sabato 6 dicembre 2014

“E' UN'AGGRESSIONE INAUDITA. IL PRONTO SOCCORSO E' INSICURO”

POLICORO. TARSIA (CITTADINANZATTIVA) E DE ROSA (UGL SANITA') INTERVENGONO SULLE CARENZE DELL'OSPEDALE

POLICORO – “L'aggressione al primario del pronto soccorso dell'ospedale Giovanni Paolo II
A. Tarsia Pres.te Cittadinanza Attiva
°, Rocco Di Leo, è inaudita ed ingiustificabile. Ma discende dalle gravi carenze dell'importante struttura a servizio dell'arco jonico appulo – calabro – lucano. Non sono possibili, come abbiamo verificato quest'estate ed anche in questi giorni, 12 ore di attesa da parte dei pazienti”. Lo ha detto Maria Antonietta Tarsia, segretaria regionale di Cittadinanzattiva, all'indomani dell'ennesimo fatto di cronaca nera accaduto nel nosocomio del centro jonico. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Michele De Rosa, segretario regionale dell'Ugl sanità di Basilicata. Ma ecco ancora Tarsia che sembra replicare alla Asm: “Occorre dotare ognuno dei tre turni di due medici al posto di uno soltanto, come avviene ora. E va ridotta la lunghezza di quello notturno dalle 12 ore attuali con la possibilità di prosecuzione in mancanza dell'arrivo del medico del turno successivo. Va nominata, ed è assente da circa 4 anni, una caposala. Ed occorre adeguare il numero di infermieri ed ausiliari. Di più. Il pronto soccorso di Policoro è attivo solo sulla carta perchè l'Obi (Osservazione breve intensiva) non è mai entrata in funzione per la carenza di medici e paramedici”. Ma l'elenco delle doglianze non è finito: “Il posto di Polizia, istituito dopo l'aggressione ad un altro medico, il dottor Pasquale Suriano nel settembre 2013, è distante dal “cuore” del Ps. Va spostato lì dove attendono pazienti e familiari. Poi, se l'agente di Polizia è presente solo dalle 8 alle 14 a cosa serve? Il posto di Polizia deve funzionare 24 ore su 24. Così, una guardia giurata deve stazionare nella struttura di emergenza – urgenza”. “Quello verificatosi a Policoro – ha aggiunto De Rosa (Ugl) - è un episodio deprecabile. Numerosi sono stati gli episodi di violenza in un nosocomio in cui i cittadini si recano per curarsi e non per assistere ad aggressioni verso il personale medico e infermieristico costretto a svolgere il proprio lavoro in emergenza e operando sempre in condizioni difficili. Per noi, non se può più. Né vogliamo aspettare che ci scappi il morto. Auspichiamo di non ritrovarci più a commentare fatti simili invitando la Direzione Asm a far pervenire richiesta al prefetto di Matera affinché rafforzi i servizi di sorveglianza potenziando il già esistente posto fisso di Polizia attivandolo 24 ore su 24”.

Tratto dal blog di F. Mele