lunedì 28 luglio 2014

Policoro : Appalto servizi sociali , Marrese (PD) chiede spiegazioni all'amministrazione , mentre per la Regione è un abuso.

Quando noi diciamo che il comune di Policoro è predisposto organizzativamente per violare le leggi. Qualcuno o più di qualcuno ci critica di esagerare. Ma noi con i fatti vogliamo dimostrare aime che tale nostra affermazione non è per nulla campata in aria anzi.
Su scuolabus abbiamo scritto, seguiremo la questione consapevoli che qualche risposta all’iniziative intraprese da noi avremmo riscontro a breve, oggi invece ci occupiamo dell’appalto dei servizi sociale un’altra perla di illeggittimità e irregolarita, provvedimenti ed atti degni deg cilindro  dell’  illusionista Silvan.
1) è una di decisione illegittima sul piano giuridico,La Legge quadro 328/00 stabilisce inoltre che i servizi sociali professionali e il segretariato sociale siano considerati a tutti gli effetti servizi essenziali, e pertanto devono essere garantiti ed erogati dalla PA”. Infatti la Regione Basilicata scrive in una nota (PEC)  del 2 Luglio protocollo 108432/1302 ai sindaci dei comuni  capofila degli ambiti e ai rispettivi assessori comunali dei servizi  sociali che  
Per superare problemi legati alla carenza di servizi e/o uffici capaci di saper "leggere" i bisogni, diorganizzare le attività tese a garantire interventi e prestazioni sociali e psico-sociali, la Regione, nell'ambitodei trasferimenti monetari per finanziare i Piani Sociali di Zona, ha trasferito e trasferisce anche i contributie conomici per il funzionamento a regime degli Uffici Sociali Comunali.Ciò ha consentito, da parte di ciascun Comune, di operare ed attivare convenzioni e rapporti con i"professionisti" sociali di che trattasi”
Continua la Regione sempre nella menzionata nota dicendo :Pur in presenza, quindi, di tale specifica erogazione economica, consolidatasi nel tempo, è statosegnalato che ultimamente alcuni Comuni in sede di rinnovo degli incarichi professionali, in maniera difforme da quanto espressamente previsto dalle direttive regionali di cui alla nota assessorile n.l02 del29/6/2001, punto 1 dell'allegato C -, che per pronta lettura si allega, stanno optando per l'affidamento del servizio sociale professionale a cooperative sociali e/o società di servizio.”
In poche parole la regione dice , non solo vi diamo i soldi , ma voi che fate , contravvenendo alle norme  esternalizzate i servizi.
Continua la Regione :” In quanto servizi essenziali, pur in mancanza di una specifica e diretta previsione nella norma sopracitata, è stata ritenuta inderogabile la necessità di coordinamento delle politiche e di omogeneità delle prestazioni in argomento che possono essere garantite solo con la gestione diretta dei servizi da parte dell'Ente Pubblico che ne garantisce la trasparenza. Inoltre l'esternalizzazione dei servizi sociali professionali di che trattasi può anche creare situazioni di conflitto tra le funzioni di controllore e di controllato oltreché rischi di mancanza di omogeneità dei servizi offerti.
Ribadendo quello che mesi orsono avevamo detto noi, ma loro incuranti delle leggi sono andati avanti , e noi più testardi di loro andremmo avanti. Il prezzo dei costi,  costi quel che costi lo faremo cacciare ai responsabili di questa schifezza , un’altra pagina clientelare e affaristica.
Subito dopo la risposta alla interrogazione del Consigliere Marrese che pubblichiamo, ed appena pubblicheranno il contratto con la cooperativa vincitrice dell’appalto , invieremo gli atti alla corte dei conti ed alla procura  , a quest’ultima riguardo alla composizione della commissione.
A nulla varrà anche il truchetto del piano triennale dell’occupazione varato dalla giunta  con 0 assunzioni ,un’alibi per giustificare sta schifezza , che smonteremo anche alla luce delle nuove norme legislative di Renzi che ha allentato le maglie in rapporto ai pensionamenti degli ultimi 3 anni , della serie qua nesciun e Fesso…….Vero SILVAN.

Il capogruppo consiliare del Partito Democratico al comune di Policoro, Gianluca Marrese, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta sul servizio di Assistenza Sociale nel centro jonico. Di seguito le richieste del consigliere:
“Il motivo per il quale non si è proceduto a programmare in tempo utile, all’interno del Servizio Sociale Comunale, la continuità dell’importante attività di Assistenza Sociale, atteso che sin dal 18/03/2011, data di stipula dei contratti di collaborazione professionale con numero due Assistenti Sociali, era ben nota la data della loro scadenza triennale;
Il motivo per cui, in prossimità della scadenza dei suddetti contratti di collaborazione professionale, con Determinazione Dirigenziale n.113/353 del 13/03/2014, in difformità alla normativa ed alle direttive regionali vigenti in materia, si è proceduto ad attivare la procedura per l’affidamento del servizio in argomento ad una ditta di fiducia, piuttosto che continuare nella gestione diretta attraverso nuova selezione delle due figure professionali necessarie;
Se, giusta richiesta del Dirigente Generale, nella veste di Comune Capofila si è provveduto a comunicare il contenuto della nota Prot. N.108432/1302 del 02/07/2014 della Regione Basilicata, Dipartimento Politiche della Persona ai Comuni ricadenti nel proprio Ambito di Zona;
Il motivo per il quale, in palese violazione delle disposizioni di cui alla nota Prot. N.108432/1302 del 02/07/2014 della Regione Basilicata, Dipartimento Politiche della Persona, con Determinazione Dirigenziale n. 355/917 del 15/07/2014, si è proceduto all’approvazione delle risultanze di gara ed all’affidamento del servizio alla ditta selezionata;
Si è proceduto a verificare se in capo al soggetto affidatario non sussiste conflitto d’interesse, atteso che la medesima Cooperativa gestisce anche tutti i servizi sociali territoriali per l’infanzia dell’intero Ambito Basso Sinni considerato che per analoga condizione, è stato interrotto l’affidamento dello stesso servizio alla Cooperativa Sociale Genesis;
Se per la copertura economica del servizio affidato si è fatto ricorso anche al fondo del piano sociale di zona, assegnato dalla Regione in misura del 50% della spesa complessiva del personale del servizio sociale comunale;

Di conoscere quali urgenti provvedimenti si intende porre in essere al fine di ripristinare la piena legittimità di atti e procedure al fine di garantire la regolarità del servizio di assistenza sociale professionale e di segretariato sociale”.