Dura è la denuncia della UIL , contro LA TRADECO E L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE. Non solo la Tradeco non versa i contributi così come previsti , ma addirittura i lavoratori avanzano la tredicesima ed i pagamenti DEL SALARIO , che avvengono sempre con ritardo. Sembrerebbe che anche la mensilità di questo mese dovrebbe saltare , è questo per molti se non tutti , significa una seria difficoltà , non tutti siamo ricchi come il sindaco , cosa che lui non scorda mai di ricordarcelo.
La questione della tredicesima si potrebbe risolvere semplicemente se
l'amministrazione , sempre dalla parte della Tradeco , decidesse di dare APPLICAZIONE a un protocollo d'intesa sottoscritto al comune tra le parti (comune , tradeco , OO.SS,) in cui se la ditta non paga , ci avrebbe pensato il comune deciurtanto parte del salario mancante , dal saldo della fattura mensile
Allora ci chiediamo Leone cosa aspetta a far rispettare quest'intesa , e saldare i lavoratori , invece di fare il capo del personale della TRDECO ?
Comunicato della UIL Matera
Solo per paura e non per senso di responsabilità, i lavoratori impegnati
nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Policoro, hanno
rinunciato ad astenersi dalla prestazione lavorativa nella giornata di sciopero
dichiarata da circa 15 giorni per oggi 16 marzo. Tutto ciò a seguito delle
iniziative “persuasive” messe in atto sia dall’amministrazione Comunale di
Policoro, che dal Sindaco, che presentandosi in cantiere la scorsa settimana, ha
chiesto ai lavoratori pare con tono minaccioso chi di loro avesse proclamato
questo sciopero, facendo intuire che per
chi vi avesse aderito ci sarebbe stata una sorta di proscrizione.
Stamattina durante l’assemblea in cui i lavoratori erano riuniti con il sindacato per
discutere delle pressioni ricevute nei giorni scorsi per non aderire alla giornata di sciopero, per
altro legalmente dichiarato, alle 6,15 irrompeva il responsabile di cantiere, inviato
dall’azienda, che con tono minaccioso e arrogante si intrometteva nella
discussione in corso gridando di andare
a lavorare e aggiungendo che lo sciopero era inopportuno, in quanto i
lavoratori vantavano dall’azienda solo il saldo della tredicesima mensilità,
creando così tra i lavoratori ulteriore panico e preoccupazione per eventuali
ritorsioni aziendali, che unitamente a quelle del sindaco, prima citate, hanno prodotto
ulteriore timore tra i lavoratori inducendoli per paura, e non per senso di responsabilità, a
rinunciare ad un loro sacrosanto diritto di manifestare il loro disagio nei
confronti dell’azienda.
L’amministrazione Comunale, invece di preoccuparsi che i lavoratori suoi
concittadini, subiscano costantemente il
non rispetto da parte dell’azienda dei propri diritti Contrattuali e pur avendo
avuto più di 10 giorni di tempo per convocare le parti e tentare di risolvere
il contenzioso insorto, per far rientrare lo sciopero, non ha fatto nulla, anzi
paradossalmente ha fatto pressione affinché questi lavoratori rinunciassero ad
un diritto sacrosanto legittimamente proclamato con largo anticipo, per paura
di perdere il posto di lavoro.
Nella speranza di non assistere piu’ inermi ad una violazione subdola e sleale
di questo diritto inoppugnabile dei
lavoratori di poter esprimere, scioperando, un malessere che si perpetua ormai
da tempo, noi come Sindacato, auspichiamo che l’amministrazione Comunale, sia
come committente del servizio, che come Istituzione ritrovi il giusto equilibrio
per intervenire a garanzia sia dei diritti aziendali, che di quelli collettivi
legittimi di ogni lavoratore.