venerdì 31 ottobre 2014

La spazzatura ? Io non Pago , è una tariffa ingiustificabile , una Truffa.

F.to di ieri tratta da FB
Questa Tassa della spazzatura aumentata a dismisura è  ingiustificabile  , per cui non pagare non è un atto eversivo , ma legittima difesa.
E’ lo stesso mancato assessore Lippo a darci le motivazione per la nostra decisione , infatti Lippo dice nel comunicato che ad oggi “è iniziata in Città la distribuzione dei bidoncini da utilizzare per il nuovo servizio di raccolta differenziata che verrà avviato nelle prossime settimanequindi ad oggi il servizio non è partito come tutti noi sappiamo , e allora perche paghiamo la tariffa come se il nuovo appalto fosse a Regime ? Questa si chiama TRUFFA.
Lo stesso Sindaco , in una risposta  degna di un autore del surrealismo risponde a una interrogazione al consigliere Di Pierri che gli chiedeva Lumi sulla raccolta dei Rifiuti , rispondendo  che alla TRA.DE.CO. sono state notificate :
1)mancato avvio comunicazione e distribuzione materiale
2)mancato adeguamento del CCR e mancato allestimento isola ecologica a mare
3)mancato allestimento ufficio di rappresentanza
4)mancato acquisto mezzi nuovi per l’esecuzioni del servizio
5)mancata istallazione dei cestini
6) conferimento non autorizzato di rifiuti al CCR
7)mancato raggiungimento obbiettivo del 55% di raccolta differenziata
8)mancata esecuzione di quando previsto all’art.22del DTP (pulizie caditoie ed altro)
A questo punto di viene da dire , di cosa stiamo parlando visto tutte queste contestazione che con un’amministrazione normale dopo sei mesi  di disservizio avrebbe portato a decisione drastiche ?
Eppure Leone e Lippo che hanno portato il costo della spazzatura dalla somma 1.700. 000 euro a 3.650.000 , sono oggi i maggiori sponsor in difesa della TRA.DE.CO , tanto il conto salato lo pagate voi ,proprio voi , infatti io non Pago , e continuo a sfidarli a sanzionarmi …………
Martedì alle 19.30 Riunione operativa presso Karakteria per decidere le iniziative da intraprendere contro questa vera e propria TRUFFA.


giovedì 30 ottobre 2014

Follia in pieno centro di Policoro, Rumeno aggredisce carabinieri e si taglia i polsi e L'addome

 Una  notte di follia quella dell’altra notte nel pieno centro di policoro, autore un
una scena del Film  Arancia meccanica
Rumeno

Scena degna  del Filma 2Arancia meccanica o megio«sballato come un'arancia meccanica» per un cittadino rumeno in preda ad un autentico attacco d'ira nel centro urbano di Policoro.
Per calmare ci sono voluti addirittura una buona dose di sedativi dei sanitari di  Basilicata soccorso. 
l'uomo ubriaco fracido ha aggredito gli stessi carabinieri che erano intervenuti per calmarlo.  Fuggito alla cattura degli stessi si è recato nella propria casa dov'é con brobabilmente con una lametta   si é tagliato prima i  polsi e poi l'addome. Impressionante (secondo alcuni testimoni) era la quantità di sangue che sgorgava  via in tutte le parti.
 I carabinieri sono stati costretti a chiamare i rinforzi per poter bloccare il Rumeno. e anche l'intervento dei sanitari accorsi per curarlo non sono serviti a calmarlo anzi si è svincolato anche da loro. Dopo un ora finalmente dopo vari inseguimenti sono riusciti a calmarlo e a sedarlo , accompagnandolo nel vicino ospedale di Policoro. l'uomo adesso in stato di fermo per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Nella colluttazione anche alcuni carabinieri è un medico sono rimasti feriti. Un'altra giornata di ordinaria follia a Policoro.

mercoledì 29 ottobre 2014

Variante Iazzo Ricino : tra falsi D'autore e speculazione pura

La variante Iazzo Ricino , abbiamo dimostrato come come questa sia stata eleborata dal
Fantomatico GIOVANNI (CHI è GIOVANNI) e che le tavole fossero tutte provenienti dal sever di una società di professionisti che fa a capo al Consigliere Vetere. La cosa di per se consiglierebbe prudenza e ripensamenti , visto che questa società potrebbe avere interessi diretti nel contratto di quartiere , e politicamente dovrebbe imbarazzare Leone , il sindaco che aveva promesso ai cittadini trasparenza e cambiamento sulle questioni urbanistiche , che invece oggi troviamo alleato a chi fino a ieri sia in consiglio che nei palchi ha riservato parole dure di immoralità e quant’altro.

Leone ostaggio di Vetere o Vetere così bravo da aver imbavagliato Leone ?
E poi ci sono i trentini che su questa questione hanno voglia di salvaguardare qualche interesuccio , la mediocrità non ambisce a grande cose ,  piccole cose intendiamoci , ma lo stesso deprecabili, eppure i ragazzini dovevano rappresentare il cambiamento.
Poi c’è UTC del comune , asservito , a queste logiche di basso profilo , lo stesso ufficio che Leone aveva promesso di cambiare , ma che oggi possiamo dire che  ha cambiato Leone , anzi    Lopatriello e soprattutto Di Sanza ne conducevano il gioco , Leone consensualmente li subisce. 

Oramai l’urbanistica a policoro non vi è una programmazione , ma vive alla giornata e sull’emergenzialita , con molta  approssimazione , e con la supervisione del Consigliere Vetere vero motore di questa amministrazione.

Ma ad oggi pur essendo scaduti i trenta giorni previsti dalla legge , dal momento del deposito delle carte dellla variante , non vi è traccia nè della convocazione del consiglio comunale ( questa variante attuativa  come più volte ha sentenziato il consiglio di stato e la corte è di competenza del consiglio ) nè vi è traccia di una delibera, Che Fino ha fatto ?

Ma le sorprese non finiscono qua , Oltre a Giovanni , oggi abbiamo un’altra certezza , che le carte depositate al dipartimento del territorio dei beni ambientali della Regione , non sono firmati dal progettista indicato dalla delibera del comunale , cioè dal Ingegnere Delli Veneri , ma tutti gli elaborati riportano un’unica e sola firma,  quella dell’ingegnere De Marco , quindi abbiamo tre verità o tre falsi d’autore .

Allora chiediamo al segretario ( prima di chiederlo ai carabinieri) chi è Giovanni ? chi è il progettista della variante , il Dirigente o l’ing.re elettronico ? Vi è un servizio d’ordine che attribuisce questo incarico al dipendente ? Oppure questo progetto è stato elaborato da altri e chi sa dove ,  ed è stato  firmato dal più debole della catena di comando per coprire cose indicibili ?
In mancanza di risposta positiva , chi si nasconde dietro il dito è per quale inconfessabile fatto ?
Non ritiene abnorme quello da me affermato , da accertarsene e in caso che le circostanze fossero vere , in autotutela di ritirare gli atti , e seguire un iter meno artificioso e carico di mille incrostazioni che sanno di marcio ?  
Aspettiamo sollecita risposta………….visto che la paghiamo anche perché faccia il responsabile dell’anticorruzione …anzi le riconosciamo anche il premio di produttività

Policoro è Tua

Ottavio Frammartino

martedì 28 ottobre 2014

Vergognosa Tassa dei Rifiuti a Policoro , oggi la data della discussione in commissione Tributaria

Scrive oggi l’avv.to Bellizzi sul suo profilo FB che :
RIMBORSO TARSU. LA COMMISSIONE TRIBUTARIA DI MATERA COMUNICA AL MIO STUDIO LEGALE, LA DATA DELLA DISCUSSIONE DEL RICORSO , continua :
Ho inoltrato ricorso in Commissione Tributaria di Matera contro il rifiuto del Comune di Policoro di rimborsare/ridurre la Tarsu. La richiesta si basa sul disservizio della raccolta dei rifiuti a Policoro e il conseguente diritto dei cittadini di ottenere la riduzione, oppure in caso di avvenuto pagamento, il rimborso della tariffa. Oggi la Commissione Tributaria di Matera mi comunica, via pec, la data di discussione della causa. Su questa questione che interessa e riguarda non solo il singolo ricorrente, ma ben 1.000 cittadini di Policoro che hanno presentato istanza di rimborso/sgravio,ci sarà...battaglia

La tassa che aumentata del 100% rispetto a quando questi signorotti hanno preso il comune , e del 50% rispetto allo scorso anno è ingiustificabile oltre che  insopportabile. Oggi mediamente un nucleo familiare paga dai 360 ai 400 euro a fronte dei 120-140 dell’ultimo bilancio della passata amministrazione.
Leone inoltre sta cercando di fuorviare le sue irresponsabilità (o responsabilità) additando ad altri la questione smaltimento. Che il sistema basilicata sui rifiuti fosse marcio e poco funzionale lo si sapeva da molto tempo , infatti uno degli addebiti che muoviamo a questo appalto è quello che il comune si è accollato lo smaltimento dei rifiuti , una scelta questa da Pazzi .
Questo appalto lo ripetiamo vinta dalla stessa ditta con qui si era fatto la rescissione consensuale , rescissione costata esborsi notevoli al comune, ha modalità ed condizioni sfavorevoli ai cittadini , inutile che Leone e i suoi Leoncini trovino altri capi , una fantomima quella di coinvolgere la provincia , le sue responsabilità su questo furto ai cittadini è tutta nelle sue scelte scellerate.

La nostra battaglia continua , con altre iniziative 2 °Parte

domenica 26 ottobre 2014

RIFIUTI ! NON PAGO , ANZI LI DENUNCIO

Rifiuti ! io non pago Niente raccolta differenziata NIENTE SODI DA PARTE MIA: è danno
erariale per mancato guadagno
Non pago, ebbene si,  quello che per uno di sinistra era un tabù , quello che le tasse si pagano comunque , questa volta ritengo  di sfatare questo Tabù. Questa tariffa per la raccolta dei rifiuti, una vera è propria TRUFFA. 
Pago un servizio che non mi è stato dato , pago una differenziata che non è mai partita , pago solo i costi di un appalto rifatto , con servizi più o meno uguali a quello precedente , di cui l’unica differenza è il raddoppio del costo, anzi della tariffa.
Questa della questione spazzatura e dell’appalto di Policoro, come ho detto la settimana scorsa al Vicepresidente della commissione antimafia , dovrebbe interessare gli organi della giustizia amministrativa e la procura per gli eventuali risvolti penali .
Non pago perché non ho i corrispettivi servizi , non pago perché non mi va di essere spennato come lo scemo del villaggio , non pago perché ritengo questa tariffa sproporzionata e non pago perché sfido Leone e i suoi Leoncini ad applicarmi una qualsivoglia sanzione , e qui li voglio.
Non solo non pago ma cercherò di far pagare a loro gli  immensi danni che stanno producendo ai cittadini e alla città.
 Infatti  in settimana ci attiveremo insieme al consigliere Di Pierri di Policoro Futura per presentare una SEGNALAZIONE  alla corte  dei conti per la mancata  effettuazione della raccolta differenziata (articolo 181, Dlgs 152/2006), obbligatoria per legge, che nel caso in specie comporta un danno all'erarIo quantificabile nella differenza tra gli introiti ottenibili dalla vendita dei rifiuti differenziati e quelli effettivamente incamerati. Chiederemo che vengano citati a giudizio gli attuali amministratori per la mancata raccolta differenziati per gli anni 2012-2013- 2014  per non aver posto in essere tutti i provvedimenti necessari nei confronti della tradeco affinchè rispettasse il contratto e svolgesse i servizi nel rispetto di tutte le leggi vigenti , quindi anche quello di raggiungere le percentuali di raccolta differenziata (il contratto prevede 55%di raccolta differenziata la legge minimo 45% attualmente siamo al 12%)
Personalmente Chiederò anche l’accertamento della correttezza contabile per la risoluzione consensuale  del precedente contratto che è costato migliaia di euro alle Tasche dei Policoresi , una vera e propria regalia , invece vi erano tutte le condizione per una risoluzione unilaterale e con addebito.


1° Parte 

Era già morta e continuavano ad operarla .Arrestati medici del San Carlo di Potenza

 Sarebbe bastato «l’uso di un semplice dito» per evitare l’emorragia che ha provocato la morte della paziente. Poi si è aggiunto almeno un altro errore nel tentativo di ripararla. E quando la situazione era già compromessa sono andati avanti lo stesso operando per ore, dalle 9 di mattina alle 5 del pomeriggio, su un corpo non-vivo. Per quanto ancora animato dalle macchine e dai medicinali. Solo per sfuggire alle loro responsabilità.
Sono agli arresti domiciliari da ieri mattina con l’accusa di omicidio colposo: il primario del reparto di Cardiochirurgia del San Carlo di Potenza Nicola Marraudino; e i medici Matteo Galatti e Michele Cavone.
Cavone è la voce registrata nelle intercettazioni shock divulgate alla fine di agosto che hanno portato il caso alla ribalta nazionale. Ma a quel punto le indagini degli agenti della mobile del capoluogo, coordinati dal pm Annagloria Piccininni, erano in stato avanzato. E la confessione del chirurgo che ammetteva di aver «ammazzato» la 71enne Elisa Presta è servita soltanto a confermare il quadro già emerso.
Per il gip Amerigo Palma c’è il rischio concreto che i 3 medici indagati commettano altri danni se non messi in conduzione di non nuocere, per motivi diversi. Come «l’incapacità professionale» di Galatti; la «disinvoltura» e la «mancanza di scrupoli» del primario Marraudino, che è accusato anche di falso nella compilazione dei registri operatori; o l’omertà di Cavone.
Di un «clima di omertà, probabilmente strumentale per altri scopi», il gip parla in riferimento all’intero l’ambiente ospedaliero. Se si considera «che quanto è oggetto della presente indagine - spiega sempre il gip - non sarebbe mai venuto alla luce se non fosse stato inviato in Procura un esposto anonimo, e che solo nell’agosto 2014 sono state fatte pervenire a un quotidiano online alcune registrazioni particolarmente significative».
Il magistrato individua anche l’autore di quelle “intercettazioni” in un collega di reparto dei tre arrestati: «il dottor Fausto Saponara». E proprio per questo, perché effettuate da qualcuno che era presente ogni volta, le considera «validamente acquisibili al fascicolo di indagine e pienamente utilizzabili».
Ricostruendo quanto accaduto in sala operatoria il 28 maggio del 2013 il magistrato afferma che «nonostante l’avvenuto decesso della Presta l’intervento veniva continuato e portato a termine con l’inutile e programmata sostituzione della valvola e il successivo trasferimento del paziente già morto in terapia intensiva». In più evidenzia un buco nel registro operatorio, per cui le manovre sarebbero iniziate alle 9 e non alle 8 e 35, come testimoniato da diversi dei presenti.
Quanto alle «ragioni per le quali il primario Marraudino, coadiuvato dal Cavone, ha ritenuto di proseguire oltre con l’intervento programmato, anche in presenza, certamente già alle ore 9.15, di esiti dell’emogas analisi incompatibili con la vita della paziente», andrebbero ricollegate «alla prioritaria ed impellente necessità di alterare quanto realmente accaduto».
Infatti dal momento che aveva inviato Galatti a “preparare il campo” al posto del secondo operatore previsto (Tancredi), avrebbe violato le regole sull’utilizzo dei medici che smontano dal turno di notte. Per questo «sarebbe stato considerato direttamente responsabile dell’accaduto». E non solo da un punto di vista penale, «ma anche in una prospettiva di eventuali richieste risarcitorie». Per di più senza copertura assicurativa.
Di qui è scattato il bisogno di una copertura.
Persino «l’impiego del Galatti e del Tancredi da parte del primario Marraudino già il giorno successivo agli accadimenti», sarebbe stato tutt’altro che casuale. Ma piuttosto: «teso a suggellare l’intesa realizzatasi appena il giorno prima - conclude il gip - in ordine all’opportunità di tacere circostanze per tutti loro assolutamente compromettenti».
l.amato@luedi.it

Parte la raccolta firme per la fusione dei Comuni di Policoro e Scanzano

POLICORO - Venerdì 24 ottobre presso il centro giovanile Padre Minozzi di Policoro, con inizio alle 18:30, il Comitato promotore per la fusione dei Comuni di Policoro e Scanzano ha organizzato un incontro pubblico per la firma della petizione popolare che darà inizio all’iter amministrativo della proposta di dare vita ad un unico Municipio tra le due comunità confinanti tra di loro. Sabato 25, invece, alla stessa ora, il Comitato raccoglierà le firme a Scanzano nel palazzo Baronale anche qui in un pubblico incontro. L’iniziativa è stata presentata a fine luglio 2014 a Policoro da ex amministratori di entrambi i Municipi tra cui Antonio Di Sanza, Antonio Gallitelli, Mario Altieri e cittadini di entrambe le comunità per dare più peso specifico non solo in termini di abitanti ma anche politico-amministrativo ad un’area, quella della fascia jonica, spesso emarginata dalla politica regionale. Inoltre la nascita di un Comune ex novo, il cui nome sarà scelto dalle scuole con un concorso di idee secondo le previsioni del Comitato, porterebbe dei benefici immediati: non sarebbe sottoposto al Patto di stabilità per almeno tre anni, godrebbe di benefici finanziari nazionali e regionali previsti per legge, taglio dei costi della politica con un unico sindaco, Giunta e Consiglio comunale oltre alla riprogrammazione di tutto il territorio a partire da uno dei settori ancora non sviluppati al massimo delle potenzialità: il turismo. Sulla fusione di Comuni nei giorni scorsi si è espresso anche il Commissario nazionale della spending rewiev, Cottarelli, che ha invitato i Comuni a fondersi tra loro perché nel futuro i trasferimenti nazionali saranno sempre di meno e dunque bisogna ottimizzare risorse economiche e umane

Di G.Elia

venerdì 24 ottobre 2014

Inaugurazione dell‘inaugurazione della inaugurazione della villa comunale.

Siamo al ridicolo , alla beffa , inaugurano già quello che almeno altre tre volte da
il manifesto e maxi VERGOGNA pagato con i soldi dei cittadini
precedenti amministrazioni è stato inaugurato.
La mancata tutela e manutenzione del patrimonio pubblico che dovrebbe essere addebitato ai responsabili e amministratori  , che è costato oltre 25 mila euro pagato con i soldi delle salate tasse imposte da Leone e i Trentini per una ristrutturazione straordinaria , diventa l’evento del comune ,  di cui per l’inaugurazione spendono altri soldi tra manifesti ed altre corbellerie anche queste pagate con i soldi dei cittadini. Ecco come spendono i nostri soldi , invece di utilizzarle oculatamente visto l’insopportabile tassazione a cui questi esattori ci hanno imposto
Dopo due anni e mezzo in cui questa amministrazione non ha fatto nessuna azione di prevenzione e manutenzione della villa comunale , dopo che per un anno è stata sottratta l’utilizzazione di una struttura pubblica perchè l’avevano (LORO) ridotto in una latrina , oggi fanno l’inaugurazione, fanno la politica di Penelope , lei disfaceva la tela di notte che tesseva il giorno , lor distruggono il buono che le precedenti amministrazioni hanno lasciato , lasciando deperire i beni comuni , poi intervengono con opere straordinarie che costano e pagano i cittadini. VERGOGNA

Per finire pigliandoci per il culo ci fanno anche l'inaugurazione , quasi a vantarsi della loro sciempiagine.

Bomba ecologica , Scoperti rifiuti speciali sotto terra

Maxi operazione del Corpo forestale. Quindici sequestri e venti segnalazioni per svariati reati ambientali


FERRANDINA - Quindici sequestrati e venti segnalazioni all’autorità giudiziaria. E’ questo l’esito della maxi
operazione denominata “Uggiano”, dal nome della zona valbasentana, dove è intervenuto il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato, con il coordinamento del Comandante del N.i.p.a.f. (Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale) e del Cfs di Matera.
Una vasta attività investigativa, che ha coinvolto venti pattuglie del Cfs mediante l’impiego di trentacinque uomini, impegnati sia in attività investigative che in posti di controllo, con l’ausilio e supporto tecnico del Comando Stazione Mobile, presso la zona industriale sita in Valbasento.
Gli accertamenti hanno portato gli agenti a dare seguito a quindici sequestri con venti comunicazioni di notizia di reato all’Autorità giudiziaria per numerosi illeciti compiuti in danno dell’ambiente, quali abbandoni di rifiuti, depositi incontrollati di rifiuti sul suolo, attività di gestione di rifiuti non autorizzata, deturpamento di bellezze naturali, occupazioni abusive, realizzazione di opere edilizie in assenza di titoli abilitativi; e ancora scarichi illeciti di acque reflue industriali, oltre che scarichi non autorizzati. Ufficiali e agenti del Comando provinciale di Matera coadiuvati dai Comandi Stazione, hanno svolto una complessa attività sinergica, denunciando molteplici reati contemplati nel Decreto legislativo numero 152/2006, oltre che nel codice penale. 
«Un’operazione connotata da rilevante delicatezza -si legge in una nota del Cfs-atteso che alcuni illeciti accertati, hanno prodotto invasione di aree golenali esondabili del fiume Basento, con seppellimento e tombamento di un’ingente quantità di rifiuti speciali anche di natura pericolosa, in modo tale da costituire pericolo per la salute e la pubblica incolumità in areale vincolato per scopi paesaggistici». Dopo aver effettuato il deferimento dei responsabili all’Autorità giudiziaria competente, nonchè le comunicazioni alle Autorità amministrative per gli adempimenti di rito, continuano e si intensificano le indagini del Corpo forestale dello Stato, al fine di assicurare il rispetto della legge e la tutela dell’ambiente e del paesaggio offeso e oltraggiato da chi, agendo senza scrupoli, crea nocumento grave all’ambiente ed al territorio, in totale spregio alla normativa vigente.
Tratto dal quotidiano della Basilicata

giovedì 23 ottobre 2014

Commissione invalidi civili , spoliazione del territorio ma anche tanta confusione. Alle loro chiacchiere le nostre azioni.

Ieri si è svolto il consiglio comunale aperto , ma vuoto di cittadini  ,  dove si doveva affrontare la questione della commissione
consiglio comunale vuoto
invalidi civile e della sua soppressione  , come sempre oltre la passerella , non si è centrato il problema per quella che era , per difetto di conoscenza , e ne uscito un deliberato per noi insoddisfacente, Per cui velocemente , sia policoro e tua che Policoro Futura con il consigliere Di Pierri , abbiamo deciso di inviare una nota –diffida alla regione di cui daremo seguito , in caso di risposta negativa , azione di tutela amministrativa in sede legale per difendere gli interessi della città e del comprensorio.                                         

                                                                    AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
DI BASILICATA
marcello.pittella@regione.basilicata.it

ALL’ASSESSORE ALLE POLITICHE DELLA PERSONA
DELLA REGIONE BASILICATA
DR. SSA FLAVIA FRANCONI
ass_sanita@regione.basilicata.it

AL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO POLITICHE DELLA PERSONA
DELLA REGIONE BASILICATA
DR. DONATO PAFUNDI

AL RESPONSABILE DELL’UFFICIO  LEGALE
DELLA REGIONE BASILICATA
AVV. ANTONIO PASQUALE GOLIA
ufficio.legale@cert.regione.basilicata.it

AL DIRETTORE REGIONALE DELL’INPS
DI BASILICATA
DR. ANTONIO D’AGO

AL SINDACO DEL COMUNE DI MARSICO VETERE
DR. CLAUDIO SERGIO CANTIANI
comune.marsicovetere@cert.ruparbasilicata.it


OGGETTO : protocollo sperimentale d’intesa da stipularsi tra la Regione Basilicata e la Direzione Generale INPS Basilicata per l’affidamento delle funzioni relative all’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile (art. 18 co. 22 DL 6 luglio 2011 n. 98 convertito con  modificazioni dalla legge 15 luglio 2011 n. 111).

I sottoscritti Gianni Di Pierri, nato a Policoro (MT) il 31.10.1967 ed ivi residente alla via D’Azeglio Comp. C3/3a, capogruppo consiliare di “Policoro Futura” al Comune di Policoro e Ottavio Frammartino, portavoce del movimento civico “Policoro è tua”,
PREMESSO CHE
Con delibera n. 794 del 27.06.2014 la Giunta Regionale di Basilicata approvava il protocollo d’intesa da stipularsi con la Direzione Regionale dell’Inps Basilicata per l’affidamento, in via sperimentale, delle funzioni relative all’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile - che veniva allegato alla  delibera stessa - e delegava alla relativa firma l’Assessore alle Politiche della Persona;
Detto protocollo d’intesa, all’art. 3, prevede che “le attività di accertamento sanitario oggetto del presente protocollo d’intesa si svolgeranno nei locali delle sedi provinciali e delle agenzie territoriali dell’Inps site in :
-         Direzione Prov. Le Potenza – via Pretoria n. 263;
-         Direzione Prov. Le Matera – via Cappelluti 2/b;
-         Agenzia territoriale Melfi – via Aldo Moro;
-         Agenzia territoriale Lagonegro – via Colombo n. 147;
-         Agenzia territoriale Villa d’Agri – via P. Festa Campanile;
-         Agenzia territoriale Policoro (MT) – Piazza Aldo Moro
E nelle sedi ospedaliere ed ambulatoriali rese disponibili dalle Aziende Sanitarie”.

In data 07.10.2014 la Regione Basilicata e l’INPS – Direzione Regionale Basilicata procedevano alla sottoscrizione del detto protocollo d’intesa.
Sta di fatto che l’art. 3 sopra citato veniva modificato rispetto al testo corrispondente del protocollo approvato dalla Regione Basilicata dal momento che le agenzie territoriali di Villa d’Agri e di Policoro non venivano riportate nell’elenco delle agenzie ove – per espressa disposizione della sopra riportata delibera di Giunta Regionale n. 794 del 27.06.2014 – dovranno svolgersi le attività di accertamento sanitario.
Tale pur grave omissione appare verosimilmente dettata da un mero errore di trascrizione del testo definitivo del protocollo d’intesa tanto più dal momento che quest’ultimo – in virtù del riferimento operato nella relativa premessa – richiama espressamente la delibera n. 794 del 27.06.2014 più volte citata.
In ragione di ciò, i sottoscritti, nella spiegata qualità, con la presente
INVITANO
I destinatari della presente a voler sollecitamente provvedere – anche in sede di autotutela - alla rettifica della disposizione dell’art. 3 del protocollo d’intesa sottoscritto in data 07.10.2014 sopra citato mediante integrazione dello stesso in senso conforme alla DGR n. 794 del 27.06.2014 ovvero a mezzo inserimento, nella stessa, dell’agenzia territoriale di Policoro nell’elenco delle agenzie ove si svolgeranno le attività di accertamento sanitario in oggetto.
In difetto – configurandosi una grave, palese ed immotivata violazione della delibera regionale di cui sopra, oltre che una grave e diffusa compromissione del fondamentale diritto alla salute dei cittadini dell’intera comunità di Policoro e di tutti i paesi limitrofi – esprimono ampia riserva di tutela giudiziale in ogni competente sede.
Certi di non dover ricorrere a tanto ed in attesa di celere e definitivo riscontro,  gli scriventi porgono
Distinti Saluti
Policoro, 21.10.2014
Gianni Di Pierri                                                                                             Ottavio Frammartino



mercoledì 22 ottobre 2014

Nel futuro di Matera 2019 il “tesoretto” delle royalties del petrolio

Illuminante è in proposito il servizio giornalistico andato in onda al TG3 all’indomani della “vittoria” dove, ad un certo punto compare un cartello con il marchio di una compagnia petrolifera e la scritta “No Triv”. Quasi un presagio: sarebbero secondo il servizio giornalistico RAI “51 i milioni di euro da spendere fino al 2020. Il “tesoretto” – continua il servizio RAI – a disposizione di Matera, questa volta, contrariamente alle consuete politiche economiche per il sud, non arriva da Bruxellés, o almeno non direttamente. Il grosso, 25 milioni di euro lo ha messo in campo la Regione Basilicata attraverso fondi propri, comunitari e derivanti dalle “royalties”… 
L’altra cifra più cospicua deriva dallo stesso comune di Matera con 5 milioni di euro. Dall’Europa  – riferisce il servizio televisivo – un “premio di un milione e mezzo di euro che sarà disponibile nel 2019. Il resto del pacchetto previsto è finanziato in parte dal Governo che partecipa con il 14% del totale dell’investimento, in parte da sponsor privati che assicura il sindaco Adduce stanno già partecipando attivamente (ndr chi sono?). Il ruolo principale dell’Europa in questo caso sta nel presticio del marchio di “capitale” del quale potrà benificiare Matera“.
Fin qui il servizio giornalistico della RAI dal titolo “Matera nuove sfide…ora bisogna programmare il futuro”, che confermerebbe come in gioco vi sarebbero anche le royalties, di quelle già derivanti dalle estrazioni di idrocarburi in Val d’Agri, un “tesoretto” versato dalle compagnie petrolifere nelle casse regionali e disponibili per “matera 2019″ con una serie di progetti multimediali ed iniziative elencati nella deliberazione n. 1040 del 3/9/2014 e di quelle che potrebbero derivare dall’incremento degli idrocarburi prefigurato dal decreto legge “sblocca Italia” che si appresterebbe ad essere convertito in legge con voto di fiducia imposto dal governo Renzi.
Bisognerà – è stato detto da alcuni commenti circolati in questi giorni – vigilare affinchè tali fondi, ivi comprese le royalties, non finiscano in iniziative inutili e costose. Ma il quadro che prefigurato non lascerebbe intravedere nulla di buono, sia in termini di benefici diretti a favorire l’occupazione, specialmente giovanile, sia per una reale opera di salvaguardia del patrimonio storico, architettonico e monumentale di Matera e del suo hinterland.
Il servizio giornalistico prefigura opere infrastrutturali (ndr – quelle promesse dall’articolo 16 e dal Memorandum ?) come il potenziamento dei collegamenti con l’areoporto di Bari, l’adeguamento della Matera – Ferrandina, il miglioramento della linea delle FAL.
Opere che potrebbero, dopo la “vincita” che Matera ha conseguito di ” capitale europea della cultura 2019″ dell’etichetta di “opere strategiche”, quindi finanziabili con il pacchetto previsto dal governo con l’incremento del gettito fiscale da parte delle compagnie petrolifere da destinare ad infrastrutture, che i ben informati servizi giornalistici del servizio pubblico stimato nel 14% del totale (51 milioni di euro).
Tratto da Olambientalista.it

martedì 21 ottobre 2014

Quando l'assessore intasco due Volte.Pranzo «alla romana» ma l'assessore chiese rimborso anche alla Regione

le fatture dell'assessore F.to Gazzetta del Mezzogiorno

























POTENZA - Un pranzo per 54 persone, tra cui alcuni dipendenti del Dipartimento alle Infrastrutture, costato 1.620 euro alla Regione Basilicata nel 2011, ma «fruttato» il doppio all’allora assessore regionale Rosa Gentile (ora presidente di Acquedotto lucano), che non solo se lo è fatto rimborsare dall’ente, ma ha chiesto anche ai commensali di darle la loro quota (30-35 euro a testa). C’è poi chi ha abusato del telefono per quasi 6mila euro, chi ha ospitato persone «non autorizzate» nella camera da letto e poi si è fatto rimborsare dalla Regione e chi ha detto il falso - secondo l’accusa - pur di salvare l’ex governatore. La Procura di Potenza ha chiesto il rinvio a giudizio per 14 persone tra cui dieci ex consiglieri regionali. L’udienza preliminare comincia oggi in tribunale a Potenza.

Per quel pranzo l’ex assessore e attuale presidente di Acquedotto lucano Rosa Gentile è stata accusata di peculato. Ma a vedersi notificare l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare sono stati anche gli ex consiglieri regionali Antonio Autilio, Roberto Falotico, Agatino Mancusi, Franco Mattia, Nicola Pagliuca, Mario Venezia, Vincenzo Viti, Vincenzo Ruggiero, Giacomo Nardiello, il dipendente regionale Nicola Brenna (a cui viene contestato di aver detto il falso per «assicurare l’impunità» all’ex presidente della giunta, Vito De Filippo per la storia del rimborso per i francobolli), la ristoratrice Carmela Mancino e i commercialisti Angelo Santo Galgano ed Emanuele Ascanio Turco.

Diverse le spese contestate tra cui il cambio di pneumatici, fatture false e mai emesse dalle ditte, conti di ristoranti e hotel con mogli, figli o «persone non identificate», e un documento fiscale relativo all’acquisto per il gruppo consiliare dei Dem di un’automobile di proprietà del cugino del capogruppo, e poi rivenduta allo stesso allo stesso consigliere. Spese diverse, quindi, per somme diverse: da poche centinaia di euro ad un totale di 33mila e 300 euro. Si tratta del secondo filone dell’inchiesta «Rimborsopoli».

Il troncone principale è già a giudizio. L’ex assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, che scelse il rito abbreviato, è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione (il pm Francesco Basentini aveva chiesto 2 anni). Gli altri consiglieri regionali accusati di aver lucrato sui rimborsi della Regione Basilicata furono invece rinviati a giudizio.

La prima udienza del processo per la prima «Rimborsopoli» si terrà il 31 ottobre. In quella sede dovranno difendersi il presidente della giunta regionale Marcello Pittella e l’ex governatore ora sottosegretario Vito De Filippo. C’è tutta la vecchia giunta. E poi ci sono i consiglieri.

L’inchiesta, che oltre un anno fa portò all’emissione di misure cautelari nei confronti di due ex assessori di centrosinistra e di un consigliere di centrodestra, ha riguardato i resoconti delle spese presentate agli uffici regionali dai consiglieri e dai gruppi consiliari. I controlli sono stati effettuati da carabinieri, polizia di Stato e Guardia di finanza, confrontando le fatture allegate alle richieste di rimborso con l’ammissibilità di queste ultime in base alle norme. La Regione è costituita parte civile. E ha creato una situazione inedita: l’ente contro se stesso. Chi ha firmato la richiesta è la giunta uscente, ovvero presidente e assessori che risultano tra gli imputati. Per loro non c’è costituzione di parte civile. Il gup ha ammesso la richiesta per tutti gli imputati, tranne che per coloro che hanno votato la delibera che dava mandato all’ufficio legale regionale di preparare la richiesta di costituzione di parte civile. La nuova giunta non ha fatto lo stesso. E ora per Vito De Filippo e i suoi assessori non c’è richiesta di risarcimento del danno da parte della Regione. La costituzione di parte civile però potrà essere presentata alla prima udienza del dibattimento, se il giudice dovesse decidere di rinviare a giudizio gli imputati. 

di Fabio Amendolara  

lunedì 20 ottobre 2014

Via Siris: solo il prolungamento di una strada o anche di un certo modo di fare? Rubberia o sciatteria ?


Tra le notizie apparse sul blog di Ottavio Frammartino  una in particolar modo non può essere sottaciuta, ma pretende una risposta documentata e chiara da parte delle istituzioni.
Il 17 settembre il suo blog ha raccontato di una "strada ancora sgarrupata", nonostante il Comune di Policoro sia arrivato al quinto esborso per un ammontare che sfiora "il milione di euro".
Fin quì la notizia potrebbe anche non avere alcuna importanza, nel senso che -  essendo la strada ancora in attesa di collaudo - potrebbe trattarsi semplicemente di un lavoro non ancora ultimato.
Però Frammartino aggiunge altri particolari. Innanzitutto ci dice che la data della consegna dei lavori era prevista per giugno, ma soprattutto afferma che - in seguito al confronto fra il progetto "originario ed esecutivo" e ciò che ha visto percorrendo la strada a lavori eseguiti - ha registrato parecchie, gravi, incongruenze. 
Eccole:
- Nel progetto erano previsti 17 pozzetti - l'occhio umano che ha perlustrato i luoghi ne è riusciti a scorgere solo 8;
- per ogni pozzetto, nel progetto, erano disegnati 2 caditoi, per un totale di 34 caditoi - sempre lo stesso occhio ne ha registrati solo 16;
- il progetto garantiva 10 allacci di acqua potabile e gli allacci degli idranti per i vigili del fuoco - questa volta l'esploratore della strada non ne ha visto nemmeno uno;
- stessa cosa dicasi per il materiale previsto, cioè 20 cm di asfalto, 10 cm di Tuvernat , 7 cm di Blinder e 3 di tappetino di usura - nuovamente il blogger si chiede: dove sono andati a finire 17 cm fra Tuvernat e Blinder? Per i 3 centimetri di tappetino, era intervenuta ad eliminarli una variante, definita da Frammartino "variante truffa" perchè a suo dire aveva autorizzato lavori già eseguiti, ma degli altri 17 cm fra Tuvernat e Blinder che ne è stato?
- Sempre secondo quanto apprendiamo dal suo blog pare che il Consorzio di Bonifica  non avrebbe rilasciato alcuna autorizzazione per il ponte sul fosso Ricino, il che lascia intendere al blogger  che nessun parere si è potuto chiedere all'autorità di bacino, com'è obbligo di legge per un canale a rischio di straripamento su una via così importante per la città come via Siris.
Di tutti questi elementi, Frammartino è talmente certo che chiede espressamente all'amministrazione di essere smentito oppure querelato. Non lo  ha chiesto solo su internet, ma anche con una lettera indirizzata al segretario comunale, al sindaco e per conoscenza alla corte dei conti. Ha chiesto inoltre, in maniera ufficiale, di verificare quanto ha scritto e, a verità riscontrata, di attivare immediatamente le polizze attivate dall'appaltatore affinchè, a garanzia della corretta esecuzione dei lavori, il Comune di Policoro trattenga quanto necessario per l'ultimazione... a regola d'arte. Questo per non far pesare di nuovo tali "disservizi" (se non disastri trattandosi di una strada in prossimità di un canale a rischio esondazione) sulle tasche e sulle vite dei policoresi e sull'idreologia del nostro territorio, che poi chissà perchè continuamente si allaga ad ogni pioggia un pò più abbondante.
Noi non sappiamo altro di questa faccenda se non quello che abbiamo letto, ma a nome della città intera, a questo punto, pretendiamo un chiarimento esaustivo. Non un comunicato stampa pieno di aggressioni e offese, ma carotaggi dell'asfalto, le verifiche che ha chiesto Frammartino. Non per una questione di lotta politica, come qualcuno tenta di menarla ogni volta, ma per una lotta di civiltà, giustizia e progresso, nella quale il Comune di Policoro deve esserci alleato, non nemico, se è vero che come noi persegue il bene comune.
Di fronte a rischi così gravi, ma anche semplicemente di fronte a qualsiasi altra strada della città, pur senza rischi di allagamento (e non poche volte abbiamo visto logorarsi strade da poco costruite da queste parti), l'amministrazione comunale è obbligata a dare risposte (non solo a parole ma soprattutto nei fatti). Possono dirci quello che vogliono, aggredirci come al solito anche dopo questo comunicato, ma alla città devono rispondere (coi fatti, non solo a parole). 
Tratto da Karakteria.org

domenica 19 ottobre 2014

In commissione approvata lo sblocca Italia , affondata la Basilicata. Per Liuzzi e Petrocelli svenduta la Basilicata

POTENZA - La replica di Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli è durissima. I due parlamentari lucani grillini sulla soddisfazione del Partito democratico per gli emendamenti approvati allo Sblocca Italia in Commissione ambiente non ci stanno. E attaccano in particolare i tre deputati lucani del Partito democratico che a margine di due loro emendamenti all’articolo 36 del decreto del governo nazionale avevano palesato soddisfazioni. 
Dall’altro lato, la segretaria regionale di Sinistra ecologia e libertà, Maria Murante se la prende con il presidente della Regione Marcello Pittella. Un doppio fronte contro gli esponenti del Pd e le loro scelte comunicative. 
Prima i grillini. La deputata Mirella Liuzzi e il senatore Vito Petrocelli del M5S, in una nota congiunta si scagliano: «Maria Antezza, Roberto Speranza e persino l’autosospeso dal Pd, Vincenzo Folino (ma non era in dissenso proprio sulla gestione politica del petrolio in Basilicata?) hanno presentato un emendamento, poi approvato dal Pd e dai suoi complici alla Camera dei Deputati, con il quale si istituisce “una social card nei territori interessati alle estrazioni di idrocarburi liquidi e gassosi”. Una socialcard di berlusconiana memoria, che non risolverà i problemi diinquinamento dell’aria, dell’acqua e delle incidenze tumorali dei cittadini lucani». Insomma per i due grillini lucani in parlamento di tratta di un’operazione spot e poco più. E l’attacco dei pentastellati prosegue: «Incapaci di capire che la svolta economica in Basilicata si può avere solo investendo nell’autonomia energetica di famiglie e imprese e non certo nella favola del petrolio, impotenti verso la liberalizzazione energetica efinanziaria, i tre parlamentari della petrol-caritas lucana, hanno pensato bene di non opporsi allo “Sblocca Italia” e ai suoi famigerati articoli 36 e 38 e di buttarsi anche loro, come FI di Cosimo Latronico, in una distribuzione di una card, come avvenuto per la carta carburante, che avrà la funzione di finanziare i loro sistemi clientelari e la compravendita del consenso».
Durissimo il tenore della nota dei due grillini. E così Liuzzi e Petrocelli attaccano ancora: «La tecnica è sempre la stessa: prima ti affamano e ti disinformano sul petrolio, e poi ti danno il tozzo di pane in ossequio ai più caritatevoli principi cristiani. Prima fanno affari e poi si lavano la coscienza. Anziché pretendere di tenere lontane le piattaforme dalle sorgenti di acqua potabile e dalle aree sismiche, anziché chiedere di aumentare i canoni delle aree di concessione delle coltivazioni, per dare sicure entrate fiscali ai governi senza far rimettere nulla ai cittadini, anziché preoccuparsi dei rischi di inquinamento ambientale e sanitario prodotti dalla grande industria e dallo sfruttamento dei fossili questi tre geniali economisti pro-società minerarie, varano quest’altra trovata economica che spillerà spiccioli alle società minerarie. Le quali, grate, continueranno a trovare conveniente perforare in Basilicata e in altura, oltre i 600 metri di altitudine, dove è altissimo sia il rischio sismico che di inquinamento irreversibile dell’acqua dolce».
I due grillini quindi entrano nel dettaglio: «In Basilicata le società minerarie estraggono circa 35 milioni di barili di greggio all’anno, per un affare, al prezzo medio internazionale di borsa di 100 dollari per barile, di circa 3,5 miliardi di dollari (più di 3 miliardi di euro). A questi introiti bisogna aggiungere i guadagni della desolforizzazione fatta nel centro oli di Viggiano (producono composti azotati per l’agricoltura) e quelli della raffinazione di ognuno di questi 35 milioni di barili, circa 5 miliardi e mezzo di litri, fatta alla raffineria Eni di Taranto, o all’estero col “franco frontiera” (per evadere le tasse in Italia). Nonostante le cifre paventate, il giacimento lucano sarebbe in teoria poco conveniente per le società minerarie, perché è di piccola dimensionee perché il petrolio si trova a 4 km di profondità (sono altissimi i costi di estrazione). Ma Eni & C., in Basilicata, godono di un’area franca perché la classe politica non pone limiti al loro strapotere, non pone regole ai loro bisogni commerciali e, quel che è più grave, non pone controlli adeguati e sufficienti a tutela degli enormi bacini idrici e dell’elevato rischio sismico. Se non ho regole, non ho ostacoli e non ho controlli adeguati, ho solo guadagno da calcolare, anche da un piccolo e profondo giacimento». In conclusione Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli insistono sul punto: «Non c’è alcun ritorno per l’economia lucana, in quanto le società minerarie lasciano in Basilicata solo briciole e macerie».

sabato 18 ottobre 2014

Vince Matera , Vince il sud Vince la bellezza della Basilicata.

Matera capitale europea 2019 . Una vittoria di larga misura. Vince Matera con la sua struggente
bellezza che ogni volta che la vedi di da un'emozione che ti riempe il cuore , ti da il senso della tua identità , vedi in un attimo da dove provieni e dove oggi vive.

Siamo passati dal tragico sasso , che Zanardelli defini la Vergogna d'Italia al sasso patrimonio dell'umanità , uno delle sette bellezze del mondo , eloquente segno della capacità di passare dalla stagione della vergogna a quella del riscatto e dell'orgoglio di un popolo che non vuole più abbassare la testa. Matera dopo decenni di restauri seguiti all'evacuazione sanitaria della legge del 31 marzo 1904 sia cambiata , riuscendo a conservare intatto quello spettacolo unico dei sassi che affascinò prima Pasolini nel suo Vangelo e poi  Mel  Gibson che volle girare The Passion.

Una vittoria della città , dei cittadini , di un popolo , della sua cultura e della sua bellezza.
Questa vittoria ci insegna che questi sono le vere ricchezze di questa terra in cui dobbiamo puntare per riscattarci  , puntare sulle sue bellezze e sulle sue risorse , il territorio , l'acqua ecc. la sua cultura e non certamente il petrolio e i rifiuti,la cementificazione selvaggia. I numeri macroeconomici parlano chiaro , Matera città e la Puglia hanno un benefit di sviluppo turistico impressionante , senza un metro cubo in più.

Disse Zanardelli  nel suo viaggio del settembre 1904 «Combattiamo insieme una grande battaglia contro le forze della natura e contro le ingiurie degli uomini. Non aspiro ad alcun bene maggiore che a quello di uscire da questa battaglia, insieme a voi, vittorioso»

Ieri ha vinto anche Zanardelli , ha vinto Matera ha vinto la Basilicata. Abbiamo vinto una battaglia importante , ma non la guerra , ma questa vittoria può aiutare e come che può.





   

venerdì 17 ottobre 2014

Dal 2015 niente più Bonus Carburante. Lo scippo firmato da Follino. Speranza Antezza.

questa di dicembre sarà l'ultima volta che i cittadini lucani prenderanno il Bonus Carburante.

A toglierlo ci pensano tre nominati , Folino , Speranza , Antezza , con il soccorso azzurro di Latronico , che con L'emendato n. 36.2 riformulato dalla relatrice On. Chiara Braga , modificano , anzi eliminano  l'art. 45 della legge 99/09 riguardante il cosiddetto "Bonus Carburante" in sintonia con quanto richiesto dalla Regione Basilicata, e dai sindacati lucani.
Da ora in poi il Fondo   sarà utilizzato per l'attivazione di misure di coesione sociale (Social Card) e per la promozione di azioni di sviluppo economico mediante Decreti attuativi annuali del Mise d'intesa con le Regioni interessate.

quel fondo tipo copes che va ad alimentare soprattutto la clietela politica , e sole le briciole vanno al bisogno e alla povertà.

Un'esperienza quelli dei fondi , in basilicata che più che alleviare le povertà , hanno contribuito ad aumentare le risorse dei soliti furbi a parassiti che vivono come sanguisuga paralleli alla politica. Vedremo nascere un'altra macchina mangiasoldi fatti di consulenti , orientatori , gestione della formazione ( i sindacati ci sono con i loro enti ) e solo le briciole arriveranno ai bisognosi, Per non parlare poi dei soldi che saranno destinati alle attività produttive , altri ladrocini in vista.


Mentre sullo scippo del territorio e la salvaguardia dell' ambiente , i nostri deputati ad oggi non hanno ottenuto niente , più petrolio e più povertà , con i cittadini scippati dell'unico benefit che avevano direttamente senza la mediazione della politica........

giovedì 16 ottobre 2014

Comparti pericoli in agguato. Continuano le truffe ai danni dei cittadini, Leone tace.


Nell'ultimo consiglio comunale la maggioranza Leonina e trentina , approva una modifica alle convenzioni edilizie ,  in merito alla cessione delle aree di urbanizzazione dai privati , prima dei  permessi  di costruire voluto dal commissario Iaculi per mettere ordine nel caos urbanizzazione in cui è attanagliata la città di Policoro. Infatti la Iaculli regolamento la materia imponendo ai privati che prima di mettere un solo mattone dovevano provvedere alla realizzazione delle urbanizzazione e cedere le aree. Oggi Leone e i suoi ragazzini senza motivo apparente invece cambiano la regola riguardo alla cessione delle aree. Inutile i Tentativi dei consiglieri di Opposizione , Fortunato e Marrese di far cambiare idea. 

Infatti con Leone ER Rivoluzionario si torna alle regole del Di Sanza Uno e Lopatriello 2 e 3. Operazione questa che già e costata migliaia di euro al comune di Policoro , basta pensare alla Lottizzazione Celano , per cui il comune ha dovuto pagare le strade e la rotonda vicino al prolungamento di via Siris , 150 mila euro per beni che probabilmente dovevano essere ceduti gratuitamente se vigeva il regolamento voluto ed introdotto dalla Iaculli.

Certo i privati dormono sonni tranquilli , avranno un'arma in più contro i cittadini , come la storia di questi ultimi vent'anni ci ha insegnato.

Le opere di urbanizzazioni  sono delle  incompiute di Policoro ,  quasi tutti i comparti di iniziativa privata sono tutte da fare , e pure le convenzioni sono tutte  scadute , molte imprese fuggite altre come cooperativa  EDEN , non solo hanno messo in campo vere e proprie truffe , ma le polizze risultano false , le opere incompiute , la contabilità fin qui presentata dei veri falsi d'autore ,  e dopo che la cooperativa è stata spogliata dei beni , per migliaia di Euro è stata chiusa. E' il comune cosa ha fatto fino ad oggi ?

Quali iniziative ha intrapreso a salvaguardia dei suoi interessi e dei suoi cittadini ?
Voi vedere che invece di controllare , incamerare le polizze alla scadenza delle convenzioni,  adesso i rivoluzionari gentili e i trentini se la prendono con gli ignari cittadini ?
Vuoi vedere che invece di fare la revocatoria dei beni della cooperativa a tutela del comune e dei cittadini  , ingiungerà a quest'ultimi atti giudiziari ?
E allora la dott.ssa Gravina procuratrice della Repubblica cosa farà ?
Aprirà finalmente il libro delle schifezze dei Comparti di Policoro , delle convenzioni truffa ai danni dell'erario o aspetterà che la rivolta sociale  mista alla disperazione scoppi a Policoro?
E la guardia di Finanza , che farà ?
Controllerà gli strani passaggi di beni da una cooperativa a società edilizi e a ex presidenti della cooperativa per Migliaia di Euro ?
Si chiederà come è stato possibile chiudere una cooperativa , pur se questa era creditrici nei confronti del comune ? 
Chiederà conto perchè case convenzionate , di cui hanno avuto sgravi erariali sono stati venduti a prezzo di mercato ? 
Faranno luce su polizze false , di società inesistenti presi per buoni dalle amministrazioni in cui Leone ha avuto sempre una seggiola ?

fateci caso i nomi sono sempre gli stessi , cambiano le società , e sono così potenti che oggi occupano intere aree pubbliche senza pagare una lira di Tosap , a richiesta nessuno sa risponderci il perchè..

 ASSESSORI BIANCO 1 E BIANCO 2 SE CI SIETE DATECI UN SEGNALE ...............
Un'altra truffa ai danni del comune  sotto gli occhi di tutti