esposto, ha  dichiarato perento il ricorso dandomene comunicazione con lettera che in copia allego.

 4) Ho ritenuto e ritengo che, estinto il ricorso, l’ordinanza di sospensione degli atti impugnati abbia perduto ogni efficacia. Ho segnalato, quindi, al  Ministero dello Sviluppo Economico la circostanza chiedendo la disattivazione degli impianti.
Dopo una lunga sequenza epistolare con il ministero e missive alla procura di lagonegro  ( senza far chiamare da mia moglie nessun assessore regionale ) questo è epilogo di una battaglia di legalità. Adesso BR2 non può trasmettere su questa frequenza  (93.8), deve chiudere , può produrre un’altra istanza al tar contro il provvedimento, ma permane anche per noi che quella concessione è vietata dalle norme attuali.


domenica 21 luglio 2013

Ieri consegnato al ministro Cecile Kynge la lettera e il cd Della canzono L'africano Puzzone di Antonio Labate trasmessa dal pluricondannato Filippo D'Agostino di BR2

Intanto ringrazio tutti coloro che ieri hanno fatto si che avenisse questo imporatante incontro tra la me eil ministro dell'integrazione Cecile Kynge , in primis l'amministrazione di Matera e le associazione dei migranti , tra l'altro queste ultime si stanno attivando con i loro canali affinchè la questione travalichi i confini regionali e diventi questione nazionale e abbiamo incassato il risultato che si costituiranno parte civile nei procedimenti  penali  dopo le mie denunce  (due)  afrendomi tra l'altro la tutela legale.

Per me è stata una esperienza di lotta importante , ancora una volta ho trovato conferma di in questo paese , dove la politica è marcia , fatto di compromessi e familismo , nelle associazioni e nella loro organizzazione  un cittadino può trovare un punto   di riferimento importante a sostegno di una battaglia di civiltà. Un mondo quello delle associazione dei migranti che non conoscevo a fondo , ma in questa due giorni che ho vissuto di lavoro con loro a Matera  , ho scoperto una realtà ricca di umanità , impegno sociale e sostegno reale ai bisogni delle persone , scoperta che non potrà altro che che far si che io da oggi non possa non  dedicare parte del mio impegno a questa straordinaria umanità. Infatti martedì  grazie all'invito di questo blog , a Policoro sosterà il camper dei migranti per un monitoraggio della situazione delle condizioni di vita nel metapontino,

Tornando a noi , l'incontro con il  ministro che è durato pochi minuto ,è stato intenso ed emozionante , percepisci subito che ti trovi di fronte a una persona eccezionale ,  dove le ho consegnato la mia lettera aperta e il CD con la canzone Trasmessa da BR2 Basilicata scritta da Antonio Labate e Trasmessa dal  Pluricondannato Filippo Dagostino. Il ministro mi ha assicurato il suo interessamento. Mi è stato riferito che nel pomeriggio, l'argomento di conversazione tra alcuni partecipanti al pranzo e il portavoce della ministra è stato proprio il testo di questa canzone.

Lo stesso Tg tre ne ha dato notizia con un lungo servizio sul telegiornale , e la gazzetta del mezzogiorno ha accennato la notizia nel proprio articolo di apertura di sabato.

Continuerò questa battaglia (nonostante i sindaco di San'Arcangelo )  finchè  gli autori , i cantanti e la Radio  vengano condannati così come prevede la legge ,  questo impegno lo ho preso sulla tomba di mia madre etoipe che ho perso all'età di 7 anni,  costi quel che costi. Con me non sta solo la mia famiglia , le mie quattro sorelle africane , ma anche i tanti amici che in questi giorni mi stanno inondando di  telefonate  per esprimermi solidarietà,  scossi soprattutto dal comunicato del sindaco di San'Arcangelo  Domenico  Esposito , ma sa la s la casta difende la casta ., io lo voglio ricordare che  sono orgogliosamente  incensurato lui è un pluricondannato , mio padre mi diceva da piccolo che dovevo tenere a mente un vecchio detto roccanovese  : dimmi chi frequenti ti diro chi sei.............


venerdì 19 luglio 2013

Rimborsopoli lucana «C'è anche un filetto da 99 euro»

di FABIO AMENDOLARAHa portato a «risultati probatori davvero imbarazzanti» l’inchiesta sui rimborsi
illeciti per assessori e consiglieri della Regione Basilicata: lo hanno scritto gli investigatori, che hanno spiegato di aver messo insieme solo «fatti-reato oggettivamente ed inconfutabilmente riscontrati senza margini di dubbio». Ma i pm dicono anche: «La principale fonte di approvvigionamento illecito è stata ottenuta attraverso i finanziamenti ai gruppi».
 L’inchiesta sui rimborsi «a go go» del consiglio regionale di Basilicata - che  portò  all’arresto di tre consiglieri e all’esecuzione di otto ordinanze di divieto di dimora per altri otto consiglieri regionali - promette sviluppi. Ecco cosa anticipano i magistrati in un documento depositato tra gli atti dell’inchiesta: «L’integrazione probatoria - si legge nell’atto giudiziario - che verrà offerta dagli accertamenti sui contributi ai gruppi consiliari molto verosimilmente aggraverà la posizione di tutti i consiglieri, in quanto le verifiche sinora espletate sul conto dei consiglieri hanno dimostrato che la principale fonte di approvvigionamento è stata ottenuta attraverso i finanziamenti ai gruppi». 
Il Pd, dieci consiglieri regionali, incassava poco più di 12mila euro al mese. Il Pdl, otto consiglieri, diecimila euro. Il totale della spesa mensile è di 47mila euro. Spesa annuale: 565mila euro. Le indagini - riferite al periodo 2010-2011 - sono cominciate proprio da un gruppo consiliare e dai suoi rapporti con la dirigenza nazionale di un partito: un consigliere - sostengono gli investigatori - avrebbe approfittato dei fondi del gruppo. Solo successivamente si è deciso di estendere gli accertamenti ai consiglieri: gli elementi hanno aperto lo scenario che ha portato ai tre arresti dell’altro giorno e agli otto divieti di dimora. 
E ora a tremare sono i capigruppo. Negli atti raccolti dagli investigatori si trova anche uno scontrino per una spesa da cinque euro per un’acqua tonica, acquistata dal consigliere Gennaro Straziuso (Pd), a Bari, il 17 giugno 2010. E una cena in uno dei più noti ristoranti di Milano, specializzato nella cucina argentina: è il posto in cui sono stati spesi 394 euro (poi ottenuti come rimborso per l’attività politica e amministrativa) in piatti tipici dal capogruppo del Pdl alla Regione Basilicata, Nicola Pagliuca che è stato agli arresti domiciliari – che ha assaggiato un «Gran Lomo», filetto di manzo da 99 euro, e uno «Jamon Pata Negra» (prosciutto iberico) da 22 euro. C’è anche questo tra gli scontrini controllati dai carabinieri, dalla polizia di Stato e dalla Guardia di finanza.