martedì 17 novembre 2015

Lungomare di Policoro , paesaggio spettrale nell'abbandono e incuria

le foto del degardo in cui versa il lugomare di policoro ,   pubblicate su Fb da Giuseppe Maiuri hanno scatenato un vivace dibattito. L'unico intervento dell'amministrazione è quello del consigliere Porsia , che ci informa che non ha tempo per dedicarsi alla situazione alborea Policorese , un me no frego , perchè impegnato , come se tutti noi avessimo tempo da perdere a dedicarsi alla cosa comune . 
Michele de Simone In un qualsiasi posto turistico al mondo, preservare è meglio che sanare. In qualsiasi posto dove non c'è una economia di base, sanare è meglio che preservare!

questa frase di De Simone in sostanza descrive in modo perfetto  il contesto in cui oggi siamo , Policoro altro che città del turismo , siamo nella decadenza totale, Ma tornando alla questione del degrado e di quello che sta succedendo sul Lugomare , è interessante quello che dice lìingegner Nardone 

L'attacco del punteruolo alle palme sul lungomare è iniziato da oltre 2 anni, da quando cioè si sono cominciate a notare le prime asimmetrie in alcune chiome; da allora sembra che non sia stato praticato alcun tentativo di salvataggio che pur esiste sul mercato. Inoltre il Comune avrebbe dovuto procedere al sollecito taglio e demolizione delle piante irrecuperabili per impedire la proliferazione devastante dei punteruoli che, nel frattempo, si sono moltiplicati in modo esponenziale in danno delle fibre dei tronchi delle palme.

continua l'ingegnere dicendo :
.la battaglia contro il punteruolo è difficile ma non impossibile se l'attacco viene prevenuto e/o contrastato appena lo si rileva, anche se a costo di perdite contenute. E' comunque scandalosa l'inerzia del Comune, protratta per oltre due anni da quando è iniziato il fenomeno, che ha consentito il proliferare di stuoli enormi di coleotteri (bisogna computare svariate centinaia di insetti per ogni albero!) che si sono nutriti delle palme, ormai del tutto distrutte anche nei tronchi; questi stuoli rappresentano la nuova insidia per le altre palme ancora integre del territorio, anche a distanza di svariati chilometri. Certamente l'amministrazione comunale non eccelle per il pollice verde; già in passato ha dato prova di sostanziale disprezzo per gli alberi, con il massiccio taglio di essenze di pregio lungo le strade cittadine e con il sindaco che faceva sfoggio delle sue qualità con il motosega in mano!....per non parlare poi del reimpianto parziale con l'oleandro che è una delle essenze più velenose. Ed inoltre non si possono ignorare i recenti squarci alla pineta nelle adiacenze del circolo velico lucano, apportati nella sostanziale indifferenza (o complicità?) del Comune!

La cosa spaventosa è la totale inerzia dell'amministrazione Leone concentrata a distribuire il pane ei pesci della clientela per la prossima campagna elettorale , loro adesso sono al Tengo Famiglia.
VERGOGNA