lunedì 30 novembre 2015

5 mila per dire no alle trivelle e per un futuro sostenibile. Presenti molti sindaci . Leone il fuggitivo

5000 (dati sottolinea della questura) in una poderosa manifestazione organizzata dai ragazzi del Lice Scientifico di Policoro , dove hanno aderito tutte le scuole del comprensorio . Una manifestazione per rivendicare il diritto al futuro contro le logiche dello sfruttamento del territorio e delle trivelle sia in terra che a Mare

Non solo ragazzi , ma molta gente del Popolo che si è stretta ai propri figli . Eccezionale la risposta dei commercianti di Policoro , che la passaggio del poderoso Corteo hanno chiuso le serrande dei negozi , in segno di adesione. 

Una grande manifestazione popolare , in risposta a quella pagliacciata di questa estate del sindaco Leone – Pittella , che è stata un vero flop. Ed è proprio Leone il fuggitivo ancora una volta si è distinto per la sua assenza , mentre molti sindaci hanno sfilato in coda al corteo in segno di composta adesione alla manifestazione .

I Ragazzi ci hanno promesso che non finisce qua , la dove la nostra generazione ha fallito vuoi vedere che questi a furia di gridare , manifestare , argomentare cìè la fanno.

Noi ci speriamo.

venerdì 27 novembre 2015

Scene da Far West alla Regione Urla, minacce e spintoni in aula

Rissa sfiorata in Consiglio regionale tra Mollica e Lacorazza con Santarsiero che per far da paciere rischia grosso. La lite per lo sforamento del tempo limite concesso per ogni intervento

Scene da Far West alla RegioneUrla, minacce e spintoni in aula
Mollica spinge lontano Vito Santarsiero (Pd) che era accorso per calmare lo stesso Mollica (Foto tratte dal Tgr di Basilicata)
POTENZA - Per fortuna che al fianco del tavolo della presidenza del Consiglio regionale facevano bella mostra  due manifesti “contro la violenza sulle donne”. Perchè, tolte le donne (anche perchè non ce ne sono purtroppo in Consiglio), violenza prima verbale e poi addirittura fisica nella seduta di ieri ce ne è stata fin troppo.
Si è sfiorata (non è mai accaduto una cosa del genere almeno negli ultimi 15 anni) addirittura la rissa. E tutto per una questione, al netto delle valutazioni soggettive e di merito, comunque non di massima importanza. Cosa che non avrebbe in ogni caso giustificato il “parapiglia”. La ricostruzione. Il consiglio partito con un paio di ore di ritardo rispetto alle previsione ha subito palesato un nervosismo generale. Dovuto probabilmente ai tre giorni consecutici di convocazioni, rinvi e discussioni fuori e dentro le aule su questioni delicate.
In ogni caso dopo la richiesta (inusuale e non inserita nell’ordine del giorno)  di Giannino Romaniello al presidente della giunta Pitttella a rendere conto dell’incontro sull’acqua con il presidente della Puglia, Michele Emiliano è iniziata la discussione sulle “Variazioni urgenti al bilancio di previsione”. Questo sì all’ordine del giorno.
E in tale contesto si è cominciato a parlare del contributo straordinario previsto per il Comune di Potenza al fine di “assicurare con un contributo straordinario di 350 mila euro l’assistenza agli alunni diversamente abili”. Su questo è intervenuto quindi il consigliere regionale dell’Udc, Franco Mollica che ha mosso critiche al provvedimento. Sia, secondo lo stesso Mollica, per questioni non corrette da un punto di vista normativo e sia da un punto di vista squisitamente politico e territoriale.
In ogni caso nonostante le critiche tutto rimaneva nel recinto della vivace dialettica consiliare. Ma superato l’undicesimo munuto di intervento, il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza ha chiesto a Mollica di concludere (avendo superato i dieci minuti del regolamento). Apriti cielo. Mollica ha quindi  iniziato a protestare alzando la voce contro Lacorazza “minacciando” che qualora a qualcuno fosse stato concesso di parlare di più sarebbe salito sui tavoli.
Non si è scomposto il presidente del Consiglio che per carattere ha iniziato a rispondere punto su punto (pure alzando la voce) a Mollica. Tutto tra l’imbarazzo di molti consiglieri regionali, degli ospiti che seguivano i lavori e della Giunta.
Ha quindi preso la parola Napoli che pur contestando le scelte politiche ha di molto abbassato i toni. Ma non è bastato. Alla richiesta di Mollica di un nuovo intervento  subito dopo c’è stato il no di Lacorazza. A quel punto il consigliere dell’Udc urlando si è avvicinato al tavolo della presidenza con fare minaccioso. Dall’altro lato un non intimidito Lacorazza ha pure lui risposto con fare polemico. A poco è servito quindi l’intervento del consigliere regionale Vito Santarsiero che mosso da intenzioni pacifiche tentando di bloccare fisicamente si è visto spintonato violentemente da Molica. Solo la sospensione immediata dei lavori ha evitato il peggio. Privatamente e lontano dagli sguardi pubblici comunque l’alterco tra Mollica e Lacorazza è durato per un altra ventina di minuti con urla e male parole ascoltate a decine di metri di distanza. Alla fine Mollica rientrato in aula ha chiesto scusa a tutti prima di lasciare la sala. Anche Lacorazza in precedenza aveva abbassato i toni. Per la cronaca: la variazione di bilancio alla fine è stata approvata  a maggioranza.
tratto dal quotidiano della Basilicata

giovedì 26 novembre 2015

Una storia (solita) policorese: il comparto C3/4B . Intanto il consigliere Di Pierri Interroga il Comune

 L’associazione Karakteria, è indignata per come si continuano a trattare le spinose questioni
dei comparti edilizi, per tanto continuiamo a rendere pubblico il nostro sdegno per quello che i cittadini sono costretti a subire, per gli sprechi di denaro pubblico e per il “modus operandi” della pubblica amministrazione nella vigilanza sulla esecuzione delle opere di urbanizzazione dei comparti. Rivolgiamo la nostra indignazione e il nostro sdegno alle passate amministrazioni e all'attuale, con l'aggiunta per quest'ultima di un'accusa di ipocrisia e buonismo da strapazzo che ci offende anche, perchè dopo il danno, ci riserva anche un trattamento da idioti.
A seguito di diverse segnalazioni da parte di cittadini, torniamo a parlare del comparto C3/4B (buona parte del quartiere sito sulla continuazione di Viale Salerno), ma sappiamo per certo che sono molti di più i policoresi rimasti vittima di un certo modus operandi che vede troppo spesso i palazzinari farla franca, grazie alle numerose compiacenze politiche, a scapito di chi con i sacrifici di una vita decide di comprare una casa a Policoro e a scapito di tutta la comunità che poi si trova accollata nelle tasse quelle spese di urbanizzazione che toccherebbero ad altri.
Ma andiamo al comparto C3/4B:
La lottizzazione di questo comparto veniva approvata nel 2004 dall’amministrazione Lopatriello (delibera di consiglio n.20) e prevedeva una zona residenziale estensiva di complessivi mq 46.742 e 51 lotti, oggi tutti edificati.
Il progetto per le opere di urbanizzazione veniva approvato con delibera di giunta n. 214/2004  dal dirigente del 3^ settore tecnico ing. Felice Viceconte e, al fine di garantire la comunità da eventuali inadempienze della società lottizzante Eden Casa soc. coop. a r.l. sulle opere di urbanizzazione veniva firmato l’atto di fidejussione con la Sant’Andrea Finanziaria SpA di Milano.
La fidejussione avrebbe dovuto coprire fino alla somma di € 1.032.150,17 e sarebbe dovuta durare sino al 30 giugno 2009. Così, sempre nel 2004 tra il Comune ed i lottizzanti veniva firmata anche una convenzione, e rilasciato il permesso a costruire n.109.
Se dal punto di vista formale tutto appariva lecito e normale, dal punto di vista sostanziale, però, a quanto pare il veleno di una serpe speculativa si spandeva fra quei documenti e quelle stipule: il veleno di una certa volontà di “collusione” della politica con gli interessi dei lottizzanti del comparto C3/4b e con la soc. coop. a r.l. Eden Casa:
1) Il Comune di Policoro aveva rilasciato concessioni edilizie ad una cooperativa il cui legale rappresentante era il conosciuto costruttore Sergio De Santis, che verrà estromesso solo successivamente dalla Eden Casa in seguito al provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico, perchè incompatibile con la carica che ricopriva. Molto strano che l'incompatibilità di un costruttore che diventa legale rappresentante di una cooperativa non sia balzata agli occhi dei tecnici del comune al momento delle trattative e della stipula dei contratti;
2) Quando arriverà il momento di escutere la polizza fidejussoria la Sant'Andrea Finanziaria Spa si scoprirà - recitano le carte - "irreperibile". E cosa significa "irreperibile"? Non rintracciabile al momento della telefonata, sparita, inesistente, fasulla? Fatto sta che i cittadini di Policoro, al momento di escutere i soldi dovuti per costruire strade, marciapiedi, illuminazioni, si troveranno come Pinocchio gabbatto dal gatto e dalla volpe, sotto l'albero della cuccagna.  Anche questo è molto strano, perchè l'allora dirigente del terzo settore, Felice Viceconte, si dimenticò di verificare lo strano fatto di una finanziaria sconosciuta che garantisce milioni di euro, quando normalmente queste sono operazioni di un'estrema delicatezza.
Eppure  Felice Viceconte è uomo di provata esperienza, è stato per tanti anni dirigente del 3^ settore tecnico del comune di Policoro;  non è uno sprovveduto, ma un” dirigente e professionista considerato di valore”, a tal punto da correggere il piano regolatore elaborato da un urbanista del calibro di Americo Restucci. Ma è anche un nominato dalla politica, non vincitore di nessun concorso e per tanto sottoposto alla politica da cui dipendeva il proprio incarico.
Un dirigente autonomo e libero da condizionamenti politici, invece, avrebbe dovuto accertare preliminarmente se la “finanziaria in questione” fosse stata o meno iscritta nell’elenco speciale di cui all’art. 107 del D.Lgs 01.09.1993,n.385 e s.m.i., e quindi abilitata/autorizzata a rilasciare atti di fidejussione di garanzia per lavori ed opere ad un Ente Pubblico; sarebbe stato opportuno,invece, chiedere ai lottizzanti una polizza bancaria o assicurativa ad escussione immediata. Purtroppo è verosimile che l’ing. Felice Viceconte abbia “obbedito” ad un ordine proveniente dagli Amministratori che lo hanno nominato.
Quella dei dirigenti nominati al Comune di Policoro è una storia triste che continua uguale con Rocco Leone, anche allor quando in un recente consiglio comunale l'attuale sindaco gridava esterefatto: "Le polizze sono vuote!"
Pura commedia napoletana!
Infatti con la nuova amministrazione a Viceconte subentra l'ing. Pierantonio De Marco che, proprio mentre Leone urla in Consiglio Comunale, prende atto della cessione delle aree nel comparto C3/4b e approva uno schema di contratto.
Ma come, le opere di urbanizzazione non sono ultimate, le polizze sono vuote, la società addirittura è "irreperibile" e che fa il nuovo dirigente tecnico? Invece di denunciare la compagnia assicurativa, di chiedere alla magistratura di fare luce sul comportamento del passato dirigente, di denunciare la cooperativa per pretendere il giusto indennizzo, prende atto della cessione, ossia mette una pietra sopra sull'accaduto e accolla, come è prassi a Policoro, sui cittadini del comparto tutti i disagi e sulla comunità, tutti i costi delle opere di urbanizzazione. [Il ricorso al TAR infatti, lo vedremo fra poco, è solo un costoso apostrofo rosa sul verbo troncato "sò", dell'espressione "tanto sò cazzi vostri"] .
L’atto pubblico di cessione gratuita al comune delle aree destinate ad opere di urbanizzazione viene redatto dal segretario comunale dr. Alfonso Marrazzo il 15 gennaio 2013, e all’art. 5 del contratto è testualmente scritto:” Le consistenze descritte ai precedenti artt. 2 e 3 vengono trasferite nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con ogni accessione, accessorio, pertinenza, dipendenza, servitù legalmente costituita, attiva e passiva.“ Perché il dirigente ing. S.P. Demarco prende atto della cessione delle aree nel comparto C3/4b e approva uno schema di contratto quando c’è in atto un contenzioso per il mancato completamento delle opere di urbanizzazione, quando non esiste nemmeno una ultimazione ed un collaudo dei lavori?
Il comune si addebita insomma guai e costi, ma non basta, arriva a fare di più: ricorre al TAR. Circa 50mila euro di spese legali per un ricorso amministrativo già perso in partenza e nemmeno una lira o un minuto per rivolgersi all'autorità giudiziaria alla Guardia di Finanza.
Dinanzi al Tar il ricorso è già perso (lo intuisce chiunque) perchè:
- I soldi ormai sono già persi, la finanziaria è irreperibile;
- le opere di urbanizzazione non ultimate ormai se l'è prese in carico il comune ("trasferite nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con ogni accessione, accessorio, pertinenza, dipendenza, servitù legalmente costituita, attiva e passiva"), dunque ormai della loro mancata attuazione ne risponde il Comune;
- al momento della sentenza sarà impossibile quali opere erano state effettuate prima e dopo la cessione e c'è da scommettere che l controparte a tal proposito userà lo stesso capro espiatorio che utilizzano i nostri amministratori ogni volta che vogliono coprire l'incuria nella città: gli atti vandalici, i ragazzacci che hanno rotto quanto la cooperativa diligentemente aveva costruito per il bene della comunità.
Insomma i cittadini di Policoro (Comune) pagheranno degli avvocati, in cambio di non sappiamo che cosa! I cittadini auspicano su tutta la vicenda l’intervento dell’Autorità Giudiziaria!
Intanto il Consigliere Di Pierri Interroga il comune 
Considerato che sono ormai più di tre anni che cittadini residenti nel comparto C3/4B sollecitano lo scrivente gruppo consiliare e verosimilmente l’Amministrazione tutta, per capire come stanno proseguendo (o meglio perchè NON stanno proseguendo) i lavori inerenti le opere di urbanizzazione a completamento delle aree ricomprese nel comparto stesso;
        Lo scrivente gruppo ha già presentato apposita interrogazione, nel secondo trimestre del presente anno, ottenendo delle risposte rassicuranti (con nota prot. n°1254 del 23/05/2015 di Codesto Ente) ma che a tutt’oggi non hanno avuto nessun riscontro pratico;
        In data  03 c. m., a seguito interruzione della pubblica illuminazione, i residenti, chiamando il numero verde 800901015 al fine di segnalare il guasto, scoprivano - con condivisibile sgomento - che l’area in questione, ubicata tra via San Massimiliano Kolbe e via Beato Domenico Lentini, non risulta essere gestita dal fornitore Enel Sole.E DELLE COMMISSIONI CONSILIARI

Per tutto quanto premesso e considerato si interroga l’assessore ai Lavori Pubblici per sapere:
1.     lo stato di avanzamento dei lavori inerenti le urbanizzazioni e le eventuali  difformità da quanto previsto in fase progettuale;
2.     le ragioni per cui le opere non sono ancora state realizzate e le relative - eventuali - responsabilità;
3.      quando si prevede che le stesse vengano completate e quali le azioni concrete che Codesta amministrazione intende mettere in campo per tutelare tutti quei cittadini che hanno scelto di investire sul nostro territorio e che oggi versano in condizioni di disagio e preoccupazione persistente.
In attesa porgo i miei più
Distinti Saluti Gianni Di Pierri

mercoledì 25 novembre 2015

Appello alla partecipazione alla manifestazione di Policoro del 28/11 del Liceo “E.Fermi” di Policoro

 rappresentanti di Istituto del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Policoro, in collaborazione con il Coordinamento
Studentesco Lucano, vi invitano a partecipare il 28 novembre 2015 a Policoro alla manifestazione “CHE RAZZA DI FUTURO CI STATE LASCIANDO?”.
L’evento è organizzato dagli studenti ed è collegato alla “Marcia globale per il Clima”, la manifestazione che si terrà in diverse parti del mondo e che, prima dei tragici eventi, si doveva svolgere anche a Parigi, dove si incontreranno, dal 30 novembre all’11 dicembre (Conferenza delle Nazioni Unite COP21), i rappresentanti delle nazioni di tutto il mondo per trovare soluzioni all’emergenza climatica planetaria.
Nei giorni precedenti milioni di persone manifesteranno nelle piazze e nelle strade di tutto il mondo per chiedere ai Governi impegni concreti per fermare l’uso scellerato delle fonti fossili (soprattutto il petrolio, causa di guerre e terrorismo) e puntare sull’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili al fine di contenere i cambiamenti climatici.
La Basilicata può diventare il “simbolo” della questione. Oltre alle perforazioni già esistenti, le compagnie petrolifere vorrebbero realizzarne molte altre, sia in terra ferma che in mare, non curandosi delle conseguenze sociali ed ambientali. E purtroppo questa non è l’unica minaccia per il bellissimo, ed ancora in gran parte incontaminato, territorio lucano. Molte altre incombono, quali: depositi di scorie radioattive, depositi di gas proveniente dalla Russia, smaltimento di rifiuti di ogni tipo, discariche abusive, inquinamento delle falde, desertificazione, ecc.
Il nostro intento è quello organizzare qualcosa di veramente unico, non solo radunando tutti gli studenti ma anche semplici cittadini, scienziati esperti in tematiche ambientali, professionisti e lavoratori del settore delle rinnovabili, rappresentanti di associazioni di categoria, sindacati, rappresentanti della Chiesa e di altri gruppi religiosi, agricoltori, operatori turistici, presidi, professori, forze dell’ordine, giornalisti, artisti e gruppi musicali. Graditissima la partecipazione di amministratori pubblici che hanno preso o si impegnano a prendere immediatamente provvedimenti concreti per “uscire dai fossili” (es.: risparmio energetico, incentivazione delle rinnovabili, mobilità sostenibile, riduzione dei rifiuti, ecc.).
L’obiettivo è quello di coinvolgere le regioni del Sud, in particolare i lucani. Per questo invitiamo tutti alla manifestazione di sabato 28 novembre, perché un futuro più pulito, sicuro e sostenibile è possibile e noi lo pretendiamo.
L’evento ospiterà diverse manifestazioni culturali quali: danza, teatro, musica, poesia e altre forme d’arte, sia durante la marcia sia nel programma pomeridiano della manifestazione, pertanto si invitano quanti lo volessero a proporre eventuali iniziative da inserire nel programma della giornata.
Per adesioni e/o comunicazioni o informazione è possibile contattare gli organizzatori al seguente indirizzo email: studentifermipolicoro@gmail.com
Per info:
CHE RAZZA DI FUTURO CI STATE LASCIANDO?
Marcia Globale per il Clima
NO TRIVELLE IN TERRA E MARE!
Dai coordinamenti studenteschi un monito alla classe dirigente!
Policoro, 28/11/2015 appuntamento dalle 9,30 in Piazza A. Segni
COME PER SCANZANO J.CO,
SI DISPENZA DAI SIMBOLI DI APPARTENENZA!
GRADITI SIMBOLI STUDENTESCHI O COERENTI AL TEMA DELLA GIORNATA
PROGRAMMA DI MASSIMA:
La manifestazione inizierà con la “marcia” che partirà alle ore 9.45 da piazza Antonio Segni. Il corteo attraverserà via Bologna fino all’incrocio con via Puglia che percorrerà, verso sinistra, sino in corso Pandosia. Questa via sarà percorsa sino all’incrocio con corso De Gasperi, poi il corteo attraverserà piazza Heraclea e proseguirà per via Siris. Giunti all’incrocio con via Resia, il corteo proseguirà a destra su questa via; proseguirà su via Salvador Allende e infine su viale Papa Giovanni Paolo II per ritornare in piazza Antonio Segni, punto d’incontro, di dibattito e di confronto di questa manifestazione, affinché sia preso in seria considerazione il problema di una “catastrofe climatica.” Inoltre, piazza Antonio Segni diverrà un luogo di partecipazione attiva di gruppi musicali, dibattiti, presentazioni culturali dalle ore 13,00 alle ore 24,00 durante la giornata del 28/11/2015. L’iniziativa potrebbe protrarsi anche alle prime ore del 29/11/2015.

lunedì 23 novembre 2015

Sforamento del Patto di stabilità e le bugie di Leone & company

sullo sforamento del patto di stabilità continuano a mentire alla città e a loro stessi , questo risultato
disastroso per le casse del comune , che non è altro che l'accertamento di un fallimento della gestione contabile , per un bilancio comunale , come quella di Policoro che è stato sempre in ottima salute.

Infatti adesso ci vogliono Ingannare nel dire o nel far credere che questa operazione faranno arrivare 2,500.000 di euro di fondi strutturali , finanziamenti vecchi che se fossero stati realizzati e spesi in tempo debito , oggi non ci saremo trovati sul filo del precipizio.

Non solo questo è anche il risultato di una gestione fallimentare dei lavori pubblici , che si sono caratterizzati per opere cominciate e mai finite , per varianti su varianti ingiustificate che sono stati un vero latrocinio , per progetti definitivi , che si sono ai fatti dimostrati pieni di errori e fuori dalla realtà , che Leone e i suoi prodi invece di far pagare a chi ne aveva la responsabilità (amici loro) hanno scaricato i costi sui i cittadini alzando all'inverosimile le tasse.

Noi con questo filmato facciamo una piccola rendicontazione di tre anni di schifezze


venerdì 20 novembre 2015

Rissa al comune , Leone aggredisce un dipendente al grido " Pezzo di Merda "

Ormai hanno i nervi a fior di pelle , probabilmente anche loro cominciano a vedere gli effetti di un'amministrazione condotta in modo disastroso che sta portando allo sfascio il Bilancio comunale. E' certo (poi entreremo nel merito ) che si è sforato il patto di stabilità , che significa pesanti penalità per il comune di Policoro , che fino a ieri ed in passato da Di Sanza a Lopatriello , hanno lasciato in eredità comunque un bilancio strutturalmente sano , e che la sciempiagine dell'amministrazione Leone , pur aumentando le tasse e i costi dei servizi , sono riusciti in una operazione impensabile portare il comune di Policoro nella MERDA.

Ed è la semplice domanda di un dipendente al segretario comunale , che se questa situazione potesse mettere in discussione anche le tredicesime del personale , riferita al sindaco , a scatenare l'ira del sindaco , portando Leone a gridare come un pescivendolo nei corridoi dell'ufficio tecnico ed inveire contro il suddetto dipendente. Il : “ sei un pezzo di merda “ gridato da colui che si sente onnipotente e le successive grave minacce di provvedimenti disciplinari , hanno fatto si che il dipendente gli rispondesse per le rime. Infatti il geometra comunale sentitosi minacciato da tanta autorità , raccontano i piu che gli risponde : “se c'è un pezzo di merda che ha rovinato il paese sei tu , non ti è consentito ne di minacciarmi ne di ordinare a comando provvedimenti disciplinari”.

Gli atti illegali , avrebbe continuato il dipendente rivolgendosi a leone : , " consumatosi sotto la tua gestione amministrativa non hanno precedenti in questo comune".

Sembrerebbe che a questo punto il Leone sia diventato coniglio rosso dalla vergogna.

La cosa è grave , e che la città è in mano a un personaggio che si distingue per la sua rozzezza maleducazione e aggressività . Siamo sull'orlo di un evidente fallimento non solo amministrativo ma anche economico , questo signore invece di rimboccarsi le maniche e vedere con umiltà di trovare soluzioni a questa situazione drammatica , pensa di risolvere i problemi con un atteggiamento da bullo. VERGOGNA


Chiediamo alle OO.SS. A alle forze di opposizione , atti concreti di solidarietà nei confronti del dipendente , di cui avrà il nostro pieno e incondizionato sostegno . Aspettiamo i provvedimenti disciplinari ordinati , e poi facciamo i conti , perché noi non staremo a guardare.

mercoledì 18 novembre 2015

Bomba al comune di Policoro. Sforato il patto di stabilità.

Un anno fa lo avevamo preannunciato e previsto , puntualmente è

accaduto , in questi giorni la scellerata maggioranza di Leone ha preso atto dello sforamento del patto di stabilità , un disastro finanziario , che neanche negli anni bui di Policoro si immaginava di raggiungere

Leone è riuscito la dove altri non hanno potuto , questo in un cotesto dove , con la sua amministrazione tutte le tasse sono raddoppiate , anzi in alcuni casi triplicate , e i costi dei servizi , (alcuni vere e proprie truffe) tutte aumentate.

Aveva promesso che non avrebbe messo le mani nelle tasche dei Policoresi , invece non solo le ha svuotate , ma eufemisticamente ha prosciugato il bilancio.

Eppure se ti fai un giro per Policoro , questo disastroso evento non è giustificabile , opere pubbliche zero sotto zero , città abbandonata , sporca e senza un minimo di manutenzione , la citta turistica con il lungomare ormai diventato un cimitero morto inguardabile e deprimente.

Basta un minimo di ricognizione delle opere pubbliche per capire la gravità della situazione , Contratto di quartiere , una storia di cui la procura dovrebbe scrivere pagine e pagine di un libro che potrebbe avere come titolo , il pozzo nero dello sperpero e rubberia , strade di campagna fatte con i piedi , parco della cicogna una vergogna , l'uteriore opera di un progetto definitivo , buttato la a marcire , la sistemazione del parco in via lazio ,qua siamo a chi l'ha visto , come chi l'ha visto la manutenzione del giardini Murati e la pulizia di p.zza Eraclea , dove gli escrementi dei colombi ne fanno da padrone.

Per non parlare poi delle spese folli per incarichi inutili , dai 30 mila euro al geometra amico loro per la ricognizione del patrimonio , alle parcelle degli avvocati , alcuni dove si sono saldate le parcelle ma sono saltati le cause , saltate , perche non sono state fatte (riprenderemo il discorso prossimamente) , Questo è il risutato dell'allegra gestione Leone con gli effetti straordinari del Mago Silvan , alias dott.re Ivan Vitale . Ma quali sono gli effetti di questa sciagurata prospettiva sulla città ?

La violazione del patto di stabilità interno. Il legislatore prevede pesanti ripercussioni sul bilancio dell’anno successivo a carico dell’ente locale inadempiente. Quest’ultimo, infatti si vedrà ridurre il fondo sperimentale di riequilibrio e il fondo perequativo nella misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l’obbiettivo programmatico predeterminato. L’Ente locale, oltre a non poter impegnare spese correnti al di sopra di quelle medie degli ultimi tre anni, non potrà ricorrere all’indebitamento per investimenti, né ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo; dovrà infine ridurre le indennità di funzione e i gettoni di presenza (art. 31, c. 26, l. n. 183 del 2011). Ma il legislatore ha previsto anche l’ipotesi, come nel caso di specie, in cui il rispetto del patto di stabilità sia stato solo fittizio, perché “artificiosamente conseguito mediante una non corretta imputazione delle entrate o delle uscite ai pertinenti capitoli di bilancio o altre forme elusive” (art. 31, comma 31, l. 183). L’accertamento di tale illecita condotta è attribuito alla Corte dei conti, la quale può irrogare agli amministratori una sanzione fino ad un massimo di dieci volte l’indennità di carica percepita e al responsabile del servizio economico-finanziario una sanzione pecuniaria fino a tre mensilità del trattamento retributivo.

Chiederemo ai revisori dei conti , un'attenta analisi delle questioni , e se emergono , (come noi sosteniamo ) le responsabilità di spese ingiustificabile , che gli atti vengano trasmessi agli organi competenti.

Ma da ultime notizie i Trenta con Bianco e Ferrara si stanno recando per chiedere il Miracolo non dalla madonna di Medugorje , ma dal madonno Luca Il Braio 14 Apostolo , cercano la mancia , San Pittella permettendo.


martedì 17 novembre 2015

Lungomare di Policoro , paesaggio spettrale nell'abbandono e incuria

le foto del degardo in cui versa il lugomare di policoro ,   pubblicate su Fb da Giuseppe Maiuri hanno scatenato un vivace dibattito. L'unico intervento dell'amministrazione è quello del consigliere Porsia , che ci informa che non ha tempo per dedicarsi alla situazione alborea Policorese , un me no frego , perchè impegnato , come se tutti noi avessimo tempo da perdere a dedicarsi alla cosa comune . 
Michele de Simone In un qualsiasi posto turistico al mondo, preservare è meglio che sanare. In qualsiasi posto dove non c'è una economia di base, sanare è meglio che preservare!

questa frase di De Simone in sostanza descrive in modo perfetto  il contesto in cui oggi siamo , Policoro altro che città del turismo , siamo nella decadenza totale, Ma tornando alla questione del degrado e di quello che sta succedendo sul Lugomare , è interessante quello che dice lìingegner Nardone 

L'attacco del punteruolo alle palme sul lungomare è iniziato da oltre 2 anni, da quando cioè si sono cominciate a notare le prime asimmetrie in alcune chiome; da allora sembra che non sia stato praticato alcun tentativo di salvataggio che pur esiste sul mercato. Inoltre il Comune avrebbe dovuto procedere al sollecito taglio e demolizione delle piante irrecuperabili per impedire la proliferazione devastante dei punteruoli che, nel frattempo, si sono moltiplicati in modo esponenziale in danno delle fibre dei tronchi delle palme.

continua l'ingegnere dicendo :
.la battaglia contro il punteruolo è difficile ma non impossibile se l'attacco viene prevenuto e/o contrastato appena lo si rileva, anche se a costo di perdite contenute. E' comunque scandalosa l'inerzia del Comune, protratta per oltre due anni da quando è iniziato il fenomeno, che ha consentito il proliferare di stuoli enormi di coleotteri (bisogna computare svariate centinaia di insetti per ogni albero!) che si sono nutriti delle palme, ormai del tutto distrutte anche nei tronchi; questi stuoli rappresentano la nuova insidia per le altre palme ancora integre del territorio, anche a distanza di svariati chilometri. Certamente l'amministrazione comunale non eccelle per il pollice verde; già in passato ha dato prova di sostanziale disprezzo per gli alberi, con il massiccio taglio di essenze di pregio lungo le strade cittadine e con il sindaco che faceva sfoggio delle sue qualità con il motosega in mano!....per non parlare poi del reimpianto parziale con l'oleandro che è una delle essenze più velenose. Ed inoltre non si possono ignorare i recenti squarci alla pineta nelle adiacenze del circolo velico lucano, apportati nella sostanziale indifferenza (o complicità?) del Comune!

La cosa spaventosa è la totale inerzia dell'amministrazione Leone concentrata a distribuire il pane ei pesci della clientela per la prossima campagna elettorale , loro adesso sono al Tengo Famiglia.
VERGOGNA

lunedì 16 novembre 2015

Rubati i fili della Luce del prolungamento di via Siris ? Chi paga ? Il consigliere Di Pierri chiede conto

L'incuria e l'abbandono in cui versa il prolungamento di Via Siris , strada che non trova uno straccio di collaudatore e simbolo del ladrocinio perpetuato dall'amministrazione Comunale ai danni dei cittadini , oggi parrebbe che ci sia un'altro problema , da addebitare tutta all'amministrazione Leone.

Cosi come emerge da una interrogazione del consigliere Di Pierri , sembrerebbe che i fili della luci di illuminazione siano state tutte rubate , e passando i fatidici 6 mesi dalla consegna dell'opera dalla ditta al comune , la responsabilità per la mancanza sorveglianza ed eventuali danni sarebberò tutti da addebitare al comune.


Se La notizia trova conferma , non solo ad oggi dopo una spesa di circa un milione di euro avremmo una strada sgarrupata , senza collaudo e collaudatore , ma anche senza luce . Come dire peggio di cosi …...VERGOGNA

giovedì 12 novembre 2015

Ieri consiglio comunale di Policoro , eletti i nuovi revisori sorteggiati dalla Prefettura

Ierii consiglio comunale , che ha rettificato la nuova nomina dei revisorti dei conti questa volta non
più eletti dall'amministrazione ma sorteggiati dalla prefettura di Matera, cosi come prevede la nuova norma , con l'intento che quest'organo diventi , non strumento in mano alla politica , ma un vero e proprio organo di controllo degli atti amministrativi, Noi auguriamo Buon lavoro ai nuovi eletti e da domani daremo loro da Lavorare a partire dalla questione delle truffe dell'edilizia convezionata riguardo specie le opere di urbanizzazione e la sicurezza nella fattispecie del comparto c3/4b . per finire al contratto di quartiere.



mercoledì 11 novembre 2015

CHE RAZZA DI FUTURO CI STATE LASCIANDO?

Noi studenti, stiamo organizzando una manifestazione il 28 Novembre per difendere la Ragazzi, condividete, dobbiamo spargere la voce il più possibile!

nostra terra !
Dai coordinamenti studenteschi un monito alla classe dirigente!
Policoro, 28/11/2015 appuntamento dalle 9,30 in Piazza A. Segni!
Il 30 Novembre i Capi di Stato di tutto il mondo si incontreranno a Parigi per trovare un accordo per fronteggiare l’emergenza climatica planetaria (Summit di Parigi, 30 novembre - 11 dicembre 2015).

Nei giorni precedenti a questo incontro centinaia di migliaia di persone manifesteranno, nelle piazze e nelle strade di vari paesi in tutto il mondo, per chiedere ai Governi di impegnarsi concretamente a raggiungere urgentemente il 100% di energie pulite ed abbandonare le fonti fossili. Tutti uniti in una grande mobilitazione globale per far sentire la propria voce contro gli effetti dei cambiamenti climatici e per un radicale cambiamento del modello economico, energetico e di sviluppo.

La BASILICATA può diventare il “simbolo” della questione ambientale. Oltre alle perforazioni già esistenti, le compagnie petrolifere vorrebbero realizzarne molte altre, sia in terra ferma che in mare, infischiandosene delle conseguenze sociali ed ambientali. E purtroppo non è l’unica minaccia per il bellissimo, ed ancora in gran parte incontaminato, territorio lucano; molte altre incombono quali: depositi di scorie radioattive, di gas proveniente dalla Russia, di smaltimento di rifiuti di ogni tipo, discariche abusive, inquinamento delle falde, desertificazione, ecc.

A POLICORO stiamo organizzando, per il 28 novembre, una grande manifestazione studentesca per lanciare con forza un quesito ai nostri politici: “CHE RAZZA DI FUTURO CI STATE LASCIANDO?”

Vorremmo organizzare qualcosa di davvero unico, non solo radunando tutti gli studenti, ma anche scienziati, lavoratori del settore delle rinnovabili, gruppi religiosi, nonni, agricoltori, operatori turistici, presidi, professori, giornalisti, artisti e gruppi musicali, ovvero tutti, tutti, tutti! Cerchiamo di coinvolgere tutti, di Policoro e dintorni, della provincia di Matera e Potenza ... e oltre! Tutti a manifestare per un futuro più pulito, sicuro e sostenibile.
Come sempre serve collaborazione; chiediamo alle diverse realtà che producono cultura di offrire una loro performance alla causa: danza, teatro, musica, poesia, arti visive, ecc. sia durante la marcia e sia da inserire nel programma pomeridiano e serale della manifestazione.

A. F. Mele
Rappresentati d'istituto Liceo Scientifico Policoro

martedì 10 novembre 2015

Leone e Silvan , appalto mirato e spreco da 400 mila euro. Fermatevi........

Pensavamo che il peggio dell'amministrazione Leone fosse alle nostre spalle , ma il peggio non c'è mai fine e Leone con la collaborazione straordinario del Mago Silvan alias Vitale Ivan , cacciano dal cilindro l'ennesima schifezza , i cui costi ne dovranno pagare i cittadini i benefici saranno spalmati sui soliti noti ( parenti ) perchè anche i trentenni hanno famiglia.

Il Fatto :
Con delibera del 20 Marzo , l'amministrazione comunale delibera una gara di affidamento e supporto nella riscossione dei tributi da affiancare all'ufficio Tributi , attraverso un'architettura informatica integrata con il portale web , motivando il tutto con l'istituzione IUC ex tari ., imposta vecchia , sempre la stessa ma che ha solo nel merito cambiato nome.

Nella delibera , dimenticato una precedente indicazione che dava l'indicazione dell'esternalizzazione del servizio , la giunta parla di Carenza di personale e strumentazione informatica , RIPETIAMO (per il procuratore della corte dei conti )CARENZA DI PERSONALE E STRUMENTAZIONE INFORMATICA.

A questo punto , ecco la magia di Silvan , esce dal suo cilindro una bella gara di affidamento di tale servizio ( determina 169 del 30/10/2015 ) per la modica cifra di 400000 mila euro ripetiamo in lettere quattrocentomila euro per 5 anni 80000 mila euro all'anno per un Servizi Locali che come avrebbe detto Dante non di Rovigo ma di Matera una vera è propria truffa mirata , non a vanvera ma mirata. (SCUSATE ma DANTE non è di Firenze , maledetta ignoranza)

Ma perche una truffa ?

Per gli stessi motivi e servizi gia svolti in questi anni e basta leggere le determine sempre del mago Silvan con determinazione 89 del 14/05/ 2015 si rinnovava l'affidamento in economia alla Alpasfot di Telese non di Rovigo ne di Matera il servizio (come dice la determina) l'aggiornamento del software di teleassistenza e aggiornamento del sistema gestionale della Iuc , per la modica cifra di circa 2500 euro , e vero si da 80000 a 2,500 , di strada e di pagnotte ne corrono.

Possibile dirette , abbiamo già un software e paghiamo già un gestore , possibile , purtroppo si è possibile.

Non solo per la gestione del sito web noi già paghiamo un esterno specializzato in Informatica , capace di assolvere alla cosi detta agenda digitale 2.0 , se no , non sarebbe neanche quella importante somma giustificabile , il comune come dice la corte dei conti non è la confraternita dei fate beni Fratelli , o cognati o parenti di amministratori.

Lo stesso assessore Scarcia  (cosa c'entra Scarcia ?), più volte , in consiglio comunale si era attribuito il merito di come gli uffici avessero recuperato somme di evasione , avendo gli accertamenti toccato quasi il 100% , cosa confermata dagli stessi uffici , e allora di cosa parliamo ?

Poi per ultimo e ci torneremo , di quel capitolato , ci sono tracce di testi identici su internet , stranamente quelle rintranciate da noi hanno un nome e cognome di un unica azienda , il dubbio e se Silvan ha fatto un copia incolla , o altro , ma su questo basterebbe una piccola tracciabilità informatica e Opla esce fuori il sommo scrittore Dante di Rovigo o Matera ,  è a quel punto sarà certo che Caronte accompagni i nostri commensali all'inferno.


Faremo come abbiamo fatto con la spazzatura , beccandoci come è successo dagli amici di Lippo una querela (archiviata perchè il fatto non sussiste) il nome della ditta che si aggiudicherà l'appalto , noi sui nome dei servizi locali , siamo bravi , giochiamo facile .

lunedì 9 novembre 2015

Il sogno di una rete efficiente Lettera aperta di un pendolare a Pittella

I disagi sulle tratte ferroviarie lucane continuano a crescere, nonostante i proclami e le minacce. E a subire i danni maggiori dallo stato di inadeguatezza delle nostre infrastrutture sono i pendolari

Un treno fermo in stazione
Trenitalia: l'invidiaviaggia in terza classe
POTENZA - I disagi, sulle tratte ferroviarie lucane, continuano a crescere, nonostante i proclami e le minacce. E a subire i danni maggiori dallo stato di inadeguatezza delle nostre infrastrutture sono i pendolari, quelli costretti a servirsi dei treni per studio o per lavoro.
Per protestare contro questi disagi è nato, tempo fa, un Comitato. E ieri uno dei componenti, Davide Mecca, ha scritto direttamente al presidente della Regione, Marcello Pittella.
«Non mi voglio soffermare sulla qualità del servizio - scrive Mecca - (treni vecchi e sporchi, spesso o troppo freddi o troppo caldi, carrozze chiuse o convogli troppo corti; sono addirittura tornate in auge alcune carrozze che erano scomparse dalla circolazione e che rappresentano il senso di completo degrado con cui dobbiamo convivere) di cui troppo poco si parla ma che, se desidera, le posso documentare con fotografie molto esaurienti».
«Non mi voglio neanche soffermare sullo stato della nostra stazione principale (Potenza centrale): della sua sistemazione (barriere architettoniche e display informativi) se ne parla ormai da anni ma i lavori non partono mai. Lo spunto questa volta lo prendo dalle sue recenti dichiarazioni. Affermare con forza che le ferrovie a Matera non servono, mi è sembrato un pò bizzarro, soprattutto dopo la decisione dell’unione europea di attribuire al tema della mobilità, una posizione cruciale per lo sviluppo dei nostri territori. Come tutti sanno, la città di Matera, non è adeguatamente collegata al resto del mondo. Le sue strade sono un continuo susseguirsi di interruzioni e cantieri. Quella dello scalo Matera-Ferrandina è una storia vecchia e consumata. Costò alle casse pubbliche 530 miliardi di lire (270 milioni di euro), e adesso per soli 200 milioni, non la finiamo. Un vero peccato e poi i treni, Matera, ce li ha già. È vero. Sono i vecchi Fiat diesel a due e quattro vagoni delle Fal, le Ferrovie Appulo Lucane (di proprietà del ministero dei Trasporti) che arrancano fino al capoluogo (4 ore di viaggio), tra olivi e mandorli, su un binario a scartamento ridotto, uno dei pochi che non è stato smantellato dopo la Seconda Guerra Mondiale. Fu inaugurato nel 1915. Difficile immaginare che la gran massa di turisti arriverà a bordo di quei trenini, se non cambieranno le cose».
«Appare evidente - continua Mecca - come ancora una volta la Regione Basilicata rimanga esclusa da ogni ipotesi di investimento/ammodernamento e, quindi, di sviluppo; se da un lato vengono privilegiate, legittimamente, le tratte con servizi veloci, dall’altro “si dimentica” della Lucania, che nulla ha da invidiare come “attrattore turistico” d’eccellenza nella visione promo-strategica meridionale. Ma v’è di più. Nel famoso programma #SeDiciBasilicata si parla di un fantomatico “Acquisto e messa su rotaia di numero 4 coppie di Frecce (Freccia d’Argento)”. Una vera presa in giro a danno dei cittadini, che non meritano di essere illusi ancora una volta. Come molti sanno, le Frecce (Rossa/Argento/Bianca) sono treni a libero mercato, e si sostengono con i soli proventi dei biglietti. Quando questi non bastano, intervengono le Regioni, e in Italia, l’unica Regione che paga Trenitalia (2,8 mln di euro annui) per garantirsi i collegamenti Freccia, è il Friuli Venezia Giulia. Lo Stato eroga servizi essenziali, poi i lussi se li paga chi li vuole. La Regione non li vuole».
«Ora lasciamo pure perdere le esigenze dei poveri pendolari - continua la lettera - che sognerebbero di avere un treno che in tre ore li porti a Roma: qui il problema è di una regione intera che non viene in alcun modo tenuta in considerazione, nè da Trenitalia nè dal Parlamento lucano. Riteniamo non siano stati considerati aspetti assolutamente prioritari che discendono da precedenti programmazioni di sviluppo strategico del territorio meridionale. Il paradosso é che mentre si ipotizzano grandi progetti (strade, elettrificazioni, raddoppio dei binari) le province di Matera e Potenza continuano ad essere tenute emarginate da una politica che ha abdicato al suo ruolo di programmazione dello sviluppo del territorio e di tutela degli interessi collettivi, delegando, di fatto, a operatori economici che considerano, prioritariamente, i loro investimenti in termini di massimo ritorno economico. Chiediamo - si chiude così la lettera - che venga affrontata la problematica in oggetto per potenziare ed europeizzare l’obsoleto sistema dei trasporti in generale, e quello ferroviario in particolare».
Tratto dal quotidiano della Basilicata

venerdì 6 novembre 2015

Quel comparto è un pericolo per i cittadini , che scrivono alla Procura

ECCELLENTIMA CORTE DEI CONTI DI POTENZA
PROCURA GENERALE

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO TRIBUNALE
MATERA

AL COMANDANTE DLLA POLIZIA TRIBUTARIA
GUARDIA DI FINANZA
MATERA


esposto
i sottoscritti
  nella qualità di persone offesa, espongono quanto segue:
  • In data 03 novembre 2015, a seguito di interruzione di energia elettrica, alle ore 18.45 circa si provvedeva a chiamare mediante apparecchio telefonico mobile il numero verde 800901050 del gestore telefonico Enel Sole al fine di segnalare l’anomalia che persisteva già da tempo nel comparto C3/4b del Comune di Policoro che si estende per circa 40,000 (quarantamila) metri quadri. In particolare veniva segnalato la completa assenza di illuminazione in un tratto di via S.M. Kolbe e via Beato Domenico Lentini, mentre nelle altre strade vi erano solo alcune lampada accese;
  • In data 04.11.2015 in considerazione che l’anomalia persisteva, alle ore 17,20 circa richiamavo il numero verde 800901050, del gestore elettrico e con sgradita sorpresa apprendevo dall’operatrice di turno che da una verifica effettuata dalla squadra, risulta che le vie segnalate dallo scrivente e altre persone non sono in gestione al gestore elettrico citato;
  • Nella circostanza venivo a conoscenza che essedo il comparto non collaudato, a causa delle opere di urbanizzazioni incomplete, non è possibile dare la manutenzione dell’impianto al gestore elettrico;
  • A questo punto corre l’obbligo precisare che sin dal 2006, nella persona del Commissario Dott.ssa Iaculli, gli scriventi unitamente ad altri cittadini si sono recati presso la Casa Comunale per rappresentare, sollecitare e denunciare, sia in modo verbale che per iscritto le gravi anomalie che insistevano nel comparto in questione;
  • La Polizia Locale ha più volte relazionato lo stato di pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica, agli uffici preposti; ad oggi la situazione rimane tale;
  • Mediante atti scritti si diffidava l’Ente Comunale a prendere qualsiasi forma di tutela e garanzia nei confronti della ditta responsabile;
  • Il Sindaco Dott. Rocco Leone si prodigava al fine di far rimuovere alcuni cavi pericolosi “volanti” nel comparto, ma alcuni di essi ancora sono sui marciapiedi;
  • In data 08.10.2012, il Sindaco unitamente al Vice Sindaco, al geometra Vincenzo Agresti e al geometra Domenico Bianco, effettuavano un accurato sopralluogo, probabilmente al fine si scongiurare eventuali incidenti;
  • In data 21.10.2012, mentre rientravo a casa notavo un bambino vicino ad un armadio elettrico, (foto allegate), mi prodigai ad avvisare la centrale operativa dei Carabinieri di Policoro nella persona di turno App. Santoro. Di li a breve giungeva il Maresciallo Colacicco e l’App. Russo della Guardia di Finanza di Policoro e alcuni operaio il quale riferivano che stavano effettuando dei lavori all’impianto. Chi erano gli operai
  • In data 13.06.2013 con prot. nr. 15820, venivano richieste notizie specifiche relative all’allaccio dell’illuminazione pubblica, poiché avevo appreso che a seguito di alcuni furti l’ex Sindaco del Comune di Policoro aveva autorizzato l’allaccio del Comparto all’illuminazione pubblica, tra l’altro no mi risulta che nel circondario delle nostre abitazioni si sono consumati reati del genere. Allo stato la richiesta di informazioni non ha avuto risposta da parte dei destinatari, nonostante fosse stato intimato loro di adempiere, in virtù della legge che riguarda anche la trasparenza amministrativa. Probabilmente tutto ciò al fine di far risparmiare migliaia e migliaia di euro all’impresa di turno?
  • Viene spontaneo chiedersi che fine hanno fatto i soldi dati all’impresa per effettuare le opere in questione?
  • In questi anni abbiamo abitato in un comparto sicuro? Se non vi è collaudo sicuramente nò, e le foto lo dimostrano in modo incontrovertibile.
  • Se il comparto non è collaudato quindi non sicuro, quale ditta o gestore appartengono gli operai che in questi anni, hanno provveduto a sostituire le lampate usurate? Chi ha pagato?
Tanto premesso ed esposto i sottoscritti, in considerazione che il Comune di Policoro, nei suoi rappresentanti, ha ignorato negli anni (sicuramente dal 2006 se non da prima), le continue sollecitazioni da parte dei cittadini del comparto, che riguardavano anche la sicurezza e l’incolumità pubblica, omettendo anche di dare riscontro alle innumerevoli comunicazioni fatte;
Chiedono
che le l’intestate Autorità accertino per la parte di rispettiva competenza e valutare se nei fatti, atti e comportamenti sopra riportati siano rinvenibili responsabilità di natura penale, fiscale ed erariale procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili.
Si chiede espressamente di essere informati ex art. 90, 408 c.p.p. di essere sentiti di persona dal Procuratore procedente per fornire elementi di prova, precisazioni e riscontri, qualora codesta On. Procura lo ritenesse opportuno riservandoci qualora richiesto di produrre documentazione probatoria. Di essere informati dell’eventuale archiviazione della presente istanza.
allega
la seguente documentazione in copia, riservandosi sin da ora la produzione degli originali o di indicare persone in grado di produrli:
  • Richiesta del 13.06.2013, riportante il numero di protocollo 15820 del Comune di Policoro;
  • Fascicolo fotografico comparto C3/4b di armadio elettrico riportante l’adesivo del gestore Gruppo Enel So.l.e. – cavi elettrici citati nell’esposto – stato di pericolo delle area pubbliche.

Policoro, 05 novembre 2015.

mercoledì 4 novembre 2015

Policoro : L'assessore accoglie l'invito del Consigliere Di Pierri , il comune parteciperà al Bando per i non vedenti .

 Il Comune di Policoro parteciperà al bando per il conseguimento di nuove
assessore Politiche sociali Albanese
risorse per gli attraversamenti stradali per non vedenti, indetto dal Ministero delle infrastrutture.
Ringrazio il consigliere di “Policoro Futura”, Gianni Di Pierri che si è prodigato ad avvisare l’Amministrazione comunale della possibilità di poter attingere a questo finaziamento ma l’assessorato alle Politiche Sociali, sta già lavorando a questo progetto dal primo momento del mio insediamento.”
Così l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Policoro, Stefania Albanese, risponde al Consigliere d’opposizione Gianni Di Pierri, che aveva sollecitato
consigliere Di Pierri
l’amministrazione a partecipare al bando ministeriale per la realizzazione di attraversamenti semaforizzati adeguati alle esigenze dei non vedenti”.
Gli uffici comunali erano e tutt’ora sono a lavoro, per presentare il progetto di adeguamento degli impianti semaforici per ipovedenti.
Come assessore sin dal mio insediamento avevo già segnalato tale esigenza, accogliendo con sensibilità la richiesta del Presidente Regionale dell’Unione Italiana dei ciechi e ipovedenti, Giuseppe Lanzillo, ed insieme a tutta l’amministrazione comunale di Policoro, stavamo e stiamo lavorando per recuperare i fondi necessari e quindi sfrutteremo senz’altro l’opportunità che arriva dal Ministero.”
L’amministrazione comunale – continua l’assessore Albanese – guidata dal Sindaco Rocco Leone, è sempre stata sensibile e attenta alle eseginze di chi è meno fortunato di noi; lo dimostrano i tanti progetti in favore dei disabili, alcuni dei quali elogiati pubblicamente anche dal Garante per l’Infanzia.
Ho pertanto accettato il ruolo che il Sindaco mi assegnava con grande orgoglio, consapevole dell’importante e delicato lavoro che il mio assessorato comporta e sin dai primi giorni ho lavorato alacremente per poter soddisfare le esigenze dei cittadini.”
Rendere accessibile e fruibile la nostra città – continua l’assessore Albanese – è l’obiettivo dell’Amministrazione comunale, perchè accessibilità vuol dire inclusione sociale e crescita per il territorio, vuol dire dare le stesse opportunità a tutti affinchè tutti, normodotati e non, possano vivere la città nella medesima maniera.
Rendere gli attraversamenti pedonali più sicuri anche per i non vedenti – è il nostro prossimo obiettivo che cercheremo, anche grazie a questo bando del Ministero, di raggiungere affinchè Policoro possa diventare ancora di più una città senza barriere.”
L’amministrazione comunale cerca, viste le ristrettezze economiche dei Comuni – di vigilare attentamente sulle possibilità che arrivano dai finaziamenti ministeriali ed europei, a tal proposito anticipo – conclude Albanese – che insieme all’assessore Bianco ci siamo attivati per partecipare al Bando per le indagini diagnostiche sui solai delle scuole, finanziato dal Miur e destinato agli enti per effettaure le indagini con domande che partono dal 26 ottobre fino al 18 novembre. ”