venerdì 21 novembre 2014

Un imprenditore di Policoro per protesta con il camper davanti alla Regione. Quando la burocrazia uccide le imprese.

 Mario Salerno, direttore di una scuola di formazione professionale privata di Policoro
legalmente riconosciuta da Regione e Provincia, sarà oggi, 18.11.14, dalle 10.30 in poi, con il suo camper, davanti alla sede dell'assessorato regionale alle politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca per protestare. Perchè? “Perchè da settembre – ha risposto – sono in attesa di ricevere gli attestati da consegnare agli iscritti ai corsi ultimati nel giugno scorso con l'esame davanti alla prevista commissione provinciale. Ma da allora niente. Un mese fa, dopo mie rimostranze bonarie, l'assessore Raffaele Liberali, finalmente, li ha firmati. Uno, due giorni per protocollarli e poi sarei andati a prenderli di persona a Potenza per consegnarli agli aventi diritti ed incassare il corrispettivo spettante per l'attività di formazione prestata. Invece...”. Invece? “Mi sono stancato di telefonare. Mi hanno detto che si è rotto il sistema informatizzato del protocollo dell'assessorato. Da un mese! Ed io non so cosa rispondere ai corsisti in attesa di ricevere il “pezzo di carta” che permetterebbe loro o di aprirsi in proprio una attività o di lavorare per conto terzi. Si tratta, per lo più, di corsi da estetista e di somministrazione e commercio di alimenti e bevande. Gli attestati sono a loro necessari. Poi, con queste voci su corsi di formazione falsi in molti pensano a male. Ecco perchè ho deciso di uscire allo scoperto e di far sentire le mie ragioni. Oggi piazzerò il camper davanti all'assessorato e non me andrò sino a quando non mi consegneranno i diplomi firmati un mese fa dall'assessore Liberali”. Il nostro interlocutore non si è fermato più di parlare. Si è detto esasperato dalla situazione che sta vivendo che si ripercuote pesantemente sulla sua attività. Ma ci sono altri due motivi per cui ha deciso di protestare. Il secondo: “L'inerzia e la mancanza di provvedimenti nei confronti di quegli enti di formazione che, contrariamente a quanto previsto nelle linee guide della Legge regionale n. 33 / 03, hanno organizzato corsi per Operatori socio sanitari (Oss) fasulli illudendo e danneggiando centinaia di disoccupati grazie a materiale pubblicitario ingannevole che coinvolgeva la stessa Regione”. Ed il terzo motivo della protesta? Salerno: “L'azione intrapresa dalla Regione nel voler affidare, in esclusiva, i corsi per i citati Oss alle Asl mentre nelle altre regioni detti corsi sono di competenza di tutti gli Enti privati legalmente riconosciuti”.
Di Filippo Mele 
Gazzetta del Mezzogiorno