lunedì 20 ottobre 2014

Via Siris: solo il prolungamento di una strada o anche di un certo modo di fare? Rubberia o sciatteria ?


Tra le notizie apparse sul blog di Ottavio Frammartino  una in particolar modo non può essere sottaciuta, ma pretende una risposta documentata e chiara da parte delle istituzioni.
Il 17 settembre il suo blog ha raccontato di una "strada ancora sgarrupata", nonostante il Comune di Policoro sia arrivato al quinto esborso per un ammontare che sfiora "il milione di euro".
Fin quì la notizia potrebbe anche non avere alcuna importanza, nel senso che -  essendo la strada ancora in attesa di collaudo - potrebbe trattarsi semplicemente di un lavoro non ancora ultimato.
Però Frammartino aggiunge altri particolari. Innanzitutto ci dice che la data della consegna dei lavori era prevista per giugno, ma soprattutto afferma che - in seguito al confronto fra il progetto "originario ed esecutivo" e ciò che ha visto percorrendo la strada a lavori eseguiti - ha registrato parecchie, gravi, incongruenze. 
Eccole:
- Nel progetto erano previsti 17 pozzetti - l'occhio umano che ha perlustrato i luoghi ne è riusciti a scorgere solo 8;
- per ogni pozzetto, nel progetto, erano disegnati 2 caditoi, per un totale di 34 caditoi - sempre lo stesso occhio ne ha registrati solo 16;
- il progetto garantiva 10 allacci di acqua potabile e gli allacci degli idranti per i vigili del fuoco - questa volta l'esploratore della strada non ne ha visto nemmeno uno;
- stessa cosa dicasi per il materiale previsto, cioè 20 cm di asfalto, 10 cm di Tuvernat , 7 cm di Blinder e 3 di tappetino di usura - nuovamente il blogger si chiede: dove sono andati a finire 17 cm fra Tuvernat e Blinder? Per i 3 centimetri di tappetino, era intervenuta ad eliminarli una variante, definita da Frammartino "variante truffa" perchè a suo dire aveva autorizzato lavori già eseguiti, ma degli altri 17 cm fra Tuvernat e Blinder che ne è stato?
- Sempre secondo quanto apprendiamo dal suo blog pare che il Consorzio di Bonifica  non avrebbe rilasciato alcuna autorizzazione per il ponte sul fosso Ricino, il che lascia intendere al blogger  che nessun parere si è potuto chiedere all'autorità di bacino, com'è obbligo di legge per un canale a rischio di straripamento su una via così importante per la città come via Siris.
Di tutti questi elementi, Frammartino è talmente certo che chiede espressamente all'amministrazione di essere smentito oppure querelato. Non lo  ha chiesto solo su internet, ma anche con una lettera indirizzata al segretario comunale, al sindaco e per conoscenza alla corte dei conti. Ha chiesto inoltre, in maniera ufficiale, di verificare quanto ha scritto e, a verità riscontrata, di attivare immediatamente le polizze attivate dall'appaltatore affinchè, a garanzia della corretta esecuzione dei lavori, il Comune di Policoro trattenga quanto necessario per l'ultimazione... a regola d'arte. Questo per non far pesare di nuovo tali "disservizi" (se non disastri trattandosi di una strada in prossimità di un canale a rischio esondazione) sulle tasche e sulle vite dei policoresi e sull'idreologia del nostro territorio, che poi chissà perchè continuamente si allaga ad ogni pioggia un pò più abbondante.
Noi non sappiamo altro di questa faccenda se non quello che abbiamo letto, ma a nome della città intera, a questo punto, pretendiamo un chiarimento esaustivo. Non un comunicato stampa pieno di aggressioni e offese, ma carotaggi dell'asfalto, le verifiche che ha chiesto Frammartino. Non per una questione di lotta politica, come qualcuno tenta di menarla ogni volta, ma per una lotta di civiltà, giustizia e progresso, nella quale il Comune di Policoro deve esserci alleato, non nemico, se è vero che come noi persegue il bene comune.
Di fronte a rischi così gravi, ma anche semplicemente di fronte a qualsiasi altra strada della città, pur senza rischi di allagamento (e non poche volte abbiamo visto logorarsi strade da poco costruite da queste parti), l'amministrazione comunale è obbligata a dare risposte (non solo a parole ma soprattutto nei fatti). Possono dirci quello che vogliono, aggredirci come al solito anche dopo questo comunicato, ma alla città devono rispondere (coi fatti, non solo a parole). 
Tratto da Karakteria.org