lunedì 15 settembre 2014

L'ESTATE POLICORESE "CHI L'HA VISTA" LE MISTIFICAZIONI DI PADULA .

Hanno la memoria corta , hai la sensazione che ti vogliono prende in giro.
Le ultime dichiarazione sull’estate di Padula , sono strabilianti , generiche , piene di enfasi , che cercano di nascondere quello che si può definire un fallimento.
Si un fallimento , se si pensa alle risorse ingenti messe in campo  ( per le manifestazioni a Policoro tra soldi APT Comune Cosvip ecc. siamo sull’ordine di 150 mila , in gran parte concentrato nel mese di Agosto) e soprattutto  un fallimento in confronto alle intenzioni programmatiche annunciate in pompa magna dall’assessore Padula.

Intanto il Bando degli eventi , la prima versione abortì , infatti ne dovettero fare un altro , diverso meno astruso e burocratico. Partito a maggio il bando partorì a metà  luglio . Alcune manifestazioni uscite da quel Bando non si sono neanche svolte , a dimostrazione della bontà di allora delle nostre ragioni.
La delibera inoltre era un copia ed incolla , vizio questo molto diffuso , che di per se non è un peccato mortale , anzi , ma sarebbe bene citare le fonti. Questo a dimostrazione che non si hanno idee , ma quando copiano lo fanno anche male , quando va bene , ma in alcuni casi non sanno neanche il significato di quello che hanno copiato.

Era il 18 aprile quando Padula dichiarò che: L'obiettivo più grande che abbiamo – ha spiegato Padula – è quello di destagionalizzare e di partire il prima possibile. Infatti quest'anno Siritidestate partirà già a giugno e questo è importantissimo.”
Infatti la cartellonistica di siritede estate 2014  , non è uscita a giugno ma solo a fine Luglio , altro che destagionalizzare……..
Ma le fanfaronate di Padula non finiscono qua , infatti l’assessore dichiarò : “ : “Padula ha poi spiegato tutti gli aspetti che si muovono attorno al concetto di città turistica. A cominciare dal Museo della Siritide, “il cui obiettivo principale - ha spiegato l'assessore – è quello di inserirlo all'interno della città attraverso l'organizzazione di un evento in stile “Colobraro” nel Parco Archeologico, che avrà la finalità di collegarlo in automatico alla zona Castello e ai Casalini e di farlo rivivere”. Oltre all'organizzazione dell'evento, l'amministrazione ha rivelato che, molto probabilmente, le Tavole di Eraclea, le cui originali sono conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nel mese di luglio torneranno a Policoro.
Intenzioni queste bellissime , ma a che chiedono l’intervento di CHI L’HA VISTO.
L’uniche tavole Heraclea che abbiamo visto sono quelle del PREMIO costato una barca di soldi , nato dall’asse Leone – Vetere- Braia , alla cui rendicontazione aspettiamo il comune, per gli evidenti profili penali.
Che cosa è stata l’estate Policorese è testimoniato dal Buon articolo fatto di interviste agli operatori di Gabriele Delia  che pubblichiamo qui sotto , nulla a che vedere con i centomila delle frecce Tricolori o la notte Bianca dei 50 mila di Serafino di Sanza . Ripetitiva ed agostana , con l’unica nota positiva , quella del risveglio del centro grazie soprattutto alle sere organizzate dal Bar dei Portici , per il resto solo noia.

POLICORO – Si chiude prematuramente, causa maltempo di questo inizio settembre, la stagione estiva in riva allo Jonio, sponda Policoro. Estate caratterizzata da piogge e vento per una buona parte. Come ogni anno cerchiamo di fare il punto della situazione turismo nella città jonica. Siamo partiti da Torremozza, precisamente dalla cittadella sull’acqua di Marinagri, contattando Marco Vitale, figlio del patron Enzo: “Diciamo che a giugno e luglio il turismo è di fine settimana; ad agosto fino al 5 niente di particolare, mentre dal 9 e fino al 23 c’è stato il tutto esaurito e fino al 31 si è vista gente. A settembre poca roba, tranne un convegno di fisica nucleare che si terrà qui da noi dove si registrano delle presenze. Rispetto all’anno scorso siamo andati peggio a luglio e meglio ad agosto; giugno e settembre le stesse presenze più o meno”. Dal turismo d’elite ci siamo spostati poi sul Lungomare centrale di via Lido dove ce n’è uno più di massa. Già dai primi giorni di settembre molti operatori hanno sbaraccato, nel senso che hanno smontato il lido mobile o chiosco dichiarando conclusa, dal loro punto di vista, la bella stagione. Tra i lidi aperti “La Stiva” di Michele Colucci, una volta la Mecca del turismo jonico fino agli anni ’90: “Abbiamo lavorato un mese in più per fare lo stesso fatturato del 2013. L’estate si è concentrata in una settima dall’otto a subito dopo Ferragosto, poi un po’ di gente che con il passare del tempo è diminuita sempre di più. Rispetto agli altri anni ho notato un accorciamento del periodo di maggiore affluenza che prima durava anche quindici giorni, mentre nel 2014 è stato di circa una settimana. Forse chi sta da questa parte (lato sinistro quando si arriva da via Lido ndr) ha pagato dazio dei pochi eventi svoltisi a parte una manifestazione cinofila e una religiosa”. Di fronte lo “Smitmer Sun Smine” ha chiuso i battenti il 31 agosto e così andiamo a trovare Rocco Tarsia nel pub “Smitherson” di via G. Cesare nel centro urbano: “Quest’anno ho avuto un calo di fatturato del 50% nonostante abbia aperto prima rispetto al 2013 e abbia contenuto i prezzi delle bevande; nell’ultima settimana di agosto ho lavorato bene per il resto ordinaria amministrazione”. Dall’altro lato della Duna attrezzata anche la “Friggitoria” è closed già da qualche giorno, ma siamo andati alla ricerca di Antonio Scarcia e famiglia: “Luglio e settembre meglio un anno fa, agosto si è lavorato”, osserva Antonio che nel quartiere Delfino/Marina Azzurra gestisce il ristorante “La Rosa dei venti”;  “purtroppo però –aggiunge la moglie- da noi la stagione è troppo corta: un mese appena”. Continuiamo il nostro tour della Duna attrezzata e ci imbattiamo in Giuliana Vitarelli del chiosco “Camelot Beach”: “Non so gli altri ma anche noi fino a luglio siamo stati fermi, mentre dal 5 agosto e fino alla fine del mese  si è lavorato. Non posso fare paragoni con il passato perché quest’anno è la prima volta che apriamo anche se nel 2013 avevamo qui vicino un ristorante, ma paragoni non se ne possono fare perché hanno due gestioni diverse, il secondo sicuramente ha più costi”. Infine Gianni del “Terzo Girone”, l’ultima attività mobile aperta domenica scorsa: “I titolari Nicola ed Angela sono stati coraggiosi e non demoralizzarsi di fronte al fatto che fino al 31 non c’è stato movimento; fortunatamente dal 5 fino ai primi giorni dopo Ferragosto si è vista molta gente; finito l’effetto del giorno dell’Assunzione tutto purtroppo è ritornato alla normalità”. Il leit motiv di tutti gli operatori da noi sentiti è che l’estate continua a durare ancora troppo poco.
Gabriele Elia