venerdì 12 dicembre 2014

Corruzione e turbativa d' asta , per l'affare petrolio condannato il deputato PD Margiotta

 Il PM Woodcock
 Ieri la corte di appello di Potenza , ribaltano la sentenza di primo grado è condannano il deputato PD filo Renziano e Pittelliano Margiotta  a un anno a un anno e sei mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici (pena sospesa) per turbativa d’asta e corruzione in riferimento a un appalto per la costruzione del Centro Oli della Total in Basilicata. I reati sono quelli gravi , gravissimi per un politico , l'affare è quello del petrolio che uccide la politica ma che ha arricchito le tasche di tanti farabutti. 

S. Margiotta
L'on. Margiotta, doveva  rispondere di una somma (200 mila euro) che l'imprenditore Francesco Ferrara gli avrebbe promesso in cambio di un interessamento del parlamentare e di una sua azione a proprio favore.  L'inchiesta iniziata dal  pm Woodcock  e proseguita dalla Pm Napoletana Triasse e Colella ,  addebitavano a  Margiotta  il di aver fatto valere il suo potere e la sua influenza di parlamentare e di leader del Partito democratico della Basilicata per favorire l'aggiudicazione degli appalti alla cordata capeggiata da Ferrara. In questo senso si sarebbe impegnato a fornire informazioni privilegiate al gruppo di imprenditori e a fare pressioni sui dirigenti della Total, società titolare di una delle concessioni per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi della Val d'Agri.  

 L’ultima inchiesta aveva portato alla luce elementi derivati da intercettazioni telefoniche e ambientali che puntavano dritto ad un giro di tangenti che l’imprenditore di Policoro Francesco Ferrara elargiva a politici e membri che potevano accelerare i lenti processi burocratici e girare a proprio favore l’esito di alcune gare d’appalto riguardanti i lavori per l’estrazione del petrolio.

Margiotta è uno di quelli che ha difeso a spada alzata lo sblocca Italia , schierandosi con Pittella e Renzi nell'utilità di far diventare la Basilicata una gruviera petrolifera , aprendo una polemica violenta con l'altro deputato del PD Folino , che al contrario si è autosospeso perchè non convinto dallo sblocca Italia.

Ieri Margiota ha dichiarato ai giornali «Oggi ho subito un’ingiustizia di cui non riesco a farmi una ragione, combatterò, ricorrerò in Cassazione e sono certo che in quella sede farò valere le mie ragioni. Ma nel frattempo, a tutela del mio partito, che amo e per il quale ho sempre lavorato, mi autosospendo dal Pd e da ogni carica, dal gruppo dei Senatori dei democratici, nonché da Vicepresidente e componente della Commissione di Vigilanza Rai». Dice sempre così ,infatti anche quando fu rinviato a giudizio si è autosospeso , in reatà continuo la sua azione e soprattutto incasso lo stipendio. Chi sà se al rotamatore Renzi e al Gladiatore Pittella basterà , visto l'aria che tira , o fanno solo choacchere quando parlano di Linea dura contro i Ladri e lo schifo ?