Le strade del signore sono
infinite , non finite invece sono quelle di Leone , non solo quelle di campagna
, ma anche quella nuova di zecca del prolungamento di via Siris , la strada che dovrebbe collegare la citta
con il quartiere Iazzo Ricino.
Siamo all’ultimo saldo il 5°,
e dopo un esborso che sfiora il milione di Euro la strada è ancora sgarrupata , in attesa di
un miracoloso collaudo.
Infatti l’ultimazione dei
Lavori è datata nel mese di giugno , tanto che ancora oggi si ci domanda se i
lavori sono stati contabilizzati e come questi sono stati fatti.
Una strada come si vede
dalle foto , incompleta , non solo esteticamente .Infatti il progetto
originario ed esecutivo (quindi senza possibilità di varianti se non per
questioni eccezionali) erano previsti 17 Pozzetti , e per ogni pozzetto due
caditoi per un complessivo di 34 , mentre a prima vista oggi risulterebbero invece otto pozzetti e 16 Caditoi , ci
chiediamo come mai, e se questo non pregiudica la funzionalità di questa
importate arteria. Così come ci chiediamo dove sono andati a finire i dieci
allacci di acqua potabile e gli allacci degli idranti per i vigili del fuoco ,
la cui presenza non riusciamo ad
individuare. Chiediamo all'amministrazione di indicarci dove siano , se ci sono
, oppure dobbiamo scomodare la famosa trasmissione di rai tre chi l’ha visto ?
Sempre nel famoso progetto
esecutivo erano previsti 20 cm di asfalto , di cui 10 di Tuvernat , 7 di
Blinder , tre di tappetino di usura.
Nella seconda variante ,
quella che noi definimmo da Truffa approvata con la delibera n° 27 del 23 febbraio 2013 , perche non faceva altro che autorizzare i
lavori che erano stati eseguiti (così come accertato dai carabinieri di Policoro) furono
tolti i 3 cm del tappetino , ma chiediamo a leone e i suoi prodi dove sono
finiti i 10 cm Tuvernat e i 7 cm di
Binder? O anche qui dobbiamo andare alla trasmissione chi l’ha visto ?
Siamo così certi di quello
che diciamo tanto che li sfidiamo a fare dei saggi , noi ci presenteremo senza
neanche i piccone , basteranno le dite per scavare e accertare la verità.
Inoltre come comunicatoci
dal consorzio di Bonifica , per il ponte sul fosso Ricino , non vi sarebbe
nessuna autorizzazione , quindi presumiamo come prevede la legge che anche all’autorità
di bacino non è stato chiesto nessun parere per l’incanalamento del fosso. E
visto che parliamo di sicurezza legata a un possibile straripamento del canale
, sarebbe bene che l’amministrazione smentisse questa nostra affermazione ,
oppure procedesse a regolarizzare la grave mancanza , tenuto conto che sulla
zona è previsto un importante insediamento di abitazioni.
Non vorremmo un giorno
batterci il petto e piangere le vittime imprecando contro la natura , mentre i
disastri hanno un nome e cognome .